VESTITO PER MORIRE
Formaldeide
Metalli pesanti
Solventi e coloranti
Tu li indossi
E sei vestito per morire
Sostanze nemiche
Dentro indumenti mortali
Penetrano la nostra pelle
Come un amplesso non voluto
Una violenza invisibile
Silenziosa
Di cui nessuno ci parla
E dalla quale non sappiamo come proteggerci
Perché solo restando disinformati
Ingenuamente
Compreremo.
Allergie che colpiscono tutti,
Anche i più piccini
Non sono risparmiati da questa offesa alla vita.
Un'epidemia evitabile
Che riguarda quasi tutti.
La nuova peste chimica del terzo millennio
Sostanze invisibili
Che avvelenano
Indistintamente solo i più indigenti.
Due infatti sono le verità incontrovertibili:
Controlli difficili
E, ovviamente,
Più spendi più sei sicuro di essere al sicuro.
Vestiti tossici
Ci avvolgono in un abbraccio soffocante
E rilasciano veleni come quelli nei fiumi
Tossine nella pelle
Tossine nel cuore
Ma il veleno più potente
E' il rassegnato silenzio della gente.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Credo che tanti di noi siano già vestiti per morire e non lo sappiano. Vestiti da morti, come ne ho sempre veduti con le mani congiunte sul petto e le spalle rattrappite dentro i legni della bara. Hai trovato parole svolazzanti e tènere anche con questo tuo argomento. Dico tuo perché sei il solo che io sappia ad affrontare temi scabrosi lasciandoli mai poggiare al suolo. Te l'ho detto così tante volte che forse sarebbe inutile, ma a me quando una cosa mi piace....mi piace.
RispondiEliminaPER VINCENZO: hai ragione siamo vestiti per morire in tanti sia metaforicamente che con i vestiti reali fatti con quelle sostanze. E cerchiamo di arrabbattarci per sopravvivere in una vita ed una società ostili. Quando mi commenti per me è sempre un evento per le parole toccanti e profonde che sai lasciare qui con grande sensibilità.
RispondiEliminaNe so qualcosa. Mi capita spesso di avere fenomeni allergici sulla pelle, anche se acquisto capi di fibre non sintetiche (ma colorate chissà come!) e cosmetici ipoallergenici.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: è un problema serio e purtroppo poco affrontato.
RispondiEliminaMano a mano diventeremo immuni anche a questi nuovi veleni.
RispondiEliminaForse perché saremo di plastica e silicio, forse perché anche noi saremo velenosi.
Moz-
PER MOZ: o forse ci estingueremo non sapendo evolverci verso questa svolta chimica nel nostro corpo.
RispondiEliminaMi hai fatto venire in mente un recente approfondimento di Sky, proprio sui veleni che ci propinano quotidianamente nei cibi, nei vestiti, nelle medicine...
RispondiEliminaUna cosa mostruosa.
Mi chiedo se siamo o meno tutti delle cavie :-(
Bellissima poesia!
Un mondo pieno di veleni!
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER FRANCESCA; vero, avevo visto anch'io quell'approfondimento. Grazie per il complimento :-)))
RispondiEliminaPER CAVALIERE; vero, ed ora si scopre che con essi ci vestiamo anche.
RispondiEliminaL'uomo rovina la natura, se stesso, gli animali... forse non ha capito che se uccide, avvelena, rovina qualsiasi cosa alla fine non resta niente!
RispondiEliminaBaci e complimenti per la poesia.
PER SUGAR FREE: grazie sono contento ti piaccia la poesia. Purtroppo l'uomo per il profitto avvelena anche se stesso e perfino nel vestirsi sceglie di farsi de male.
RispondiEliminaIL peggior veleno e il silenzio, queste sostanze sono in questi prodotti ma nessuno ne parla
RispondiEliminaPER CARMINE: vero, tranne queste due inchieste nessuno ne parla ed è vergognoso.
RispondiEliminaA volte mi domando cosa c'è ancora di buono.
RispondiEliminaI prodotti del tuo orto? Ma le piogge son acide e bruciano le foglie, se prima non la fa il vicino trattando il suo di orto.
I prodotti bio? Ma se non ci trovo il vermetto nella pesca... mmm..dubbio!
Il funo fa male? Fuor di dubbio ma anhe respirare. Smog inquinamenti vari, e quei furgoni fermi al semaforo davanti a te e che sembrano forni crematori tanta è la scia nera che emettono.
Povero mondo!
Bravo Dani!!!!
PER PATRICIA: qualcosa di ancora genuino esiste, trovarlo è sempre più difficile. Grazie per i complimenti!
