VOCE
Voce di lotta e libertà
Si perde nell'aria, nell'etere
E nella vasta gabbia del web,
Avvolta in un sudario d'oblio
Privata dell'eco che meriterebbe
Impedita di spiegare le proprie ali
Per colpa della vostra sordità sociale
Voi schiavi felici di esserlo,
Vi lamentate, è vero, per molte cose
Ma poi ci passate sopra
Abbacinati dalle sirene ammaliatrici dei media
Abbagliati dalla voglia di mostrarvi sempre e comunque
Sedando la vostra temporanea frustrazione
Godendo sul web di quella altrui, se riuscite a trovarla,
E placando la vostra mediocre sete di apparire
Con un selfie davanti alla vostra pizza
Appena giunta al vostro domicilio.
Voce di denuncia
Linciata da una massa ormai
Ben domata ed ammaestrata dal Potere.
Nebbia di ignoranza
Offusca la visuale della verità
Sfuma, come in un volgare fade out,
Voci di informazione e conoscenza.
Voci fuori dal coro
Invece di emergere come in un gospel di libertà
Sono isolate e bandite attraverso l'oblio mediatico.
Voce, voce, voce
Sentite questa voce?
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Un'osservazione spontanea, a gran voce, molto profonda. Apprezzata.
RispondiEliminaBuona settimana e un saluto,silvia
PER SILVIA: grazie.
RispondiEliminaPER VALERIA: invece il tuo commento ha senso perché poi è su quelle persone che fa leva il potere per obnubilare ancora di più la mente e non far ascoltare le voci di denuncia, riflessione e libertà.
RispondiEliminasopratutto oggi che il potere d'acquisto manovra il mondo influezando le masse.
RispondiEliminaPER NEUTRINA: in effetti il consumismo è un altro strumento di distrazione di massa per non far arrivare la voce della denuncia.
RispondiEliminaProprio l'altro giorno un mio conoscente mi diceva di una professoressa delle scuole medie di sua figlia che sulla sua pagina facebook posta la colazione che fa al mattino, gli acquisti che fa nei negozi, le sue attività ginniche in palestra... e di come, per conseguenza, gli risulti difficile spiegare a sua figlia che postare foto inutili all'impazzata sui social sia una cosa frivola. Come può sembrarle frivola una cosa che fa anche la sua professoressa?
RispondiEliminaPiù che altro, penso che il web non sia una sirena che distrae. È che non stiamo poi così male per davvero, tanto da far sentire la nostra voce.
RispondiEliminaSe ci togliessero l'iPhone da acquistare, allora forse...
Moz-
PER ARIANO: touchè, in effetti è proprio questo il problema, anche chi dovrebbe essere d'esempio cade in tentazione, anzi è il primo a sprofondarci dentro felice di essere schiavo.
RispondiEliminaPER MOZ: la tua conclusione dice tutto. IL sentire di non stare male è proprio perché siamo schiavi felici di esserlo. C'è una poesia di Panagulis su questo tema, che spiegava come oggi gli schiavi di una volta non esistono più, oggi infatti ci sono:
RispondiElimina"Schiavi pagati
Schiavi saziati
Schiavi che ridono
Schiavi che vogliono
Rimanere schiavi" (A:Panagulis, "Il Progresso"
Quanto sono vere le tue parole, caro Daniele !!!Le voci di chi vorrebbe vivere in una società giusta ed attenta ai bisogni di tutti, si perdono nel web, sui social. Leggendo anche i commenti sopra, ma soprattutto per mia esperienza diretta, so che molti si lamentano ma , poi, si perdono nell'assurdo di Fb, nel mondo vano e illusorio che ci sta dietro. Ci si lamenta ma, poi, si va dietro alla massa, ci si lascia manipolare da chi è più furbo e ne approfitta di noi che ci lamentiamo ma poi postiamo le foto della colazione sui social e fossero solo queste le foto che postiamo !! E chi vorrebbe far sentire la sua voce di protesta , rimane isolato, fuori dal coro e gli altri continueranno ad approfittarsene di noi. Ciao caro amico e buona settimana.
RispondiEliminaPER MIRTILLO: condivido ogni singola parola del tuo commento, non potevi esprimere meglio la realtà di oggi.
RispondiEliminaCerte voci sono più forti di altre. Più potenti, più incisive.
