Prendo spunto dal post di Cristiana e dalla proposta di Mariella sul suo blog, e do voce ed eco a questa richiesta d'aiuto in punto di morte pensata da una madre per aiutare una figlia. I fatti sicuramente molti di voi li conosceranno già ma mi permetto cmq per chi non li avesse noti, di riportarli sinteticamente:
(Fonte: La Repubblica - Enrico Ferro):
PADOVA - Sonia Campagnolo, uccisa a 47 anni da un tumore al pancreas, sul punto di morire aveva un'unica grande preoccupazione: la figlia Lisa Campagnolo e il suo percorso di studi alla facoltà di Giurisprudenza a Padova.
"So di avere pochi 'seguaci' e ancor meno commenti. Il mio blog si occupa, principalmente, del sociale , di aneddoti della mia vita e del mio cane. Filosofeggiare lo lascio fare ad altri, più bravi di me.
Quindi so che sarete in pochi a leggere questo post, purtroppo, ma spero che vogliate aiutare Lisa, in ricordo della sua mamma "
Per chi volesse contribuire a questa causa:
IBAN IT96E0103062470000001807112 - causale: in memoria di Sonia
Io vi lascio il mio appello teso a chiedervi di darle una mano anche spargendo e diffondendo con i nostri blog questa sua richiesta d'aiuto, con questi versi:
ABBRACCIO D'AMORE
Mi chiamo Sonia
Ma in realtà
Da lunedì scorso
È più corretto che mi presenti così:
Mi chiamavo Sonia
Mi ha stroncata un tumore al pancreas
E sono evaporata abbandonando questa vita
All'età di soli 47 anni.
No, no
Non desidero nessuna commiserazione
O sano sentimento di pietà, dolore o dispiacere
Da parte vostra
Io mi sto rivolgendo a voi
Per chi è vivo
Per chi davvero ha adesso bisogno
Del vostro aiuto.
Sto alludendo a mia figlia Lisa
Lei studia giurisprudenza
E la mia unica e sola preoccupazione
Da quando ho conosciuto la mia sorte
E mi è stato brutalmente diagnosticato il mio destino
Nonché la mia presumibile data di scadenza
È sempre stata soltanto mia figlia.
Lo so
Vi sento già rumoreggiare
E dire che di madri al mondo ce ne sono tante
E tante hanno ed avrebbero bisogno d'aiuto
Per i loro figli
Ed io vi rispondo che è vero
Avete ragione
Ma se non iniziate a decidere
Di aiutare alcune di esse
Con il pretesto
Che non potete aiutarle tutte
Non ne aiuterete mai nessuna
E non aiuterete mai nessuno nella vita.
Un alibi molto comodo
E di facile presa per cavarsela
E trarsi d'impaccio
Dallo scomodo fastidio di essere altruisti
E mostrare di avere un cuore.
Ed io ora sono qui
Davanti a voi
Affinchè mia figlia possa ancora studiare
Avere un futuro
O almeno avere le armi migliori possibili
Per tentare di realizzarlo
Ed affinchè un domani
Possa avere un'indipendenza economica
Una sua vita
Una famiglia.
Quindi
Diffondete vi prego questo mio accorato appello
E se potete
Appoggiatelo anche in concreto
Con un piccolo aiuto
Ma non lasciate sola mia figlia
Non permettete che la mia malattia
Mi faccia sentire colpevole
Per non averla potuta sostenere
Come si deve
Fino in fondo
Come stavo già facendo
E come avrei voluto ancora
Continuare a fare.
Aiutatemi a regalare a me e mia figlia un sogno:
La sua laurea
Con lei sorridente davanti al suo relatore
Ed io dall'alto
Che la osservo
Accarezzandole idealmente il viso
Un viso che si ricorderà di voi
Che le avrete permesso di arrivare
A vivere quel giorno
Un viso velato da una lacrima
Per non avere sua madre accanto
Ma mi auguro
Che in quel preciso istante
Possa avvertire il mio amore
Avvolgerla in un abbraccio infinito
Un abbraccio di gioia.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
"Ma se non iniziate a decidere
RispondiEliminaDi aiutare alcune di esse
Con il pretesto
Che non potete aiutarle tutte
Non ne aiuterete mai nessuna"
Parole semplici che fanno breccia e vanno al nocciolo della questione.
Cerchiamo di aiutare Lisa, con un piccolo gesto noi,
e anche solo le splendide parole, tu. Grazie Daniele!