RispondiEliminaHa ragione Miki...stiamo diventando immuni col tempo, o almeno lo spero.. oppure il moltiplicarsi di svariati tumori è un segno tangibile del disastro... per certi linfonodi maligni basta lavorare con una stampante a toner a fianco...
RispondiEliminaSai che già un piatto di cozze ti imbottisce di microplastiche?
"Sostanze nemiche
RispondiEliminaDentro indumenti mortali
Penetrano la nostra pelle
Come un amplesso non voluto
Una violenza invisibile
Silenziosa"
La tua poesia: versi, tra prosa e vette liriche, per denunciare in modo accorato i mali sociali. Grazie.
PER FRANCO: purtroppo penso che la realtà sia più quella che affermi nella seconda parte del tuo commento. i tumori sono la prova di questo disastro. Ok, non mangerò più le cozze.
RispondiEliminaPER MARIA; ti ringrazio, un'analisi molto centrata.
RispondiEliminaDici che sia un problema poco affrontato,... per niente affrontato credo io.
RispondiEliminapodi-.
PER PODI: beh diciamo quasi per niente in effetti a parte due inchieste e la mia poesia non c'è altro.
RispondiEliminaOltre i vestiti, ci sono altri veleni che mettono in pericolo la nostra salute... parlo delle creme, dei deodoranti, dei bagnosciuma e delle salviette che vengono usate per tutto, anche quando il rimedio più semplice ed economico potrebbe essere una bottiglietta d'acqua. Dannosi sono anche gli ammorbidenti per il bucato che si depositano tra fibra e fibra in modo che anche un semplice tessuto di cotone non sia mai più tale, con tutti i malefici che potrebbero arrivare.
RispondiEliminaIn nome della fretta si adottano comportamenti potenzialmente dannosi mentre dovremmo porci una domanda al momento di ogni acquisto: cosa c'è dentro? Vinta la pigrizia, la cosa diventa semplice... basta una foto sull'etichetta del prodotto, o del tessuto, per informarci chiedendo al web notizie sulle sostanze... e da qui orientare la scelta che esiste.
Sei sempre attuale ed incisivo e te ne ringrazio.
Ciao.
Alla Kay Scarpetta ^^ fantastico.
RispondiEliminabuon argomento ...e di cui non si parla mai.
RispondiEliminaUltimamente ho fatto un pacco di magliette che non mi permettono di dormire, creano un prurito clamoroso.
Bel post Daniele ed argomento di cui si parla sempre troppo poco.
RispondiEliminaMolto triste la poesia ma davvero reale e toccabile con mano l'orrenda situazione.
Passata per un saluto.
Buon sabato pomeriggio, migliore continuazione del fine settimana appena iniziato ed ottimo resto di Primavera
PER SARI il tuo contributo è stato importante e molto istruttivo per tutti noi e lo condivido in pieno.
RispondiEliminaPER ANNA grazie!!!!
RispondiEliminaPER MARCAVAL bene buttale via.
RispondiEliminaPER ARWEN grazie per le tue parole e contraccambio il saluto
RispondiEliminaE' molto semplice: acquistare abiti e, in genere capi, calzature, accessori, etc. di qualità.
RispondiEliminaLa qualità costa? Certo.
Ma un vestito di qualità dura anni e anni e lo puoi persino riparare, dura lustri!
Del tutto incompatibile con le mode consumistiche per cretini.
Non c'hai i soldi per comprarti tre stivali quest'anno e quattro anfibi l'anno prossimo!? Allora li prendi fatti con pelle marcia di pantegane, da schiavi bengalesi, pieni di metalli pesanti e poi fai chiudere il calzolaio artigiano sotto casa tua.
Prego.
PER UOMO IN CAMMINO: certo bisogna essere quelli ricchi che sfruttano la gente e sono quelli che producono quei vestiti che poi loro non indossano. E poi cmq il problema qui è che anche capi insospettabili anche se non costosi hanno queste sostanze. I vestiti fatti bene durano è vero ma non in eterno. Poi che le mode consumistiche per ebeti esistano e siano anch'esse fonte di problemi mi trova d'accordo, ma questo problema riguarda capi normali da prezzi medi non solo da cinque euro dai cinesi
RispondiEliminaNahh, ci evolveremo, abbiamo ormai il gene dei Pokémon dentro di noi^^
RispondiEliminaMoz-
Che pensieri! Come dice Patricia chissà cosa c'è rimasto di sano.
RispondiEliminaComplimenti per lo scritto.
PER TIZIANA di sano poco. Grazie per i complimenti e per essere passata.
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