REAZIONI A CATENA
Reazioni a catena
Tonfo nel vuoto
Palafitte mediatiche
Pali appuntiti ed aguzzini color argento.
Gorgo
Fiamme
Radio in bianco e nero
Noleggiano pensieri retrò
Uccidono i ricordi
Evirazione del reale
Stradivari non esiste più
Mozart sorride sarcasticamente a moderni accattoni del suono
A copie carbone su Carta
A ritornelli scadenti dei nostri tempi.
Neruda non tornerà più
Sotterrato tre metri sopra il cielo
Mani protese
Senso di perdita
Urlo lacerante
Tutti a terra
Sdraiati
Incollati al suolo per restarci
Ed è meglio non sapere perchè.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Mozart, più che sorridere sarcasticamente, io credo che si rivolti nella tomba, così come Neruda...
RispondiEliminaPER REMIGIO: probabile.
RispondiEliminaVersi che scavano, come sempre, Daniele caro. E' tanto, troppo vero: abbiamo perso d'identità. Il peggio è quanto sia difficile rendersene conto. E' come stare in una stanza al buio ed abituarsi all'oscurità. Le tue poesie sono come la luce improvvisa del sole, feriscono gli occhi dell'anima di chi li legge a viso aperto.
RispondiEliminaAl verso, Neruda non tornerà più/Sotterrato tre metri sopra il cielo, ho sorriso, di amarezza... ma ho sorriso.
Un abbraccio!
PER IRENE: ed infatti quel tipo di reazione doveva suscitare un sorriso misto ad amarezza. Grazie hai come sempre delle parole bellissime e toccanti sui miei versi e questo mi emoziona moltissimo. Contraccambio l'abbraccio.
RispondiEliminaÈ la morte dell'arte, sommersa dalla quotidiana costruzione dosata?
RispondiEliminaMoz-
E non solo Neruda e Mozart, Daniele.
RispondiEliminaNeruda però smetterebbe di rivoltarsi nella tomba se leggesse te :)
Un mondo con un futuro troppo nebuloso.
RispondiEliminaSaluti a presto.
We had Neruda e Mozart, ora avremo altra arte, altra musica, altro.
RispondiEliminaShow must go on ma mica è detto che sia brutto per forza.
PER MOZ: è la morte del pensiero prima di tutto. e poi dell'arte che ne è un riflesso fondamentale.
RispondiEliminaPER PATRICIA: sei troppo buona, grazie del bellissimo complimento. Neruda è stato un grande.
RispondiEliminaPER SUSANNA: è vero potremmo citare anche Bowie, Radiohead ma non Fabio Volo e Rovazzi.
RispondiEliminaPER CAVALIERE: Oppure purtroppo fin troppo chiaro...
RispondiEliminaTutto è piatto, bruciato e popolato di macerie fumanti. A Salzburg ho respirato un'aria più acida e insalubre di quella che respirò Mozart; non sono mai stato in Cile, né ho mai visto le alture di Macchu Picchu, ma lì sicuramente si aggira ancora l'anima irrequieta del grande Pablo. Stiamo tutti appiattendoci al suolo, quasi conficcandovici, magari a testa più in basso dei piedi, e da domani sarà peggio che oggi, laddove stavamo assai peggio di ieri.
RispondiEliminaI tuoi versi son martellate sul dorso di una campana di bronzo poggiata al suolo e dentro ci stiamo tutti ad assordarci. Ecco: versi come martellate, con ritmo a salire.
Mi emozioni sempre.
PER VINCENZO: ormai quasi ogni parte del mondo è appiattita su stessa. la tua immagine per parlare dei miei versi è sublime, straordinariamente potente e, lo sai bene, anche tu mi emozioni sempre.
RispondiEliminaMeglio non sapere il perché? ... perché?
RispondiEliminaI grandi artisti del passato non esistono più, i giovani di oggi, forse, neanche li conoscono. Abbiamo avuto poeti, pittori, musicisti, scrittori, architetti...che ci hanno regalato capolavori straordinari. Ora persone così non ci son più. Sono state soppiantate dalla mediocrità e dall'appiattimento. Colpa anche dei media che danno risalto a cose banali o mediocri, personaggi deprimenti, invece di mettere in luce chi ci sa veramente fare. Come sempre, nei tuoi versi, hai centrato il problema. Buona settimana.
RispondiEliminaPER GEORGE: è un mistero la ragione terribile che può averli atterriti tutti.
RispondiEliminaPER MIRTILLO: concordo in pieno con il tuo commento, hai perfettamente centrato il problema. Grazie per i complimenti, sono onorato.
RispondiEliminaSorrisi malinconici, si... ora abbiamo i Sorrentino, e i Dylan che vincono i Nobel ma non hanno tempo per ritirarli... e io aspetto in streaming il nuovo Presidente del Consiglio, o il ritorno al voto a luglio, insieme alla Finale del Mondiale... :(
RispondiEliminaPER FRANCO: come non lo sai? I mondiali li vinciamo noi (lol amaro). Tutto sommato un voto a fine giugno sarebbe un'emozione elettrizzante non trovi :-)))? Oggi abbiamo un progressivo appiattimento dell'anima e quindi la cultura ne fa irrimediabilmente le spese.
