Complimenti a Grillo ed ai vertici del movimento. Hanno rotto il giocattolo (ed infatti io non li ho votati) e così si torna al tempo passato ad una restaurazione vera e propria dove si ripropone la falsa contrapposizione tra il solito vetero centrosinistra legato alla finanza, alle banche ed alle Coop ed il solito immarcescibile centrodestra. Io ovviamente non andrò a votare al ballottaggio e visto che il sogno del movimento è finito tornerò molto probabilmente di nuovo, e come ho già fatto in passato, a far verbalizzare il mio "non voto" alle prossime consultazioni elettorali.
D'altronde per anni non mi sono sentito rappresentato da nessuno, poi ho creduto in questo nuova utopia che funzionava. Ma dopo un po' di tempo ci si è resi lentamente conto che le teste pensanti nel movimento davano fastidio (il primo caso fu Pizzarotti, gli ultimi quelli di Putti e la Cassimatis e molti altri). E questo per me e molti altri ancora iniziò ad essere un problema serio perché io scrivo e dico solo quello che penso senza accettare diktat di partito né diktat da parte di nessuno. E voi che mi leggete credo lo abbiate percepito ampiamente, io sono uno spirito libero e come tale mi comporto e voglio restare.
Il risultato è che Restaurazione fu. Potrei dirvi che mi sento tradito ma in realtà questa sensazione l'ho già metabolizzata a suo tempo quando Paolo Putti ed altri tre consiglieri pentastellati sui cinque comunali che il movimento aveva conquistato, giustamente lasciarono il movimento stesso. Quando si capì che "l'uno vale uno" non esisteva più, quando capii che gli scopi del movimento e la sua purezza politica stavano finendo.
Quello che fa più male è che si rischia di essere tornati indietro. anche a livello nazionale. ad oltre cinque anni fa, con un Berlusconi che torna alla carica ed un Renzi (Suo delfino a lui solo fittiziamente contrapposto) che si spartiranno il Paese così come a Genova dove sia che vinca Crivello (Csx e nome ahimè ben noto) che Bucci (Cdx) si spartiranno le spoglie di una città morente e sulla cui pelle di molti suoi cittadini brucia ancora la delusione di una speranza affossata dai vertici di un movimento che non c'è più, perché anche se si dovesse riprendere nei voti in futuro, è cmq cambiato e quei principi cardine che lo caratterizzavano sono stati abbandonati per arrivare a prendere il potere cmq in ogni modo.
Peraltro questo tradimento di alcuni principi basilari del movimento credo la gente l'abbia avvertito non solo a Genova o a Parma, ma in generale a livello nazionale, come i dati di queste amministrative sembrano aver dimostrato.
"Fidatevi di me"… :-)))
Quando un Movimento politico nuovo, pulito, senza colpe precedenti si presenta all'elettorato da una parte c'è normalmente il sospetto cui induce il neofita, che non ha una storia precedente, ma la speranza che qualcosa di nuovo in questo orizzonte trito e ritrito si stia presentando ti fa perdonare anche gli errori, sacrosanti, di inesperienza, quelli della Raggi per dire. Ma poi viene a mancare la cosa più importante, la trasparenza, l'onestà intellettuale, il caso di Parma, e poi la scomunica della candidata di Genova, scelta dal suo popolo pentastellato e scartata dal santone di turno, aggiunta a tante piccole cose, sfumature di contorno che ben mettono in luce quello che si aborriva UN SISTEMA, allora il giocattolo è bello che rotto. Penso che la morte di Casaleggio sia stata una mazzata definitiva per il Movimento. Grillo doveva essere solamente il magafono e non trasformarsi in mente, in capo carismatico, lui che altro non è che un giullare da palcoscenico.
