Questo post vuole essere un'inchiesta portata avanti dall'Incarcerato e da me non solo sulla realtà delle carceri in Italia ma soprattutto su alcune situazioni su cui L'incarcerato ed io stiamo lavorando insieme per cercare di porci e porvi delle domande alle quali speriamo che si possa presto dare concreta risposta.
Avevamo già parlato di problema carceri sia parlando della drammatica storia di Niki Aprile Gatti sia denunciando certe realtà che accadono nei carceri italiani ma in modo preponderante a Sollicciano.
Al riguardo vi rimando a due miei post che prendevano spunto da altrettante denunce e proposte serie dell'Incarcerato
Si dice che l'unione fa la forza. Ci proveremo.
Ed ora entriamo nel vivo del post:
Oreste Cacurri, brillante carriera come direttore carcerario: prima a Livorno dove i morti all'interno di quell'istituto di pena (morti sospette) non sono mancati....
(un caso su tutti: Marcello Lonzi e ancora)
Poi trasferito (leggasi: promosso) nel luglio 2003 a Sollicciano, dopo la morte di Lonzi. Fino a febbraio del 2004 tutto é tranquillo poi la situazione precipita e questi sono i dati:
ANNO 2004
-2/03/2004 DETENUTO MAROCCHINO CAUSE “ DA ACCERTARE “ VIENE RINVENUTO SENZA VITA NELLA BRANDA CON UN RIVOLO DI SANGUE NELLA BOCCA (“FORSE” MORTO X OVERDOSE DI FARMACI)
- 11/06/2004 KHALED ALGERINO 34 ANNI IMPICCATO (IL GIORNO PRIMA UN ALTRO DETENUTO AVEVA TENTATO IL SUICIDIO ED è STATO SALVATO IN EXTREMIS)
- 21 GIUGNO 2004 GIUSEPPE MAZZANTINI 30 ANNI “ NON ACCERTATA” VIENE TROVATO MORTO NELLA CELLA, DALL’AUTOPSIA NON EMERGE NULLA DI MACROSCOPICO , AVEVA USUFRUITO DI UN PERMESSO PREMIO, ERA RIENTRATO, SOTTOPOSTO A VISITA MEDICA STAVA BENE E’ RIENTRATO IN CELLA ED E’ STATO TROVATO MORTO NEL LETTO
ANNO 2005
DARIO B 73 ANNI FIRENZE IMPICCATO
ANNO 2006
21/03/2006 SANTO TISCIONE 45 ANNI SUICIDIO
20/12/2006 SORIN R. 32 ANNI IN ATTESA DI GIUDIZIO (CARCERAZIONE PREVENTIVA) ERA LI’ DA DUE MESI IMPICCATO
ANNO 2007
-25/06/2007 DETENUTO IRACHENO 24 ANNI “DA ACCERTARE” MORTO NELLA CELLA SUL LETTO IN APPARENZA ARRESTO CARDIACO
L’ANNO 2008 …….
Niki Aprile Gatti (e come sappiamo per lui,il carcere è stato un "mezzo" per farlo fuori)
ANNO 2009
30-01/2009 M.B. DETENUTO ITALIANO 60 ANNI “SUICIDIO”
24/04/2009 IHSSANE FAKHEDINE 30 ANNI “DA ACCERTARE” MUORE DOPO UN PERMESSO AL RIENTRO VISITA MEDICA STAVA BENE, SI E’ MESSO A DORMIRE NEL POMERIGGIO VIENE RINVENUTO MORTO NEL SUO LETTO…….. UN MALORE
27/05/2009 SAMIR MESBAH 36 ANNI SUICIDIO (ERA IN UNA CELLA SINGOLA…….)
11/06/2009 ANNA NUVOLONI 40 ANNI “DA ACCERTARE” (LA STORIELLA DELLA MOZZARELLA)
07/07/2009 DETENUTA DI PISA DI 27 ANNI CAUSE “DA ACCERTARE” NON HA SEGNI …..
Peraltro anche quest'anno come anche nel mio post del 12 luglio già sopra citato avrete potuto osservare, le morti in pochi mesi a Sollicciano sono state altissime ed alcune di queste ancora dubbie per quel che riguarda la causa che resta da accertare.
