L'USIGNOLO
Ed in questo inferno di pace
Si ode stridente
Il canto di un usignolo
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Benvenuti in questo blog, dove nel rispetto degli altri e delle loro idee, ci si confronta come se fossimo in una pubblica piazza su temi di attualità o si chiacchera di cose più leggere, come musica, cinema, libri, ed altro ancora. Daniele Verzetti Rockpoeta®.
Il mancato rispetto delle leggi della natura ha causato sconquassi nell'ambiente e la nascita di virus mortali. Questa è la conseguenza del nichilismo. La rondine osserva e a modo suo protesta.
RispondiEliminaLa politica assurda della Lombardia, la politica di Berlusconi e Formigoni ha favorito la sanità privata tesa solo scandalosamente al guadagno. In queste pseudo strutture sanitarie sono morti molti medici. Tutto il mondo sa queste cose e ci rimprovera.
La natura si riprende i suoi spazi, che l'arroganza umana ha tolto.
RispondiEliminaSereno giorno.
L'accusa dell'Oms: "Un massacro nelle Rsa"
RispondiElimina"Un massacro". Così Ranieri Guerra dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) definisce quanto è accaduto e sta ancora accadendo agli anziani colpiti da Covid 19 nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) in Italia. Un atto d'accusa da chi è anche consulente del ministro della Salute, ma che come direttore generale aggiunto dell'Oms chiede conto proprio al governo di "cosa è successo e come mai". "Un massacro", appunto, con centinaia, probabilmente migliaia di morti nelle case di cura - mancano dati specifici, a differenza ad esempio della Francia -, di cui il Pio Albergo Trivulzio di Milano è solo il caso più eclatante.
PER GUS tutto vero quello che hai scritto e lo condivido in pieno; a quello si unisce in questo caso un momento di riflessione personale legato al silenzio irreale della mia città in una qualunque mattina ai tempi del coronavirus, silenzio spezzato solo dal canto stridente ed irreale di un un usignolo
RispondiEliminaPER CAVALIERE vero ed in una città la cosa fa effetto come sorprende il contrasto tra i suoni dolci e sereni della natura ed il momento drammatico che stiamo vivendo
RispondiEliminaPER GUS un massacro annunciato visto lo stato di molte RSA già prima di questa pandemia purtroppo ed un esecutivo che mostra una volta di più la sua arroganza ed incompetenza
RispondiEliminaChe bella questa poesia.
RispondiEliminaBreve, ma intensa e colma di speranza.
Almeno è quello che io voglio leggerci.
PER CLAUDIA spero che la speranza che ci leggi si trasformi presto in certezza di libertà non tracciata e di possibilità di tornare a fare le cose che si facevano prima con un rinnovato e più profondo entusiasmo.
RispondiEliminaMi unisco al commento iniziale di Gus O. Paghiamo anni di disimpegno e tagli indiscriminati nella sanità pubblica di governi che si dicevano "liberali", ma che di libero c'era ben altro. Ancora in anni recenti ricordo bene che in regione lombardia c'era una schiera di assessori dimissionari e messi sotto accusa dalla magistratura (la sanità è stata pur sempre "la grande torta" da dividere con altri). Allo stesso modo quanti governi hanno fatto tabula rasa della ricerca scientifica? E' come tagliarsi le gambe da soli. E' necessaria una svolta, ma qualcosa di radicale, per non ripetere più questi errori tragici ma anche strategici perché mettono in ginocchio una nazione.
RispondiEliminaSpero che la tua poesia sia l'inizio di una nuova fase dopo la tempesta
Un saltuone
PER ACCADEBIS spero anch'io che siano versi forieri di un ritorno alla vita che conoscevamo
RispondiEliminaL'usignolo mi disse che c'era un amore indicato per me...
RispondiEliminaCosì cantava Julee Cruise in Twin Peaks. Evidentemente gli usignoli sono sempre nell'aria.
Stavolta devo farti i miei complimenti al massimo: inferno di pace. Bellissima frase.
Moz-
Ed è un gran bel canto :)
RispondiEliminaBuona giornata.
Nel mio post , ho scritto che, nei giorni di Pasqua, si sentiva solo il canto degli uccelli. Solo loro, nessun altro rumore , la natura è tornata ad essere padrona e guarda noi tutti, chiusi in casa !!! Saluti.
RispondiEliminaPER MOZ grazie, grazie dal profondo del mio cuore! Mi hai lasciato parole davvero speciali e toccanti. Il riferimento a Twin Peaks mi ha molto colpito.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA in questo caso stridente più che bello per le ragioni che spiego nel primo commento a Gus
RispondiEliminaMIRTILLO vero ma qui in questo contesto mi ha lasciato spiazzato
RispondiEliminaCome ha scritto in un suo racconto Leopold Von Sacher-Masoch: "la natura non sa nulla, non vuol sapere nulla dell'uomo, delle sue miserie, della sua disperazione; anzi, sembra schernirlo con la calma solenne e il sorriso pieno di sole".
RispondiEliminaPER ARIANO: frase molto veritiera bella citazione
RispondiEliminaAbbiamo solo un silenzio umano...
RispondiEliminaPODI-.
PER PODI: un silenzio irreale.
RispondiEliminaIl primo verso, come si dice, spacca e devasta!
RispondiEliminaNella mia città il silenzio c'è ma non quanto sarebbe necessario... La gente si è spazientita e inizia a uscire al di là dello strettamente necessario.
