Poesia ispirata dall'immagine presa dal web e postata in fondo alla poesia. L'opera è di Pawel Kuczynski
ANNO 2029, TAVOLO PER 4
Anno 2029
Una sera a cena
Rigorosamente previa prenotazione
Miglior ristorante della città.
Tavolo da 4
Ampio
Molto largo.
Genitori e 2 figli
Ciascuno distanziato
Ciascuno dotato solo di un tablet
Nessun piatto
Nessuna posata
Nessuna portata.
A mani giunte
Pregano
Ringraziano il Signore
(O forse un'altra divinità?)
Per il cibo ricevuto.
I tempi cambiano
Luoghi asettici
Affettività virtuale
Anche in presenza non ti abbracci
Non ti parli
Chatti
Mandi vocali
C'è più silenzio a quel tavolo
Che in un convento di monaci
Obbligati al voto del silenzio.
Un piatto al centro
Un modem di ultima generazione
Per nutrire i tablet a loro disposizione
Per nutrire il loro bisogno di comunicare
Sempre ed ovunque in modo virtuale.
Civiltà del silenzio
Sinapsi collegate ai propri dispositivi elettronici
Nessuno più passeggia
Nessuno più viaggia
Nessuno più porta i figli al parco
A giocare con altri coetanei
Nessuno più ricorda cosa sia stare
A contatto con la natura
Nessuno più sa dissentire
Nessuno sa più che sapore abbia davvero la vita.
Il cibo esce dal tablet
Prodotto da stampanti in 3D
Nessuno più conosce il sapore dei prodotti della terra
O di una pasta al pomodoro
E paghi direttamente con il tablet
I contanti sono solo un ricordo
E chi prova a ribellarsi
Viene semplicemente cancellato con un click
Via il conto corrente e le carte di credito
Via la sua vita
Via i suoi dati personali
Una sparizione rapida ed indolore
Di fatto le carceri sono quasi solo un ricordo
Solo i crimini violenti sono puniti anche con la reclusione.
Una sola centrale operativa per l'Europa
Sede a Bruxelles
Sono tre le centrali operative in tutto il pianeta
Le altre due sono a Pechino ed a Washington.
Di fatto quasi l'intera popolazione mondiale
È teleguidata dall'Intelligenza Artificiale
Pochi sono i ribelli
Pochi e deboli
Senza una vera identità
Usano bitcoin e contanti stampati da loro stessi
Entrambe le valute spendibili con persone di fiducia
Ed al mercato nero.
Mi sveglio
È solo un incubo
Figlio di un'immagine molto inquietante:
Tavolo bianco
Famiglia di 4 membri
Di cui 2 figli
Tablet in luogo di piatto e posate
Ed un modem come unica portata principale.
Riguardo l'immagine
E penso che in realtà il mio terrificante sogno
Potrebbe facilmente essere realtà entro pochi anni
Ed allora mi rendo conto che il vero incubo
Non è quello vissuto dormendo
Ma quello appena immaginato ora da sveglio.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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PS: VI ATTENDO IN TANTI MERCOLEDI' PER UN POST CHE VUOLE LANCIARE ANCHE UNA PICCOLA PROPOSTA...
Se mi assicurassero fosse realtà, quella che immagini, ben vengano le resse ai navigli, le immunità di gregge e muoia chi deve morire. Ma solo se fosse realtà.
RispondiEliminaPER FRANCO: non posso assicurartelo ma prospettarlo come molto probabile beh forse sì.
RispondiEliminaIn realtà non bisogna andare molto lontano. Altro che 2029!
RispondiEliminaSono anni che a cena siamo tutti inchiodati allo schermo dello smartphone e incuranti di quello che accade intorno a noi.
Per fortuna il cibo è ancora vero e saporito. Quindi, purtroppo, la questione delle stampanti 3d è l'unica che mi "spaventa" un po'.
È sempre stata la distopia descritta da chi ha paura delle tecnologie (lo facevano anche quando uscì il walkman)... e invece io per fortuna vedo sempre contatto e convivialità (anche troppa, di questi tempi) XD
RispondiEliminaMoz-
L'Italia è un paese senza cultura e professionalità.
RispondiEliminaL'America, la Russia, e la Cina hanno prodotti i vaccini. L'Italia, no.
La situazione è pasticciata. Oltre alla carenza dei vaccini, non ancora i Sapientoni locali sanno come usarli. Ci sono due correnti. Quella classica di una dose e dopo due settimane il richiamo e l'altra vuol ricorrere a una sola dose per contrastare l'aumento pazzesco dei contagi.
Sputnik con prima dose e richiamo dopo 21 e 28 giorni, AstraZeneca con una dose e richiamo dopo tre mesi. Johnson&Johnson, una sola dose e Sputnik una dose e richiamo dopo 21 giorni.
