IL PIANETA BIANCO
Un astronauta
Mi sento come
Un astronauta alla scoperta del Pianeta Bianco:
Pareti bianche
Tutti intorno a me con tute bianche
E la superficie è bianchissima
Un astronauta
Penserei di essere un astronauta
Anche per via del casco che ho in testa
E della tuta che mi ricopre interamente
E potrei anche crederlo se non fosse
Che respiro a fatica
Sono allettato
Ed intorno a me ho altri pazienti
In condizioni forse anche peggiori della mia
Potrei crederlo
Se non fosse che due giorni fa
Ero a casa mia, respiravo benissimo
E poi... poi è arrivato l'alieno cattivo
Ed ora sono qui.
Paura ed isolamento
Il mio pane
Paura che è sempre stata la mia compagna di viaggio
Da quando è scoppiata questa pandemia
Prima il timore di essere invaso dall'alieno
Ora quello di soccombere per mano sua.
Ho 60 anni
So di essere a rischio
Anche se i dottori intorno a me
Sembrano ottimisti.
Solo contro tutto
Quante volte diciamo queste parole
Quante volte crediamo davvero di esserlo
Ma ora
Ora che lo sono veramente
Comprendo il reale peso e significato di quelle parole.
Veleno nel mio corpo
Ed io lotto per espellerlo.
Tre settimane sono passate
Sto per essere dimesso
Ho incredibilmente trionfato in una guerra
Che sembrava impossibile da vincere
Sono stato fortunato.
Vi dico solo questo:
Eravamo in quattro in quella stanza
Sulle mie gambe ne sono uscito solo io.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Purtroppo è una triste realtà ancora.
RispondiEliminaComplimenti per i tuoi versi...ho trovato questa poesia così intima ..arriva dritto al cuore.
Quell'astronauta possiamo essere tutti noi.
Buona giornata Daniele
PER MAX triste e drammatica. Grazie di cuore per le tue parole sui miei versi
RispondiEliminaLa rigenerazione cellulare degli organi di una persona giovane è migliore di quella della persona anziana. Da questo deriva il rischio maggiore di un organo dell'anziano quando viene attaccato.Siamo sempre nel campo delle probabilità. Sono morti giovani e hanno resistito all'alieno persone con un'età di 100 anni. Uso il tuo lemma "alieno" anche se il virus è della terra. Viveva nel corpo di un animale e errori dell'uomo l'hanno spinto a cambiare abitazione.
RispondiEliminaIl lemma alieno lo giustifico per la suggestione necessaria a un componimento in versi.
PER GUS: "alieno" tra le altre cose anche nel senso di estraneo al nostro corpo e nemico, ovviamente il virus è dannatamente terrestre. Errori o forse orrori dell'uomo?
RispondiEliminaPER VALERIA: ti ringrazio di cuore Valeria.
RispondiEliminaLa ricerca, messa a segno dal team dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, guidato da Ciccozzi, ha ricostruito la mutazione genetica che ha permesso al nuovo coronavirus, che si è sviluppato in Cina, di infettare anche l’uomo. “In questo modo le mani si imbrattano di sangue. Quindi, probabilmente questo virus – spiega – è passato all’uomo tramite il sangue e poi è andato in circolo. Ha riconosciuto le cellule con il recettore, come una serratura, è entrato e ha innescato l’epidemia: questa è l’ipotesi. Prima dall’animale all’uomo attraverso le mani e poi la trasmissione è avvenuta per via respiratoria, umana, tramite fluidi, colpi di tosse, starnuti. Come avviene per una normale influenza”. La mutazione del “salto di specie” è avvenuta sulle cosiddette spike o spicole, strutture proteiche sulla superficie del patogeno che permettono la penetrazione nelle cellule, e si sarebbe verificata prima di Natale.
RispondiEliminahttps://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/04/coronavirus-scagionato-il-pangolino-linfezione-e-stata-trasmessa-alluomo-dal-pipistrello-attraverso-il-sangue/5725519/
Non è stato il pangolino. Il piccolo mammifero – indicato come il possibile indiziato numero uno – è stato scagionato dall’accusa di essere l’animale che ha trasmesso all’uomo il coronavirus, poi chiamato Sars Cov2. Il “colpevole” è stato individuato nel pipistrello. Tutto è nato nei wet market cinesi, così il virus sarebbe passato tramite il sangue e dopo la macellazione degli animali vivi sarebbe andato in circolo. “L’ipotesi che facciamo noi – spiega il professore Massimo Ciccozzi all’Adnkronos – è che sia accaduto tutto nei ‘wet market’ cinesi di Wuhan, i mercati umidi. Mercati dove si vendono animali vivi. In certi luoghi non c’è la corrente elettrica, non ci sono frigoriferi. Per questo gli animali devono essere venduti vivi. E poi vengono macellati”.
