Questa poesia la possiamo collocare, forse, in un futuro prossimo..... Per es. un ipotetico Marzo 2020...?
Nigger!
Mi chiamo Farouk
Mio nonno era un immigrato
Mio padre un magistrato morto nell'esercizio delle sue funzioni
Ed io un semplice poliziotto
Lo Stato ha dimenticato mio Padre
La criminalità dilaga
La povertà é la regola
E la classe dominante vive in poche aree protette nel Paese
Come fossero dentro riserve
Ma di ricchi...
Mio nonno era uno sporco negro
Mio padre un negro magistrato
Temuto
Da alcuni rispettato
E dalla mafia ucciso.
Ed Io sono solo uno sbirro negro
Perché alla fine negro lo resti sempre.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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Ciao Daniele,
RispondiEliminaHai detto bene: Istigati.
I due mister B in questi anni hanno martellato gli italiani con la loro propaganda. E pensare che un tempo si diceva che gli italiani non erano razzisti ed era vero, ora invece regna la paura dell'immigrato.
Ciao e Buona Giornata
La cultura dell'odio nella discriminazione delle minoranze è oramai l'unico, se non il solo, ideale che molti ( lamaggioranza) degli italiani credono valido.
RispondiEliminaTutto tesi in una guerra che ha un solo nemico:la difesa dei prorpio interessi a discapito della comunità,istigata da una stampa fatta di slogan e senza senso critico obbiettivo.
Le differenze ci sono sempre state e ci saranno e il capoverso dell'art 3 della Costituzione era stato scritto per arginare questa naturale propensione al giudizio delle diversità, ma questo Stato di "poltrone" da difendere si è scordato della base sulle quali è poggiato e cioè su un popolo che deve essere guidato verso l'Unità e non la frammentazione sociale e culturale.
E non ci scordiamo che tutti noi abbiamo, come il "nigger", scritto sulla pelle quello che rappresentiamo che non dovrebbe essere fonte di pregiudizio ma occasione di scambio.
La tua poesia fotografa la realtà dei fatti che è quella della superficie che orienta e non della profondità che insegna.
Bravo come al solito a dare voce ai disagi di un'Italia disagiata e divisa e di un mondo che arranca.
Un abbraccio
Una poesia stupenda! E anche molto verosimile. SPECIALMENTE QUANDO SCRIVI: E la classe dominante vive in poche aree protette nel PaeseCome fossero dentro riserve Ma di ricchi...
RispondiEliminacomplimenti per la poesia!
RispondiEliminaio credo che sia in gran parte colpa anche dell'ignoranza che ormai sta coprendo il nostro paese e altri paesi
un saluto
PER ERNEST: Grazie!
RispondiEliminaE' vero, l'ignoranza é pericolosa.
Bellissima! Una delle mie preferite da quando ti leggo. Grande nella sua semplicità.
RispondiEliminaLa posso linkare su facebook?
PER JANE: certamente ma mi raccomando con tanto di nome cognome e nick che facebook é tentacolare e pericoloso LOL! :-)))
RispondiEliminaè tutta la storia di questi anni e il suo riverbero sul futuro...
RispondiEliminamarina
Ignoranti e poveri, se restano ignoranti e poveri sarà sempre a vantaggio della classe dominante; se poi si fanno guerra fra loro, per chi comanda è ancora meglio.
RispondiEliminaL'aggettivo che mi è balenato in testa per primo per definire la sensazione che ho provato nel leggere questa tua poesia è "raggelante".
RispondiEliminaE' raggelante perché è ricca di drammaticità ed angoscia quanto di veridicità. E ci pone bruscamente di fronte al dato di fatto che questo Marzo 2020 sembra essere praticamente alle porte...
Hia fatto caso che ogni santo giorno ci si scontra tra persone anche care e familiari sui temi dell'immigrazione? certo che ci hai fatto caso! hai notato che quasi mai si giunge ad un parere sereno e comune? certo che si! allora dove andiamo a ricercare la ragione se non in una cultura di fondo che non tutti possono vantare, e che quando questa manca e in più si aggiunge a un pizzico di egoismo, ogni buona ragione per far capire che queste persone meritano di vivere tra noi solo in quanto tali spesso sono nostre parole lanciate al vento.
RispondiEliminaC'è bisogno sempre di un nemico esterno per compattare iol fronte comune:si fa leva sulle paure dell'uomo comune, si crea lo spauracchio per distogliere l'attenzione dai fatti veri , reali che affliggono la popolazione.Il servizio di ieri sera di anno zero sugli aiuti comunali solo agli italiani è stato un pugno nello stomaco.E' proprio quello che vogliono:mettere gli uni contro gli altri.E a guadagnarci sono solo coloro che, come hai splendidamente definito,vivono nelle riserve da 40 milioni di euro aggiungo io...
RispondiEliminaUn abbraccio
Mk
Bellissima poesia come sempre daniele,spero che leggerai questo commento! Il finale è veramente molto forte e pieno di significati!
RispondiEliminaUn caro saluto e...buon 25 aprile, Fabio
RispondiEliminaMi oppongo a questo futuro.
RispondiEliminaNon lo voglio!
Buon 25 aprile Rockpoeta, vivilo per le strade della Superba ricordando e facendo memoria!
RispondiEliminaNonostante tutto, anzi proprio per quello, buon 25 aprile rockpoeta.
RispondiEliminaBuon 25 aprile Daniele, e un augurio per una nuova e forte resistenza, di cuore.
RispondiEliminaCaro Daniele, il brindisi poteva andare molto meglio. Avessimo messo Berlusconi nel titolo avrebbe resistito di più. E ciò mi fa tristezza. Ancora non abbiamo focalizzato il problema.
RispondiElimina