Draghi vuol puntare su AstraZeneca ( per persone da 16 a 65 anni) per l'emergenza.
Johnson&Johnson sarà pronto per metà marzo.
PER CLAUDIA: il problema è evitare che sia la tecnologia a dominare noi e non il contrario.
RispondiEliminaPER MOZ: non si tratta di temere la tecnologia, ma di temere chi stando al potere deciderà di utilizzare tale tecnologia per imporci regole non proprio gradite e magari studiare forme di controllo mirate. Un esempio potrebbe essere un microchip impiantato nel nostro corpo con tutti i dati sensibili compresi quelli sanitari e tanti altri.
RispondiEliminaPER GUS: io sono preoccupato soprattutto per la totale inefficienza Italica che si manifesta anche in una curiosa e costante incertezza su un tempo, un cronoprogramma di fine pandemia che altrove invece inizia ad essere pianificato.
RispondiEliminaSeguito nel commento che ho interrotto per un'urgenza.
RispondiEliminaAstraZeneca Copre fino a 65 anni e l'immunità è del 65%. Questo vaccino è stato usato per medici, infermieri e insegnanti. Purtroppo l'immunità di una sola dose è molto scarsa. Per me non fronteggia l'emergenza.
Pfizer e Moderna con il richiamo arrivano al 95%, senza richiamo si fermano al 50% dopo 12 giorni dalla prima dose.
Questi due vaccini sono stati utilizzati in molte regioni italiane per le persone over 80 anni, e qualche imbecille vuole utilizzare le scorte per la seconda dose agli anziani non ancora vaccinati.
Il Governatore Marsilio (Abruzzo) è tra i cretini. Ha detto che c'è tempo per la seconda dose, ma non è così. Se non la somministri entro 21 e 28 giorni, dopo non è più possibile farlo e intanto l'immunità della prima dose, già scarsa copre sole due mesi.
Ora questi impreparati arroganti bisognerebbe cacciarli. Draghi non ha, o non vuole mettere nelle mani di veri esperti il Ministero della Sanità. Speranza ha fatto gravissimi errori e il suo virologo è uno di quelli che ha detto che Covid-19 era solo un influenza un po' più forte delle solite annuali.
Il superMario è una bufala.
Mamma mia che incubo ad occhi aperti!
RispondiEliminaLa tecnologia sta avanzando velocemente e forse, senza che ce ne accorgiamo perché ormai immersi in essa, potrebbero esserci certe eventualità da te ipotizzate.
Però siamo esseri umani e i nostri istinti non possono essere messi a tacere completamente dai. Almeno lo spero... io amo mangiare, ridere, scherzare, guardare in faccia la gente. Non finirà tutto questo se noi non lo permetteremo.
Ciao Daniele! 😚😙😚
PER PIA: vero è probabile che non finisca se noi non lo permetteremo, il punto è proprio lì quel SE...
RispondiEliminaPER GUS: tu sai che non ho certo una gran stima per Speranza ed i suoi accoliti per usare un eufemismo, ma qui il problema va oltre ossia l'uso della tecnologia per soggiogare la gente anche sfruttando emergenze sanitarie.
RispondiEliminaLa storia del Covid-19 finisce solo indovinando la scelta vaccinazione.
RispondiEliminaE' questa la priorità. Il problema che sollevi tu, Daniele, è giusto, ma è politico.
Se non salviamo la nostra vita tutto è perso.
PER GUS: vero, ma salvare la vita al prezzo di non avere poi la nostra vita, scusa il gioco di parole, non ne varrebbe la pena.
RispondiEliminaLa discoteca alla Darsena e la relativa rissa finale hanno acceso proteste e polemiche. Nel mirino l’operato delle forze dell’ordine. L’accusa: non aver sgomberato i cinquecento giovani che si sono ritrovati dalle 17.30 di sabato al porto dei Navigli bevendo e ballando. E peggio, aver «tollerato» che la situazione degenerasse fino allo scontro finale a calci, pugni e bottigliate. Richieste legittime ma dalla risposta non così scontata. Resta il fatto che dopo lo scempio di sabato sera il prefetto Renato Saccone e il questore Giuseppe Petronzi hanno deciso una stretta immediata alle misure di sicurezza: accessi a Navigli e Darsena chiusi e ingressi contingentati con «filtraggio» da parte della polizia.
RispondiEliminaConoscere perché i contagi aumentano.
Daniele, se indovinano le vaccinazioni, entro settembre non ci saranno più restrizioni.
Senza restrizioni Covid avrebbe ammazzato nel mondo 50 milioni di persone, come la Spagnola, e non due milioni.
