LA MIA CERTEZZA PIU' GRANDE
Guardo i tuoi occhi indifesi
Prima così intensi
Buoni
Sicuri
E complici
Ora sono solo gentili
Malinconici
Gli occhi di un bambino
Tu, mio padre
Tu, mio esempio
Tu, mio tutto
Poi li ho visti senza vita
Ma con la forza di fissare oltre
Poi li ho visti chiusi
Ed ora
Ora li ricordo come erano un tempo
E come erano durante l'epilogo della tua malattia.
Mi sento spaurito
Sono passati tre mesi
Da un lato sembrano un'eternità
Dall'altro sono solo da appena 90 giorni
Ed oggi
Oggi sono spaurito.
A volte
Le mie pochissime certezze vacillano
E non ci sei tu a rinsaldarle
O anche a suggerirmi come rivoltare
Tutta la mia vita ancora una volta
Anche se tu oggi, lo so,
Mi diresti
Di non temere per le mie certezze
Ma non sei qui ad abbracciarmi
Perchè era quel tuo abbraccio
A convincermi delle mie certezze
Perchè quell'abbraccio
Era la mia certezza più grande.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
C'è un altro Padre che si è commosso del figlio e lo ha chiamato a sé.
RispondiEliminaSono già passati tre mesi. Quella mancanza di certezza è la mia paura più grande. Un abbraccio forte💛
RispondiEliminaPER GUS: ti ringrazio, so cosa vuoi dire e che vuole essere da parte tua, come in effetti è, un bellissimo gesto consolatorio dettato da un' anima bella come la tua, ma lo trovo solo parzialmente consolante. Però, sapendo quanto tu creda e tu sia anche coerente con gli insegnamenti che la tua fede ti ha dato, non potevi fare commento più bello.
RispondiEliminaPER MARIELLA: sì tre mesi. Grazie del tuo abbraccio 💚
RispondiElimina3+3+3+3 all'infinito, il dolore forse si attenua un po, ma il ricordo delle radici che ti hanno portato al mondo sarà sempre più forte.
RispondiEliminaUn legame come quello genitoriale, un legame importante, vitale, è inevitabile che provochi un senso di smarrimento più forte del normale quando arriva purtroppo il momento del distacco.
RispondiEliminaSai, mia madre ha perso suo padre quando aveva diciotto anni, eppure ancora adesso quando ricorda suo padre e la sua lunga agonia in ospedale c'è un velo di tristezza nella sua voce. Come se i sessant'anni trascorsi fossero fermi al giorno dopo di quel brutto momento.
Capisco il senso della tua risposta a Gus, io pure non sono molto convinto delle risposte che offre la religione, ma è certamente vero che questo smarrimento che provi testimonia la profondità del legame che ti univa a tuo padre, e proprio in questa profondità devi trovare motivazioni in ogni momento quotidiano, soprattutto nei momenti come questi.
PER GIOVANNI le radici non si spenderanno mai grazie Giovanni
RispondiEliminaPER ARIANO hai ragione grazie per questo tuo commento
RispondiEliminaChe parole stupende le tue dedicate.
RispondiEliminaIl dolore che oggi si riempie di consapevolezza del distacco. Mi dispiace tanto, ti sono vicina. Abbraccio enorme. Ciao Daniele.
Ti capisco ! Io ho perso mio padre tre anni fa e ho provato i tuoi stessi sentimenti. Una certezza che viene meno. Un affetto profondo che manca . Un abbraccio.
RispondiEliminaPER PIA grazie contraccambio il.tio abbraccio con tutto il cuore
RispondiEliminaPER MIRTILLO già e proprio come dici
RispondiEliminaGrazie per le tue parole
Fa male perdere un genitore, a qualunque età. E questi versi che tu gli dedichi sono così delicati e personali che non me la sento di dire altro. Ti abbraccio.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: grazie con tutto il mio cuore per il tuo commento.
RispondiEliminaIl dolore della perdita di un genitore non si rimargina. Si va avanti ma son ferite che sanguinano sempre. Si perdono tante certezze, ma forse il solo modo di andare avanti è guardare il mondo con gli stessi occhi di tuo padre. Un abbraccio grande, Daniele.
RispondiEliminaPER CATERINA: grazie dal profondo del mio cuore. Contraccambio il tuo abbraccio.
RispondiEliminaSei figlio di tuo padre. Ti ha instillato orgoglio, passione, tenacia. E amore. La poesia è la tua arma e con la poesia gli dedichi ogni istante di te. Migliore omaggio non c'è. Migliore dedica di chi lo ha nel cuore ogni istante, di chi lo ricorda vivo e palpitante. E la poesia è il miglior veicolo d'amore, l'omaggio più eterno.
RispondiEliminaPER FRANCO: grazie mi sono commosso nel leggere le tue parole.
RispondiEliminal'amore dato e ricevuto, i ricordi condivisi con i nostri cari restano forti, ma certo, la mancanza si fa sentire e in certi momenti il dolore dell'assenza fisica attanaglia e toglie il respiro...
RispondiEliminadaniele, non ho (ancora no, grazie a Dio) provato la perdita di un genitore, quindi posso solo cercare di immedesimarmi nei tuoi sentimenti e mandarti (seppur virtualmente) il mio abbraccio.
I mesi diventeranno anni, ma il dolore non cesserà mai.
RispondiEliminaTi abbraccio.
PER CLAUDIA : temo anch'io...
RispondiEliminaPER VALERIA: grazie Valeria, lo ripeto a costo di sembrare un ripetitivo, a sei un a bellissima persona.
RispondiEliminaPER ANGELA ti sei immedesimata benissimo
RispondiEliminaMi hai commosso, Dani.
RispondiEliminaTre mesi per voi e 42 giorni per noi e ancora non ci credo
PER PATRICIA: lo so, crederci ed essere forti sono le due cose più difficili. Grazie Patty to abbraccio fortissimo.
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