4 YEARS OLD
Avevo 4 anni
un saluto a mia madre
Poi lei si incammina verso quella piazza.
Quel giorno il destino mi catturò ferocemente
Fu come un ceffone ricevuto all'improvviso
Un sortilegio malefico che deflagrò anche nella mia testa.
Piazza della Loggia
E mia madre non tornò più
Cancellato per sempre il presente
Una qualunque speranza di futuro
Ma soprattutto anche i miei ricordi.
A quattro anni i tuoi ricordi sono sbiaditi
E tu cerchi di rincorrerne pedissequamente il sapore
Speri in una reincarnazione in un nuovo futuro
Vorresti riavvolgere il nastro del tempo di quella mattina.
A quattro anni i ricordi di tua madre
Sono ancora troppo pochi.
Ho cercato di non dimenticarne il volto
Di fissare nelle mie orecchie il timbro della sua voce
Associandola anche ad altre che potessero somigliarle.
Ma con il tempo tutto scolorisce
Il ricordo del suono si assottiglia
E gli unici ricordi che ho sono di seconda mano
Riportati da altri.
Questa tragedia mi ha tolto
Passato, presente
E donato un futuro doloroso
Macchiato da un destino crudele
Come un bellimbusto
Con atteggiamenti da bullo.
Follia assassina
Dentro un cestino dei rifiuti
E quelle schegge impazzite
Figlie di un'esplosione vile
E di connivenze deviate.
Avevo solo 4 anni
E fino a quella mattina io avevo una mamma.
Ora sono un uomo adulto
E sono orfano due volte:
Di madre e di giustizia.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Brividi.
RispondiEliminaPER ADE gli stessi brividi che provi per la triste realtà di cui tratto
RispondiEliminaGrazie di cuore per il tuo forte commento
Ogni tanto nascono persone come te , che sanno colpire al cuore con pensieri profondi, qualsiasi argomento affrontino, senza mai cadere nel retorico.
RispondiEliminaQuesto tuo lato , più intimo , mi piace molto.
Cri
Versi molto profondi.
RispondiEliminaSereno giorno.
Mamma mia, ho i brividi. Non conoscevo la tua storia. Comunque posso dirti che i ricordi sbiadiscono anche a 24 anni. Io mi aiuto con video e fotografie, ma non so se tu ne possiedi.
RispondiEliminaUn forte abbraccio. A presto.
PER CRISTIANA Ti ti ringrazio dal profondo del cuore per l'opinione che hai di mme.le mie poesie personali escono di Venerdi qui parlo della strage di Piazza della Loggia. Il fatto che tu abbia pensato che mi riguardasse in prima persona mi onora moltissimo perché vuol dire che riesco a comunicare dolori altrui come se fossero miei dato che nel momento in cui scrivo miei li sento
RispondiEliminaPER CLAUDIA la sstoria riguarda il figlio di una vittima segnatamente la madre morta nella strage di Brescia. Le mie poesie personali escono di VVenerdi ma come ho detto a Cristiana sobo onorato che tu abbia pensato fosse la mia storia infatti quando scrivo del dolore altrui i quel momento lo sento mio
RispondiEliminaGrazie per le bellissime parole che mi hai detto
PER CAVALIERE Grazie di cuore
RispondiEliminaVorrei dirti tanto ma non riesco.
RispondiEliminaHo letto e ti ringrazio, ciao Daniele.
PER MONDO D'ARTE in primis benvenuta in questa agorà. Sei una persona in gamba ho letto il tuo commento da Vincenzo. Grazie per le tue parole che trasudano forti emozioni
RispondiEliminaNessuno dimentica la propria madre. Ma a volte i ricordi diventano così sbiaditi che si fatica a farli rivivere.
RispondiEliminaChe tristezza.
PER LA DAMABIANCA infatti e proprio quello che quella persona della poesia sottolinea con forza
RispondiEliminaquesta poesia è così vivida da sembrare autobiografica.
RispondiEliminail ricordo può solo in parte mitigare una perdita..
ma va disperatamente cercato!
PER SE FOSSI FUOCO ARDEREI II MONDO le tue parole mi arrivano dritte al cuore
RispondiEliminaLa ricordo Dani! Non si può dimenticarla d'altronde.
RispondiEliminaAvevo perfino avuto il sospetto che quel bambino fossi tu visto come ha saputo descrivere il fatto e il dolore.
