Una poesia di qualche anno fa e postata qui in quello stesso periodo se non ricordo male, ma rileggendola mi è venuta voglia di riproporla a voi che sicuramente all'epoca non l'avevate letta. Scusatemi se, per obiettive necessità, per un breve periodo pur postando, non sempre riuscirò a venirvi a trovare. Voi cmq non abbandonatemi :-)))
UOMO A TEMPO
Uomo a tempo
Data di scadenza
Porte sbarrate
Occasioni negate
Assenza di conoscenze.
Clientelismo imperante
Essicca anime rigogliose
Scioglie sentimenti di vita
Annebbia la mente ed ostruisce i pensieri.
Proporsi non basta
Se sei qualificato non basta
Se sei il migliore non basta
Se conosci qualcuno, é sufficiente....
Crisi liquefa speranze
Burattinai bavosi e potenti
Tagliano i nostri fili inutili
E ci lasciano morenti sul selciato
In attesa di essere formattati
O semplicemente e definitivamente abbandonati.
Giovani e non
Un'unica, enorme, stalla
Di "animali" di cui non si ha bisogno,
Che vanno soppressi.
Indignarsi forse non serve più
Forse é tardi
Forse hanno ragione loro
Dobbiamo solo morire.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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PS: last but not least, non dimentichiamoci di Borsellino, ma non solo oggi, sempre, ogni giorno, nelle scelte di vita e di giustizia che facciamo decidendo di non prendere strade vili o di comodo.
Una poesia che dice molto, specie in questo 19 luglio dove 25 anni fa Borsellino fu ucciso in via d'Amelio e con lui si spense un'altra grande luce.
RispondiEliminaUn abbraccio.
PER FRANCESCA ti ringrazio per queste toccanti parole.
RispondiEliminaHai ragione Daniele i tuoi bellissimi versi mostrano una tragica realtà e la poesia mette il coltello nella piaga: gran parte dell'umanità e considerata un gregge che però nessuno porta al pascolo.
RispondiEliminaCristiana
PER CRISTIANA bellissima metafora. Grazie, le tue parole mi emozionano sempre
RispondiEliminaPrescindendo dalla bellezza intrinseca dei tuoi versi, nitidi e squillanti come altri mai, quello che salta all'evidenza è un senso accorato di sfiducia nell'oggi e ahimé nel domani.
RispondiEliminaUn gregge di ovini o meglio un cumulo di prodotti prossimi alla data di scadenza. Si ha la sensazione che tu voglia dire: scremate in quel gruppo e ne troverete tantissimi già oltre la data di scadenza, morti viventi, burattini cui sono stati tagliati i fili -mamma mia Daniele, quanta tragica tristezza in questo verso, che prenderei ad esempio di una umanità cariata, marcia, travolta, ma soprattutto impotente. Burattini senza più fili! Nulla insomma, nulla-
e tu che dall'alto di una strada in discesa osservi ed annunci il ruzzolare rovinoso di un mondo dove tutti si aggrappano l'uno all'altro trascinandosi a vicenda in un baratro di cui nessuno vede il fondo.
Grazie di averla ripostata. Io non ti conoscevo e non l'avevo letta. Ora ho il cuore pieno di amarezza, ma conosco ancora qualcosa di te che ignoravo, la pietas.
PER VINCENZO:sono commosso,emozionato rapito dalle tue parole. Hai respirato i miei versi cogliendone il senso sociale ed emotivo fino in fondo. All'epoca quando la postai non ci conoscevamo ora per fortuna invece ho l'onore di conoscerti. Grazie dal profondo della mia anima per questo tuo commento
RispondiEliminaLasciate ogni speranza o voi che cercate di vivere con dignità, merce avariata, putridume che si espande come un cancro malefico, che striscia e soffoca tutto. Io non mollo, continuerò a sperare e lottare, continuerò a far sentire la mia voce, perché non ho una data di scadenza, perché non sono una pecora che segue passivamente il gregge, sono una voce che urla fuori dal coro e che nessuno piegherà mai. E allora forza continuiamo a lottare per noi e per chi verrà dopo di noi.
RispondiEliminaCome sempre i tuoi splendidi versi mi inebriano e mi regalano sempre nuove emozioni. Grazie!
Ofelia
PER OFELIA straordinario commento!Sono felice che i miei veri te l'abbiano ispirato.
RispondiEliminaPurtroppo è una poesia che descrive il vero volto della società italiana attuale. Non a caso, proprio in riferimento all'anniversario, ho scritto su un tweet che a distanza di 25 anni la mafia ha vinto, nel senso che ha instillato la sua mentalità ai partiti politici, ormai divenuti dei clan di (mal)affari che difendono solo il proprio potere e i propri profitti sporchi.
RispondiEliminaPER ARIANO I partiti da sempre sono collusi con la mafia solo che ora non hanno quasi neanche più la vergogna di ammetterlo.
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