Ti portò l'alba
L'alba di Santiago,
Lievemente adagiata su un fianco
Sopra un marciapiede.
Un rivolo rosso lungo la fronte
Occhi chiusi e gonfi
Addormentata per sempre
Ma con intatta
La tua fierezza
Fierezza che neanche la morte
Ha saputo sottrarti.
Ti portò l'alba
Rannicchiata a terra
Con ben stretta nella mano
La bandiera del tuo Popolo
Ed intorno al collo un fazzoletto mapuche
E ti portò l'alba
Come il frutto malato
Di una "normale" notte di repressione e violenza.
Ti portò l'alba
Insieme alla rabbia della gente
E ad una promessa urlata al cielo dal tuo Popolo:
"Ni perdòn ni olvido"
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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Siamo al 62° giorno di protesta in Chile e la repressione continua ma loro non desistono. Per chi volesse ascoltare e vedere la poesia appena letta, qui c'è il video.
L'alba nasce con la speranza di momenti di serenità. Il rosso del sole deve vincere una nebbia molto fitta. Il pensiero diventa fremito.
RispondiEliminaL'alba si scuote e sventola la bandiera del riscatto. Nemmeno la violenza è riuscita a ostacolarla. L'alba fa salire il grido straziante in alto, tanto in alto da scuotere il cielo.
Il nostro cuore accompagna fiero l'uomo che mai accetterà la sconfitta.
Daniele, la tua poesia è il meglio per l'inizio del nuovo giorno, nostro e della gente del Cile.
PER GUS: vero anche un'alba così tragica, un'alba che consegna dolore e morte può portare con sé la bandiera del riscatto, della voglia di non arrendersi nonostante la repressione in atto.
RispondiElimina"Il nostro cuore accompagna fiero l'uomo che mai accetterà la sconfitta." E questa tua frase è il miglior augurio per quel popolo fiero e non disposto ad arrendersi. Anche questo tuo commento è il meglio per l'inizio dei un nuovo giorno nostro e del Chile. Grazie!
Bella. Struggente nella sua 'pulizia formale" e pregnanza comunicativa. Forza, Cileni: El pueblo unido jamas serà vencido ... grazie, Daniele.
RispondiEliminaPER MARIA: grazie Maria, delle tue parole sui miei versi ma soprattutto per l'esortazione al popolo cileno. Viva Chile, Viva el pueblo!
RispondiEliminae il cile sia di insegnamento per il mondo intero, al netto delle violenze. a furia di fare la cacca in testa alla gente, gli schizzi prima o poi colpiscono anche il governo.
RispondiElimina(l'alba lievemente adagiata su un fianco è una figura bellissima)
però perdono sì. dimenticare mai.
PER DIGITO: e questi schizzi stanno colpendo vari governi: Ecuador, Colombia, India… Perdono forse, ma non sicuramente mentre ancora si è in lotta e non si ha ancora la libertà e la parità che si chiede.
RispondiEliminaLa poesia è durissima. Complimenti sia per il contenuto che per la forma poetica veramente bella.
RispondiEliminaPER GUFO A MOLLA: grazie di vero cuore.
RispondiEliminaIo vedo che pian piano la rivoluzione cilena sta avendo risalto... Speriamo bene.
RispondiEliminaMoz-
PER MOZ: io su fb la sto seguendo anche grazie a Prensa Opal che fa video in diretta. Qui arriva solo ed ancora un'eco lontana. Sì speriamo ottengano quello che chiedono.
RispondiEliminaIl Cile, storicamente, è stato un paese in cui i colpi di mano di militari e gruppi politici si sono verificati in misura minore rispetto ad altri paesi sudamericani. Ciò ha permesso il formarsi di uno coscienza civile e democratica nel popolo. La dittatura di Pinochet è stata una mazzata proprio perché ha interrotto per un periodo molto lungo il sistema democratico e ha creato una grossa spaccatura a livello sociale fra quelli che hanno definito "necessario" il golpe (ovviamente in gran parte gente che ne ha tratto vantaggio) e quelli che ne hanno subito le conseguenze. Una ferita ancora aperta per molti cileni.
RispondiEliminaComunque ormai sono passati molti anni dalla fine della dittatura, i politici attuali sono sicuramente corrotti come lo sono un po' ovunque nel mondo, però da anni agiscono in un contesto democratico e sanno che non possono derogare troppo dai loro obblighi. Speriamo che stavolta la classe dirigente scelga il dialogo e le riforme, da vera democrazia, anziché cedere alla tentazione di dare via libera all'esercito.
