REBELLION
Rinchiusi dentro quattro mura dorate
Coprifuoco costante
Ma l'emergenza è finita
Eppure nessuno ci credeva
Opposizione sottomessa e ridicolizzata
Esercito pronto ad intervenire.
Come i cani
Usciamo in spazi limitati
Come dentro un cortile
Ad orari predeterminati,
Spesa portata a casa e contingentata
Reclusi
Codici di tracciabilità inseriti
Cellulare al collo come un campanaccio
E noi come mucche schiave
Costrette a pascolare in migliaia dentro spazi angusti
E se esci
Quando puoi uscire
Droni come avvoltoi ti seguono
Ti spiano
Si insinuano nei tuoi pensieri
Possono interrompere un tuo bacio
Perchè in fondo un bacio
È un atto rivoluzionario perchè
L'amore è un sentimento potente
E come tale una forma di libero pensiero
Che contiene i germi di una dirompente voglia di ribellione.
E quando vogliono monitorarti più minuziosamente
Hanno il controllo sui tuoi dispositivi elettronici:
Il tuo cellulare urla
E scatta l'allarme
Ed una voce metallica grida:
"Allontanamento dalla mandria, rientra nel recinto di competenza ora
Rientraci subito!"
Confini chiusi
Viaggiano solo le merci
E noi a comprare compulsivamente solo on line
E ci si sposta quasi esclusivamente per lavorare
Ma rigidamente teleguidati dai droni
Il mio nome è Rebellion
Cellulare dentro casa
Staccato il campanaccio,
Io costretto all'immobilismo
Seduto per ore
Non potevo accettarlo
Non potevo più sopportarlo.
il nostro nome è Rebellion
Noi vogliamo tornare a viaggiare
Essere indipendenti negli spostamenti
Rivogliamo la già limitata privacy
Di cui disponevamo prima di tutto questo
Vogliamo non sentirci soffocare da queste catene
E vorremmo non dover esercitare la nostra rabbia
Ma siamo pronti a tutto.
Non ci fermerete
Spazzeremo quest'incubo
Perchè non siamo codici
E non saremo mai solo dei codici
Freddi numeri sparsi nella massa.
Non ci fermerete
A costo della vita
Perchè quella che viviamo adesso
Non è vera vita
Ma un ergastolo universale.
Il mio cuore sanguina
Io abituato a respirare aria d'indipendenza
In luogo dell'ossigeno
Abituato ad agire seguendo le mie idee
Nato libero fin dai primi vagiti di rivolta
Mai fermo
Mai spento
Mai rassegnato
Prima fu un virus
Tutto iniziò da lì
Poi frontiere chiuse
Barriere tra comune e comune
E per ultimo barriere tra persona e persona.
Benvenuti nella società post - coronavirus
Benvenuti nella società neoglobalizzata
Upgrade di quella precedente
Un aggiornamento che consiste nell'aver compreso
Che non è necessaria la libertà dell'uomo
Ma solo quella delle merci
Loro sì in grado di spostarsi ovunque.
Rinchiusi dentro quattro mura
Come i cani
Reclusi
Costantemente monitorati
Non potevamo più accettarlo
Non riuscivamo più a sopportarlo
Siamo i Rebellion, i Resistenti del terzo millennio.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Certe forme di controllo telematico a distanza venivano usate già prima del coronavirus e, sicuramente, verranno utilizzate, soprattutto a fini commerciali, anche dopo. Quel che mi da fastidio è un eventuale controllo sulle idee e sulla vita delle persone. Su queste cose bisogna riflettere. Si è allentata la presa su quelle norme dello Statuto dei Lavoratori che vietavano il controllo con telecamera della mano d'opera. Si è creduto che ciò servisse solo a stanare i furbetti, ma la realtà è che poi certe cose possono essere utilizzate per controlli molto più generalizzati. La situazione attuale è giustificata dallo stato d'emergenza. Quando questa situazione verrà risolta bisognerà evitare gli abusi sui controlli. Diversamente non si potrà parlare di ritorno alla normalità. Un abbraccio a te caro Daniele
RispondiEliminaPER VOLTAIRE è proprio quello che penso dovremo tutti quanti stare in guardia per evitare che alcune di queste misure emergenziali siano poi "distrattamente" lasciate in vigore anche successivamente.
RispondiEliminaDaniele, i tuoi timori sono fondati ma senza queste misure ci saremmo trovati a una situazione simile alla "Spagnola", cioè 100 milioni di persone morte nel mondo per un'influenza.
