Scusate se in questo post non vi parlerò delle inutili e non vincolanti decisioni del G7 a Taormina, se non mi dilungherò sugli scandalucci italici di cui tutto sappiamo tranne quando finalmente i colpevoli pagheranno per quanto hanno commesso. e perdonate se non mi appassiono a gossip di varia natura e se di certi temi mi sono ritrovato a scriverne anni fa per poi vederli crescere e confermarsi adesso in tutta la loro nauseante ed impregnante esistenza e perdonate se non mi appassiono al remake del Patto del Nazareno tra l'altro (cosa di solito rara nei remake) messa in scena con gli stessi disgustosi attori protagonisti.
Quello che vedo, inoltre, è che trovare le notizie più succulente ed interessanti è sempre più difficile ed il popolino si rassegna sorridente sempre più senza batter ciglio. Questa poesia è di tre anni fa ma faccio fatica a non sentirla ancora attuale nei contenuti e, talvolta, anche drammaticamente marchiata a fuoco sulla mia pelle.
MONKEY BRAIN
Numeri pronunciati a caso
Escamotage insensato
Destino fittizio
Ciclo della vita preordinato
Ribellarsi impossibile
Cambiarlo impensabile
Fuggirne, l'unica soluzione
Estinzione personale
Il caos è qui
L'inferno è ora
Il Paradiso è oltre.
Degrado
Ipocrisia
Derisione terrificante di obbrobri sociali
E mi sono stancato
Di lottare per voi
Di credere ancora che qualcuno di voi possa capire.
Forse davvero l'Inferno è qui ed ora
E' questo volgare pianeta
Fatto di natura paradisiaca
Ed umanità variegata e clownesca.
Siamo soltanto scimpanzé involuti
Dotati di una scatola cranica che non sappiamo usare.
E' vero
Sono umano anch'io
E' vero
Esiste anche umanità nell'Umanità
Ma sono piccole e delicate eccezioni
Preziose come un fiore
Ma forse anche illusorie
Come i colori invitanti di una pianta carnivora.
Voragine di perdizione
Ci cado
Arrivo
Mi estinguo
E sono oltre
Nel vero Paradiso della Vita.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Probabilmente c'è veramente solo da estinguersi per andare oltre.. basta un minimo di sensibilità per soffrirlo questo mondo raccapricciante, ma non riusciamo a far scorgere che briciole di bellezza attraverso i nostri atteggiamenti, i nostri post, le nostre poesie, le nostre lacrime.. siamo disperati fuori posto, attaccati allo stupore che ci riempie occhi e cuore, nonostante l'insensatezza che tracima da ogni dove, ma non riusciamo a trasmettere gioia e meraviglia.. o forse si.. ma non basta a sollevare le sorti di un modo pazzesco, che se ne frega di tutto e tutti.
RispondiEliminaNoi continuiamo però, "piccole e delicate ecccezioni", a urlare nel vuoto, a viaggiare nel vento.
PER FRANCO: il tuo finale mi avvolge in una commozione immensa. Ok, non arrendiamoci.
RispondiEliminaNon è possibile che tu l'abbia scritta tre anni fa questa pittura meticolosa e profonda della nostra così applaudita civiltà di nobilissimo lignaggio, ma certamente l'hai scritta ieri sera. Siamo sprofondati in un letamaio e ci viviamo dentro. Penso che la maggioranza lo abbia capito ma non si fa niente per cambiare. Delle due l'una: o il 90% dell'elettorato va a votare scheda bianca facendo cadere nel ridicolo l'intera classe di politicanti, oppure il 90% vota con il cervello e sbatte fuori questi mestatori di fango. Ma chi salvare, cioè chi votare?
RispondiEliminaIo non vedo un granchè a disposizione.
La tua poesia è sempre precisa e calzante. Più che un'invettiva stavolta hai documentato con estrema chiarezza una realtà che mette spavento.
Chi, come te come me come tutti coloro che ancora e sempre hanno a cuore le sorti di questa povera terra, non può che rabbrividire e chiedersi: ma cosa posso fare per sollecitare le coscienze di tutti? Qiello che stai facendo, Daniele: continuare a battere questo tamburo, battere forte, sempre più forte con la soeranza che piano piano le coscienze si risveglino dal torpore cui i massmedia la TV di Staterello ci rimbambiscano quotidianamente e venga a galla definitivamente la ragione.
Non siamo gorilla, basta ricordarcene.
Molto attuale!
RispondiEliminaTi auguro una serena giornata.
PER VINCENZO: Ed invece ti confermo che ha tre anni questa poesia. Ed io continuo, nonostante quello che vedo, a cui assisto quotidianamente, e che a volte ti farebbe venire voglia di gettare la spugna ma è più forte di me, non posso mollare e devo continuare a martellare forte nella speranza che le coscienze dormienti possano svegliarsi ed una volta sopite, sbarazzarsi di tutto quel caravanserraglio che i media propinano loro.
RispondiEliminaGrazie sempre per le tue parole stupende sulle mie poesie,anche queste sono energia per continuare.
PER CAVALIERE: purtroppo sì è vero, è attualissima.