PER ARIANO: speriamo ma Piñera ha già detto tolleranza zero per manifestazioni non autorizzate, ci sono molti video di abusi da parte dei carabineros cileni, e non sembra che ci sia l'intenzione di ascoltare le istanze del popolo ossia soprattutto nuova Costituzione il che comporterebbe Sanità e Istruzione pubbliche e non privatizzate come sono adesso. Troppi interessi in gioco, la lotta è ancora lunga temo.
RispondiEliminaAmmiro sempre la tua grande capacità di immedesimarti nei fatti di cui scrivi. Sembra che sei lì, sul posto ad osservare ciò che succede e meglio ancora riesci ad immedesimarti nelle persone di cui parli e non è proprio da tutti. Bravo ! auguri e saluti.
RispondiEliminaPER MIRTILLO grazie mi hai detto una cosa bellissima, in effetti io attuo questa istintiva immedesimazione Grazie di cuore per il tuo commento ed auguri anche a te!
RispondiEliminaLa protesta continua, in Cile si sono violati i diritti umani.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE esatto, continua e continuerà fino a quando non avranno vinto.
RispondiEliminaNon so se questa protesta avrà buon esito, ma resta comunque d'esempio verso i tanti che, in Italia e nel mondo, si lamentano senza muovere un dito.
RispondiEliminaPER CLAUDIA non lo so ma potrebbe anche essere vincente. Concordo con te, i Cileni hanno le palle al contrario degli Italiani.
RispondiEliminaQuel popolo, vive da sempre alternando la democrazia alla repressione. Conosce bene il terrore e, soprattutto, non dimentica.
RispondiEliminaHanno un coraggio che noi, europei nati e cresciuti nella bambagia, non sappiamo nemmeno cosa sia.
Spero che presto arrivi anche per loro l'alba di un giorno migliore.
Grazie Daniele, sempre emozionante.
Mamma mia Daniele, mi hai fatto venire le lacrime agli occhi , alcune immagini crudeli hanno immediatamente invaso i mie occhi : quello stadio gremito di gente e anche quei voli della morte in Argentina voluti da Videla.
RispondiEliminaE poi il Papa sul balcone con Pinochet, divenuto santo.
Speriamo che la questione cilena odierna non provochi altrettante vittime , in modo da impedire agli americani di brindare al golpe.
Cri
PER MARIELLA vero noi non siamo abituati a lottare. Spero anch'io che o cileni possano trovare l'alba di una definitiva democrazia.
RispondiEliminaPER CRISTIANA i numeri sono seri ma non come quelli del periodo di Pinochet. Speriamo che il popoli riesca a farsi ascoltare.
RispondiEliminaSon molto belli i tuoi versi e si sente come ti sta a cuore la questione cilena.
RispondiEliminaSi sente pure dal racconto di Natale che hai postato sul blog di Patricia .
Speriamo che tutti i tuoi desideri ( che sono pure i miei) su questo sfortunato popolo si avverino e che per tutti loro possa essere davvero l’inizio di una nuova alba nella democrazia.
Buone feste Daniele
PER MAX vero la questione cilena mi sta molto a cuore. Grazie per le tue sentite e toccanti parole. Spero anch'io che possa presto sorgere in CCile una nuova alba di vera democrazia
RispondiEliminaIn Cile (come ad Hong Kong) stanno lottando con una tenacia che non ricordo di aver visto in questi anni e che gli fa onore. Bel post, toccante e che rende bene l'idea
RispondiEliminaUn salutone
PER ACCADEBIS vero in entrambi i casi due lotte tenaci e b che spero finiscano bene. Grazie per il tuo bel commento
RispondiEliminaTutto cambia perchè nulla cambi, vero?
RispondiEliminaNon c'è più la dittatura ma na democrazia così la chiami democrazia?
Sono forte i cileni, forti di cultura e sangue e storia antica. Potrebbero ricadere nel buio di una demodittatura ma sapranno rialzarsi.
Mi chiedo solo perchè, la storia continua a ripetersi
PER PATRICIA: perchè sembrano esserci sempre a ciclo continuo gli stessi personaggi sia pure differenti dai loro predecessori i nomi, facce e magari modo di fare, ma il concetto essenziale resta sempre uguale. Sì penso che i cileni sapranno forse evitare questa vergognosa e già in atto "demodittatura" come l'hai brillantemente definita.
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