VITA INCRINATA
Casa vuota
Torna all'ovile
Dopo una giornata di lavoro
Una delle prime nuovamente in ufficio
E non più in smart working.
Una parte di lui è apparentemente felice
La routine di sempre sembrava essere ripresa
Pareva essere ricominciata.
Finestre abbassate
Luci spente
Solo il monitor del computer
Ad illuminare la stanza
Lui ha 63 anni
Il lockdown lo ha vissuto male
Soprattutto perchè non ha più potuto andare a lavorare
Ossia vivere a pieno l'unico momento di interazione sociale
Con persone in carne ed ossa
Che gli era rimasto
Svolgere anche le mansioni del suo impiego
In totale solitudine
Senza un contatto umano
Lo aveva profondamente logorato.
Moglie mancata pochi anni prima
E da quel momento
La luce nei suoi occhi si era spenta
Una cena parca
Spesa fatta portare a domicilio
In realtà
Lui fisicamente è integro
Potrebbe andare dove vuole
Ha qualche acciacco
Un po' la schiena con qualche problemino
Ma di fatto è in discreta forma
È la volontà che gli difetta
È la forza di volontà che è assente.
Naviga in rete
Scrive sui social
Ma soprattutto legge, ascolta musica
E guarda la tv satellitare.
Poco prima che si scatenasse la pandemia
In realtà sembrava stesse rialzando la testa
Pareva iniziare a scuotersi
E riprendere lentamente a vivere.
Era entrato a far parte
Di un movimento ambientalista
Aveva conosciuto molti giovani
Che lo stimavano
Ed una signora coetanea
Con cui forse stava nascendo una simpatia.
Ma la pandemia ha cancellato tutto
La signora è morta di covid
E molti giovani dell'associazione
Hanno adesso rinunciato a riprendere l'attività
Spenti e svuotati
Disillusi e pragmaticamente rivolti
A cercare i cocci di un loro sempre più incerto futuro.
Eccolo quindi
Di nuovo solo
Di nuovo tradito dalla vita.
Un'altra cena
Sempre parca
Sempre la stessa
Poi prende dall'armadio un vestito di lei
(Li aveva tenuti tutti)
È un vestito nero
Elegante
Da sera
Lo poggia sul letto
Dalla parte dove lei era solita dormire
Poi prende un tubetto di pastiglie di sonnifero
Si corica accanto a lei
Spegne la luce
Ed attende con pazienza
Di potersi addormentare
E finalmente raggiungerla
Gli occhi si chiudono
Ed un sorriso luminoso
E felice
Si manifesta attraverso le sue labbra stanche
E due luci abbaglianti
Si ricongiungono
Per l'eternità.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Questa è la poesia più bella che hai scritto, forse la più vera perché è autobiografica.
RispondiEliminaPER GUS no autobiografica no a parte il mal di schiena ma ammetto che mi sono particolarmente immedesimato in questa figura perché potrebbe davvero essere ognuno di noi.
RispondiEliminaAutobiografica nel senso che quell'uomo ti rappresenta.
RispondiEliminaPER GUS in certi aspetti si in altri come la solitudine e la perdita di chi ha amato no
RispondiEliminaUna decisione ponderata che gli ridona , finalmente, un sorriso
RispondiEliminaPER CRISTIANA: un sorriso definitivo e per sempre.
RispondiEliminaDaniele, non far caso ai particolari. Quell'uomo esprime le tue sensazioni reazioni alla pandemia.
RispondiEliminaIn parte, cerco di spiegarmi più chiaramente per punti:
RispondiElimina1) io sono super contento di essere tornato a vivere ed in questo io e la persona della mia lirica ci assomigliamo, ma non è mai stata la solitudine il problema con la pandemia bensì come anche tu sai bene leggendomi ed onorandomi con i tuoi commenti della tua presenza, in questa agorà, il rischio che cercassero di non restituirci più la nostra libertà pre-covid. Certo entrambi siamo usciti più stanchi e provati da questa prima parte di 2021 ma io sono ancora in piedi.
2) Vero scrivo on line, ascolto musica ascolto la gente ed in questo assomiglio a lui
3) Per fortuna non ho perso le persone che amo e quindi quel dolore che sente lui e che lo porta al suicidio, non mi appartiene nella sua specificità .
In conclusione certe emozioni le sento mie, altre le ho sentite mie nella misura in cui mi sono immedesimato pensando al dolore straziante che si proverebbe per la perdita della persona amata
Epilogo molto doloroso in questa poesia, quasi raccapricciante.
RispondiEliminaLa solitudine uccide? può farlo eccome.
Buona giornata.
Non lo so. Forse non condivido la perdita di speranza dopo la difficoltà. Mi sento ancora troppo in corsa alla vigilia di quei 63 anni che descrivi quasi inaffrontabili dopo appena una moglie persa ed una pandemia che si porta via una nuova opportunità di vita di coppia.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA Vero la solitudine può essere una gran brutta bestia.
RispondiEliminaPER FRANCO: infatti, lui ha una vita difficile e la perdita pre - covid unita a quella di una possibile nuova fiamma morta per covid, non sono certo due batoste da poco, anzi...
RispondiEliminaIl finale è molto commovente. Per le persone sole questa pandemia è stata ancora più terrificante. Le tue poesie mi piacciono perchè non generalizzano ,ma invitano il lettore a focalizzare l'attenzione sulle difficoltà del singolo. Ogni persona con la sua storia, ogni persona con il suo dramma. Bravo, Daniele
RispondiEliminaPER FARFALLE LIBERE: ti ringrazio, io in effetti tendo a parlare di problematiche che riguardano la nostra società attraverso storie di esistenze individuali principalmente. Sono felice che ti senta emotivamente colpita dlalle mie liriche , grazie per le belle parole che hai per le mie poesie.
