NO
Esistono tanti tipi di NO
E tanti modi per dire NO
Esiste il NO che in realtà è un forse
O un NI se preferite
Esiste il NO capriccioso
O detto per antipatia
O ancora per paura.
Esiste il NO dell'egoista
Ed il NO del ricco per aiutare
Chi è sul lastrico
Ed esiste invece quel NO
Il NO di un uomo che si ribella
A tutto questo e tanto altro ancora
Un NO di libertà.
Esiste il NO ai soprusi
Agli abusi
Alle ingiustizie
Agli obblighi insulsi ed insensati
Esiste il NO che
Se detto con forza e costanza
Apre la porta a scenari nuovi ed incredibili
Questo NO mostra la strada
Per tanti importantissimi SI'
Si' ad una vera uguaglianza di diritti
Tra uomo e donna
Tra lavoratore e lavoratrice
Tra chi un intruglio lo desidera e chi no
Ed ancora SI' a politiche economiche
Che aiutino i giovani a non scappare da qui
Ed al contempo aiutino gli anziani ad avere
Una vita più dignitosa
E SI' anche per accordare a chi volesse
Un fine vita più dignitoso e meno sofferente.
Tutti questi SI'
E tanti altri ancora
Nascono da quel NO iniziale
Quel NO di rivolta
Contro quell'opprimente senso di ingiustizia
E di intromissione nella nostra vita personale senza ragione
Se non quella di controllare meglio noi e le nostre idee
Al solo scopo
Di spaventarci di più
Sapendo dove provare a colpirci
Quando stanchi
Decideremo di pronunciare
Con forza
Coesione
Dignità
E determinazione
Un potente
Libero
Costruttivo
NO di rivolta
Allora
E solo allora
Saremo uomini veri
Uomini in rivolta
Uomini e Donne che sanno dire quel NO.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Sì all'innamorato eccitato, ma sincero, no, a brutto muso, al datore di lavoro che vuol toccarti il culo. Viva la donna combattiva alla riscossa.
RispondiEliminaA me spaventano i NO per antipatia e paura, per ignoranza soprattutto, per arroganza, per ristrettezze di vedute. E a questi NO puoi opporre cortesia, disponibilità, bellezza ma non otterrai nulla, perché questa è gente che dice NO a prescindere, che vive in una bolla, anche se crede di parlare al mondo, ma di mondo ne ha uno solo, minuscolo e irrilevante.
RispondiEliminaIl SI alla vita e a tutte le possibilità esiste, lo so, lo sai, è quel SI che anche tu ed io possiamo pronunciare assieme, perché sulle contrarietà non ci trinceriamo dietro le nostre ipocrisie, ma parliamo, sorridiamo, troviamo intesa, possibilità, orizzonte.
Il NO è di chi non vede oltre il suo naso perché il suo cervello finisce lì, in una caccola.
PER GUS: concordo!
RispondiEliminaPER FRANCO; sono d'accordo il vero NO è quello che vuole proteggere tutti quei SI' che invece noi vogliamo pronunciare a testa alta e col sorriso sulle labbra,
RispondiEliminaBisogna dire no ai tanti soprusi e ingiustizie del mondo, tramutandoli in si.
RispondiEliminaPER CAVALIERE: giustissimo!
RispondiEliminaPER VALERIA: più si è più leviamo alta la voce più non potranno fingere di non udirci soprattutto perché a quel punto anche chi è in silenzio avvertirà la nostra ra voce
RispondiEliminaIl problema è che per certi "no" ci deve essere chi ti sostiene. Giusto dire "no" alla prepotenza della criminalità organizzata, per dirne una, però senza una adeguata protezione da parte dello stato si rischia tanto. Tanto è vero che esiste un altro tipo di "no", quello di chi se ne va perché non riesce più a accettare il contesto in cui vive.
RispondiEliminaPER ARIANO: e quell'ultimo NO è una sconfitta ma non per chi lo pronuncia, ma per lo Stato che. ti costringe a dirlo abbandonando il Paese
RispondiEliminaPER VALERIA: sei tosta il fatto che la montagna a volte partorisca un topolino non deve scoraggiarti. Anch'io ho partecipato a manifestazioni su quei. temi legati soprattutto al green pass. Molto lodevole la tua lotta per i disabili e per tutte le persone speciali come le chiami molto dolcemente tu, cos' come la lotta per questi aumenti che poi toccano sempre i più deboli. Non mollare e se servisse, anche per quel poco che potesse provare a servire, pronto a farti da cassa da risonanza per casi come quelli che hai citato, (lavoro, disabilità ecc..) espero in quel caso, che altri blog possano essere coinvolti se fatto per tempo. Ricorda vogliono scoraggiarci ma a voltele battaglie, perfino quelle più difficili, la gente comune le vince.
