VOLONTA', INDIPENDENZA, RESISTENZA
Percussioni per le strade
Scheletri in maschera
Facce da Chupacabra
Danze rituali
Nel mondo
Per tenere lontano
Ancora il covid
E le carestie
O per festeggiare
Questo effimero
Apparente
Irreale
E forse simulato
Finto ed inesistente
Momento di calma
Già simulato
Perchè tutto è fluido ora
Insidioso
In divenire
Un divenire inquietante
Non certo resiliente
Resilienza...
Dio come mi sta sul cazzo questo vocabolo
Resilienza...
Parola che vuol dire
Capacità di assorbire un duro colpo e rialzarsi
Ma sapete allora quali vocaboli preferisco io?
"Rinascita"
O ancora
"Reazione o reattività"
"Determinazione"
"Voglia di vivere e reagire"
E mi fermo qui solo per non diventare prolisso.
"Resilienza"
Anche solo a pronunciarlo
Non vi accorgete come suoni così fatalista
Così falsamente ammiccante al concetto di Nirvana
O se preferite al principio di prendere la vita come viene
Ed accettare tutto come.... Come cosa?
Un dono di Dio?
Il destino?
Mettere alla prova il nostro già logoro spirito di accettazione (o assuefazione)
Prerequisito essenziale per aspirare alla resilienza?
No
Non voglio essere resiliente
Non voglio perdere tempo a sforzarmi
Di accettare
Termini ipocriti
Atti ad ammorbidire il popolo
Io voglio crollare
E rialzarmi
Senza avere una faccia resiliente
Ma incazzata
Ferita
Stanca
Sfiduciata
Talvolta felice
Ma mai doma.
Tenetevi pure la resilienza
Io abbraccio forte la mia anima
Cocciuta
Indipendente
Resistente.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Quale è il significato di resilienza?
RispondiEliminaIn altre parole, la resilienza psicologica può definirsi come la capacità di affrontare, resistere e riorganizzare in maniera positiva la propria vita dopo aver subito eventi particolarmente negativi e traumatici.
Qual è l'opposto di resilienza?
Parlando di sinonimi e contrari, la resilienza è l'opposto del termine fragilità.
PER GUS: ok ma non vedo la differenza con voglia di vivere, reagiare essere di nuovo forte. Io il termine resilienza ko avverto passivo, pseudofilosofico e simili all'oppio dei popoli.
RispondiEliminaLa resilienza è un termine tecnico mutuato dalla resistenza dei materiali. Sta sulle palle anche a me, ma fa figo.. e questa è la nostra società.. dove si muore ancora di guerra ma la gente si infervora per la Ferragni a Sanremo.. :(
RispondiEliminaPER FRANCO: il dramma è che la gente si infervora per la Ferragni ovunque si trovi purtroppo.
RispondiEliminaLa parola resilienza è adatta solo in meccanica, in fabbrica lavorando i metalli è corretto usare questo termine. Comunque finché avrò un soffio di respiro non mi abbasserò mai a vivere o pensare come vorrebbero gli altri!
RispondiEliminaPER GIO' grandiosa, sono totalmente d'accordo con te!
RispondiEliminaIn questo mondo ci vuole veramente tanta resistenza, per affrontare la vita di tutti i giorni.
RispondiEliminaPER CAVALIERE esatto, Resistenza.
RispondiEliminaPER VALERIA: già, è difficile vedere un futuro anche sereno nel medio periodo, almeno alla luce dei fatti attuali.
RispondiEliminaDaniele, come sempre ad avere ragione sei sempre tu😀
RispondiEliminaPER GUS: no io non ho sempre ragione anche se paradossalmente affermando ciò al contempo lo nego visto che a dire che non ho sempre ragione io ho ragione 😁
RispondiEliminaTu che sei un autentico maestro e lo dico sinceramente e con tutto il rispetto del mondo, di filosofia, potresti dirmi se questo paradosso ha per caso un nome o cmq una spiegazione filosofica perchè qualcosa a me ricorda.
Cmq io volevo solo dire che il termine Resilienza che ha questo suono mellifluo e pacioso, sembra quasi intorpidire le menti e farle crescere secondo i dettami di chi della resilienza se ne frega e soprattutto sa che se non saremo noi a decidere di essere resilienti per primi e quindi resistenti prima ancora che resilienti, noi piccoli esseri sprofonderemo nel nulla.
L'uso virale della parola "resilienza" sta sui maroni pure a me, anche perché molti la utilizzano in modo improprio senza neppure sapere il reale significato.
RispondiEliminaPeraltro il termine nasce per indicare le caratteristiche di determinati materiali che non si spezzano se colpiti, quindi la sua metaforizzazione in senso umanistico di persona capace di assorbire un trauma mi sembra forzata. Voglio dire: non credo che esista una persona in grado di assorbire un trauma senza scomporsi. Chi ci riesce in genere è qualcuno che ha già subito parecchie cose brutte dalla vita, e quindi è diventato cinico e impassibile quando arriva una nuova botta... In poche parole, mi pare che un essere umano "resiliente" sia un essere umano ormai disilluso, che assorbe i traumi solo perché si aspetta esclusivamente il peggio dalla vita.
Anche io mal sopporto il termine "resilienza", anche perché ormai è sulla bocca di tutti, sembra diventato l'unico valore davvero importante.
RispondiEliminaBah. Non sono mica d'accordo.
