Scozia ed art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Cos'hanno in comune questi due temi per accomunarli?
Apparentemente nulla.
Sul primo possiamo osservare purtroppo come ancora esista una maggioranza sia pure risicata di conservatori e come il passo dalla restaurazione al cambiamento vero e reale, richieda ulteriori lotte, denunce, prove e sacrifici.
Sul secondo, possiamo osservare in primis come Renzi eviti il problema dicendo che non si deve limitare tutta discussione sul Job's Act all'art 18 e che altre sono le cose importanti. Ok, allora, non tocchi quell'articolo e discutiamo tutti sul resto della (presunta a mio modo di vedere) sua proposta di riforma.
In seconda battuta vorrei farvi una domanda: trovate logico sentirvi dire che semplificando i licenziamenti si stimola ad assumere? Io, onestamente, trovo questa realtà quasi pari ad un ossimoro, soprattutto poi in questo periodo storico in cui si versa in una crisi profonda e nel quale le imprese licenziano appena possono ma ad assumere altro personale non ci pensano per niente. Io credo che si stimolino le assunzioni facendo crescere la domanda interna, abbassando il costo del lavoro (ma non i salari, i costi reali del lavoro!) e ridando così fiducia al consumatore ed al Paese nel suo insieme.
Fatta questa piccola digressione concludo il post tornando al tema iniziale. Cosa accomuna queste due notizie?
Semplice, la manipolazione dell'informazione o, meglio, il tentativo evidente di manipolare le opinioni delle persone: Sulla Scozia, Ezio Mauro di Repubblica fa un intervento on line dove dice, in un video, che la vittoria dei NO è un chiaro segnale contro i nazionalismi. Ora, si fosse trattato di un referendum per l'indipendenza della Liguria, posso capire che quel suo commento avrebbe avuto un senso, ma sulla Scozia che di fatto è già uno Stato per molti aspetti, parlare di sconfitta della deriva nazionalista, lo trovo davvero patetico e mostra la paura che molti hanno di poter vedere nuove realtà libere ed indipendenti e fuori dal "Sistema".
Idem per l'art 18 dove tolte le dichiarazioni dei protagonisti che non possono essere travisate od omesse, i fondi di molti opinionisti e pseudo giornalisti sono quasi tutti asserviti alla tesi di Renzi e del suo Governo che di democratico ha davvero poco.
Ecco, la paura ed il servilismo filo europeista, o se volete filo BCE ed amichetti vari, è quello che unisce le due notizie e soprattutto il commento delle stesse ed il livore misto a paura (una paura scongiurata per quanto concerne la Scozia al momento) di vedere realtà e politiche libere e sociali avere la meglio contro un conservatorismo violento ed un Periodo di Restaurazione che dura ormai da tempo e che solo molto lentamente forse si riuscirà ad erodere per poi sgretolare definitivamente.
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Scozia, articolo 18 e non solo: come osservi, tranne alcune figure ineliminate, lo sfondo è al servizio del potere dominante, infine. Figure ineliminate e ineliminabili? No, negli stati intermedi come il nostro, che, eliminando anche le informazioni minime al momento ineliminate, possono andare verso il peggio. E in questa direzione c'è un forse contrario a quello che hai espresso - ma forse lo taci.
RispondiEliminaBentornato Romeo! Un contrario positivo intendi? Se ho inteso correttamente il tuo commento, forse un segnale contrario e positivo esiste, ma la lotta resta dura e l'esito finale cmq resta incerto e difficile.
RispondiEliminaho lasciato personali impressioni sul post citato che non avevo avuto occasione di leggere, qui ribadisco che c'è una derelitta "controabitudine" di caricare il lavoratore (sempre più solo o mal assistito) di situazioni che non sarebbero nemmeno contemplate dalla normativa, luoghi . materiali . composizioni - tutte già decise e sigillate, ormai per mangiare si deve assumere tutto il pacchetto senza possibilità di rifiuto. Molto, molto amaro ...
RispondiEliminaRaymond