Ho vestito a lutto
Per colpa tua
Vissuto da recluso per giorni
A causa tua
Perso la fiducia nella vittoria
Per merito dei tuoi nemici
Ossia la mia, la nostra scalcagnata Cavalleria...
Oggi però straccio questi indumenti neri
Oggi indosso colori di libertà ed arcobaleno
Leggo numeri di vittoria
E titoli trionfali: "Abbattuto il virus!"
Ci hai lasciato finalmente
E verrò gongolante al tuo funerale
Ed indosserò un vestito dai colori sgargianti
E ci saranno donne felici vestite di rosso
Canti e balli sopra il tuo feretro
Ed urla di gioia a frangere la barriera dell'aria.
Un sussulto
Mi sveglio
Ho ancora addosso la polo nera
Siamo ancora nell'oscurità
Ma leggo i numeri ed oggi sono buoni
Ed i miei indumenti scuri
Tendono a scolorirsi leggermente
A schiarirsi un poco.
Ed allora oggi
Almeno oggi
Solo oggi forse
Voglio sorridere alla vita
E pensare che quel sogno sarà presto realtà
Una premonizione di vittoria
Oggi continuo ad indossare una polo nera
Forse, ancora per poco.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Ciao caro Daniele, spero tu stia bene.
RispondiEliminaSiamo tutti vestititi a lutto, un intero paese... Che la speranza possa colorare di nuova luce il periodo buio che stiamo attraversando.
A te, un abbraccio e un saluto affettuoso
PER IRENE speriamo. Io sto bene
RispondiEliminaGli ultimi dati fanno sperare, ma bisogna trovare una cura medica per questo virus.
RispondiEliminaSereno giorno.
I tuoi versi vibrano tra sogno e realtà. Il rosso con la lotta sostituirà il nero.
RispondiEliminaLa nostra Italia deve pensare seriamente a Ripartire. Nel cammino di resurrezione i lutti inevitabili dei martiri saranno la nostra forza.
PER CAVALIERE: si troverà anche se potrebbe finire come la Sars e l'aviaria, mai più tornate.
RispondiEliminaPER GUS: se questi dati continueranno e si confermeranno, la resurrezione non è lontana. E quando tutto sarà finito non dovremo però mai dimenticarci di tutte le persone che hanno perso la vita e di coloro che le piangono nonchè di chi è stato messo economicamente in ginocchio ed ha bisogno d'aiuto per ripartire.
RispondiEliminaSono d'accordo con le tue belle parole, ma la maglia,se non proprio nera, forse grigio scuro, la porteremo ancora per molto tempo.
RispondiEliminaIo penso sempre positivo (Jovanotti) ma con tanta prudenza.
Ciao fulvio
PER VALERIA: il dopo sarà duro ma ci sarà e sia pure con enormi sacrifici penso che vedrà il Paese rialzarsi.
RispondiEliminaTurni per lavorare e turni per entrare nei negozi. Distanza di sicurezza e dispositivi di protezione obbligatori per chi ha contatti con il pubblico. Nella «fase 2» dell’emergenza da coronavirus — che potrà cominciare dal 4 maggio — le abitudini quotidiane dovranno cambiare in maniera radicale rispetto al passato. È la condizione per poter ripartire, dunque governo e scienziati sono certi che i cittadini accetteranno le nuove regole, così come hanno fatto per questa lunga quarantena. Ripresa «lenta e graduale», la strategia non cambia. Ma durante la riunione com il comitato tecnico scientifico il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato chiaro: «La tutela della salute resta al primo posto, però i motori del Paese non possono restare spenti troppo a lungo». È preoccupato «per la tenuta psicologica dei cittadini, per l’ordine pubblico e per l’impatto delle chiusure sull’economia». Sa bene che «la curva dell’epidemia si è stabilizzata, dunque entriamo nella fase della massima attenzione, che ci impone a mantenere prudenza e rigore». E dunque nel discorso ai cittadini che farà nei prossimi giorni, annuncerà il nuovo decreto con l’ulteriore proroga dei divieti di spostamento fornendo però una speranza con il via libera alla riapertura di alcune aziende la prossima settimana. «Non possiamo rischiare che la curva dell’epidemia si alzi di nuovo, perché non possiamo permetterci di ripartire da capo», dirà Conte, consapevole che la «fase 2» potrà iniziare solo dopo il ponte del 1 maggio.
