AVREI VOLUTO ESSERE...
In realtà avrei voluto fare l'ingegnere
Costruire opere importanti per il mio Paese
Avere una famiglia...
Curioso come la vita
Ci può allontanare sadicamente dai nostri progetti
Lasciandoti in mezzo alla polvere ed al deserto
Dentro una guerra senza davvero i buoni
La guerra in Iraq
E abbandonandoti ai suoi occhi
E ad un nuovo inizio.
In realtà avrei voluto fare da sempre il progettista
Ma che non potessi
Anche solo assaporare tale percorso
Precipitando da uno dei tanti ponti
Come quello che cadde a Genova
È stata davvero l'ironia della vita.
In realtà volevo fare la pittrice
Ritrarre gli sguardi di intere vite stravolte
Ed ecco arrivare il covid19
Ed ho iniziato a fermare su tela
Sensazioni, sguardi, tristezza e rabbia
Di vite rivoltate da cima a fondo
Di anime sconvolte da quel senso di impotenza
Impotenza che cresce sempre più dentro tutti noi.
In realtà non volevo fare il poeta
È successo
Sono stati i versi a scegliere me
Ed a non abbandonarmi più
Costringendomi a fare i conti con la tristezza della società
E la malinconia di occhi impauriti
Dentro a gabbie impostate precedentemente.
In realtà vorrei essere un mago
Una persona con qualche piccolo superpotere
Per regalare
A tutti quanti
Il loro sogno
Ma non ne ho la forza e tantomeno i mezzi
Ho solo questa lacrima accompagnata
Da una rassegnata e scordata nota di violino
Che tenta di strimpellare un inizio di un nuovo motivo qualunque.
In realtà tutti noi avremmo voluto essere qualcosa
Che la vita ci ha davvero impedito
Per condannarci a quello che non desideriamo ottenere.
In realtà
Ciascuno di noi avrebbe voluto essere un "ingegnere"...
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Sembrano versi di Giorgio Gaber, leggendoli mi pare di sentire la sua voce che li pronuncia!
RispondiEliminaComplimenti!
PER GAS75: grazie il paragone mi lusinga infinitamente.
RispondiEliminaCiascuno di noi avrebbe voluto essere un mago, non un ingegnere.
RispondiEliminaPer regalarsi e regalare un po' di serenità.
Ma la magia, purtroppo, non esiste... 😔
PER CLAUDIA: ciascuno di noi ha i suoi sogni e ciascuno di noi come il primo personaggio della poesia vorrebbe essere "ingegnere" ossia in realtà essere quello che il suo sogno lo avrebbe fatto diventare. Ma purtroppo non siamo neanche maghi e la bacchetta magica non ce l'hanno mai data purtroppo.
RispondiEliminaCiao Daniele.
RispondiEliminaOggi divaghiamo.
Non importa quello che si doveva fare, ma quello che stiamo facendo, e penso che tu lo stai facendo bene.
PER GUS: sul coronavirus ho detto quasi tutto forse ho ancora tre poesie che posterò più avanti e saranno toste. Grazie, in realtà la poesia ha cercato me ma poi io non ho più potuto fare a menodi lei e pertanto di essere quello che sono e che leggete qui.
RispondiEliminaBellissima poesia.
RispondiEliminaLa poesia ha cercato te, ma tu ti sei fatto trovare. Era destino quindi :)
PER RIKY: sì credo proprio fosse destino.
RispondiElimina"In realtà vorrei essere un mago
RispondiEliminaUna persona con qualche piccolo superpotere
Per regalare
A tutti quanti
Il loro sogno".
E questi sono i versi che preferisco.
Se un giorno diverrai un mago di questo genere fammelo sapere, così magari ti dico anche il mio, di sogno :)
Buona giornata. Bravo come sempre.
PER LA DAMA BIANCA: lo farò ma dubito che riucirò a diventarlo. Grazie di cuore per le tue parole sui miei versi
RispondiEliminaIn realtà nella vita avrei voluto incontrare quel sogno di chi voleva diventare ingegnere..poi la pittrice e le sue opere da guardare poggiate sul muro senza cornice, pitture di vite da abbracciare per quel male comune..ed ancora il mago per quei sogni deposti nel cassetto..i versi del poeta li trovo qui, ogni lettura è una presa di coscienza..in fondo siamo un po' anche il risultato di ciò che abbiamo incontrato💛
RispondiEliminaBuona serata Daniele
La vita ci porta spesso lontano dal realizzare i nostri sogni ... Poi bisogna abituarsi a convivere con quel che ha passato il convento e accettarlo con serenità.
