U238
Improperi allo zenzero
Piccanti non abbastanza
Non mandano in sollucchero il palato
Ma non bruciano le pareti dello stomaco
E ti succhiano la vita come l'U238
Dai Balcani a Kabul
Volontari per dovere
In volo verso la disperazione
Non avremmo mai pensato
Giunti a terra
Di respirare morte.
E così torniamo
Non immaginando affatto
Di avere impoverito la nostra aspettativa di vita futura
Come un nemico silente
Col tempo
L'Uranio impoverito ha assottigliato le nostre esistenze
E quelle dei figli che le nostre donne hanno concepito al nostro ritorno.
Noi con tute ridicole degne di Superpippo
Gli Americani con equipaggiamento da Resident Evil
Questa la differenza.
E poi le Alte Sfere
Come sempre pronte ad insabbiare
A negare
A non voler risarcire le nostre famiglie
E tu
Patriota ridicolo
Che canti stornelli vuoti e nostalgici
E ti vesti in stile militare
Solo per sembrare più figo e duro
Apri gli occhi
E se ami davvero il tuo Paese
Fai l'uomo
Chiedi insieme a noi verità e giustizia.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
proprio 238, non fissile, quindi incapace di creare reazioni a catena. perché certo patriottismo, certi moti intestini, dovrebbero rimanere nella pancia di chi li prova, e non spargerli nel mondo come un virus
RispondiEliminaPER DIGITO concordo con te tra l'altro non solo hanno sparso questo loro "virus"ma hanno sparso quella sostanza senza neanche aver detto nulla.
RispondiEliminaGli Stati Uniti non hanno ancora imparato la lezione. Ai tempi del Vietnam bombardavano col napalm, alla fine hanno dovuto ugualmente sgomberare il paese, però hanno lasciato danni giganteschi. Lo stanno facendo ancora in medio oriente da una trentina d'anni...
RispondiEliminaUn terribile micidiale sommergibile che dalla guerra del Golfo continua a navigare nel sangue di militari e civili mietendo vittime.
RispondiEliminaE come il solito in questi scenari di guerra non si trova mai un unico colpevole e meno ancora giustizia.
Complimenti per non farci dimenticare con i tuoi versi questa triste tragedia.
Non so se lo sai ma più di dieci anni fa Marco Paolini c’aveva fatto uno spettacolo teatrale assieme al programma Report di Rai 3 su questo tema .
Raccontava di un ragazzo napoletano partito volontario nella guerra dei Balcani e tornato con l’ospite inatteso nel sangue.
Raccontava la sua triste storia , la malattia ....l’indifferenza dei vertici militari che negavano ogni responsabilità .
Triste storia finita con la morte del ragazzo..senza avere giustizia.
PER ARIANO vero ed in più con l'uranio hanno fatto ammalare molti soldati italiani in quella guerra
RispondiEliminaPER MAX Sì ricordo sia pure non benissimo questa piece teatrale. Paolini è davvero in gamba. Purtroppo tanta sono state le storie come quella raccontata da Paolini. Un tema importante su cui volevo non cadesse il silenzio. Grazie di cuore per i complimenti
RispondiEliminapurtroppo credo che non impareremo mai
RispondiEliminaPER ERNEST: lo credo anch'io anche perché non vogliamo imparare.
RispondiEliminaNon è che non vogliamo imparare, è che forse non conviene farlo...
RispondiEliminaEd è peggio.
Moz-
Splendida anche questa!
RispondiEliminaPER MOZ: alla fine tanto il risultato non cambia.
RispondiEliminaPER NICK: grazie di cuore!
RispondiEliminaCiao Daniele,fai bene a ricordare con le tue liriche questa immane tragedia che si ripete nelle moderne guerre,combattute con armi che uccidono anche chi le usa.Purtroppo è successo anche a molti militari italiani.
RispondiEliminaUn caro saluto.fulvio
PER FULVIO: infatti è così, tanti militari italiani ignari dell'u o di questa sostanza l'hanno assorbita con quel che ne è conseguito.
RispondiEliminaSai cogliere le ingiustizie e le tragedie con parole indimenticabili.
RispondiEliminaPurtruppo, credo anch'io che l'uomo non imparerà mai, fino a quando non sarà ormai troppo tardi.
Se penso che sulle scrivanie dei caporioni mondiali ci sono ancora i telefoni rossi, o magari qualcosa di più sofisticato,, mi vengono i brividi.
Cri
PER CRISTIANA: purtroppo la ferocia umana sembra non avere fine. Grazie per le tue bellissime e sentite parole sui miei versi.
RispondiEliminaTu lo sai che si vende in internet in barattoli e alla modica cifra di 199 euro?
RispondiEliminaDovrei aggiungere altro?
La miseria dell'essere umano.
Un abbraccio.
Sono d'accordo con Ernest e Moz.
RispondiEliminaLa situazione non potrà che peggiorare.
Purtroppo.
PER MARIELLA: non lo sapevo, anche se nel deep web si trova di tutto.
RispondiEliminaPER CLAUDIA: è probabile.
RispondiEliminaGli stati uniti ce l'hanno la mania dei virus. Vedi con l'ebola cosa non hanno combinato. E non era patriottismo era per lucro verso l'uminità.
RispondiEliminaPER NEUTRINA: agiscono fregandosene delle conseguenze sugli altri.
RispondiEliminaUna giustizia che tarda ad arrivare.
RispondiEliminaPER CAVALIERE: hai assolutamente ragione.
RispondiEliminaLa guerra uccide, ammala, ruba il futuro e avvelena gli animi. Sappiamo tutti che è cosa tremenda eppure lo sa bene solo chi ne ha fatto esperienza. Ogni guerra è tremenda, eppure non sappiamo fino in fondo cosa significhi perchè non ne abbiamo fatto esperienza. Spero di non farla mai.
RispondiEliminaCiao.
PER SARI: vero, certo è che in questo caso si è aggiunta la gravità di una nazione, gli USA, che hanno usato un'arma che rilasciava una sostanza terrificante e non ha minimamente avvertito neanche i suoi alleati dei rischi che l'uranio impoverito poteva portare.
RispondiEliminaUn dramma nel dramma ! Vittime e carnefici uniti in un unico destino di morte. E tanta tristezza nel leggere queste tue poesie. Un caro saluto
RispondiEliminaPER MIRTILLO: hai detto bene, un dramma nel dramma.
RispondiEliminabella e tragica
RispondiEliminaPER REDCATS: grazie.
RispondiEliminaTu sei incredibile con le tue poesie, profonde, dure, incazzate.
RispondiEliminaQuei vertici sono invece incredibili nella loro cecità voluta per non perdere potere
PER PATRICIA: grazie per i complimenti di cuore.e Concordo con te su quei vertici...
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