RispondiEliminaI tuoi versi mi fanno ripensare a quella canzone di Eros che mi chiedesti per il jukebox, "Un grosso no".
RispondiEliminaPER CLAUDIA: infatti lo spirito dei miei versi è quello.
RispondiEliminaPER VALERIA: le assurde regole durante la seconda parte e le seguenti della pandemia si sono innestate in una crisi già drammatica dovuta anche a grave inefficienza e disinteresse del governo
RispondiEliminaE poi c'è il NO delle donne ai rapporti sessuali non approvati da loro. In Spagna, da pochi giorni, solo "sì" significa "sì" e il resto sarà considerato NO.
RispondiEliminaE dovrà vedersi se dalla teoria alla pratica ci sono sfumature o meno.
podi-.
Il “no” che rende giustizia alla libertà di pensiero. Il fatto è che c’è molta gente ignava a cui non interessa dire no né tanto meno si. È per questo che questo mondo va così.
RispondiEliminaPER PODI: ci sono pensieri articolati che richiedono sfumature, altri così crisiallini da non averne affatto bisogno, e questo NO delle donne in Spagna ma così dovrebbe essere in ogni angolo della Terra, dovrebbe essere sempre inteso come rifiuto e solo Si' come consenso, consenso che una volta dato vorrei ricordare è assolutamente ritrattabile dalla donna iil qualunque momento anche a rapporto iniziato.: Ho letto di quella legge, approvo!
RispondiEliminaPER CATERINA: la gente che non vuol dire NO è perchè tutto sommato sta benino così, magari non direbbero né NO né SI' ma un cristallino NI
RispondiEliminaLe madri ad esempio, a volte per comodità non sanno dire no ai figli e spiegare loro il perché del rifiuto. Personalmente adoro i no che evitano compromessi e cattiverie verso altre persone per il proprio interesse. No alla violenza dei mariti che ti vogliono trasformare in un oggetto da usare. Un NO immenso a chi ti vuole togliere la dignità o convincerti che non vali niente. Quando sai dire tanti no, sai come sei catalogata? Diventi polemica, ma a me piace così.
RispondiEliminaPER GIO i NO secostruttivi non sono mai fine z se stessi
RispondiEliminaA volte sono proprio i No che ci fanno evolvere come umanità: vedi Pietro Pinna, I obiettore di coscienza in Italia. Hai ragione: dobbiamo imparare a dire dei NO per dire SI' a un'eesistenza più dignitosa e umana.
RispondiEliminaPER MARIA: infatti è proprio quella l'essenza dei miei versi.
RispondiEliminaverissimo, daniele, ci sono tanti tipi di NO, e quelli di chi li dice per egoismo, con prepotenza, chiudendo la porta alla possibilità di aiutare gli altri, di combattere per loro e con loro per la tutela di diritti..., sono i peggiori perché non aprono a nessun cambiamento in meglio, se non quello unicamente del proprio orticello.
RispondiEliminae poi ci sono i NO di chi non accetta soprusi e ingiustizie, e tante più persone si uniscono per dire questi NO quanto più è possibile combattere concretamente per degli obiettivi che migliorino la vita dei singoli e della collettività.
Una poesia civile che fa riflettere e ci chiama ad agire e ad essere costruttori di futuro, anche quando questo può voler dire dei NO scomodi.
buona domenica daniele!!
E' vero Daniele esistono tanti tanti tipi di No e mi trovo molto d'accordo con Angela quando dice che "quelli di chi li dice per egoismo, con prepotenza, chiudendo la porta alla possibilità di aiutare gli altri, di combattere per loro e con loro per la tutela di diritti..., sono i peggiori perché non aprono a nessun cambiamento in meglio, se non quello unicamente del proprio orticello." Tuttavia non credo proprio che la soluzione sia una rivoluzione, in particolar modo una rivoluzione cruenta. Io credo che si debbano sicuramente fare dei cambiamenti, anche dei cambiamenti significativi ed importanti per favorire la cellettività ed i singoli, i giovani ed i meno giovani per costruire un futuro diverso un pò per tutti. Ma se ci fosse una rivoluzione ci creerebbe subito una "nuova classe dominante" come i maiali nella "fattoria degli animali" di George Orwell e questa presto creerebbe nuove e forse diverse ingiustizie
RispondiEliminascusa era "per favorire la collettività ed i singoli"
RispondiEliminaPER ANGELA: infatti per quello che ho voluto esprimere.
RispondiEliminaPER ARWEN: non sempre una rivoluzione porta a nuovi padroni. Per il resto la pensiamo uggulaò
RispondiEliminaI No devono essere sempre costruttivi. Iniziano dai nostri genitori e sono origine certa dei tanti Sì che probabilmente ci saranno.
RispondiEliminaBellissimo scritto, grazie Daniele.
PER PIA esatto, costruttivi!
RispondiElimina