IL GIUDIZIO
Quali colpe ho io
Voi avete voluto tutto questo
Voi mi avete messo con le spalle al muro
Sottratto l'aria che respiro
Privato della mia libertà.
Ed allora che colpe ho io
Mi avete innescato voi
Io non pensavo che l'avrei mai fatto
Non credevo che ne sarei stato capace
Quali responsabilità mi addebitate
Non avete saputo disinnescarmi
Non avete saputo capire che l'aria non si ruba
E se ci provate
Dovete essere certi di ucciderci
Di uccidermi
Ma non siete in grado di fermare questa pandemia di rabbia
Non avete potuto impedire questa deflagrazione.
Piazze piene
Determinate a riappropriarsi della propria vita
Rabbia
Furia
Disperazione
Impeto devastante.
Divise a terra
La ribellione del popolo non la si ferma
La rabbia del popolo non la si può contrastare
Il grido di libertà non lo si può catturare.
Ed ora
Quali colpe ci date?
Nessuna
E voi posteri
Giudici parziali al servizio della Storia
Ricordate che se ora potete giudicarci liberamente
In modo scevro da pregiudizi ideologici
È per merito nostro
E per merito mio.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Siamo stati in galera senza aver commesso reati e capisco che ora si scalpiti. Per cui, cautela, prudenza ma senza deridere e condannare chi non ha ancora perduto, nei gesti banali, il gusto di un’esistenza libera.
RispondiEliminaDietro i ritardi del vaccino c'è la brama del profitto. Paesi che rubano le formule ad altri Paesi.
I ritardi nei provvedimenti per il rilancio sono fermi a causa delle divergenze politiche all'interno di una maggioranza teorica ricattata da ipotetici rottamatori.
PER GUS hai detto bene siamo stati in galera senza aver commesso alcun reato ed ora che questo lockdown non ha quasi più senso tergiversano nel restituire le libertà sottratte forse piu l per manifesta incompetenza che per altre ragioni. E poi ci sono tutti i conflitti di potere che forse rallentano la soluzione del problema
RispondiEliminaLa libertà è un bene prezioso, speriamo che non si torni in quarantena.
RispondiEliminaSereno giorno.
PER CAVALIERE condivido ma penso che non ci torneremo
RispondiEliminaIo non sarei certa che questo lockdown non sia servito a nulla.
RispondiEliminaBasti vedere cosa sta accadendo in Cina, dove riprendono i contagi, dopo aver aperto le scuole, le fabbriche, ecc.
Eppure o Cinesi sono molto più ligi alle regole rispetto a noi.
Insomma, non sono mai stata d'accordo con la scelta del governo di chiudere l'Italia senza distinzioni di zone, ma credo che comunque il peggio sia passato e qualcosa andava fatto.
Quale politico sarebbe pronto a gestire una pandemia? Nessuno.
Quindi direi che non è andata poi così male.
Ora tutto sta nel rimboccarci le maniche e rialzarci, economicamente parlando.
PER CLAUDIA la mia poesia infatti si concentra su quest'ultimo periodo dove sembra sempre più venire fuori l'incapacità di Speranza e di Borrelli,Brusaferro e Arcuri. Ora siamo arrivati al momento di dare una svolta e restituire le libertà sottratte
RispondiEliminaCome a volte succede nella storia degli esseri umani tutti abbiamo pagato, in giro per il mondo, per la responsabilità di pochi che in Cina hanno messo mano ad una situazione pericolosissima. Più che una lezione penso ad una sorta di "stop" doloroso ma che può essere una fase in cui possiamo mettere in atto dei cambiamenti, almeno per noi stessi. Poi ci sono i riflessi in vari settori della nostra vita (lavoro, economia, finanza, politica ecc.) in Italia e all'estero. Quelli sono più difficili da commentare.
RispondiEliminaSulle nostre spalle, e sulle spalle dell'attuale governo, è caduta una pandemia che nessuno avrebbe mai messo in conto (ammettiamolo), un macigno tremendo e la soluzione da trovare non è per niente facile. Pensa se c'era il precedente governo...non oso neanche pensarlo. Ricominciare è sempre difficile, ma penso anche al nostro passato. Sarà difficile, anche dura, ma possiamo ricostruire qualcosa di nuovo senza perdere di vista i nostri singoli atteggiamenti. Io sono di quelli che pensano che molte cose cambieranno, che non tutto sarà come prima. Ci saranno aspetti della nostra vita che torneranno ad una sorta di normalità precedente, ma tante altre cose cambieranno.
Un salutone e alla prossima
La vedo come Claudia e penso che non c'è motivo di lamentarsi, sono quasi due settimane che il lockdown è finito e si sta tornando gradualmente a varie libertà.
RispondiEliminaSperando appunto di non dover invece tornare indietro per le insofferenze e le scostumatezze di certi fenomeni.
