Primo maggio, festa dei lavoratori: lottare, lottare, lottare, questo deve essere il mantra di tutti noi poiché ancora oggi di lavoro:
1) si continua a morire
2) se ne vive in modo precario perché il lavoro stesso è precario, sottopagato fino a porsi, in alcuni casi, come vero e proprio sfruttamento.
3) non ci si vive affatto non avendolo proprio, essendo disoccupato o essendo stato licenziato, cassaintegrato, e questo discorso vale per qualunque età.
E la lista mica finisce qui, potrei scrivere ancora parecchi punti, ma mi sono voluto limitare a questi tre di per sé molto drammatici per mera ed estrema sintesi.
Ed allora oggi sinceramente invece che ammorbarci con le solite parole retoriche nonché con il "concertone" (sempre chi ci sia, non mi sono informato al riguardo), cercate di stare in silenzio voi Sindacati inutili, politici falsi ed ipocriti, voi giornalisti asserviti al potere.
A volte il silenzio è più dignitoso, anche se nel vostro caso anche il silenzio suonerebbe come una colpa, saprebbe di omertà.
Daniele Verzetti Rockpoeta®
Sempre meno diritti, più precarietà e sottopagato.
RispondiEliminaBuon 1° maggio.
PER CAVALIERE Sintesi perfetta. Buon primo maggio anche a te.
RispondiEliminaCome già scritto da Cavaliere, ci si traveste sempre più da amanti dell'etica, dei buoni rapporti, difensori del Welfare e del clima disteso in ambito lavorativo.
RispondiEliminaMa le coltellate alle spalle arrivano come se niente fosse, col guanto di velluto ed un sorriso sinistro negli occhi.
I sindacati hanno perso il senso della giustizia (anche difendendo i fannulloni) e non protetta la dignità dei lavoratori. Anche a causa loro si è verificato questo enorme balzo all'indietro dei diritti.
RispondiEliminaE si ricomincerà da capo a chiederli.
Il mondo del lavoro è un casino.
RispondiEliminaCiononostante, buon primo maggio!
È un macello, ma ci vuole anche inventiva per scivolare attraverso il macello ;)
RispondiEliminaBuon primo maggio!
E che il lavoro sia sempre divertente!
Moz-
Il diritto a morir di fame e di rabbia lo abbiamo tutti e lo custodiamo gelosamente.
RispondiEliminaLa legge economica dell'offerta e della domanda la fa da padrona: se l'offerta di un lavoro è praticamente nulla la domanda si innalza a quote stratosferiche; allora puoi tiranneggiare il mercato, perché l'individuo veramente capace e in possesso di tre lauree sarà disposto a fare qualsiasi lavoro schiavizzato con pochissimi diritti e quattro soldi di salario, pur di portare un boccone di pane a casa. E i sindacalisti si riempiono la bocca di chiacchiere: Non hanno difeso il lavoro dei giovani per difendere quello degli anziani. Difesa una beata minchia visto che gli anziani nemmeno la pensione hanno (grazie Fornero); sentir blaterare adesso che la Legge Fornero è intangibile altrimenti c'è la bancarotta fa piangere e ridere insieme. Bancarotta? E chi se ne frega! E alla gente con bambini e vecchi che dorme in strada come nemmeno negli USA 1929 cosa racconti? E ai vecchi pensionati con 400 euro al mese che passano tutto il giorno a cercare nei rifiuti lottando per il cibo con cani randagi, topi di fogna e cinghiali -stiamo parlando di Roma centro- cosa vai a proibire, di respirare?
E ancora il nostro pseudo governicchio di incapaci continua a dare soldi ai mafiosi per i centri di accoglienza e non si cura dei poveracci che disgraziatamente sono nati nel BEL PAESE. E un coglione napoletano che promettendo soldoni si è trovato al 32% dei voti e si sente autorizzato a parlare a nome di tutti, ma non fa nulla per sessun altri che non sia il suo orgoglio e le sue chiappe non diamo ancora un poderoso calcio in culo e lo mandiamo a spalar letame, lui ed il suo presidente della Camera e la colf che gliela pulisce ed a cui non paga un centesimo di contributo?
PER FRANCO: sacrosante parole, oggigiorno ti fanno credere che stanno dalla nostra parte ma poi ti pugnalano con indifferenza e sottile ferocia alle spalle.
RispondiEliminaPER SARI: concordo in pieno con la tua disamina e la tua critica che coinvolge giustamente anche i Sindacati maggiori.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: vero, buon primo maggio anche a te!
RispondiEliminaPER MOZ: vero ma bisogna anche che questa inventiva non venga tarpata e soffocata.
RispondiEliminaPER VINCENZO: oggi il capitalismo è distorto più che mai e la finanza ha preso perfino il sopravvento sull'economia reale. Tutto questo unito a quanto hai brillantemente scritto nel tuo commento, crea un mondo dove essere preoccupati per il futuro del lavoro e non soltanto di quello è il minimo. Siamo davvero sul ciglio di un burrone.
RispondiEliminaIl concertone c'è, ma non tutti possono partecipare..Anche qui la crisi si fa sentire..
RispondiEliminaPER MR.HYDE: già, una kermesse per dimenticare i veri problemi sul tappeto nell'ambito del lavoro e dei diritti sempre più calpestati.
RispondiEliminaC'è un lavoro ma a volte si vive in una casa di carità poiché i soldi non danno per affitare una casa...
RispondiEliminaIl lavoro da dignità all'uomo, ma non deve essere così tanto buono che ti pagano per farlo. Almeno che quello che ti pagano ti permetta di vivere con dignità.
podi-.
PER PODI: sottopagati, precari, questo non è lavoro.
RispondiEliminaDavvero, c'è ancora molto da lottare.
RispondiEliminaPensa che al centro di riabilitazione convenzionato con la ASL locale, presso cui porto i miei monelli ormai da anni per la psicomotricità e la logopedia, sono ben 10 mesi che i dipendenti lavorano senza prendere lo stipendio, per tutta una situazione a dir poco scandalosa che è venuta fuori di truffe e frodi fiscali e altro da parte dell'azienda e della ONLUS che la gestisce.
E' lungo e complesso il fatto da spiegare, ma ti basti sapere che non si sa neppure che fine faranno a questo punto i pazienti, oltre ai lavoratori stessi, ovviamente...
Che brutto mondo, Daniele!
Buonanotte.
PER MARIS: ti ringrazio profondamente per la tua testimonianza. E' una vergogna, è un Paese che non sa darsi le giuste priorità e che fa affondare i più deboli
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