RispondiEliminaDai qualcuno salviamolo... tipo i miei adorati scarafaggi.
RispondiEliminaHai ragione, siamo tutti la copia di mille riassunti adagiati a terra, volti fotocopia pronti a depredare ancora.
Disperati.
Bellissima poesia grazie!
PER MARIELLA: certo che li salviamo. E' l'oggi che non va. Ti ringrazio per il tuo prezioso ed interessante commento e per i complimenti.
RispondiEliminaIo immagino il ghigno malefico di coloro che hanno orchestrato tanto scenario di morte, fisica e spirituale. Alcuni li abbiamo sotto gli occhi quotidianamente...
RispondiEliminaTrent'anni di televisione commerciale hanno spazzato via la vera arte.
RispondiEliminaPER NOU; purtroppo è un'immagine che ho davanti agli occhi anch'io ogni giorno.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: non potevi dire cosa più vera.
RispondiEliminaLucidiamo la nostra follia e l'unica arma che abbiamo per combattere questo sterile mondo.
RispondiEliminaPER ANNA: una sana follia fatta di arte, vitalità e rifiuto di stereotipate banalità e volgarità spacciata come ribellione sociale.
RispondiEliminaBeh, ma io ci spero in un altro Mozart. In un nuovo Neruda. Perché dire che non torneranno più? non saranno gli stessi ma magari sarà qualcosa di altrettanto bello e significativo. Chiudere le porte a tutto è pericoloso.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: io non chiudo le porte ma la realtà è che al momento siamo lontani da artisti significativi e dirompenti salvo rare eccezioni che cmq non sono più giovanissime.
RispondiEliminaTroppo pessimismo a volte non permette di vedere e apprezzare ciò che di bello, armonioso e significativo può ancora esserci. I nuovi Mozart, Neruda ci sono, basta non fossilizzarsi sul passato. Andy Warhol amava dire che "l'arte è sempre in evoluzione", ovviamente non mi riferisco ai vari Moccia, Volo e compagnia e neppure alle 50 sfumature di piselli che non sono arte.
RispondiEliminaPER OFELIA: il punto è che pochi sono questi nuovi personaggi e poco seguiti. La musica oggi è dominata dai Rovazzi e dai Moreno e non da altri soggetti. La poesia è poco seguita e quella che ancora si apprezza è quella tradizionale "cuore e amore. Il problema è che ancora una ventina di anni fa c'era linfa vitale e voglia di non omologarsi, oggi invece ha ragione Marcaval, Trent'anni di televisione commerciale hanno spazzato via la vera arte."
RispondiEliminaL'arte avrebbe bisogno di linfa nuova. E, seppure potrà sembrare paradossale, non credo possa esserci un "nuovo" interessante che non affondi le radici nel passato.
RispondiEliminaLa memoria è un valore prezioso, anche nell'arte. Ma oggi si cerca si stupire con cose senza senso, stupidaggini davvero a volontà.
Si salva poco, è triste ammetterlo.
Però qualche spunto buono si può trovare e bisogna puntare su chi, come te Daniele, sa guardare la realtà che ci circonda con attenzione e spirito critico e serba in sè quella memoria di cui sopra.
PER MARIS: concordo con te, il nuovo nasce dalla conoscenza del passato, del vecchio da cui anche prendere le distanze ma avendo delle basi da cui partire. Vero poco si salva. Ti ringrazio per considerarmi una voce su cui puntare per le ragioni che esponi nel tuo commento. Sono molto onorato dalle tue parole, Grazie Maris.
RispondiEliminaIo non voglio rimanere a terra, quindi se hai qualche artista da consigliare spara che sono pronta ed aperta alla bellezza e ad imparare cose nuove! :)
RispondiEliminaPER FEDERICA: lo farò, magari segnalandoli con alcuni post sul blog in futuro come ho già fatto in passato. A volte vai ad alcune mostre e trovi autori sconosciuti che realizzano installazioni davvero interessanti. Musicalmente Alligatore propone spesso novità underground ma interessanti. E poi da alcuni "vecchi" si impara sempre: Bowie. Daniele Silvestri, Led Zeppelin, De Andrè. oppure Picasso, Kandinsky la Kahlo (parlando ovviamente di pittura). La difficoltà per scoprire artisti nuovissimi sta nel riuscire a trovarli perché ovviamente non trovano l'humus giusto per emergere. Ecco un piccolo esempio che potrebbe "farsi"Mirkoeilcane.
RispondiEliminaPoi io adoro anche la musica etnica ed anche in parte il Rap ( ma non Moreno eh) ma anche qui trovare i veri rapper di protesta non è facile non se cerchi nel circuito mainstream.
Cmq quello che ci può salvare è la curiosità. Vedi un'esposizione di uno sconosciuto che ti sembra interessante, guardala. Leggi un blog particolare, seguilo e così via. Curiosità e voglia di scoprire cercando come Diogene nuove fonti di luce.
Cmq sono contento di vedere che non vuoi restare a terra :-)))
Ah con me sfondi una porta aperta, io vado sempre a mostre ed eventi culturali...mi piacciono proprio :) *.*
RispondiEliminaPER FEDERICA: è bello vedere una ragazza giovane che ama la cultura.
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