lunedì 21 giugno 2021

L'Angolo del Rockpoeta®: "No Name, One Name"

NO NAME, ONE NAME

Corro 
Con la mente
Ascolto voci di luoghi senza nome
Sussurro loro il mio disappunto
Nascondo loro la mia disperazione.

Voglio imparare
A non avere male
A non sentire le mie gambe dure come mattoni
Solo perchè la mia testa non le vuole liberare
Da questa gabbia 
Con sbarre fatte di lacrime.

Voglio spaziare
Dentro aree ampie e rigogliose
Voglio camminare dentro labirinti
Perdermi nella luce dei loro diabolici vicoli
E deviazioni assenti
Direzioni senza indicazione alcuna
E percorsi senza nome

E continuo a correre
Senza fiato
Senza sosta
Crampi alle gambe
Arranco
Stringo i denti
Mordo le labbra
Ma non rallento
Voglio un mondo alternativo
Dove nessuno
Nessuno ha un ruolo predefinito 
E preventivamente assegnatoli dalla società 
Fin dalla sua nascita

E voglio una società alternativa
Immaginaria
Visionaria se preferite
Dove arte e sogno
Riempano l'aria di suoni
Immagini 
Ed idee coraggiose ed avveniristiche
Una società senza quartieri ghetto
E quartieri militarizzati e protetti fino all'esasperazione

Voglio una società senza nome
Una società non rigida e schematica
Ma liquida e libera
Una società che invece abbia un nome
Uno solo:
UTOPIA.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 

27 commenti:

  1. Ormai ti leggo e ti vedo contemporaneamente. Le tue poesie sono sceneggiature e scenografie. Te le leggo addosso e dal tuo cuore che le partorisce con quella sana e fantastica ingenuità che solo un animo bimbo potrebbe partorire. Ma tu sei ben adulto, sai bene cosa è la sofferenza, e ti auguri un mondo utopico vestito di bellezza, della tua bellezza, quella che - nonostante le denunce, le grida costanti verso le offese del mondo - coltivi con la tua sensibilità e auspichi per tutti noi.

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  2. Ma io sono già in quella UTOPIA. Per ora solo nella mia immaginazione, come in te, come in tanti...
    Uniamoci allora, sproniamo le menti, affinché tutto ciò esca dai nostri sogni e si realizzi. 😉
    Bacio e buona giornata Daniele. Grazie!

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  3. PER FRANCO Grazie queste tue parole mi hanno commosso enormemente. Diciamo che ho la vista "annebbiata ",...

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  4. No, non è utopia che si chiama la tua società, ma progetto.
    Deve chiamarsi progetto. 😘

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  5. PER PIA certamente, dobbiamo spronare l'umanità intera per raggiungere questo obiettivo così importante

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  6. L'utopia può diventare anche realtà, ma ci vuole tanta buona volontà.
    Sereno giorno.

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  7. Per cambiare bisogna che a correre ci siano tutti.
    Una poesia magnifica.
    Complimenti Daniele.

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  8. Questa poesia è stupenda. Mi ha fatto venire in mente l’immenso capolavoro di John Lennon, “Imagine”. Un mondo libero, senza confini, senza etichette... “ you can say I’m a dreamer, but I’m not the only one”.
    Chissà se verrà mai un giorno in cui il tuo sogno diventerà realtà. Per ora è sicuramente un’utopia... purtroppo

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  9. Io ormai ho smesso di credere alla possibilità dell'Utopia. Credo però in tanti piccoli miglioramenti costanti, anche se purtroppo talvolta affiancati da peggioramenti in altri aspetti dell'evoluzione umana e sociale. In generale, sono diventato un pragmatico.

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  10. PER GUS: grazie Gus! È vero dobbiamo correre tutti e nella stessa direzione

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  11. PER FARFALLE LIBERE: lo so, spero un giorno sia realtà

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  12. PER ARIANOma il pragmatismo non è una cosa brutta solo che troppo pragmatismo soffoca i grandi sogni.

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  13. II tuoi versi sono perfetti e descrivono la società odierna in ogni particolare. Se vogliamo accantonare la parola 'utopia', sostituiamola con 'sogno'

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  14. Caro Daniele, io ho vissuto di sogni meravigliosi e di utopie spesso irrealizzabili ma oggi mi sono rimasti gli incubi.
    Ciao fulvio

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  15. PER FULVIO: vero perchè non ce li hanno fatti realizzare ma ora è il momento di riprovarci.

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  16. Io direi che partendo dall'utopia, si possa passare attraverso sogni e speranza per arrivare al futuro.
    Speriamo.

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  17. Penso in effetti che si tratti di pura utopia, però parlare di certi sogni non può che far bene. Immaginare una società migliore di quella in cui si vive non è di certo reato, anzi, significa non rassegnarsi mai alle cose come sono.

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  18. Utopia, non so certo sarebbe bello scrollarsi di dosso tutte quelle cose inevitabilmente ci attaccano fin dalla nascita, come non farsi condizionare?

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  19. PER CARMINE: facile non lo è ma in realtà è proprio crescendo che si rischia di più l'indottrinamento perché spesso i ragazzi non ascoltano i genitori o cmq hanno mode e correnti di influenza diverse da quelle dei loro genitori.

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  20. La libertà di non farsi condizionare da niente e nessuno!
    Magari! Ma prima o poi nella vita capita a tutti

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  21. PER PATRICIA: sarebbe importante che tutti noi ci provassimo

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