PER GUS: io dell'aspetto sanitario del Covid ne parlo meno perchè ne ho trattato molto all'inizio ma soprattutto perchè a me preme moltissimo vedere che con il pretesto della pandemia, non cerchino di sottrarci libertà inviolabili e non cerchino di imporci obblighi inammissibili. Quanto alla situazione dei Navigli ti lascio qui una mia riflessione scritta su fb ieri
RispondiEliminaDANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
"... MA NON SI PUO' FERMARE L'INELUTTABILE"
Assembramenti di forte rilevanza ieri sui navigli a Milano, zona Darsena credo. Pericolosi? Probabile, lo vedremo cmq leggendo i dati di quell'area tra una decina di giorni, e comprendo chi sta anche stigmatizzando questi giovani soprattutto per paura di aumento esponenziale dei contagi.
Però, poi, esiste il rovescio della medaglia ossia la continua incertezza del tutto italica in questo momento su quando si tornerà ad avere un po' di normalità ed allora, come avevo già temuto anch'io tempo fa, la gente, giovani e non, si è stancata e si stancherà sempre di più fino ad arrivare a dire "Rivogliamo la vita di prima covid o no" Sarà anche un ragionamento sbagliato, ma se non si arriverà presto a dare, cosa possibile secondo me con tutti i vaccini che sono in arrivo e la conoscenza della realtà clinica del covid che si ha adesso, un minimo di cronoprogramma teso a stabilire un vero rientro alla normalità e non lo si farà fare e dare da gente competente e di fiducia, queste situazioni e tante altre (leggasi assembramenti recenti al di fuori degli stadi) si verificheranno sicuramente ancora e forse anche più massicciamente.
Solo dando e non mentendo nel farlo un obiettivo certo e non lontanissimo sulla conclusione di tutto, cosa secondo me fattibile, ed ovviamente rispettandolo, si potrebbe fermare questa tendenza ad assembramenti come quelli a cui stiamo assistendo in questo periodo.
Facilmente realtà nel giro di pochi più che il distanziamento sociale siamo al distanziamento personale dell'affetto e di qualsiasi cosa che sia un emozione
RispondiEliminaPER CARMINE: esatto è proprio così
RispondiEliminaIo sinceramente mi auguro di non arrivare a quello che racconti, preferisco ancora il cibo vero a quello delle stampanti 3D. La poesia è splendida come sempre però. ;)
RispondiEliminaPER NICK: quello che conta per non arrivarci e non accettarlo e non abbassare la guardia mai. Grazie sono contento che i miei versi ti piacciano.
RispondiEliminaSpero di morire prima che un simile abominio venga compiuto.
RispondiEliminaMa che si mangi con il cellulare in mano, senza guardarsi né parlare, succede già in tante famiglie o in tanti ristoranti.
PER LA DAMA BIANCA: speriamo non ci si arrivi mai e soprattutto vigiliamo tutti per evitare che ci portino su questa strada. L'altro aspetto che tratti è anch'esso molto triste e purtroppo già in atto.
RispondiEliminaSe andiamo di questo passo, diventa realtà.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE lo credo anch'io
RispondiEliminaL'immagine in se stessa è anche realistica perché sono situazioni che capitano, anche nella mia famiglia succede che ci ritroviamo insieme però ognuno segue il proprio smartphone / tablet e non vola una parola.
RispondiEliminaPerò è solo una parte della vita famigliare. Poi magari si va insieme da qualche parte, si esce, si parla per ore (soprattutto con mia figlia che è molto curiosa come giustamente deve essere alla sua età e a volte pone delle domande).
Credo che quell'immagine, quantunque realistica, per fortuna rappresenta solo un piccolo segmento di realtà, non l'intera realtà che è ancora molto variegata per fortuna.
PER ARIANO:il timore è se chi ci comanda utilizzerà la tecnologia per controllarci e farci dimenticare cosa eravamo, cosa siamo.
RispondiEliminaForse il pensare di mangiare equivarrà al nutrirsi... diciamo che se questo andrà ad annullare l'apporto calorico, beh! Io ci metto la firma😄
RispondiEliminaBattutina a parte, è un sogno davvero brutto, quasi premonitore, perché se si continua la sottomissione alla scienza tecnologica ci troveremo ridotti molto male umanamente parlando... Fa paura... Abbastanza tanto!
Abbraccio
Nou
PER NOU: infatti, se la tecnologia riuscirà a sopraffarci allora il rischio di finire in quel modo è probabile, se invece vogliamo vivere davvero, la speranza esiste ancora.
RispondiEliminaEcco, almeno una lezione della pandemia da Sars-CoV-2 apprendiamola...E' bello rimanere connessi con il mondo, ma in certe occasioni, via la connessione e telefonino nella tasca.
