Benvenuti in questo blog, dove nel rispetto degli altri e delle loro idee, ci si confronta come se fossimo in una pubblica piazza su temi di attualità o si chiacchera di cose più leggere, come musica, cinema, libri, ed altro ancora. Daniele Verzetti Rockpoeta®.
Non si può morire di lavoro, ma purtroppo i numeri sono in costante aumento.
RispondiEliminaSaluti a presto.
E c'è anche la neo-schiavitù, lavori sottopagati, ben "al di sotto" dei limiti della c.d. soglia di povertà. Siamo come la tua margherita, ci strappano i petali ad uno ad uno...
RispondiEliminaPER CAVALIERE vero e per questo bisogna continuare a denunciare tutto questo.
RispondiEliminaPER SANTA bellissima l'immagine dei petali strappatici di dosso. Hai ragione purtroppo la realtà è proprio quella che hai descritto nel tuo commento.
RispondiEliminaPiù che petali, qui ci strappano le ali. Soprattutto ai nostri giovani. :(
RispondiEliminaBel video, intenso.
PER RIYUEREN hai ragione. Grazie per le tue parole sul mio video.
RispondiEliminaL'Italia ha buttato via l'articolo 18, la sicurezza sul lavoro... io da studentessa mi vergogno di questo paese e mi chiedo cosa offrirà a persone come me che si affacciano alla vita.
RispondiEliminaGrazie per questo video!
Un abbraccio, Luzia
ps: se vuoi sapere qualcosa sui miei libri, leggi qui:
https://traunlibroelaltro.blogspot.it/p/blog-page.html
Poesia stupenda, degna di essere abbinata alla canzone del grande Pierangelo Bertoli, "Italia d'oro".
RispondiEliminaScommetto che la conosci, vero?
Un abbraccio, Franny
PER LUZIA comprendo in pieno le tue ppreoccupazioni sul futuro visto il drammatico presente.un abbraccio.
RispondiEliminaPER FRANNY La conosco e sono.molto onorato dall'accostamento. Un abbraccio.
RispondiEliminaPer anni hanno fatto un signor lavaggio del cervello convincendo tanti che per il lavoro è tutto ammesso ... tranne i diritti. Ci sarà da lavorare per cambiare questa folle mentalità. Grazie e Ciao
RispondiEliminaMi sa che quando finirò il liceo, mi converrà emigrare in qualche altro paese... ma cosa dico, la crisi c'è dappertutto! Bisogna darci dentro e resistere, anche se la situazione fa schifissimo.
RispondiEliminaE sperare che presto il lavoro torni ad avere lo stesso valore che aveva per i miei nonni.
Baci!
Penny :-)
PER MARCAVAL efficace disamina a cui aggiungerei che questo lavaggio continua ancora purtroppo
RispondiEliminaPER SUGAR FREE la crisi è quasi ovunque e cmq hai ragione bisogna lottare sperando che certi valori passati ma sani tornino di moda...
RispondiEliminaCiao ed a presto ;-)
La margherita della vergogna.
RispondiEliminaNon c'è nessuna possibilità di scelta in questa società che fa mercire tutto.
Cri
PER CRISTIANA Non posso che concordare tristemente con te
RispondiEliminaSei forte Daniele, le tue poesie sanno essere anche satire urbane che prestano voce a chi non l'ha.
RispondiEliminaCiao.
PER SARI grazie di cuore per le tue importanti parole
RispondiEliminaStile underground e temi drammaticamente attuali!Sei un grande poeta.
RispondiEliminaE ci son poi i petali "madre" "lavoratrice" "madre" "lavoratrice"... Perchè nel privato può anche succedere che se diventi madre per la seconda volta, in ambito di riordino delle posizioni ti riposizionino amorevolmente a casa: l'azienda necessita di diminuire il numero di dipendenti e puta caso trancia via le donne con prole...
RispondiEliminaCerco lavoro da mesi, e mentre mi sento ripetere che "è normale, ma che vuoi, c'è la crisi, hai una certa età", io vado "urlando" per colloqui che ho solo 38 anni e tanta esperienza nel mio ambito, HO DIRITTO A LAVORARE! È UN MIO SACROSANTO DIRITTO. È IL DIRITTO DI TUTTI, porca... Un popolo di rassegnati questa Italia.
Scusa lo sfogo Daniele. Un grande, Tu.
MR HYDE sono emozionato dalle tue parole grazie!
RispondiEliminaPER REGINA Ho una mia poesia che parla di questo problema e ti comprendo oggi è una Jung la il mondo del lavoro. Grazie per le tue parole sul mio video.
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