RispondiEliminaIl link è quello del commento precedente.
Il tutto per capire, come scrive Daniele, se siamo di fronte a un errore o peggio a un orrore.
PER GUS: ho sentito questa ricostruzione, sono sicuro che il virus fosse già circolante prima di Natale, in Cina si parla anche già di novembre, per il resto qualunque sia l'origine di questo virus spero che come la SARS e l'Aviaria una volta fatta la sua comparsa sparisca come le altre due e non torni più.
RispondiEliminaC'è un immedesimarsi nel paziente molto reale. Amo quando si prova a fare questo. Lo faccio spesso anch'io ma si soffre tanto. Io avrei aggiunto la solitudine e l'ansia di non ritrovarsi un domani. Mi è piaciuto molto. Complimenti Daniele.
RispondiEliminaPER GUS: infatti è di orrore che si tratta ma spero davvero come ho scritto nel commento precedente, che anch'esso dopo la sua comparsa non torni mai più.
RispondiEliminaPER PIA: ho sentito quella paura e quel senso di vuoto dentro di me, lo sentito mio ed ho provato a sentire cosa potrebbe provare un malato ospedalizzato per covid19. Grazie per le tue parole sempre molto significative sui miei versi.
RispondiEliminax Daniele,
RispondiEliminaPer Sars e aviaria non ci sono state costrizioni come le quarantene delle persone sane. Covid 19 è più aggressivo. In molti dicono che con il caldo il virus sarà incapace di attaccare l'uomo, ma potrebbe ripresentarsi verso ottobre/novembre. Per questo il vaccino diventa urgentissimo.
PER GUS: speriamo riescano a farlo, e che non sia come la SARS per cui il vaccino era più nocivo della malattia stessa ma io penso che potrebbe non tornare più ma cmq, se tornasse, credo che, come sosteneva ieri sera la Capua a Dimartedì, non sarebbe più così nefasto e pandemico come quest'anno. Anche perché un pandemia all'anno non si è mai vista e sarebbe oltre che drammatica e potenzialmente in grado di estinguerci, anche a mio avviso strana.
RispondiEliminaPurtroppo una triste realtà, speriamo in farmaci che riescono a bloccare questo virus.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE Speriamo bene
RispondiEliminaUna meravigliosa espressione poetica per rappresentare una sofferta vittoria dove dalla morte, traspare un triste ottimismo. Ciao Daniele.
RispondiEliminafulvio
PER FULVIO: grazie., grazie immensamente per le tue toccanti parole.
RispondiEliminaE' doloroso pensare a quante persone sono in questa situazione, e a quante altre sono morte per questo maledetto virus...
RispondiEliminaPossiamo solo sperare che questa drammatica condizione diminuisca ovunque.
un saluto, daniele :)
Non oso pensare a come debbano sentirsi coloro che stanno affrontando questa battaglia... Cerchiamo di essere positivi, ho letto di una signora di 86 anni che è stata alcuni giorni in ospedale ed è guarita dal covid19, la hanno addirittura rimandata a casa perché totalmente fuori pericolo.
RispondiEliminaCaspita se è vero! Anch'io, qui a Milano da più di un mese, quando vedo in giro persone con tute bianche, mascherine e alcuni con dei caschi mi sembrano astronauti (perché qui a Milano per alcuni lavori di pulizia in strada di persone così se ne vedono).
RispondiEliminaAnch'io ho 60 anni e anch'io (come chissa quanti altri) ho pensato: "E se toccasse anche a me?". Sto bene, non ho alcun sintomo, esco di rado (una volta ogni 15 giorni) per comprare il necessario. La mia compagna ha qualche anno in più ma anche lei sta bene...ma tutto intorno a noi c'è la morte. Dal giorno 1 al giorno 24 marzo solo a Bergamo e nelle vallate nei dintorni ci sono stati 500 morti. In alcuni giornali della zona ci sono ben 12 pagine di necrologi...In questi giorni la situazione lentamente sta migliorando e ne usciremo.
Sempre bello leggere i tuoi post che ci immergono in una o più storie. A volte drammatiche a volte con un filo di speranza. Mi unisco al commento qui sopra di Fulvio
Un salutone Amigu de Zena e alla prossima
L'isolamento è duro, ma stare in ospedale a combattere per la propria vita lo è molto di più. Pensiamo a questo e cerchiamo di essere forti.
