Liberamente ispirata ad una storia vera, questa QUI
SENZA DIRITTI
Vi vedo
Vi sto immaginando
Tutti quanti ad osservarci
A scrivere di noi
A fare special televisivi su di noi
Quando di noi e della nostra realtà
Non sapete niente.
Sono Rosa ed ho 30 anni
Sono architetta
E sono nauseata.
Passo insieme a tanti di noi
Le preselezioni per un concorso
E poi ecco la seconda prova:
600 persone per 170 posti
Solo 59 ce la fanno
Ed io sono tra questi.
Le date escono a cavallo con la mia gravidanza
E l'inizio della mia maternità ma non importa
Si studia lo stesso
Si combatte ugualmente:
Mamma, moglie, studentessa
Tutte e tre le cose insieme
Ma non mi arrendo e mi preparo per questo concorso.
Passo la seconda prova
Ed ecco la doccia gelata: tutto annullato
Perchè sono state violate le norme sull'anonimato.
Non è chiaro se la colpa è degli organizzatori del concorso
So solo che io che non sono colpevole di nulla
Io che mi sono fatta un mazzo tanto per essere tra quei 59
Io che non sono certo una scansafatiche e non ho santi in Paradiso
Io, mi trovo al punto di partenza senza meritarlo.
E voi
Voi che ci guardate dall'alto in basso
E vi domandate perchè cerchiamo un onesto posso fisso
Credo che meritiate una risposta: ferie pagate, maternità, malattia...
Che poi sono semplicemente diritti sacrosantemente acquisiti
E che vogliono lentamente sottrarci
Anzi che ci hanno di fatto già quasi del tutto sottratto
Noi, una generazione senza più diritti.
Lo sconforto è immenso
La rabbia è devastante
Il senso di impotenza, assoluto.
Ed ora
Nebbia totale sui tempi
Incertezza assoluta sul futuro
Futuro che non può costruirsi sulle Partite IVA.
Sono Rosa
Ho 30 anni
Sono architetta e cerco di svolgere la mia professione
Sono Rosa
Ho 30 anni e non mollo
Ma guai se vi sento o vi leggo ancora parlare della nostra generazione
Con quel tono arrogante di chi crede di sapere tutto di noi.
Mi chiamo Daniele
Io di anni ne ho qualcuno in più
E se vi sento o vi leggo parlare in modo saccente
E illusoriamente informato
Sulla loro generazione
Credendo di essere portatori di verità assoluta
Vi trovo e vi sparo.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Situazione comune a tanti, sempre meno diritti e vite più precarie.
RispondiEliminaSereno giorno.
PER CAVALIERE: verissimo, ma non sarebbe il momento di spezzare questa catena di precarietà?
RispondiEliminaUna volta in un concorso a cattedre nelle scuole secondarie ho visto una ragazza uscire piangendo dopo l'interrogazione. C'è stato trambusto, è rientrata nella stanza delle interrogazioni ed è uscita ridente e gioiosa. Un'altra ragazza ha ricevuto i complimenti ma non ha ottenuto una cattedra. Eravamo in casi di amici e spiegato il fatto e come risposta ho ricevuto questo schifo: " Ma tu non sei andato da XXXXX co' 'na borza piena de sordi?".
RispondiEliminaPER GUS: sapessi che storie hanno udito le mie orecchie da chi ha tentato il concorso di notaio da "comune mortale"...
RispondiEliminaL'illegalità produce danni anche in questo senso: blocca (o fa annullare) procedimenti, opere, cantieri e concorsi ai quali partecipavano anche persone oneste, che però si ritrovano a subire le conseguenze di questi blocchi... Ditte che hanno operai impegnati in un cantiere all'improvviso si ritrovano senza la possibilità di incassare le loro spettanze perché il cantiere finisce sotto sequestro per qualche errore tecnico nella gestione dell'appalto. E poi ci si chiede perché le ditte italiane sono in sofferenza...
RispondiEliminaPER ARIANO: vero questo discorso si può estendere anche all'aspetto che hai giustamente segnalato, certo che vedersi annullare per colpa altrui risultati raggiunti o spettanze acquisite, è insopportabile e frustrante.
RispondiEliminaI diritti hanno iniziato a cancellarli da tempo, temo che fino a quando ci sarà qualcuno disposto a portare borse di soldi, il sistema non si spezzerà. Quando i cittadini riprenderanno in mano il loro potere, consapevoli di scegliere col voto, consapevoli che i loro diritti, riguardo alla vita, al lavoro, sono inalienabili e non devono ringraziare nessuno se gli vengono riconosciuti, ma difenderli in caso contrario...