RispondiEliminaPER FULVIO:io sono più ottimista di te rispetto ai tempi di conclusione della pandemia nonostante Borrelli & Co. non siano di grande affidamento. Dura sarà la ripresa economica, questo è vero e sicuramente non potremo ancora fare certe cose: per esempio viaggiare all'estero e ricevere persone da fuori perché noi usciremo sia pure a fatica e con le ossa se non rotte, malconce, prima di tanti altre nazioni che sono adesso nella fase più critica.
RispondiEliminaSperiamo di tornare presto a vestirci dei colori dell’arcobaleno.
RispondiEliminaAnch’io noto una ripresa almeno nel mio ambiente.
Da ieri mi sembra che qualcosa si stia muovendo per tornare alla “normalità “.
È solo una sensazione ...per ora incrocio le dita.
Complimenti per i tuoi versi così speranzosi 😀
PER GUS: io ho letto che la fase 2 sarà in due fasi: poco dopo pasqua lenta riapertura di alcune imprese ed attività commerciali ma sempre restrizioni forti per lo spostamento delle persone. Dal 4 maggio maggiore possibilità di muoversi ma anche qui ancora giustamente nel rispetto delle distanze di sicurezza e dotati di mascherina, Ed io questo lo condivido perché se anche avessimo contagi zero tra tre giorni dovrebbero poi passare almeno quattro settimane così prima di cantare vittoria. Se un po' di buona sorte ed il nostro impegno a resistere si uniranno insieme, forse per metà giugno l'Italia potrebbe esserne fuori, ma lo sto dicendo sussurrandolo piano piano, anzi pianissimo...
RispondiEliminaPER MAX la tua testimonianza mi illumina ancora di più il volto di un sorriso di speranza sia pure, per scaramanzia, appena abbozzato. Grazie per i tuoi complimenti!!!!
RispondiEliminaComunque sia, ne usciremo tutti malconci per i primi tempi. Diciamo che i "postumi" (a livello di impatto sociale e purtroppo anche individuale per coloro che purtroppo hanno perso amici e parenti) si sentiranno ancora per parecchio tempo dopo la fine della pandemia (che comunque non è ancora finita, ahinoi...)
RispondiEliminaPER ARIANO: i postumi si sentiranno eccome e la pandemia non è finita. Nel mondo poi penso che non terminerà prima di fine anno ma da noi potrebbe terminare prima e quando dico "prima" intendo nei tempi che ho riportato nel mio ultimo commento a Gus ma che per scaramanzia non ti ripeto :-))). Una tragedia di queste proporzioni ci segnerà chiaramente dentro questo è inevitabile ma l'uomo sa ripararsi e rialzarsi ed andare avanti è la sua Storia ad insegnarcelo e quindi accadrà con i tempi giusti anche questa volta.
RispondiEliminaNon deve succedere che sul banco della pasta trovi scritto: esaurita
RispondiEliminaLe officine meccaniche sono chiuse perché mancano i pezzi di ricambio per le automobili che restano ferme.
L'industria alimentare è boccheggiante.
Ora conosciamo il nemico e sappiamo come contrastarlo. Controlli con tamponi ai lavoratori e tracciamento sui contagi. La Scuola resterà chiusa e sarebbe opportuno fermare anche lo sport, perché 80mila persone nello stadio non sono controllabili. Nemmeno a porte chiuse perché ogni squadra ha i positivi al Covid-19. Facciamo prevalere la ragione. Niente discoteche e agglomerati di persone.
PER GUS: certo, scuole, sport teatri, discoteche e cinema non prima di settembre/ottobre. E forse se adesso il coronavirus inizia a calare i timori fondati che poni non si verificheranno. L'economia è in grande difficoltà e per questo serviranno aiuti e non solo a noi ma a tutti i Paese del mondo e quindi se l'UE insistesse sul rigore si dovrebbe considerare magari una Sud-Europa Exit...
RispondiEliminaSperiamo per poco, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Purtroppo, il potenziale che ha una sola persona infetta continua a essere lo stesso della prima persona che ha avuto il virus nella Cina. Intanto non ci sia il vaccino e una medicina efficace la cosa sarà difficile.
RispondiEliminaPODI-.
PER PODI: giusto non abbassare la guardia cmq io sono moderatamente ottimista...
RispondiEliminaOh, finalmente un post vagamente ottimista sulla questione XD
RispondiEliminaSo bene che è un momento critico, difficile, ma è così per tutti...