PER FRANCO: Grazie a te Franco sei una bellissima persona
RispondiEliminaParole piene di senso Daniele.
RispondiElimina"Non permettete che la mia malattia
Mi faccia sentire colpevole
Per non averla potuta sostenere".
Parole di mamma...
Parole che commuovono fin nel profondo.
Mi ha fatto piangere il tuo finale.
Aiutiamola tutti. Concretamente. Grazie!!!
Bravo Daniele. Hai capito che certi ragionamenti potevano portare a un no. Di nuovo, bravo, hai smontato questi saccenti con la puzza sotto il naso.
RispondiEliminaPER PIA si aiutiamo Lisa tutti insieme
RispondiEliminaPER GUS grazie, vero ho subito pensato agli cliniche certa gente poteva addurre.
RispondiEliminaBellissimi questi versi.
RispondiEliminaConosco bene la storia, poiché letta su tutti i giornali nazionali la scorsa settimana. Non ne ho scritto perché la sua risonanza è stata già molto ampia e credo che l'ultimo dediderio di questa madre sia stato esaudito.
PER CLAUDIA non so quanto sia necessario ancora raccogliere però spero tanto che anche questo appello possa fare qualcosina.
RispondiEliminaLasciare figli ancora giovani è un dolore enorme per un genitore che vorrebbe prima vederli "sistemati", per così dire. Ricordo un conoscente che mi raccontò di un suo parente morto giovane a causa di un brutto male, con moglie all'epoca ancora casalinga e figli adolescenti, che quando gli facevano visita in ospedale lui ogni volta gli chiedeva "scusa" per il fatto che li stava lasciando senza aver potuto provvedere a loro più a lungo.
RispondiEliminaPER ARIANO Vero è davvero un dramma secondo solo alla perdita del figlio.
RispondiEliminaVero, molti se la cavano dicendo 'non si possono aiutare tutti' è così non aiutano nessuno.
RispondiEliminaMi chiedo chi possa restare insensibile a questi tuoi versi profondamente accorati. Grazie Daniele per la tua testimonianza che mi commuove nel più profondo dell'anima.
PER CRISTIANA grazie a te tutto è nato dal tuo post e poi da Mariella. Non si poteva restare insensibili a questa richiesta d'aiuto
RispondiEliminaSperiamo in tanti aiuti.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
PER CAVALIERE ci spero tanto anch'io
RispondiEliminaVersi davvero struggenti, Daniele. E' una storia dal dolore immenso.
RispondiEliminaTi ringrazio di cuore per avere partecipato. Penso che parlarne in ogni modo possibile non sia mai abbastanza in casi come questi. La tua poesia è da brividi. Ti abbraccio forte.
RispondiEliminaÈ bello che tu dia spazio alla storia di sonia, e sicuramente è utile diffondere questo desiderio di una mamma verso la figlia affinché si possa dare un contributo concreto!
RispondiEliminaPER FARFALLE LIBERE grazie. Storia straziante
RispondiEliminaPER MARIELLA grazie a te ed a Cristiana per la vostra iniziativa
RispondiEliminaPER ANGELA grazie condivido il tuo commento e bisogna parlarne in tanti
RispondiEliminaQui in zona la vicenda ha colpito molte persone. La settimana prossima rilancio il vostro appello.
RispondiEliminaPER NICK grazie di cuore
RispondiEliminaHo fatto:
RispondiEliminahttps://wwwwelcometonocturnia.blogspot.com/2021/06/seconde-visioni-2-altri-link-da.html
PER NICK: grazie vengo subito a leggerlo
RispondiEliminale mani sulla spalla fanno piacere, come i sorrisi e le carezze, ma c'è bisogno spesso di un aiuto concreto, perchè nella vita pratica tutto ha un prezzo, anche l'educazione e la scuola ha un costo, lodevole il pensiero della madre, certo ci sono famiglie che questo problema non lo avvertono ma anche si
RispondiEliminaPER CARMINE: ecco perchè facciamo da megafono e da eco a questa notizia.
RispondiEliminaTumore al pancreas.. che merda di malattia! SCusa il termine ma mio padre aveva 53 anni quando se ne è andato per quello schifo. Lo stesso schifo.
RispondiEliminaTu sei sempre magico. Con parole semplici parli e dice cose profonde, verità assolute.
Grande cuore di poeta!
PER PATRICIA vero concordo con la tua definizione. Grazie per i complimenti che mi toccano il cuore.
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