RispondiEliminaI tuoi versi strazianti e ribelli sono bellissimi.
Le restrizioni hanno colpito anche l'economia e possiamo dire che il Potere non l'avrebbe fatto. La nostra salute è nelle mani di un governo che è pure traballante.
PER GUS: confido che proprio per le ragioni economiche tutte queste restrizioni rientrino non appena sarà terminata l'emergenza. Temo solo che un'eventuale tracciabilità dei cellulari ed i droni sulle nostre teste possano invece restare anche dopo. Ti ringrazio per le bellissime parole che hai espresso sulla mia poesia.
RispondiEliminaIo spero che queste misure , per me allucinanti- non le avrei mai credute possibili se non nei film di spionaggio, siano solo per questo periodo. Mi vien male a pensare che ci controllano con i droni e tramite i cellulari. Così pure le limitazioni per uscire da casa, i giorni nei quali posso e nei quali non posso andare al supermercato. Devo far la spesa qua e non là !!! E questo solo nel mio piccolo mondo, poi ci sono le restrizioni che riguardano in generale tutta l'economia .. pazzesco, non l'avrei mai creduto possibile e, invece è successo. Bravo come sempre nell'esprimere i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri. Saluti cari.
RispondiEliminaSembra di vivere il 1984 di Orwell, stiamo in guardia per il futuro.
RispondiEliminaSereno giorno.
PER MIRTILLO: sono infatti limitazioni pazzesche, che ora sono quasi tutte giustificate. Quello su cui tutti dobbiamo vigilare è che nessuna di queste restrizioni resti in vigore terminata l'emergenza, questo sarebbe infatti gravissimo se accadesse. Grazie come sempre per le tue bellissime parole che mi regali ogni volta sui miei versi.
RispondiEliminaPER CAVALIERE: concordo con te.
RispondiEliminaCiao DAni, ritorno eh...
RispondiEliminaIo spero proprio che tu ti sbagli. Che finita l'emergenza si ritorni alla vita di prima. Controllati sì, ma più liberi comunque di muoversi e parlare.
E di baciarsi.
Anzi, speri che si ritorni alla vita normale con più buonsenso e più libertà individuale, con meno preconcetti.
Sulla poesia non ti dico più nulla. Sempre grande!
PER PATRICIA bentornata! Lo spero anch'io ma credo sia il caso di vigilare attentamente una volta finita l'emergenza
RispondiEliminaIeri pomeriggio la mia migliore amica è stata fermata ed interrogata per mezz'ora dai carabinieri perché ha osato recarsi al lavoro, a piedi, mano nella mano con suo marito.
RispondiEliminaSono soci nello stesso negozio di alimentari e vivono a duecento metri dallo stesso, quindi inutile prendere l'automobile.
Ma no. Col coronavirus gli agenti gli hanno consigliato di camminare ad un metro di distanza l'uno dall'altra, altrimenti verranno fermati ogni giorno e, ogni volta, gli verrà fatto il terzo grado.
Difatti, mica ti credono sulla parola.
Hanno dovuto mostrare (entrambi) documenti, indirizzo, e tutto il resto.
Insomma, qui si rasenta la follia.
PER CLAUDIA pazzesco, più che rasentarla io credo la si sia ampiamente superata
RispondiEliminaSe mi avessero detto, un paio di mesi fa, che ci sarebbe stata questa situazione surreale - in italia e non solo - non ci avrei creduto...
RispondiEliminaMi chiedo quando torneremo alla nostra normalità e se faremo fatica a riabituarci a quella quotidianità che oggi è molto limitata e a quelle libertà che reputavamo forse scontate e che sono invece essenziali...
buon pomeriggio daniele :)
PER ANGELA: spero torneremo presto alla normalità e mi auguro con tutte le libertà di prima.
RispondiEliminaSecondo me chi ha paura di essere tracciato è perché ha qualcosa da nascondere.
RispondiEliminaInutile fare ipotesi futuristiche a suon di droni o microchip.
Abbiamo NON SOTTOPELLE, ma SULLA PELLE già qualcosa che ci traccia, ed è il nostro bel cellulare.
Siamo già controllati, ma a me non c'è niente di assurdo da controllare... ho una vita limpida.