PER ARIANO: standing ovation! In effetti il tuo ragionamento non fa una piega al contrario del concetto di resilienza applicato metaforicamente sull'uomo, in quanto è vero perchè abbia un senso va forzato altrimenti giustamente essere resilienti sarebbe perfino negativo, perché vorrebbe dire essere diventati cinici, distaccati, spenti e disillusi. Tutto quello che i fan del termine "resilienza" invece negano che significhi.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: Concordo in toto con te. È peraltro poi facile riempirsi la bocca con termini "fichi" ed affascinanti per accendere nella gente. solo false speranze, e soprattutto avendo come scopo quello di tenerla il più buona e zitta possibile
RispondiEliminaDaniele, condivido il tuo post.
RispondiEliminaIl mio primo commento è una burla. Volevo vedere se ti incazzavi.
Un abbraccio.
PER GUS no se uno espone le sue idee con civiltà ed ironia non mi incazzo, dissento quello sì 😊
RispondiEliminaCapisco perché detesti questo termine, ma per quel che mi riguarda, la resilienza è l'unica scelta che ho potuto e dovuto fare più volte nella mia vita.
RispondiEliminaAltrimenti, non sarei qui a parlarne.
Però, come te, preferisco pensare alla rinascita.
PER CLAUDIA: esatto, rinascita è perfetto
RispondiEliminaPER VALERIA e devi continuare a difenderli strenuamente come so che sai fare
RispondiEliminac'è una moda per tutto, anche per i termini, ed infatti resilienza oggigiorno è super usato e forse anche "abusato".
RispondiEliminaEcco, a prescindere dal fatto che ci si possa sentire in sintonia con il suo significato ed applicarlo o meno alla propria esperienza di vita, sono d'accordo sui termini che tu preferisci e che implicano non solo un resistere ai duri colpi di quest'esistenza che rende spesso fragili, ma anche una tensione, una decisione di muoversi, di fare qualcosa per cambiare, per resistere ed esistere.
Una sana caparbietà, testardaggine.
ciao daniele <3
PER ANGELA : grazie hai perfettamente compreso il senso dei miei versi e del mio sentire.
RispondiEliminaPer me è un termine caro. Mi ricorda una cara amica che non c'è più che fu tra le prime ad usarlo, mentre lottava contro una malattia maledetta. Forse è abusato, come tutte le cose che poi vanno di moda e che si dicono senza nemmeno capirne il senso fino in fondo.
RispondiEliminaPER MARIELLA: vero, si abusa molto di questo termine, trovo cmq che Ariano Geta abbia ragione.
RispondiEliminaNo, non sono d'accordo con Ariano. Almeno per quel che riguarda il discorso del cinismo. Ho conosciuto una persona che nonostante le botte della vita trovava nella sua resilienza la forza di continuare a combattere e lo ha fatto fino alla fine. L'ho toccato con mano.
RispondiEliminaPER MARIELLA: ok, ma Ariano afferma che la resilienza vorrebbe dire e vuol dire non essere toccati da nulla e non essere "danneggiati"i per poi ripararsi. Quindi la metafora con cui si parla di resilienza umana è imperfetta. Per spiegarmi un diamante è resiliente perchè se lo provi a spaccare non si rompe, un vaso di ceramica no perchè si rompe e se anche si riparasse avrebbe cmq subito prima un danno. Quindi in realtà il termine "resilienza" viene forzato nel suo significato per adattarsi all'uomo. Perchè se io vengo ferito da un dolore non sono resiliente come certi materiali che non subiscono nulla neanche una lieve scalfittura, ma sono danneggiato salvo recuperare e rinascere. Anche nei filati il concetto di resilienza è inteso nel senso che si piegano e si deformano per poi tornare nella loro posizione naturale e questo concetto, lo ammetto, più si avvicinerebbe alla resilienza di un essere umano, ma la differenza sta nella natura di quei materiali: l'uomo non è di sua natura resiliente, nel senso che per riparare il proprio cuore ferito, deve lavorarci sodo perchè non è così scontato che si risollevi. Ecco perché al termine resilienza io preferisco rinascita, tenacia, forte voglia di vivere, ricostruirsi, ossia tutti termini che richiedono una volontà imprescindibile dell'essere umano per poi recuperarsi e tornare a sorridere. In realtà il coraggioso caso a cui hai fatto cenno nella tua risposta è un perfetto esempio. di ferrea volontà, voglia di vivere a pieno di nuovo, insomma la sola differenza in questa circostanza tra te e me è che per la stessa emozione usiamo convintamente due vocaboli diversi.
RispondiEliminaÈ un termine molto abusato e quindi è diventato scontato. In realtà il suo significato non è brutto solo nel nuovo significa assunto ha molto a che fare con la rassegnazione, con l’accettare, con l’accontentarsi. Ma tanto passerà di moda anche lui e qualche nuova formula o locuzione prenderà il suo posto. Nel frattempo non risolveremo mai niente, saremo sempre travolti dai problemi che sembrano peggiorare giorno dopo giorno.
RispondiEliminaPER CATERINA: purtroppo la tua disaminala la trovo esatta
RispondiEliminavoglio i sopravvissuti dell'ultimo pensiero, di fronte a questa realtà impietosa bisogna fermarsi a pensare, un punto diverso che mettesse fine a questo strazio, sembra che ogni giorno in più sia un escalation
RispondiEliminaPER CARMINE un punto fermo si deve trovare ma bisogna vedere se loro lo vogliono trovare...
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