Si pensa a rimettere in modo l'economia, come in una partita a poker tra nazioni dove più di qualcuno bluffa...
Non ci si rende conto che è meglio avere aziende chiuse con dipendenti in quarantena, e non aziende chiuse perché diventate focolaio di contagio?
Non si pensa a un intervento internazionale volto ad annullare il problema all'origine, smantellando i mercati di carne selvatica e gli allevamenti intensivi, riconvertendo quelle aziende verso settori sostenibili, anche a costo di un intervento militare qualora necessario?
Nessuno pensava all'enorme danno che si stava facendo, l'importante era (ed è!) soddisfare la propria gola... E cosa stiamo lasciando in eredità alle future generazioni? Non ho sentito un solo politico che fosse uno, tuonare parole rivolte a chi erediterà i nostri pasticci ed errori! Non solo stiamo consegnando a chi verrà dopo un pianeta inquinato, quasi senza più api fondamentali per le impollinazioni da cui otteniamo frutta e ortaggi, ma adesso anche contaminato da un virus che ha avuto terreno fertile per adattarsi a noi. E non sento mai un Conte, un Macron, un Trump, un Papa usare parole esplicite e adeguate per chiudere i rubinetti del contagio invece che limitarsi a svuotare la vasca col cucchiaino e senza togliere il tappo!
L'usignolo canta, e canterà. A breve non ci saranno più orecchie umane per ascoltarlo, se interromperemo questo "inferno di pace" riprendendo a suicidarci consapevolmente. E così sia.
PER GAS75 in primis grazie per il tuo commento sui miei versi! La situazione oggi è molto complicata, abbiamo regioni che sono ancora molto in difficoltà ed altre più in grado di ripartire. La sensazione che molti cittadini stanno forse provando è che probabilmente dotati delle dovute precauzioni si sarebbe potuto uscire senza peggiorare i contagi. La riprova non è ovviamente possibile. Molti Stati forse stanno pensando di riprendere troppo presto, ma io credo che da noi sia necessario con le dovute cautele riaprire perché sembra tra l'altro che con questi numeri si possa raggiungere quota zero contagi entro metà giugno. Certo che sarebbe il caso per adesso di rispettare tutti quanti le regole per quanto difficile e faticoso. È vero stiamo riducendo il nostro pianeta ai minimi termini e credo che andando avanti così sarà la nostra fine perché quello che l'uomo non sta capendo e si ostina a non comprendere. è che non sarà questo pianeta a scomparire ma soltanto noi.
RispondiEliminaBella questa poesia, e tra l'altro mi ha fatto venire in mente una bellissima canzone di Massimo Bubola, chiamata allo stesso modo, che ascoltavo quand'ero giovane.
RispondiEliminaCi stanno tutti gli ossimori in questa sorta di haiku. Grazie. Un saluto cordiale.
RispondiEliminaPER ANDREA: grazie per i complimenti sono onorato
RispondiEliminaPER MARIA: grazie a te hai sempre parole importanti per i miei versi.
RispondiEliminaNon credo sia la prima volta che ti dico che alcune volte, con un certo tipo di ermetismo, il tuoi versi si avvicinano a quelli di Eugenio Montale.
RispondiEliminaQuesta è una delle volte. Il simbolismo fortissimo e la solitudine, sono alcune delle chiavi.
Bravissimo.
come esprimere tanto in pochi versi...
RispondiEliminaBramiamo sentire canti che preannuncino la libertà
PER MARIELLA ti ringrazio dal profondo del mio cuore sono onorato dal tuo riferimento ad un mio grande conterraneo come Montale.
RispondiEliminaPER ANGELA grazie di cuore. Beh da lunedì poesie di lotta per proteggere la nostra minacciata libertà perché a volte bisogna anche lanciare un allarme quando la libertà è in pericolo
RispondiEliminaUna breve strofa che dice tantissimo e si presenta come grande auspicio. Poi è anche quello che accompagna solitamente i miei risvegli.
RispondiEliminaPER MARCAVAL grazie sono parole bellissime le tue
RispondiEliminaSai che non so come sia un verso d'usignolo?
RispondiEliminaPerò nelle tue parole mi ci ritrovo, anch'io come un usignolo. 😉
Prima o poi...
Ciao Daniele!
PER PIA ascoltalo dal web è davvero melodioso
RispondiEliminaProverò a cercarlo ma non credo sia come ascoltarlo dal vivo. Fuori da queste quattro mura...ahahahahah...
RispondiEliminaGrazie Dani. 😘
PER PIA beh su questo ti do ragione
RispondiEliminaCIAO
RispondiEliminaIl tuo usignolo mi fa pensare un po’ alla ginestra di Leopardi.
È come la pianta così fragile sulla roccia così l’usignolo minuscolo riescono laddove l’uomo fallisce.
Bei versi
Buona domenica Daniele
PER MAX Grazie lasci sempre commenti significativi e di spessore
RispondiEliminaIl canto dell'usignolo è la voce fuori dal coro, la pecora nera che si distingue in un gregge di pecore bianche prone a 90°.
RispondiEliminaSperiamo che abbia polmoni così potenti da farsi udire anche lontano!
Sei un mito!!!!!
PER PATRICIA sempre parole preziose per i miei versi
RispondiEliminaLa mia condivisione spero spero ti abbia trasmesso ciò che ho respirato leggendo questi versi.
RispondiEliminaPER SANTA: certamente!
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