RispondiEliminaNon riusciamo ad esser un paese normale ed i nostri politicanti stanno lottando per non esserlo . Ora son tutti d'accordo per andare a votare col sistema tedesco. Che sian tutti d'accordo già mi fa dubitare che sia una buona legge. e da quello che ne so con questo sistema ,voterai uno e alla poltrona andrà un altro, praticamente non cambia niente ..ahahahah !!! Ci pigliano per i fondelli e rido per non piangere . Ciao
RispondiEliminaPER RE ANTO R: concordo, c'è ben poco da stare allegri.
RispondiEliminaMa io non sono ancora uno di quelli che scappa via, sai?
RispondiEliminaSono qui per rimanere e comprendere i giochi dei numeri buttati a caso e così sia, per cercare di sfruttare il tutto, o per non rimanerne schiacciato.
Mi dispiace per il popolo, ma è altresì vero che la stragrande maggioranza di esso è passiva.
Moz-
PER MOZ: vero, la maggior parte del popolo è passivo
RispondiEliminaCome dice anche Vincenzo.. non rimarrebbe che una dimostrazione di massa alle politiche... o non va nessuno, o tutte schede bianche... ma questa è ancora utopia... purtroppo..
RispondiEliminaPER FRANCO: un'utopia che per diventare realtà dipenderebbe dal popolo, un popolo consapevole.
RispondiEliminaLa tua poesia, come sempre, ha una musicalità unica.
RispondiEliminaÈ vero, il mondo sta andando alla deriva ma sono quelle piccole preziose eccezioni di cui parli che ci spronano ad andare avanti e a vedere il bello in questa miseria culturale, etica e sociale.
Un abbraccio,
Ofelia.
PER OFELIA; ti ringrazio profondamente per quanto hai scritto sulla mia poesia. Vero, sono quelle piccole e preziose eccezioni che ci devono spronare a non arrenderci.
RispondiEliminaSono le eccezioni che ci salveranno a lungo andare.
RispondiEliminaQuando popolo bue si risveglierà dal torpore perchè non potrà più... sedersi!
Comunque tre anni fa, tre secondi fa, domani... è ancora realtà
Ciao!
PER PATRICIA. spero anch'io che queste preziose eccezioni possano essere decisive. Grazie per le tue parole!
RispondiEliminaScimpanzé involuti attirati dai colori di piante carnivore...metafora del vuoto mentale e affettivo di una massa frustrata che cerca soddisfazioni egoiche, pronta a rimangiarsi ogni ribellione o anelito di giustizia, per opportunismo.
RispondiEliminaO si tratta solo di arrocarsi su un punto di vista? Chi è completamente nella verità?
Ottimo testo che condivido e apprezzo per la sferzante capacità di scuotere, complimenti!
PER ROSANNA GAZZANIGA: una massa frustrata ed ora diventata rassegnatamente pigra purtroppo Grazie, hai sempre delle parole incisive ed emozionanti per le mie poesie.
RispondiEliminaribellarsi è possibile. trattasi di scelta intima e non prevede né pretende alcun cambiamento della "realtà" circostante. buon giorno
RispondiEliminaPER ANTONYPOE: quella di cui tu parli è una ribellione personale che consiste nel cambiare anche i piccoli fatti quotidiani della propria vita, ma per un vero cambiamento la presa di coscienza deve necessariamente essere collettiva.
RispondiEliminaper un vero cambiamento la razza umana non è ancora pronta. in prospettiva è ragionevole. ma occorreranno centinaia d'anni o millenni. ciao
RispondiEliminaPER ANTONYPOE: si rischia l'estinzione allora prima del cambiamento, poco consolante. Ciao.
RispondiEliminanon mi aspetto consolazioni e preferisco ringraziare benedicendo. perdona le puntualizzazioni: il mio modo di dialogare e esprimere
RispondiEliminaPER ANTONYPOE: io intendevo dire che i tempi da te riportati non permettono di avere speranza di cambiamenti e che è più facile che si assista ad una estinzione dell'uomo. Io penso che i tempi non siano ancora maturi ma che possano essere meno lunghi di quelli da te previsti. O quantomeno me lo auguro :-)))
RispondiEliminaIl paradiso è oltre.
RispondiEliminaOltre il male, lo schifo, l'indifferenza e tutto quello che l'umanità produce di cattivo.
Però esiste.
Quindi rimbocchiamoci le maniche, salviamo quanto c'è di buono e andiamo a cercarlo.
Un abbraccio, Franny
PER FRANCESCA; grazie davvero un bel commento!
RispondiEliminaUn abbraccio
Sììì condivido Francesca, cerchiamo quello che c'è di bello intorno a noi, e non arrendiamoci mai!!!
RispondiEliminaIo la sento la tua rabbia e il senso d'impotenza e li condivido anche se non saprei esprimerli con le tue parole.
RispondiEliminaNon so se ci sia un paradiso...oltre e mi accontenterei di una piccola oasi di pace.
Un abbraccio.
Cri
Esatto. E' dura ma non bisogna mollare mai, effettivamente viene da abbattersi ma poi bisogna stringere i denti per difendere le cose belle e la libertò di pensiero ... dici poco!! :)
RispondiEliminaPER SPEEDY 70: condivido anche se non sempre è facile riuscirci.
RispondiEliminaPER CRISTIANA: ti ringrazio di come avverti il mio sentire. Io da utopista sognatore vorrei che tutto il mondo fosse una meravigliosa oasi di pace.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: è dura ma con persone come te, come voi, la fatica si sente ma meno e si riesce a lottare ancora.
RispondiElimina