RispondiEliminaSignori, cerchiamo di essere seri: siamo nella merda fino alle orecchie. Qui un buffone da circo, un saltimbanco che si improvvisa improvvidamente statista a 24 carati, dietro l'angolo un vecchio gozzovigliatore obsoleto che fa e disfa quella che all'inizio sembrava la nuova idea per il futuro, e nascosto nell'ombra come si addice ai latri e ai truffatori un pinocchio incompetente che pretende di sapere tutto lui, delfino di Berlusconi, democristiano riesumato dagli stracci di una prima repubblica finita a puttane, che adesso inciucerà col Berlu per riprendere in mano la tessitura di una trama che porterà la sua categoria a dettar legge per le banche ed i poteri forti.
E noi? Noi siamo gli imbecilli che non abbiamo capito mai niente. Grillo è il principale colpevole di questa gazzarra. È lui che sta tirando la volata al più improprio dei governicchi, il Berluschenzi. Era tutto già chiaro alcuni mesi fa quando dalla Francia venne l'attacco a Mediaset. Si capì allora che solo un governo favorevole al 100% avrebbe salvato il fondo schiena del Berlusca e che solo questo pagliaccio pinocchioso avrebbe potuto assumere quel ruolo.
Tutto come nelle favole, con la differenza che stavolta non ci sono i buoni a vincere alla fine, ma i mascalzoni.
PER VINCENZO: concordo su ogni tuo passaggio. Grillo poi non sa fare lo statista e sta, anzi ha distrutto tutto con il risultato che il Berluschenzi come lo hai originalmente chiamato tu, sembra davvero alle porte.
RispondiEliminaPer come la penso, non ci ha rovinati grillo o il b., ci ha rovinati il pd che non "mette giudizio" ma continua ad essere creduto e sostenuto da chi non vuole rendersi conto che a nessuno, in quella organizzazione, importa un fico secco del cittadino che pur vede patire e disperarsi. Imporre, questo è l'imperativo di questo partito che ha tradito ogni idea di uguaglianza e dignità personali.
RispondiEliminaCiao.
PER SARI: proprio perchè il PD è quello che tu descrivi la colpa di Grillo è ancora più grave ed evidente perché ha ucciso un'alternativa davvero della gente non lasciandoci più speranze.
RispondiEliminaIo non ci ho mai creduto, non mi sono mai fidato.
RispondiEliminaNon mi fido MAI delle cose che arrivano dal basso popolo che -chissà perché- si solleva di colpo.
la Storia insegna, non è mai successo nulla di buono :)
Moz-
PER MOZ: Vero, ma qui il problema non è stato il popolo, ma i vertici. Per qualche ragione a me poco chiara hanno deciso di affossare i principi che avevano portato a quel seguito di gente affamata di buon governo, onestà, competenza, serietà. Ed ora, quei principi come uno vale uno, e tanti altri sono svaniti.
RispondiEliminaSai, Daniele, secondo me un politico non dovrebbe mai pronunciare la frase "fidatevi di me", rivolgendosi agli elettori, quando ha deciso di avocare a sé soltanto una decisione: è una frase ambigua e fuoriposto, sembra alludere a complicità impresentabili, ad atteggiamenti paternalistici, a tendenze dittatoriali, ecc. ecc.
RispondiEliminaLo so, anche gli altri politici ne dicono di cotte e di crude, anche gli altri promettono sulla base di una fiducia che è spesso solo estorta, ma liquidare un problema con un "fidatevi di me" che significa "faccio tutto da solo" puzza di padre-padrone.
Questa è la mia impressione, impressione personale e, conseguentemente, anche politica.
Ciao,
:-)
Diciamo che in generale la politica italiana non funziona, ma la cosa non mi stupisce poiché essa è figlia di un popolo che non si preoccupa del suo paese, che preferisce calcio e veline all'impegno intellettuale, che non va a votare e poi si lamenta dell'andazzo generale.
RispondiEliminaCome dire: ogni popolo ha il governo che si merita.
