mercoledì 26 luglio 2017

L'Angolo del Rockpoeta®: "La Danza"

LA DANZA

Sbarre arroganti
Grate ed inferriate arrugginite
Soffocano i tuoi spazi

Danza suoni di una lingua libera
Canta ideogrammi di una libertà dipinta 
Su tele insanguinate e teloni bianchi macchiati
Di grondante sudore e olezzo di repressione.

Le mie sbarre sono l'invisibilità
Le mie inferriate sono il respiro sottrattomi

Uccidete il mio pensiero
Straziate la mia fantasia

Ho diritto di avere diritto
Ho diritto di avere voce
E voi
Voi non avete il diritto di sottrarre giustizia.

Povera gente
Subisce ricatti
Leggi non applicabili perché
Nessuno ti tutela.

Ispettori corrotti
Chi deve proteggerci si vende per 30 denari.

Morti veri e virtuali
Annegano dentro un dolore tangibile

Piedi scorticati da un cammino senza futuro
Voce afona per mancanza di uditorio
Mani piagate dall'arsura dei sentimenti.

E tu danza 
Sopra cocci aguzzi 
Poggia le tue mani
Come una carezza a fondo perso 
Su sguardi appuntiti, pungenti ed impietosi.

Senza speranza
Privi di futuro
Siamo tutti soltanto
Romantiche aspirazioni straziate
Da un cammino senza presente. 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

10 commenti:

  1. Sempre meno diritti e libertà.
    Serena giornata.

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  2. Buongiorno Daniele, ho scoperto il tuo blog grazie alla mia amica Sugar Free che recensice libri.
    Bella questa poesia, colpisce proprio dritta al cuore.
    Penso che continuerò a leggerti con piacere e perdonami se non passerò spesso ma sono una studentessa liceale alle prese con un miliardo di compiti!
    Un abbraccio, Lucrezia del blog https://traunlibroelaltro.blogspot.it/

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  3. Questo è un canto generale su tutti coloro -e sono tanti, troppi- chiusi dentro la sbarre delle ingiustizie. Siamo tutti noi, numeri di coda, che non abbiamo nemmeno il diritto di protestare perché quelli che dovrebbero rappresentarci nei confronti dei numeri di testa sono essi stessi marci e falsi e ci vendono per 30 danari come Giuda vendette Cristo. Lo hai scritto tu con veemenza e calore, dando voce al silenzio di tutti.
    Oramai ti conosco bene. La parte del tuo esser poeta, quella che salta agli occhi è la protesta, l'invettiva crudele, ma la parte più importante, quella che solo ben guardando nel profondo si riesce a vedere è l'estrema lirica contemplazione del mondo e delle sue miserie, la tua sensibiltà nel cogliere ogni aspetto della nostra generazione e di quelle passate e travedere un futuro incerto e nebuloso. È questa seconda enorme qualità che dà complessità ala tua poetica, che la rende nobile e superiore. Non abbiamo bisogno di lirici sdilinguimenti in poesie d'amore, ancor belle vivaddio ma povere di contenuti, quei contenuti sociali ed umani che debordano nelle tue poesie.
    Ho già espresso questo pensiero, ma ritengo uno dei momenti più felici della mie esistenza l'averti incontrato.

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  4. PER LUCREZIA in primis benvenuta in questa agorà! Ti ringrazio per le bellissime parole che hai scritto per la mia poesia. Verrò sicuramente a leggerti.

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  5. PER VINCENZO Sono anch'io ripetitivo ma riesci sempre a comprendere fino in fondo le mie poesie ed abbiamo anche in comune il modo di concepire l'importanza dei contenuti sociali in poesia oggi. La gioa di esserci incontrati è assolutamente reciproca.

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  6. Tutte le tue poesie vanno dritte al cuore perchè in esse esprimi il tuo disagio di fronte ai mali della nostra società. E' una poesia forte, cruda , diversa da tutte le poesie classiche che conosciamo , un modo di denunciare nuovo ed efficace. Un saluto

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  7. PER MIRTILLO14 ti ringrazio di aver saputo magistralmente cogliere ed apprezzare la mia poetica.

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  8. Poesia perfetta, specie all'indomani delle assurde sentenze sulla Trattativa dove per magia si è tolto il reato di partecipazione mafiosa.
    Siamo un paese incivile, non c'è niente da dire.
    Un abbraccio!

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  9. PER FRANCESCA quella di cui parli è l'ennesima vergogna perpetratasi ai danni del nostro Paese

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