RispondiEliminaMa...come è quando spezzare questo sistema?
PER GABRIELLA:concordo con te ma ho perplessità sul fatto di poter scegliere votando se di fatto questi o quelli pari sono. Forse la piazza può essere uno strumento per portare almeno alcune forze politiche a capire quali siano i veri problemi e puntare a risolverli.
RispondiEliminaIo credo che questo sia avvenuto, la piazza ha cercato di far conoscere alle forze politiche le varie criticità.
EliminaSai cosa mi fa arrabbiare Daniele? Quando scendo in piazza a difendere ciò in cui credo, spesso mi sento dire: "e vabbè, da soli non si può cambiare il mondo. Anche lo facessi anch'io, non cambierebbe niente". E li si apre un lungo discorso. Vorrei che la gente percepisse che, uno alla volta, tanti insieme, si cambia il mondo. Che ognuno si facesse carico della propria parte di responsabilità, affinché non accada più che Rosa veda annullato il concorso faticosamente vinto, affinché non esista più che un'altra "Rosa" debba firmare una lettera di dimissioni all'atto della stipula del contratto di lavoro, non sia mai restasse incinta, affinché non accada più che una madre, una donna, ma anche un ragazzo, un uomo, debba lavorare senza diritti, sfruttato, sottopagato. È un grande dolore Daniele, tanto grande.
Daniele, vivere nell'onestà dà una forza immensa. Chi imbroglia convive con il marcio.
RispondiEliminaPER GUS: vero, e poi nel caso in questione, si annulla un concorso dove tanti hanno studiato seriamente per passarlo, ed alcuni c'erano anche riusciti.
RispondiEliminaUna storia di una grande tristezza !! Non ci sono parole per commentarla, oltre a quelle già dette. Posso solo immaginare la rabbia e la disperazione di una giovane donna, in attesa di un bimbo che, quando crede di essere ad una svolta per il suo futuro, si ritrova più a terra di prima e a dover ricominciare tutto da capo. Io ho superato un concorso nel lontano 1982, concorso che mi ha dato il "posto fisso" che ho occupato fino a qualche mese fa, quando ho avuto la pensione. Ricordo ancora la difficoltà di lavorare come supplente, lontana da casa, i corsi di preparazione, l'ansia, soprattutto l'ansia di non riuscire a superare neanche lo scritto. Poi, passato lo scritto, l'impegno doppio , tra treni e lavoro e ansia triplicata, per superare anche l'orale. E' stata dura ma ricordo con gioia quei momenti, che hanno dato una svolta alla mia vita. E io non ho certo pagato , nel mio caso ci ho solo messo tutta la buona volontà di cui disponevo. Scusa per questo mi ricordo personale, mi sono anche commossa ripensandoci. Un caro saluto.
RispondiEliminaPER MIRTILLO:non devi scusarti per niente anzi grazie di cuore per questa tua toccante testimonianza che fa capire ancora di più la rabbia di Rosa e di quello che può provare per aver perso non per colpa sua, una importantissima occasione.
RispondiEliminaIn Monarchia si diceva:l'ingiustizia regna sovrana, oggi i Re sono quasi scomparsi ma non i sovrani ingiusti.
RispondiEliminaCiao Daniele, è sempre bello leggerti.
fulvio
PER FULVIO: bellissima considerazione! La condivido in pieno e la trovo molto calzante ed originale.
RispondiEliminaEffettivamente è triste che certi diritti, ormai, valgano solo per "il posto fisso".
RispondiEliminaDove andremo a finire? 😔
Sono stati distrutti tutti i diritti del lavoro, per chi è giovane stipendi bassi e pochissime certezze per il futuro ... poi c'è chi li chiama "bamboccioni"!!
RispondiEliminaPER CLAUDIA dove non so ma so come: male.
RispondiEliminaPER MARCAVAL Perfetta disamina.
RispondiEliminaNon mi pare che oggi si stiano affannano in cerca di soluzioni. Al contrario vedo un forte disinteresse nei confronti del lavoratore medio. Tutte le regole devono favoreggiare di più chi istituisce posti di lavoro. Non so, a me sembra tutto controverso. Ma il discorso sarebbe troppo lungo e mi fermo qui.
RispondiEliminaEsempio bellissimo Daniele. Complimenti. Ciao.
PER PIA purtroppo hai ragione nulla sta andando nella direzione tesa a migliorare le condizioni lavorative anzi casomai è come dici anche tu il contrario.