Un abbraccio, Franny
Il vero vincitore è stato l'astensionismo, la maggioranza delle persone ha perso fiducia e sempre di più, non esprimono preferenze e questo deve portare a una seria riflessione.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER FRANCESCA vero ma molti attivisti del movimento volevano essere attori della cosa pubblica ma i vertici ad un certo punto sono venuti meno a tutti quei principi che permettevano di agire come cittadino in prima persona ed in prima linea
RispondiEliminaPER SABINA K: la penso proprio come te infatti quella fatidica frase Grillo l'ha detta annullando il voto popolare on line. Curioso no? Cancellà la volontà popolare e pronunciò la famosa frase "Fidatevi di me"… No comment
RispondiEliminaPER CAVALIERE OSCURO: questo astensionismo è colpa sempre secondo me, almeno a Genova, del movimento. Io avevo ben chiaro il polso dei cittadini Genovesi, molti dei quali si aspettavano un candidato scelto dal basso come sempre (Putti? Cassimatis, altri?) e si sono resi conto che ne arrivava uno imposto dall'alto senza neanche una ragione plausibile. Questo ha spiazzato molti in quanto alcuni di essi hanno seguito Putti, pochissimi la Cassimatis non ritenendola forse, a torto o a ragione, sufficientemente esperta e preparata, altri sono confluiti nella lega ma la maggioranza si è astenuta.
RispondiEliminaLa riflessione da fare, che faccio da anni, è perché in Francia c'è Melenchon all'11%, in Grecia ha vinto Syriza, in Spagna hanno Podemos, solo per restare in paesi dell'Europa del sud (con tutti i limiti che vuoi, ma questi hanno dei voti forti), e noi, sinistra radicale, abbiamo 2-3 % (5 sarebbe un successo). In parte perché il Movimento ha preso voti a sinistra, come a destra, ma ha bloccato di più il cambiamento a sinistra. E adesso, che piano piano deludono, trovo errato, che chi,ha una sensibilità di sinistra come la tua, ritorni ad astenersi. Certo, il sistema elettorale non aiuta, certo, ci facciamo conquistare solo da facce, figure merdiatiche, da Berlusconi a Grillo e Renzi (anche Benito Mussolini sapevo usare i mass merda dell'epoca, conoscendo forse gli italiani), ma non mi puoi dire "mi astengo", devi contribuire a creare, anche in Italia, qualcosa di nuovo a sinistra.
RispondiEliminaPER ALLIGATORE: tu sei tra quelli che mi conosce virtualmente da più tempo, sei un alligatore che sguazzava in quest'agorà anche in tempi passati e gloriosi per i blog. Sai che non mi voglio più accontentare. Vedi la mia adesione al movimento è nata non perché io avevo le loro idee ma per la prima volta loro avevano le mie. Nessuna ideologia preconfezionata, buonsenso, solidarietà, competenza e rimboccarsi le maniche. Non mi sembrava vero, ora sento solo un gran senso di nausea. hai detto bene in Spagna hanno Podemos che in parte si avvicina al movimento o meglio si avvicinava data la fine del movimento adesso.
RispondiEliminaAl momento non vedo altra soluzione ma prima che si torni a votare il tempo è lungo e vedremo se qualcos'altro nascerà. Ma stavolta la delusione è stata cocente, mi ci ero messo in gioco in prima persona rimanendo sempre indipendente nella mente ed essere pensante con la propria testa.
Sempre rimasto spirito libero, lo sono di nuovo con la differenza che adesso sono alla finestra per vedere chi raccoglierà i miei pensieri, le mie opinioni, i miei valori senza tradirli ancora.
Cambia. Non cambia? Resta tutto come prima? Oppire cambia?
RispondiEliminaIl solito dilemma italiano.
Io poi sono convinta che una volta su o quasi, son tutti uguali
PER PATRICIA MOLL: non tutti, Pizzarotti è un esempio positivo di come si puù non lasciarsi corrompere dal potere.
