mercoledì 15 settembre 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Bravo O Cattivo Ti Tirano Le Pietre

Ricordate quella famosa canzone che diceva: "Tu sei buono e ti tirano le pietre, Sei cattivo e ti tirano le pietre ecc..."?

Trattasi di un testo quanto mai attuale e che calza perfettamente a pennello con la storia di cui vi parlerò adesso.

Siamo in un paesino tra Torino e Vercelli dal nome buffo, Maglione, ma la storia di cui sto per narrarvi, di buffo non ha nulla.

Lui ha 12 anni, si chiama Alessandro Gitaru, romeno ed era scappato di casa per non andare più a scuola.

Messa così, la notizia rischia persino di prestare il fianco ai soliti detrattori che vorranno mettere in luce come gli extracomunitari ( anche se oramai i romeni tecnicamente extracomunitari non lo sono più) siano sempre gli stessi....

Peccato che abbia, per ora, omesso la motivazione di questa fuga, motivazione che cambia radicalmente l'angolazione da cui osservare la vicenda, o meglio, cancella ogni alibi stereotipato per chi avesse avuto intenzione di servirsene.

Alessandro, infatti, non voleva più tornare in classe perché bersagliato da atti di bullismo a causa..... dei suoi alti voti scolastici.

Eh già, non é il solito scansafatiche, lavativo, pelandrone, come tanti ragazzini italiani viziati, ma é bravo, studia e si impegna (come i voti dello scorso anno sono lì a dimostrare).

Per fortuna tutto é finito bene, l'hanno ritrovato presto ed in buona salute ed immagino, adesso, che si agirà per risolvere la situazione creatasi all'interno della sua classe.

E' grave e triste dover notare come prima il razzismo si basasse su radicati stereotipi per avere alibi e scusanti, mentre adesso invece non si avvale neanche più di quelli ma esce semplicemente allo scoperto senza pudore.

Sì, parlo di razzismo, perché se é vero che a prescindere dalla nazionalità capita che i più bravi siano presi di mira, e peraltro sono cmq da stigmatizzare sempre tutti i fenomeni di bullismo, siano essi blandi o invece più gravi e seri, in questa circostanza, a mio parere e da quanto sembra evincersi, l'appartenere ad un "mondo diverso", credo abbia fatto la differenza tra un cmq fastidioso bersagliare il più capace per invidia e stoltezza ed invece agire in modo più feroce al punto da aver realmente terrorizzato questo ragazzo.

Ed in una scuola pubblica sempre più in ginocchio, ora ai pochi docenti sopravvissuti ai tagli della Gelmini, si chiede anche di avere sei occhi e mille orecchie per essere sceriffi o meglio guardie giurate a capo di una classe da sorvegliare prima ancora che plasmare in direzione di un'istruzione per il domani.
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19 commenti:

  1. Caro Daniele,
    il problema è che il bullismo non è solamente razziale, è bullismo e basta. I bravi a scuola non venivano chiamati "secchioni", un termine spregiativo, ancora prima che il problema razziale si presentasse? Non è forse vero che gli idioti hanno come loro unica risorsa la prepotenza?

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  2. il razzismo è una brutta cosa che non si serve di stereotipi.
    è un gioco che non hai mai fine: se tu vai bene a scuola, sei un secchione. Se tu vai male, sei un asino. Se tu sai conversare, diventi logorroico. O se non parli, sei asociale. Non si vince MAI a questo gioco. La gente decide se tu vai bene o se no. Non puoi farci niente. Tu parli di razzismo, io parlo della vita comune.

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  3. È vero che il bullismo è sempre esistito, ma è anche vero che oggi c'è molta più paura nel fermare questi bulli, perché i loro genitori sono quasi sempre più bulli dei figli.

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  4. Come dice poco più su Enrica, il bullismo è a prescindere dal razzismo.Poi se le due cose si mettono insieme peggioriamo a caduta libera...

    Credo diverse cose Daniele.
    Credo che i genitori dovrebbero cominciare a capire che mettere al mondo un figlio comporta delle responsabilità dal punto di vista educativo.
    Credo che i genitori dovrebbero smettere di viziare i figli "con il cellulare" già dalle scuole elementari.
    Credo che i genitori dovrebbero fare come una volta: il maestro o prof si lamentava dello studente e lo studente a casa prendeva il resto delle botte.

    C'è troppo permissivismo e i figli sono messi al mondo e poi abbandonati come non si dovrebbe fare neppure con un cagnolino.
    Questi sono i risultati.

    Se in più ci aggiungi insegnanti incompetenti ed incapaci di mantenere la disciplina...abbiamo il quadro completo e desolante!

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  5. Concordo anch'io che il bullismo sia tale prescindendo dalla nazionalità, però qui il razzismo, che c'è, è venato da caratteristiche ancora peggiori; il razzismo verso questo ragazzino è doppio in quanto, come romeno, non solo viene considerato extracomunitario ma sfugge pure a quelli che sono i "canoni" dello straniero ed è, pertanto, uno straniero non riconoscibile in quanto tale e quindi, per alcuni, ancor più pericoloso.

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  6. Bullismo, razzismo, sessismo, fascismo, comunismo ... parole dietro le quali nascondere la violenza della società contemporanea. I prepotenti troveranno sempre un ismo da issare come vessillo.