RispondiEliminaBuona giornata :)
PER ANGELA eh già speriamo
RispondiEliminaPER ARIANO infatti io cerco di restare ottimista anche se è dura
RispondiEliminaPER ACCADEBIS ti ringrazio per la tua importante testimonianza che ci fornisce la misura della gravità della situazione e ti ringrazio per le tue significative parole sui miei versi
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA concordo con te pienamente
RispondiEliminaBei versi profondi e veri.
RispondiEliminaL'isolamento, specie quando diventa lungo è duro ma stare in ospedale e combattere contro un virus quasi sconosciuto, combattere per la propria vita è molto ma molto peggio.
Un saluto e serena, per quanto possibile in questi giorni, continuazione di settimana
Sì, sembra davvero fantascienza, ma non lo è... purtroppo.
RispondiEliminaLa normalità tornerà, e purtroppo ci saranno altri tipi di solitudine.
Moz-
La paura che tu tanto bene descrivi, penso che l'abbiamo provata tutti noi.
RispondiEliminaQuella di essere invasi dall'alieno , che ci strappa alle nostre famiglie e non sappiamo neanche se rivedremo i nostri cari o no. Quella paura che, più delle multe, ci ha convinto tutti a stare a casa, per non mettere in pericolo la nostra vita e quella degli altri. Deve essere terribile stare nella terapia intensiva, lontani da tutti i nostri cari, con medici e infermieri che, quasi, sembrano astronauti, insieme a tante altre persone che hanno avuto la stessa sorte. Come sempre sei stare profondo e sensibile. Speriamo in bene, ora c'è un pò di speranza in più. Cari saluti.
PER MIRTILLO: le abbiamo provata ed ancora le proviamo visto che l'emergenza non è ancora terminata. Sono cmq ottimista nel medio periodo. Grazie per i tuoi complimenti mi onorano moltissimo.
RispondiEliminaVEramente triste la tua poesia, tanto triste quanto vera.
RispondiEliminaPer uno che ce la fa, tanti altri soccombono.
Età o non età, siamo tutti a rischio. Gli anziani, chi ha già malattie pregresse ancora di più.
O forse soltanto chi ha meno fortuna.
Certo che i nostri sanitari si stanno facendo un mazzo incredibile e purtroppo anche loro muoiono..
Che tristezza!
Ciao, questi versi ,di alta espressione dolorosa, rendono ancora più vero e triste il momento che stiamo attraversando.
RispondiEliminaNon ci sono più certezze , vecchi , giovani, bambini, il mostro invisibile fa le sue vittime.
Buon pomeriggio
Rachele
PER PATRICIA è una situazione davvero drammatica e molti non ce la fanno anche tra i medici e gli infermieri
RispondiEliminaPER RAKEL vero non ci sono più certezze se non che sembra non finire mai.
RispondiEliminaOgni giorno, penso a quelle stanza bianche, a quel candore che sa di morte, al tocco freddo delle apparecchiature.
RispondiEliminaOgni giorno penso a tutte quelle anime: le sommerse e le salvate.
E soprattutto a quelle che se ne sono andate.
L'Italia ha tante belle persone che si prendono cura di lei. E non parlo dei palazzi del potere, quelli fanno solo casino e conferenze stampa.
Penso a chi riesce a regalare il meglio di sé, senza volere nulla in cambio.
sì, forse ce la faremo.
Abbraccio.
Ogni volta che leggo la notizia di un centenario che guarisce dal virus, un senso di profonda gioia mista a speranza mi pervade.
RispondiEliminaVoglio credere che il peggio sia passato.
PER MARIELLA ogni giorno ci pensiamo tutti visti i numeri crudi e feroci che ci devastano e ci abbattono. Ed hai ragione sono tante le belle persone che illuminano il nostro Paese nonostante quei guitti da baraccone che sono al governo ed in Parlamento. Esce la faremo
RispondiEliminaPER CLAUDIA comprendo bene quel tuo stato d'animo! Credo di sia in una fase transitoria ancora molto delicata
RispondiEliminaC'è grande sensibilità d'animo in questi versi che ci insegnano non solo a immedesimarci nei dolori e nei drammi del nostro prossimo ma anche a comprendere come nessuno di noi sia invulnerabile. Un caro saluto a te.
RispondiEliminaPER VOLTAIRE: ti ringrazio di cuore, sono toccato dalle tue parole profonde.
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