RispondiEliminaQuesta poesia mi tocca particolarmente, perché come sai non ho più il papà, da molti anni, dunque conosco il peso della vedovanza.
RispondiEliminaMia madre aveva solo 43 anni quando lui se ne andò e credo che più e più volte abbia pensato di ingoiare quelle pasticche.
Così come è capitato anche a me.
Per fortuna, però, con la forza che la contraddistingue ha scelto di vivere, per me e mio fratello. E molti anni dopo per quel nipotino tanto desiderato che porta il nome dell'uomo che non smetterà mai di amare. <3
PER CLAUDIA infatti per fortuna la vostra è stata una storia che si è conclusa in modo non drammatico
RispondiEliminala solitudine sopratutto dopo la fine di una relazione durata tutta una vita è una delle cose più brutte che una persona debba affrontare.
RispondiEliminaPER NICK
RispondiEliminaverissimo.
Quando le circostanze della vita tolgono la voglia di vivere, fare una "leggerezza" del genere è un rischio sempre presente per chiunque, mi ci metto io per primo. Non bisognerebbe mai rinunciare a vivere, quanto meno perché la vita comunque finirà da sola e dunque non ha senso togliersela spontaneamente. Però nei momenti di grande stanchezza mentale questa consapevolezza può venire meno, purtroppo.
RispondiEliminaPER ARIANO è vero che la vita ha un suo termine, ma per uno come il protagonista della mia poesia, quel termine potrebbe risultare troppo in là e quindi non riuscendo a voler attendere peraltro senza conoscere la data di scadenza, comprendo che si possa anche decidere di compiere un gesto del genere
RispondiEliminaSpesso la vita può prendere una brutta piega, sono versi che trasmettono forti emozioni.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: ti ringrazio.
RispondiEliminaUna poesia amara, che rispecchia tutta la disperazione che può colpire le persone sole, portandole fino al gesto più disperato in assoluto. Difficile parlare di suicidio, ma tu ci sei riuscito benissimo.
RispondiEliminaPER MARIELLA: grazie volevo tanto che avvertiste fin nelle ossa quel suo dolore. quella sua amarezza quella sua disperata rassegnazione.
RispondiEliminaOgnuno di noi, in qualche aspetto siamo un po' come lui... Io, il lockdown l'ho vissuto senza problemi. Andavo a lavorare a giorni alterni, a casa vivo con mia madre... Ebbene, la solitudine non l'ho visuta. Ma debbo dire che con gli amici la cosa è andata diversa.
RispondiEliminaOvviamente, durante il lockdown non ci siamo visti. Adesso, da qualche mesi, potremmo avere fatto incontri e qualche incontro l'avemo fatto, ma niente a che vedere come prima e non con tutti. Prima de la pandemia, per me, la "rete sociale" in cui mi muovevo era stata tessuta piano piano e sento che con la pandemia tutto sia andato a male e le amicizie non si riprendono più. E molti siamo già vaccinati ma la sfiducia persiste.
Ciao,
podi-.
PER PODI più che la sfiducia è la paura che quello che non pensavamo possibile accadesse e che invece è successo ora possa ripetersi o peggio possa accadere qualche altra piaga devastante ed inaspettata. Io stesso ho questo timore, ma proprio per questa ragione, voglio vivere il più intensamente possibile.
RispondiEliminaLa poesia è eccezionale, inizi a leggerla e non riesci a staccarti dal racconto.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: grazie di cuore.
RispondiEliminanon m'aspettavo questo finale.
RispondiEliminaandando oltre le definizioni, forme e stili: complimenti e buon giorno
Quanta solitudine nella vita di tante persone, e chissà quante di queste vivono un malessere interiore tale da non riuscire a sopportare la vita e suo peso.
RispondiEliminaPerdere la persona amata e non avere più voglia di vivere dev'essere lacerante, se a questo dolore si aggiunge la morte della speranza e della voglia di lottare... cosa resta ...?
PER ANTONYPOE: grazie, e grazie per essere passato.
RispondiEliminaPER ANGELA: nulla secondo me, forse Dio per chi crede.
RispondiEliminaCiao Daniele.
RispondiEliminaLa poesia è bellissima, ma quanta tristezza alberga in tanti animi fragili, ho pensato.
Io che ho passato i settanta sono felice e sodisfatto della vita perche ho capito di avere tanto. Un caro saluto e un grazie per il tuo interessamento.
Tutto bene, solo una pausa estiva.
Ciao fulvio.
PER FULVIO in primis sono contento che tu stia bene e che ti sia rilassato. Capisco il tuo pensiero il punto è che ci sono vite realtà diverse per cui il bilancio che si effettua e le conseguenze che da esso nascono possono essere differenti.
RispondiEliminaCiao, questa tu è una delle poesie più belle che ho letto. C'è tanta pacatezza, amore per chi questa pandemia le ha distrutto la voglia di vivere e poi perchè la trovo realisticamente vera.
RispondiEliminaComplimenti!
Buone vacanze, arrivederci a settembre
Rakel
PER RAKEL: ti ringrazio per le tue bellissime parole sui miei versi.
RispondiEliminaMa che tristezza. Non so che altro aggiungere.
RispondiEliminaCiao Daniele.
PER PIA: nulla purtroppo
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