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  7. Il ragazzo rumeno era uno fuori dagli schemi, quelli del rom ignorante e cattivo come dice Silvana giustamente e allora ecco le pietre, ma succede anche qui da me, vicino Bari, che i bravi vengono osteggiati e questo perchè è un' epoca dove cultura non è sinonimo di evoluzione e di realizzazione, dato che imperversano persone ignoranti e fiere di esserlo ( in politica, in televisione, nella chiesa....) la cultura è diventata una discriminante terribile e fonte di insuccesso;se sai sei un perdente,meglio essere furbi e ammanicati che colti e scolarizzati.
    E mi associo a quello detto da Spes:ci sono genitori che diseducano i loro figli e contribuiscono a questo degrado sociale.
    E vabbè,speriamo che cambi....

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  8. perché i loro genitori sono quasi sempre più bulli dei figli.
    dice Alessandro, e mi ha tolto le parole di bocca. Ciao Daniele.

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  9. PER IL BALLO DEI FLAMENCHI: mi torna alla mente un passaggio di Working Class Hero di Lennon: '"They hit you if you are clever and they despise the fool, till you're so fucking crazy and you can't follow their rules".

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  10. Che mi ricordo, negli anni in cui io andavo a scuola e di anni ne sono passati tantissimi ormai, il bullismo nei confronti dei bravi esisteva già, penso che non sia il colore o la nazione da cui provieni a fare questi atti cosi incriminati, forse il tutto lo reputo a una cattiva educazione da parte dei genitori, ricordiamoci sempre che se in un campo il grano non cresce non è sempre colpa del terreno ma del contadino che non è presente e non cura la sua semina, ciao

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  11. Sapevo della notizia. Ma non sapevo che il ragazzo fosse romeno. Forse la cosa non è stata pubblicizzata a sufficienza perchè i romeni sono tutti...brutti e cattivi?
    Ciao a presto.

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  12. Ciao Daniele
    questa scuola, la nostra scuola dovrebbe essere una delle colonne della democrazia e invece è lasciata allo sbando e poi le conseguenze si vedono...
    un saluto

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  13. Stupendo quello che hai scritto Daniele!

    Enrica, penso che Daniele sappia benissimo cosa sia il bullismo a prescindere dal razzismo. Ma ha messo di proposito la nazionalità proprio per rompere certi stupidi e assurdi luoghi comuni sui romeni, e non solo. E comunque il bullismo di solito avviene sui ragazzini più fragili e diversi.

    QUindi immagino quello che potevano dire su questo ragazzino, visto la società razzista nella quale crescono e i discorsi di tanti genitori...

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  14. Bravo, Daniele! Io non aggiungo altro, perché non voglio trascendere in pubblico!

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  15. MI PIACE QUELLA CANZONE, ma mi ero fermata alla musica... grazie per avermi scritto un po' del testo. Il resto me lo andrò a cercare :)

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  16. Purtroppo tutti questi atti di di cattiveria e di prepotenza sono sempre esistiti a scuola: violenze psicologiche, esclusione da certi gruppi per ragioni d'invidia, diffamazioni e botte.

    Quando avevo dodici anni ed ero in seconda media, un mio compagno di classe molto scalmanato, e in piena crisi ormonale, mi sottopose a molestie vere e proprie. Una volta arrivò persino a sbattermi al muro, in classe, di colpo, tentando di allungare le mani. Lui ovviamente era più forte di me e tendeva anche a picchiare (mi presi due forti cazzotti su un braccio) e faticavo a difendermi, anche se, avendo un bel caratterino, non mi sottomettevo. Però avevo paura. Ebbene, tutti fingevano di non vedere, era come se non succedesse niente. E ti assicuro che non frequentavo una buona s cuola, non un luogo degradato.

    Scrivo questo per dire che, allora, di simili cose i giornali non parlavano, mentre adesso sì. Ecco la differenza.
    Senza dubbio, poi, per un immigrato si aggiunge anche il problema razziale, che diventa una scusa in più per chi vuole commettere certi atti. Se è rumeno lo si insulta anche in quanto rumeno, cioè ci si approfitta di una sua "diversità" per colpirlo.

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  17. Correggo errore: intendevo scrivere "ti assicuro che frequentavo una buona scuola, non un ambiente degradato".

    Era la scuola media migliore della mia città.

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  18. PER ROMINA: il fatto che se ne parli é sicuramente positivo. Il fatto che quanto ti é successo sia accaduto in una scuola fatta di ragazzi di "buona famiglia" non mi stupisce affatto. Pazzesco che nessuno prendesse le tue difese. A me non é mai accaduto di vedere cose simili, ma so che né io né altri miei ex compagni di scuola (medie o superiori che fossero) avremmo permesso che accadesse.

    Tornando al caso del post, quello che volevo mettere in evidenza é come cmq oramai certi episodi accadano senza neanche provare ad occultarli o ammantarli di alibi biechi e vergognosi, ma pur sempre alibi. Ossia, come hai perfettamente scritto tu " se é rumeno lo si insulta in quanto rumeno, cioé ci si approfitta di una sua diversità per colpirlo".

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  19. Daniele@ Tornando al caso del post, quello che volevo mettere in evidenza é come cmq oramai certi episodi accadano senza neanche provare ad occultarli o ammantarli di alibi biechi e vergognosi...

    Infatti sono pienamente d'accordo con te.
    In realtà, si tratta di un tema molto interessante e complesso perché coinvolge una questione grave, che è sempre esistita ma di cui purtroppo, fino a poco tempo fa, non si parlava.
    Adesso, col problema del razzismo, oltretutto stimolato da una schiera di politici "disinvolti", quell'eterno problema si sta arricchendo di altre sfumature.

    Ne vedremo delle belle, perché è ovvio che molti figli d'immigrati dovranno patirne tante e non troveranno difese.

    Ciao!

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