RispondiEliminaPER NESS1 io sono il poeta e sono felice di esserlo
RispondiEliminaPER FABIO Vero a volte il sogno si realizza
RispondiEliminaEh sì, ognuno di noi aveva il suo sogno... Pochissimi l'hanno reso realtà, qualcuno se ne è fatto una ragione e ha smesso di sognare (e forse ha fatto anche bene) ma c'è chi continua a coltivare il suo sogno a tempo perso, come se fosse un hobby... Credo che non ci sia nulla di male, ma io sono di parte nel dare questo giudizio ;-)
RispondiEliminaPER ARIANO vero, ed una bella parte!
RispondiEliminaUna poesia carica di malinconia. . . Le vite impreziosite dai sogni che poi sono virate in qualcosa di decisamente diverso, colpa del destino che complica sempre tutto. Ognuno di noi ha coltivato dei sogni che avrebbe voluto realizzare. Magari ci è riuscito in piccola parte e allora c'è un pizzico di felicità da abbracciare. Le parole dedicate a te stesso sono importanti ed esprimono il tuo amore e la tua angoscia. Si perché sicuramente ami quel che fai e quel che sei, qui e altrove. Allo stesso tempo soffri per non riuscire ad esimerti dall'esprimere le emozioni negative generate dal malessere per quel che ci circonda. Non riesci a farlo perché è più forte di te, sono le parole che ti trascinano.
RispondiEliminaForse non ti piacerà, ma c'è una canzone di Claudio Baglioni "Acqua dalla luna" che io amo moltissimo e a cui mi hai fatto pensare mentre leggevo la tua poesia. Ad un certo punto dice:
"Volevo essere un grande mago
Incantare le ragazze ed i serpenti
Mangiare fuoco come un giovane drago
Dar meraviglie agli occhi dei presenti
Avvitarne il collo e toglierne il respiro
Un tuffatore in alto, un trovatore perso
Far sulla corda salti da capogiro
Passare muri e tenebre attraverso...
Se sapessi un dì innamorarmi di quelli che non ama nessuno
Se potessi portarli lì dove il vento dorme
Se crescesse acqua dalla luna..."
Tu lo hai già fatto, ti sei innamorato di quelli che molti non amano e ne parli con sofferenza, mai girato di spalle. Io lo trovo bellissimo. Ciao Dani.
PER MARIELLA ok colpito commosso ed affondato dalle tue splendide parole che mi sono giunte al cuore. Non conosco la canzone di Baglioni ma le parole che hai menzionato sono molto profonde e ascoltero il brano. Vero io amo i più deboli e sono quello che hai descritto grazie ancora per aver saputo toccare le corde della mia anima
RispondiElimina💛
EliminaL'importante è trovare una nuova strada anche se non si è riusciti dove si voleva arrivare.
RispondiEliminaPER MARCAVAL nel primo caso è di fatto inevitabile ma il principio vale anche in generale salvo che uno non decida di perseguire il suo sogno per sempre
RispondiEliminaIn fondo siamo tutti maghi, Daniele caro, e aspettiamo il giorno giusto per tirare fuori una magia dal cilindro. Basta individuarlo, quel giorno, e crederci.
RispondiEliminaPER FRANCO ci credo non smetterò mai di crederlo e le tue parole mi hanno dato ancora più forza.
RispondiEliminaBuongiorno Daniele. Grazie per i passaggi lirici assai toccanti di questa poesia. Con l'auspicio che ci tocchi, per quanto possibile, anche "qualche sorriso, accompagnato da un'intonata nota di violino che tenta di strimpellare l'inizio di un nuovo motivo di speranza" (scusa il cambiamento augurali dei tuoi bei versi al positivo...)
RispondiEliminaPER MARIA crazie a te per le tue parole
RispondiEliminaPER VALERIA vero studiare per una donna era difficile un tempo. Bello il tuo nuovo sogno.
RispondiEliminaPER MARIELLA bella la canzone di Baglioni
RispondiEliminaContenta che ti sia piaciuta!
EliminaIo devo ritenermi un fortunato e vorrei he tutti fossero fortunati come me.
RispondiEliminaIo ho sempre voluto essere solo me stesso e i sono riuscito senza affanni.
Felice domenica. fulvio
PER FULVIO te stesso in che senso? Io sono me stesso e sono felice di scrivere poesie. Altri possono essere se stessi ma non fino in fondo perché quello che fanno non è quello che vorrebbero fare per essere de stessi.
RispondiEliminaSpesso la vita ci fa accantonare i nostri sogni.
RispondiEliminaSerena domenica.
PER CAVALIERE vero.
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