RispondiEliminaIl mondo del lavoro è veramente peggiorato, ed è peggiorato in modo anche repentino, veloce e chi non tiene il passo è perduto. Io un po' di strada l'ho fatta (quest'anno saranno 60 primavere) e non è stata facile, anzi...una volta non mi presero per un lavoro perché ero giovane e non avevo esperienza. Un altra volta l'esperienza l'avevo accumulata, ma non mi presero lo stesso. Un altra volta ancora non mi presero perché non ero iscritto ad un partito politico (non lo ero in passato, non lo sono oggi e non lo sarò mai in futuro). Le esperienze migliori le ho avute in Francia e in Germania e tutto quello che ho fatto nel lavoro è opera mia senza raccomandazioni di nessuno...oggi è peggio della giungla selvaggia e, in molti casi ma certo non in tutti, c'è la totale mancanza di sensibilità verso i giovani. Mancano politici che sappiano aiutare chi vuol lavorare più che pensare alle prossime elezioni e manca una classe dirigente che pensi di creare qualcosa più che al profitto o alla speculazione finanziaria.
RispondiEliminaCome sempre un bel post incisivo, chiaro e che fa riflettere.
Un salutone Amigu de Zena
PER ACCADAEBIS: vero, la situazione è in netto peggioramento e qui in Italia ancora di più che all'estero anche se pure in Europa adesso la situazione inizia a scricchiolare. Concordo su quanto hai scritto e ti ringrazio per la tua testimonianza. Grazie di cuore anche per aver apprezzato la mia poesia.
RispondiEliminaPER GABRIELLA: vanno in piazza pochi e sempre per una problematica specifica che giustamente li tocca profondamente da vicino. Credo che sia necessaria un'azione più ampia dove tutti i cittadini scendono in piazza per rivendicare la tutela di più diritti in vari ambiti. Giusto che però quanto ho scritto non diventi alibi per non scendere in piazza noi stessi anche se pochi, perché magari quei pochi potrebbero essere il seme per poi far sviluppare la protesta.
RispondiEliminaQuanta tristezza e amarezza per questa generazione!
RispondiEliminaE' una piaga che ogni giorno sanguina sempre più,quando arriverà il tempo in cui questi poveri disgraziati avranno un lavoro decoroso?
Buona settimana
Rakel
PER RAKEL: sono tempi difficili e non si vede la luce in fondo al tunnel
RispondiEliminaChe dire, DAniele? La verità sacrosanta l'hai scritta tu.
RispondiEliminaIo di anni ne ho anche più di te ma nemmeno io sopporto certi discorsi. Certe situazioni. Simili pratiche ormai entrate a far parte della normalità e della quotidianità.
Mia figlia non è architetto ma ha una maturità linguistica. Ha trent'anni e ha un lavoro part time e uno saltuario. Solo uno inerente ai suoi studi. Già si considera fortunata ad averli questi lavori.
Chi si fa un paiolo nero sui libri, chi si fa un paiolo così in praticantati e stage non retribuiti, chi al momento di essere assunto viene messo alla porta perchè incomincerebbe a costare.... sono arrabbiati? E voglio vedere! Ne hanno tutte le ragioni!
Qualcuno prima di me ha parlato di tanti sovrani ingiusti. Ha ragione. Io però aggiungerei anche ladri e..., e poi mi fermo
Quel "vi trovo e vi sparo" è inquietante :)
RispondiEliminama tutto il resto mi trova tristemente d'accordo.
PER PATRICIA concordo in pieno con la tua disamina e sento mio il tuo sacrosanto sdegno.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA purtroppo oggi la realtà è sconsolante.
RispondiEliminaTriste realtà purtroppo.
RispondiEliminaQua da me a causa del Corona virus hanno sospeso un concorso che ci avrebbe portato nuove leve...speriamo la situazione si sistemi prima possibile e lo rifacciano in tempi brevi.
Certo vedersi annullato un concorso per quei motivi che hai esposto nella poesia è molto più grave e frustante per chi lo subisce come la persona reale alla quale ti sei ispirato.
Io di concorsi ne ho fatti parecchi e ho visto gente passarmi avanti non per meritocrazia..tanto che avevo quasi perso le speranze ..ma son storie lunghe da raccontare.
Alla fine sono riuscito a vincerne diversi senza dover dire grazie a nessuno e ho avuto pure il lusso di poter scegliere-:)
Ma erano altri anni..ora le cose son veramente cambiate, ma non mi pare in meglio.
Ciao
PER MAX grazie in primis per la tua testimonianza. Sono felice che alla fine tu ce l'abbia fatta con pieno merito. Venendo alla poesia concordo con te che vedere annullata la prova per quella ragione come per altre analoghe fa male.
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