Moz-
PER MOZ: qui non è questione di avere cose da nascondere, ma di rispetto della privacy: Io voglio fare l'amore senza che lo Stato lo sappia, e senza che sappia anche con chi perché sono fatti miei ed aggiungo ancora che io se vado in bagno per espletare bisogni fisici, non faccio nulla di male ma sinceramente non lo racconto in giro, non mi va che qualcuno mi osservi e non mi va che qualunque informazione possa essere usata anche in modo distorto. I cellulari ora hanno il gps ma per esempio la geolocalizzazione mi pare si possa togliere e cmq la tracciabilità ora non è su tutti indistintamente ma richiede permessi speciali. Moz tu spesso dici che non hai nulla da nascondere ok allora come ti sentiresti se ti invitassi a raccontare qui tutta la tua vita privata, quante ragazze o ragazzi hai avuto, come fai sesso, se hai delle malattie, ecc… Ovviamente sto scherzando anche perché giustamente mi manderesti a quel paese perché sono fatti tuoi. Non so se hai mai letto 1984 di Orwell, quando scrivo cose come questa è a quelle realtà che faccio riferimento.
RispondiEliminaLa tua poesia porta all'estremo la situazione, la leggo come una grande provocazione e ci sta.
RispondiEliminaPenso che in questo momento, come mai prima, dobbiamo attenerci alle regole, pure imposte, visto che (molti di noi) non capiscono la misura del pericolo. E ti dirò che sarei stata ancora più dura, visto quanti imbecilli ci sono ancora in giro.
Se dovessi uscire con mio marito (non lo faccio da venti giorni) in macchina salirei dietro e a piedi terrei la distanza.
Le altre regole le applico in casa e sono inflessibile. Niente abbracci e baci.
Non ho rapporti con altri, solo telefonate e videochiamate. Non esco che una volta a settimana e da sola, per la spesa, alternandomi con mio marito. Indosso mascherina e guanti, mantengo le distanze di sicurezza.
Questo non può, chiaramente, tenermi al sicuro al 100% ma cerco di evitare stupidaggini. E ogni giorno mi intristisco, quando leggo di tutti i morti che abbiamo, quando vedo le immagini dei carri militari che portano via le bare dei bergamaschi in colonna, come in guerra. La paura, palpita, si sente tanto qui. Non è un film e nessuno è al sicuro.
Al dopo ci penseremo. E se le limitazioni non dovessero venir meno, si combatterà. Senza dubbio.
Ti abbraccio, virtualmente, da qui.
PER MARIELLA: Io credo che ci sarà un dopo nonostante sia dura, io inizio a vedere una luce in fondo al tunnel ed allora il dopo è importantissimo per non vederci limitare la libertà anche al di fuori di una reale emergenza.
RispondiEliminaIo capisco il discorso ma appunto, la fantascienza ha superato già la realtà: siamo tutti in un Gande Fratello, e se non sai ancora quante ragazze o ragazzi ho avuto, e come faccio l'amore, è solo perché non è fondamentale che si sappia... da parte di chiunque... ;)
RispondiEliminaMoz-
PER MOZ proprio perché già siamo abbondantemente in questa realtà peggiorarla anche no magari e cmq della tua vita privata non voglio sapere nulla 😀
RispondiEliminaPER VALERIA questo è un altro grave problema condivido. Tifo per te ti rialzerai
RispondiEliminaSta tutto nella tua chiosa finale sulla risposta al commento di Mariella.
RispondiEliminaNon dovrebbero limitarci la libertà anche al di fuori di una reale emergenza sanitaria.
Perché lo dovrebbero fare?
Io queste imposizioni che limitano la nostra libertà le vedo più che come una forzatura come un sostegno all nostro diritto di stare in salute.
Un sacrificio alla fine molto piccolo se paragonato a quello che subirono i nostri nonni quando son stati costretto ad andare in guerra contro un nemico per lo meno visibile.
Adesso che siamo in una situazione dove possiamo veramente dire di essere sulla stessa barca mi sembra improbabile che la risalita sarà fatta remando contro i nostri interessi , parlando di diritto alla privacy , nel senso ben venga se a tutela della salute.
Tipo monitorare tracciare mediante cellulare chi è positivo per avere la certezza che rispetti le regole per il bene di tutti, dopo escludendo questo motivo non ha motivo di esserci.
Anche se la mia convinzione è che siamo controllati lo stesso da un bel po’.
Complimenti per la poesia
Ciao
PER MAX grazie per i complimenti. Il punto è che temo che poi certi pruriti di dittatura siano sempre dietro l'angolo
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