RispondiEliminaNon mi pronuncio, sono troppo amareggiato. Ai tempi delle larghe intese ebbi i conati di vomito. Oramai è qualche anno che mi affido alla speranza nel meno peggio. Se penso alle marce, alle manifestazioni cui ho partecipato in gioventù...
RispondiEliminaPER MASSIMILIANO ti capisco. Io però nom ho più intenzione di votare il presunto meno peggio.
RispondiEliminaA livello locale ci sono persone che meritano attenzione, io non rinuncio alla possibilità di esprimermi. Personalmente considero il voto un dovere civico. A livello Nazionale... bah
RispondiEliminaPER MASSIMILIANO: a livello locale anche io ho trovato persone serie solo che non sono arrivate al ballottaggio.
RispondiEliminaIdem. Purtroppo. Vincono i berlurenzi, sicuro, da una parte o dall'altra è uguale, stessa zuppa.
RispondiEliminaPER MASSIMILIANO: purtroppo sì, e la nostra città non ne trarrà beneficio alcuno, anzi...
RispondiEliminami trovi sulla stessa linea. già alle scorse europee il movimento non mi aveva convinto e non aveva avuto il mio voto. di qui a dire che tutto sia tramontato e perduto ce ne corre.
RispondiEliminaforse certi fatti aiuteranno a riflettere. del resto non è facile e la società non è ancora pronta. ciao
PER ANTONYPOE: il problema è all'interno del movimento ed io ero dentro e quindi conosco le cose dall'interno. Se Grillo & Co non faranno marcia indietro tornando ai principi fondanti del movimento al suo interno, che poi si riflettevano anche sul comportamento all'esterno, sarà dura che il movimento recuperi quella linea iniziale che stava portando i cinquestelle davvero a cambiare le cose. Certo il futuro può sempre riservare sorprese, speriamo….
RispondiEliminaIo non ho ancora l'età per votare, ma quando sarò maggiorenne andrò a votare senza se e senza ma.
RispondiEliminaVotare è un dovere, non solo un diritto. Poi i vari partiti hanno tutti del bello e del brutto, sta a noi scegliere chi vogliamo che ci rappresenti.
Baci!!!!
PER SUGAR FREE: mi piace il tuo entusiasmo, starà a te vedere se veramente troverai chi ti rappresenta e scoprire poi se davvero ti avrà rappresentato come promesso.
RispondiEliminaIo paro dal presupposto che votare è un diritto quanto un dovere e non votare non è sinonimo di protesta, è sinonimo di assenteismo.
RispondiEliminaChi, se non i cittadini, sono chiamati a esprimere il proprio giudizio per il paese?
E se ci troviamo in questa cloaca che ci sommerge è sempre colpa di chi ha non votato o di chi ha votato i soliti noti, gli amici di...
Detto questo, tu rimani uno spirito libero anche se vai a votare e anche il Movimento 5 stelle ha tradito la tua fiducia.
Scusa, ma che ti aspettavi da Grillo?
Fa più ridere ora che fa il politico di quando faceva il comico.
Uno che sbatte fuori dal suo partito chi non la pensa come lui è solo un buffone.
Poi per quanto riguarda le elezioni comunali, alcune città hanno deciso e hanno scelto la Destra e questo dovrebbe far riflettere.
Significa che il paese ha bisogno di rigore e che la gente è stanca di questa Sinistra lassista.
Aprite gli occhi gente, e andate a votare!
Un abbraccio.
PER OFELIA: ti posso garantire che fino ad un paio di anni fa il movimento era una cosa seria. Ok, votare è anche un dovere infatti io se non cambieranno le cose e nessuno più mi convincerò, andrò al seggio non prenderò le schede facendo verbalizzare la mia presenza ma al contempo il mio "non voto" perché nessuno mi rappresenta. Io non devo essere costretto a votare ad ogni costo anche turandomi il naso, altrimenti non siamo in una democrazia (ma la siamo ancora? Mah) ma in una dittatura dove esiste il candidato unico ed elezioni simulate.