La reclusione è ben poca cosa rispetto al danno che faremmo a noi stessi e agli altri... a me non sta pesando minimamente, anzi.
Dopotutto, ci stanno chiedendo di restare a casa, con tutti i comfort. Poi, dopo, come nel tuo sogno, si tornerà tutti alla normalità, poco a poco... ma quest'anno sarà molto casalingo per tutti :)
Moz-
Il virus, ormai è certo, è in fase calante. E' una fase più lenta rispetto a quello che gli esperti si aspettavano ma sta calando. E' chiaro che sbagliare i tempi di apertura delle attività sarebbe un errore imperdonabile che nessuno può permettersi. Ci vuole sempre cautela, calma e la necessaria fiducia...anzi, mi correggo, la normale lungimiranza per progettare il dopo. Quindi procedere per gradi. Ma il dopo coinvolge anche noi nelle abitudini che avevamo che, per forza di cose, non saranno più come prima. Rialzarsi sarà difficile, anche duro, ma quando esci da una malattia grave ti riprendi gradualmente. Riesco ancora a mantenere quella capacità di mediazione nel non esaltarmi troppo alle buone notizie (diciamo che sono contento) e nel non deprimermi sino a non poterne più. E' una fase intermedia, diciamo così. E poi con il caldo in arrivo uso sempre colori chiari, magliette di color chiaro per non attirare troppo il calore, e vedrai che anche tu vestirai colori estivi
RispondiEliminaCiao Amigu de Zena, sempre prolifico il tuo blog
PER MOZ: la mia sofferenza nel stare chiuso in casa era ed è ancora legata all'incompetenza di Borrelli nonché dai dati che non volevano saperne di migliorare. Ora, almeno quest'ultimo aspetto, è cambiato in meglio. Forse, non sarà per noi Italiani un anno intero casalingo, io sono più ottimista sia pure moderatamente… Eh già, sono contento anch'io di questi versi, scaturiti da due giorni di risultati fantastici e che speriamo si confermino.
RispondiEliminaPER ACCADEBIS: io credo che entro luglio le cose saranno molto migliorate ma non voglio dire altro. È ancora dura, la ripresa economica sarà difficilissima ma anche se con i dovuti tempi si riuscirà a venirne fuori secondo me.
RispondiEliminaNon vedo l'ora che il virus sia abbattuto davvero e poter indossare un bel vestito colorato, magari con i fiori, per andarmene in giro felice e sorridente.
RispondiEliminaA presto.
Coinvolgente l'altalena esistenziale tra disperazione e speranza affidata alla lotta tra i colori ... Buon tutto.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: speriamo sia presto
RispondiEliminaPER MARIA: ti ringrazio hai sempre parole speciali per i miei versi.
RispondiEliminaA mio modestissimo parere, è troppo presto pe abbassare la guardia.
RispondiEliminaLa gente , in massa, ne approfitterà e il virus potrebbe riprendere forza.
Cri
PER CRISTIANA: ma io non ho detto di abbassare la guardia anzi l'opposto ossia teniamo duro non lasciamoci andare ad entusiasmi facili ed uscite peraltro proibite e penso che ne usciremo fuori in tempi non brevissimi certo ma neanche eccessivamente lunghi.
RispondiEliminaCiao Daniele, spero veramente che il tuo sogno si avveri al più presto. Troppo bello poter tornare ad uscire senza costrizioni ma, quando sarà il momento, ricordiamoci di quello che abbiamo passato e cerchiamo di non ricadere negli errori abituali. Resistiamo ancora per un po' (si spera) e buona Pasqua di confinamento.
RispondiEliminaPER ELIO: ora è il momento di resistere siamo nel momento forse decisivo. Buona Pasqua di clausura anche a te.
RispondiEliminaNessuno dovrebbe indossare la polo nera.
RispondiEliminaI colori aiutano anche e soprattutto adesso.
Eppure io vesto quasi sempre di nero. 😅
PER CLAUDIA: speriamo di togliercela presto
RispondiEliminaAAAA Daniele
RispondiEliminaSì, confermavo le tue parole.
Cri
Io mi vestirò d'arcobaleno e sorrisi.
RispondiEliminaMa ci vorrà ancora un po'. Ad Asti la linea del grafico va su purtroppo
PER PATRICIA lo so ho visto riguardati
RispondiElimina