RispondiEliminaRiscopriremo il piacere delle belle tavolate :)
PER RIKY: assolutamente d'accordo è fondamentale e speriamo davvero di riscoprire il piacere delle tavolate
RispondiEliminahai fatto "parlare" quest'immagine e purtroppo è una realtà in qualche modo già tristemente presente...
RispondiEliminae' la faccia sbagliata della tecnologia, che smette di essere utile quando lasciamo che ci tolga la cosa più importante: il bisogno di coltivare relazioni.
PER ANGELA: concordo con il tuo commento in toto
RispondiEliminaProfondo lo scritto, toccante la foto..la nostra vita sociale ridotta tutta ai minimi termini che non è neanche piu il minimo sindacale..ho avuto bisogno del medico ed ho dovuto chiedere quasi in modo imperativo di essere ricevuta a studio per una visita..stiamo perdendo molto..tanto..troppo! La cosa che temo di piu è un possibile controllo su menti soprattutto piu deboli attraverso la tecnologia..tutti indirizzati..poi forse saremo controllati anche senza tecnologia se passa il passaporto sanitario..un periodo pericoloso quello che viviamo..
RispondiEliminaBuona serata
PER NESS1: hanno già formulato la proposta per il 17 marzo del pass verde per i viaggi il che visto che poi si raggiungerà l'immunità di gregge dovrebbe non servire più tranne per questa estate, però resto dubbioso sulla sua successiva disapplicazione.
RispondiEliminaUn medico mi ha spiegato che servirà anche per altro..resta fermo il pensiero che ognuno dice la sua
EliminaHo appena finito di leggere "Il silenzio" di DeLillo e subito mi imbatto nella tua bella poesia ... io cerco di non essere troppo dipendente e vorrei che tanti almeo si accorgessero della loro dipendenza e della allucinante incapacità di relazionarsi che sta coinvolgendo tutti.
RispondiEliminaPER MARCAVAL quest'incapacità è figlia anche dell'incoerenza che oggi si manifesta sempre più e di quel senso di paura che attanaglia la gente ma lo sapremo presto se troveremo la chiave di volta
RispondiEliminaPER NESS1 quel "per altro" è proprio ciò da cui ci di deve guardare bene.
RispondiEliminaSe non ci fosse stata la tecnologia in questi mesi di distopici dovuti alla pandemia, non avremmo potuto sentirci più vicini ai nostri cari lontani. Faccio questo esempio per dirti che non vedo così negativo il futuro a proposito delle "gabbie" in cui pensi ci vogliano rinchiudere per renderci succubi. Invece ritengo che se c'è una cosa che abbiamo imparato è quella di avere bisogno più che mai del contatto fisico. Insomma, al di là delle contraddizioni che ci sono per gli strumenti ad alta tecnologia vale il discorso di saperli usare con intelligenza. La foto è altamente simbolica ed inquietante ma penso che non ci ridurremo così.
RispondiEliminaPER MARIELLA credo che cadere o meno in quella trappola dipenda molto anche da noi, dal non accettare soluzioni e proposte che non sono in linea con la nostra voglia di contatto umano, convivialità e gioia reciproca. Concordo con te per quanto concerne la tecnologia, può essere molto importante, ma quello a cui facevo riferimento è il rischio che chi ci comanda possa costringerci o anche solo indurci ad essere schiavi della tecnologia, ubbidendo ai suoi comandi.
RispondiEliminaPER VALERIA: il microchip è un rischio probabile se non sapremo stare attenti.
RispondiEliminaUna bellissima fotografia poetica che rappresenta una vita da non vivere.
RispondiEliminaCiao Daniele.
fulvio
PER F ULVIO: assolutamente concorde con te e con le tue parole.
RispondiEliminaSperiamo che quest'incubo collettivo non si avveri... Ribadisco le belle parole di Fulvio: "Una bella fotografia poetica che rappresenta una vita da non vivere"
RispondiEliminaPER MARIA: dipenderà da noi evitare che possa accadere.
RispondiEliminaAbbiamo tutti una testa e la capacità di usarla, la volontà invece...
RispondiEliminaMa i nodi prima o poi salteranno al pettine e ci dovremo dare una svegliata tutti quanti
PER ALBERTO B.: vero hai perfettamente ragione ma presto anche la volontà dovrà essere solleticata prima che sia troppo tardi e ci si penta.
RispondiEliminaBellissima la tua poesia ma terrificante la previsione.
RispondiEliminaSpero non succeda anche se siamo sempre più connessi alla realtà virtuale che Z quella reale
PER PATRICIA: il rischio che succeda però è sempre più tangibile.
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