RispondiEliminaIo sono sempre stato uno spirito libero, libero da indottrinamenti ed appartenenze politico -fideistiche. Concordo con te, il movimento è diventato una oscenità assoluta e l'ultima goccia si è avuta con la questione "Cassimatis" a Genova.
La gente non è stanca di una sinistra lassista, non esiste una sinistra se non in quei pochi soggetti minoritari che hanno idee cmq non sempre attuali ed attuabili.
Approvo la tua prima parte del tuo appello ossia "Aprite gli occhi gente" sulla seconda mi permetto una aggiunta ossia "Andate a votare" solo se siete sicuri (poi si può anche sbagliare) in base agli elementi che avete che chi scegliete rappresenti quello che volete che faccia. Non votate il meno peggio.
Un abbraccio e grazie del tuo commento che ha reso ancora più vivo questo dibattito qui in questa agorà :-)))
Io spero che se una persona sceglie di votare sia sicura al cento per cento di questa sua decisione e sia anche informata ma torno a ripetere che non votare è un'occasione sprecata per fare la differenza.
RispondiEliminaIl Movimento 5 stelle, perdonami, l'ho sempre sentito come partito delle grandi fregature: diecimila volte meglio allora i Radicali.
Grillo si è conformato benissimo all'andazzo generale, ma lo maschera con le sue pagliacciate come nel caso Cassimatis.
Non lo so dove andremo a finire se smettiamo di votare.
Vedo solo una possibilità e mi auspico che accada: scendere in piazza e mandare via questi politici a calci in culo.
Grazie a te per averci dato la possibilità di poterne discutere. Ho un post in mente che farò più avanti e che potrebbe interessarti!
PER OFELIA: parto dal fondo dicendo che lo leggerò con grande interesse come leggo peraltro ogni tuo post. I Radicali, eh qui rischiamo un revival nostalgico entrambi…
RispondiEliminaIl Movimento ti dico che all'inizio era diverso. Guarda Pizzarotti a Parma, Paolo Putti e la stessa Casssimatis a Genova erano persone della prima generazione di "grillini" e c'era gente che ci credeva come me. Poi da due anni a questa parte con le regionali in Liguria tutto è cambiato e potrei anche spiegarti come e perché almeno per la realtà di Genova vista dall'interno come è successo per me, ma voglio evitare querele :-))) Dico solo che Grillo ed i vertici hanno approvato un cambiamento di rotta su certi principi base uccidendo la democrazia dal basso che fino a quel momento si era realmente verificata.
Questione " Votare sì o no": il punto è proprio quello che hai sottolineato tu ossia sempre più gente non è convinta e non si sente rappresentata da chi si propone. Se a livello locale una lista civica, il conoscere più facilmente in più incontri un candidato potrebbe limitare un astensionismo cmq presente, a livello nazionale, e parlo anche per me, la vedo più dura.
Sempre un piacere dialogare con te
A conferma della regola una eccezione ci vuole n? :)
RispondiEliminaAnch'io seguivo i 5 Stelle ed ho contribuito a crearli in quel di Fidenza, poi dopo la vittoria a Parma è cominciato il cambiamento e ne sono uscito sbattendo la porta perchè non mi ci riconoscevo. E' un vero peccato perchè si poteva riuscire veramente a cambiare l'Italia. Anch'io non so piu per chi votare ma sotto sotto spero ancora che vincano le politiche sperando che serva a far saltare il sistema.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: abbiamo vissuto quasi lo stesso percorso là dentro. Io sono meno ottimista di te sul futuro ma spero tanto tu abbia ragione ed io torto.
RispondiEliminaPRE PATRICIA: certo che ci vuole e per fortuna che esiste :-)))
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