Da questo post di Patricia Moll, caratterizzato dallo scrivere una poesia legata alla parola "Assenza" ho tratto ispirazione per questa poesia:
IL REGISTRO DELLE ASSENZE
E' poggiato lì
Su quella cattedra vuota e abbandonata
E' il Registro delle Assenze.
Una voce bassa e consunta dal pianto
Fa il triste appello
Giustizia: assente
Verità: assente
Solidarietà: assente
Umanità: assente
Buon Senso: assente
Intelligenza: non pervenuta
Pietà: assente…
E l'appello continua...
E' una classe molto silenziosa
Non si sente volare una mosca
La loro assenza talvolta fa rumore
Provoca chiasso ed un fragoroso sconquasso.
Ma è solo un attimo
Poi tutti questi alunni assenti
Tornano ad essere tali
Senza essere minimamente notati
E soprattutto non essendo capaci di infastidire nessuno.
Appello finito
Si chiude il registro
E lo si porta via.
Pensa se qualcuno volesse aprirlo davvero
E cercare quegli alunni assenti da troppo tempo
Cercare di farli uscire allo scoperto
E dare ad essi una voce.
Troppo pericoloso
Ed allora è meglio
Che anche il Registro delle Assenze
Salvo poche sporadiche comparse
Sia anch'esso assente
Sia anch'esso nebbia che oscura il sole della verità
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Mi piace come mentre tutti risultano "assenti", l'intelligenza risulti proprio "non pervenuta"... bella poesia :)
RispondiEliminaPER MECHANICAL ROSE: ti ringrazio di cuore per le tue parole.
RispondiEliminaChapeau Daniele! I tuoi versi rispecchiano la situazione attuale della nostra società.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: ti ringrazio, purtroppo hai proprio ragione.
RispondiEliminaUna bella poesia, complimenti. Purtroppo anche realistica.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: ti ringrazio infinitamente per le tue parole. Purtroppo è vero, riflette la realtà della nostra società.
RispondiEliminaE quante altre qualità si sono invece ritirate prima della fine dell'anno scolastico? :)
RispondiEliminaMoz-
PER MOZ: più che ritirate assurdamente bocciate se non espulse.
RispondiEliminaLa società odierna, quella che i potenti hanno tanto voluto e che adesso non sanno come gestire.
RispondiEliminaBella poesia, ma tu già lo sai ;-)
Grazie Daniele!
RispondiEliminaI complimenti sono d'obbligo. Come sempre, però, leggendo le tue poesie ci ritroviamo seduti a terra come un pugile colpito da un diretto.
Un abbraccio
PER FRANCESCA: grazie, è un piacere ritrovarti :-)))
RispondiEliminaPER PATRICIA: vero, ma dopo la mia speranza è che ci si possa rialzare reagendo a quel diretto. Solo così possiamo sperare di cambiare le cose. Le ie poesie sono come una secchiata d'acqua gelida, alla quale dopo reagisci dicendo "Dobbiamo cambiare le cose e non accettarle più come sono adesso".
RispondiEliminaMolto triste e penoso dire che hai pienamente ragione Daniele
RispondiEliminaLa nostra socitetà moderna è piena di "grandi/importanti assenze" e sembra che sia normale la loro assenza
A volte, in casi estremi viene fatta rimarcare ma poi non si fà davvero nulla perchè tornino per così dire in classe - nella nostra vita di tutti i giorni. Tutti accettano queste mancanze come normali
Un saluto buon giovedì e migliore resto della settimana e della primavera !
PER ARWEN: Il tuo pensiero è tristemente corretto e drammaticamente vero. E' il segno dei tempi, si denuncia un'assenza ma poi questa denuncia indigna lo spazio di poche ore e viene travolta da notizie - spazzatura e gossip a buon mercato.
RispondiEliminaPoesia scheletrica, di quelle che lasciano traccia di se stesse, una scia addirettura.
RispondiEliminaSiamo esattamente al punto che tu indichi. Anzi in questa insolita situazione in cui un malgoverno viene seguito da un'assenza -volutissimamente voluta- di governo e questa a sua volta salutata come possibile foriera di miglioramente a me fa venire il vomito per quei partiti che antepongono gli interessi delle proprie chiappe ai bisogni sacrosanti del popolo che pretenderebbero di rappresentare. Sono tra i pià anziani qui e ricordo la nascita della Repubblica italiana. Ho buonissima memoria per dire che il primo governo di tutti fu quello in cui Da Gasperi, DC, era primo ministro, Togliatti, PCI, ministro della Giustizia e Nenni (PSI) ministro degli esteri. Da allora il Tevere ha portato miliardi di ettolitri di acqua al mare, ma MAI avevo visto tanta puerilità ed assenza di intelligenza politica come ne ha Di Majo, che reclama un giocattolo che NON gli appartiene e non molla la stretta. Attenzione che l'elettorato medio italiano ha facoltà di discernere tra chi vuole il bene del Paese e chi sostiene di volerlo.
PER VINCENZO: ci sono veti incrociati: da un lato la lega non molla il Cav che proprio pulito non è, dall'altro Di Maio non vuole il Cav e poi mettiamoci il PD , pure lui capriccioso, nonostante sia colpevole più di tutti di questo stallo visto che è anche il responsabile nonché fautore di questa ignobile legge elettorale fatta per governare con Forza Italia , tentativo miseramente fallito. Le assenze della mia poesia sono oramai ataviche e più che un'urgenza nei temoi di intervento (che peraltro esiste) richiederebbero soprattutto una certezza di intervento, cosa che al momento vedo lontana. Giustizia, Verità, sono pilastri fondanti della società che possono anche attendere (più o meno) ancora diciamo qualche settimana ma a condizione che questa volta non si tratti di una attesa vana, vedendosi passare davanti l'ennesimo governo che, tali realtà. le insabbia e le deride, deridendo con loro anche noi Italiani.
RispondiEliminaAltre assenze dipendono invece molto anche da tutti noi: è il caso della solidarietà, della pietà, dell'intelligenza e del buon senso; eppure questa società che potremmo definire come l'era incontrastata della superficialità più becera, dimentica, anzi ignora questi valori.
Ti ringrazio come sempre per le tue parole forti, efficaci e toccanti che riservi puntualmente ai miei versi.
Assenza: quella mancanza che provoca dolore, disperazione e talvolta morte.
RispondiEliminaLe persone chine e vinte, aspettano un miracolo della sorte... le altre lavorano al cambiamento.
Sempre incisiva la tua poetica.
Ciao.
PER SARI: noi dobbiamo lottare anche per chi stanco si sta arrendendo, per cambiare il possibile.
RispondiEliminaLa tua è un'analisi molto lucida e triste, perché il mondo in cui viviamo è proprio così: assente, distratto, indifferente.
RispondiEliminaE i pochi che fanno qualcosa per cambiarlo spesso non vengono nemmeno ascoltati.
Ciao!
PER LUCREZIA Concordo su tutto quello che hai detto
RispondiEliminaAn eye for an eye e il mondo diventa cieco.
RispondiEliminaPeccato che se accadrà sarà davvero troppo tardi!
PER SUSANNA: spero che ci si riesca a fermare quell'attimo prima...
RispondiEliminaFantastica!! ... ti critico solo il buonsenso, più che assente direi completamente travisato! :-)
RispondiEliminaPER MARCAVAL mi piace questa variazione sul tema, l'approvo :-)))
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