RispondiEliminaMi auguro che almeno quelle arrivino dove devono arrivare.
PER LA DAMA BIANCA: lo spero ma resto pessimista almeno suo breve termine e forse anche sul medio.
RispondiEliminaSottoscrivo quel che scrive Mirtillo... la libertà spaventa, la si chiede a gran voce ma quando si aprono possibilità ci si ritira per paura, pigrizia o autoinganno. Cresceremo? Sì, credo di sì sperando non sia troppo tardi per farlo impunemente.
RispondiEliminaCiao.
PER SARI: mi aggrappo alla tua fiducia ed al tuo ottimismo.
RispondiEliminaCiao Daniele,oggi apparire per pontificare o nascondersi sotto mentite spoglie per insultare è la triste possibilità data dai media,oggi in mano a tutti,che sarebbe una meravigliosa libertà se usata con intelligente moderazione.
RispondiEliminaComplimenti per il tuo scritto.
Ciao .fulvio
PER FULVIO: vero purtroppo ci hanno dato in mano uno strumento importantissimo ma al contempo forse per evitare che la maggioranza di noi sapesse usarlo bene, ci hanno "istruito" per bene su quale utilizzo farne, ossia proprio quello a cui tu alludi nel commento. Grazie per i tuoi complimenti mi toccano profondamente.
RispondiEliminaSplendida anche questa.
RispondiEliminaPER NICK grazieeee!!!!
RispondiEliminaUna manipolazione di massa, le tue parole sono molto vere.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: condivido la tua visione. Grazie di cuore per le tue belle parole sui miei versi.
RispondiEliminaVisione comune a molti, la tua DAniele. Però poi, stringi stringi, pochi di quelli che riescono ad ottenere la libertà che chiedono se la godono e la utilizzano con buonsenso.
RispondiEliminaIn troppi invece si tirano indietro spaventati perchè Libertà è un impegno gravoso che consiste anche nel dovere ragionare, fare scelte a voltge difficile... difenderle.
Sì, schiavi saziati, schiavi brontoloni soddisfatti di essere schiavi.
Bella la contrapposizione tra la "gabbia del web" e il "gospel di libertà".
RispondiEliminaIo amo cantare, sai?
E allora note di libertà siano. ;)
PER PATRICIA giustissimo molti non vogliono avere le responsabilità che comportano la libertà.
RispondiEliminaPER CLAUDIA ti ringrazio sono contento tu abbia anche questa volta apprezzato i miei versi. Evviva le note di libertà.
RispondiEliminaHai reso molto bene l'idea!
RispondiEliminadirei che la tua è un'analisi della nostra società e del nostro tempo lucida e veritiera: troppo tempo perso dietro a cose futili ed esteriori, e poco dietro a "battaglie" importanti...
RispondiEliminaPER REDCATS grazie!!!
RispondiEliminaPER ANGELA sei stata perfetta hai detto esattamente quello che penso.
RispondiElimina"Nebbia di ignoranza" è forse la frase migliore per descrivere proprio l'essenza del fatto che l'ignoranza, appunto, (e la stupidità che spesso è sua compagna) oscura qualsiasi cosa. E soprattutto, se sei ignorante nemmeno te ne accorgi :-O
RispondiEliminaPER PAOLA:tutto vero, concordo con te.
RispondiEliminaSempre pronti a esporsi per l'immagine, mai per le cause importanti!
RispondiEliminaA forza di gridare sto restando senza voce.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: verissimo.
RispondiEliminaPER MARIELLA: ci sono anch'io a sgolarmi io e spero tanti altri.
RispondiEliminaE, comunque, sebbene fuori dal coro, bisogna continuare a denunciare, anche se in minoranza ...
RispondiEliminaPER MARIA: lo so è dura ma non si può mollare.
RispondiEliminaho una visione molto meno olistica della tua, daniele. per denunciare ci vogliono "palle forti", "schiena dritta" e un'intelligenza morale che se ne fotte della dispersione e del web. ma sono sostanzialmente d'accordo con quello che dici, non fraintendermi. c'è qualcosa in più, quella molla che fa scattare verso il giusto, a prescindere dai rumori di fondo che si solleveranno
RispondiEliminaPER DIGITO hai ragione chi sente il bisogno di denunciare lo fa contro tutto e tutti ma questo non toglie che l'amarezza per questo oblio non lo colga ugualmente.
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