Moz-
PER ACCADEBIS non penso che non si torni e non si possa tornare allo status quo ante anche perché senza questa vecchia normalità l'economia italiana non potrà riprendersi.
RispondiEliminaPER MOZ sento che di fatto dal primo giugno avremo una situazione molto simile alle libertà precedenti. Vedremo. Credo però che sia ora di finirla di agitare lo spauracchio di una nuova ondata dando soprattutto la colpa agli italiani i quali hanno ampiamente dimostrato di rispettare le regole del lockdown.
RispondiEliminaIo sono il primo a essere frustrato dal lockdown, però è un dato oggettivo che in Lombardia la mortalità è aumentata parecchio a causa del covid19. Senza lockdown forse si sarebbe diffuso con la stessa virulenza anche nelle altre regioni.
RispondiEliminaPER ARIANO paradossalmente, a mio avviso, i dati della Lombardia potrebbero essere erroneamente interpretati per sostenere l'inutilità del lockdown sostenendo come nonostante i divieti in questa regione il coronavirus non è sceso decisamente come nel testo del Paese.
RispondiEliminaNon tutto sarà come prima, come dicevo nel commento. Ci saranno alcune cose della nostra vita che torneranno alla normalità, ma pensa a tutti i rapporti interpersonali. Per quanto tempo dovremo mantenere la distanza sociale (termine che non sopporto)? La normalizzazione di questi rapporti non sarà così facile e repentina. E la paura del contaggio (e quindi anche della morte)? Di questo virus, al momento, gli esperti sanno tante cose ma non tutte. Non è un virus del passato (sars, aviaria, mucca pazza) anche se gli somiglia.
RispondiEliminaUn salutone
PER ACCADEBIS secondo me si tornerà come prima, se tutto dovesse andare come pare. Poi darti il mese giusto non sono in grado ma penso che alla peggio per Natale dovremmo essere tornati come prima.
RispondiEliminaI pregiudizi ideologici...
RispondiEliminaCiao Daniele!
PER PIA in frangenti come quello della poesia il rischio di pregiudizi ideologici è alto.
RispondiEliminaTi dirò, caro Daniele, l'intensità dei tuoi versi mi provoca sempre emozioni, ma soprattutto mi porta a riflettere, la rockpoesia fa questo. Rifletto sulla libertà e non posso fare a meno di notare che durante la chiusura le strade ad esempio erano pulite, da pochi giorni è tornato il diffuso malcostume di gettare qualsiasi cosa a terra, comprese mascherine e guanti...
RispondiEliminaTi chiederai perchè faccio questo esempio banale, forse per dire (e semplificare) che la libertà può trasformarsi in un concetto vuoto se non affiancata anche da altri valori, avere la libertà significa anche comprenderne la grandezza e la responsabilità. Ovviamente mi potrai rispondere che l'importante è essere liberi, ma abbiamo l'educazione alla libertà? Possiamo legittimamente pensare che non sia mai necessaria nessuna interferenza con la libertà delle persone?
Mi pare che questo virus sia indicativo in tal senso, mi pongo questi interrogativi perché so che ne farai una lettura profonda, visto che conosci bene quanto io tenga e, nel mio piccolissimo, mi batta per la libertà.
PER SANTA vedi il fatto che vi siano incivili che non apprezzano la libertà, ma non sono tanti per esempio da me non ho riscontrata questa inciviltà, ed il fatto che non si sappiano educare al rispetto degli altri, non vuol dire che tutti ci debbano rimettere. Vedi io non ho ma condiviso quei professori che per colpa di due compagni purla punivano tutta la classe anche perché chi è bravo e rispetta le regole poi arriva ad un punto di rottura e di colpo potrebbe riprendersi contro tutti le due libertà
RispondiEliminaOnestamente penso che questo lungo periodo di chiusura ci abbia salvaguardati e protetti.
RispondiEliminaNon l'ho vissuto male, direi che al mondo c'è molto peggio.
Non credo debba essere frettoloso nemmeno il ritorno alla "normalità" anzi. Dobbiamo continuare ad avere cura di noi stessi e soprattutto degli altri.
Lo dico spesso: gli altri siamo noi e invece attorno a me, ovunque, nella vita reale come in rete, vedo tanto egoismo.
PER MARIELLA io credo che adesso con i dati nazionali non ci sia più motivo di rinchiuderci come topi. Capisco però il tuo punto di vista dato che purtroppo la tua regione è l'unica stranamente in controtendenza. Ma altrove le cose vannomeglio ecc e credo che si debba far cessare questa schiavitù
RispondiEliminaSento parlare di rilancio economico, ma bambole, non si vede un euro.
RispondiEliminaPER GUS ci sono alcune cose interessanti ma bisogna che alle parole poi seguano i fatti.
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