Sempre un piacere (doloroso) rileggerla
Per un attimo ho pensato che fosse un ricordo autobiografico, non lo è, per fortuna, ma ciò non toglie che un bambino ha perso la madre a quattro anni per una follia umana insensata.
RispondiEliminaE immagino la storia dolorosa di un bimbo così piccolo, rimasto orfano. Un bimbo che ha avuto la vita segnata da una tragedia e un ricordo della propria madre appena accennato e vago.
E mi chiedo perchè devono accadere queste cose ?? Si vede che è un ricordo che ti ha toccato molto, in questa poesia hai dimostrato una grandissima sensibilità. Buon pomeriggio.
Finale secco, vero, atroce.
RispondiEliminaBei versi, Daniè.
Complimenti.
Moz-
Versi dolorosissimi, la tua sensibilità è un diamante raro, Daniele. Ti abbraccio tantissimo 😘
RispondiEliminaNell'arco di pochi giorni cercherò di vedere https://www.youtube.com/watch?v=Jq2gagTQvDw
RispondiEliminaNoi Spagnoli abbiamo sofferto il flagello terroristico di ETA non siamo stati pienamente consapevoli della vostra paralella storia (molto drammatica d'altronde)
podi-.
PER PATRICIA ricordo come ti colpi quando la posta da te. No non è autobiografica ma parla cmq di un dolore terribile per chi lo ha vissuto
RispondiEliminaPER MIRTILLO non posso aggiungere nulla al tuo commento così toccante profondo ed esaustivo.
RispondiEliminaPER MOZ grazie sono veramente onorato dal tuo commento
RispondiEliminaPER IRENE grazie sono commosso dalle tue parole davvero speciali.
RispondiEliminaPER PODI anche voi con l'ETA avete pagato un tributo di sangue innocente altissimo lo ricordo bene
RispondiEliminaDaniele, una vera tragedia.
RispondiEliminaL'hai saputa far rivivere con parole tali che smuovono l'anima.
Solo i veri poeti riescono.
Un abbraccio.
PER MARIELLA grazie per le tue parole veramente toccanti. Una tragedia terribile e dimenticata
RispondiEliminaGrande la chiusa: Orfano due volte, di madre e di giustizia.
RispondiEliminaGrazie, Daniele.
PER MARIA grazie non dubitato che ti avrebbe colpito conoscendo la tua sensibilità
RispondiEliminaComplice anche il mio stato di abbattimento per la capocciata, ma sopraffatto per lo strazio che sento nella tua voce -sì, la sento proprio forte e chiara- mi si stringe il cuore nel leggere questo tuo inno al dolore che più intimo non poteva essere. Ti stringo forte al mio cuore. Una mamma perduta a quattro anni è una sconfitta atroce dell'Umanità, perché è un vuoto che si allarga ogni anno, ogni giorno, ogni ora di qui all'eternità.
RispondiEliminaPER VINCENZO hai ragione perché anche se la mamma non è la mia mi sono profondamente immedesimato nel dolore di questa persona che per un vile attentato di ormai decenni fa a quattro anni la mamma l'ha persa veramente
RispondiEliminaBellissima poesia!! Certi episodi drammatici della nostra storia non vanno mai dimenticati ...
RispondiEliminaStavolta vado controcorrente, e spero che mi perdonerai, perché sai in quanta considerazione ti tenga. Non mi sono identificato, perché la perdita della mamma sullo stesso piano della perdita di giustizia, non la posso concepire. Unire il grido di dolore per uno scempio sociale, alla perdita della propria mamma non può starci. Possono bruciarti il mondo attorno, ma se tua mamma si salva, tutto il mondo si salva. Allo stesso modo, possono bruciarti il mondo attorno, ma se tua mamma brucia con esso, è allora che hai perso il mondo. A quattro anni puoi diventare orfano una volta sola, anche quando ci ripensi mille anni dopo, dopo che hai messo a fuoco la cattiveria del mondo. Un abbraccio.
RispondiEliminaPER MARCAVAL grazie la tua sensibilità immensa mi emoziona sempre
RispondiEliminaPER FRANCO io posso anche capire il tuo punto di vista ma nella poesia che poi riprende una testimonianza reale quella persona ha perso sua madre in quella strage e non solo non ha più Lea neanche giustizia
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