I dubbi insorti anche da parte di altri su Cacurri non sembrano semplici illazioni: aveva già ricevuto un avviso di garanzia a Livorno per questo caso anche a seguito di fatti che hanno portato a certe conclusioni
E Cacurri non sembrerebbe essere il solo responsabile: vogliamo parlare del Garante che dovrebbe essere nel carcere di Sollicciano una sorta di "Sindacalista" dei detenuti e soprattutto dovrebbe vigilare contro atti di tale natura compiuti dagli agenti di polizia penitenziaria? E badate che queste realtà non sono denunciate da nessuno, neanche dalla Sinistra. Perché? Forse in primis perché i detenuti sono scarti della società e non vale la pena considerarli a prescindere dal motivo per cui sono in carcere (se permettete invece un pedofilo é una cosa, uno che ruba un autoradio é un'altra....cmq nessuno dei due va pestato lo stesso anche se sul primo io avrei delle remore....ma infatti IO non faccio il direttore di carceri!) o forse, come qualcuno sostiene, perché il Paladino dei carcerati a Sollicciano ha la tessera del PD? Questo potrebbe anche spiegare forse il perché anche Associazioni che si occupano dei detenuti come per es. Antigone, non parlano mai apertamente di omicidi dentro le mura carcararie....?
Sono tutti interrogativi che per alcuni é sorto spontaneo porsi e che sarebbe importante trovassero risposta.
I carceri sono sovraffollati, e questo é un problema.
Chi é in carcere, non é che per forza sia un santo. E su questo siamo d'accordo.
Su quello che non sono d'accordo é che questo giustifichi torture e pestaggi senza ragione (sono in carcere per scontare una pena che non ha come corollario botte e sevizie, ma ove possibile casomai, un tentativo di riabilitazione per la società) e soprattutto osservare come questi pestaggi siano quasi sempre ad opera non di criminali incalliti (di cui forse si temono ritorsioni pericolose...) ma giovani con reati non gravi (alludo per es a Manuel Eliantonio di Piossasco morto in circostanze molto sospette a Genova nel carcere di Marassi) quando non perfino giovani che non sono neanche in carcere per scontare una pena ma, come era per Nicki, sono semplicemente in attesa di essere ascoltati per capire realmente la loro posizione.
La sensazione che atteggiamenti psicotici deviati si mischino a volte a "suicidi" creati ad hoc per coprire certe realtà scomode (come nel caso di Nlki per es.) potrebbe in effetti nascere in ognuno di noi.
Certo é che, a prescindere da responsabilità soggettive di Cacurri, vedere promosso un Direttore che non sa cmq controllare i propri agenti e fare gustizia nel caso alcuni di loro tengano o abbiano tenuto comportamenti non ortodossi e ancora non rimuovere da Sollicciano un Direttore che ha una percentuale di morti nel suo Istituto superiore credo alla media nazionale, lascia cmq perplessi.
A questo punto io e L'incarcerato, candidamente, ci chiediamo: perché Il Sig. Cacurri non si dimette? Perché lo lasciano al suo posto?
A voi la parola, potete commentare liberamente ma con civiltà.
Daniele Verzetti Rockpoeta e L'Incarcerato
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Daniele
RispondiEliminaveramente un post degno della tua e di quella dell'Incarcrato BRAVURA!!
Che posso dirVi???
Povero Niki .......
e poveri tutti gli altri... mi piange il cuore....
(Grande Inchiesta)
Grazie ad entrambi
Ornella
Carissimo,in Italia pochi come voi danno un nome e un cognome a persone che oggettivamente hanno la responsabilità di quello che avviene.
RispondiEliminaPochi come voi hanno il coraggio di "indagare" su un fenomeno preoccupante e molto sviluppato a Sollicciano.
Pochi come voi cercano la verità su cose scomode che ci mettono davanti il famoso dilemma:ma uno che delinque che diritti ha?
Pochi come voi sanno dare voce a chi ha la voce in gabbia.
Pochi come voi hanno a cuore certe situazioni in nome di una solidarietà umana che non deve avere pregiudizi.
Molti come noi devono cominciare a pensare...
Perchè non si dimette il dott. Cacurri? Perchè probabilmente ha tanti per non farlo:una è la assenza di denunce dirette,controlli e eventuali procedimenti amministrativi o indagini,poi forse l'impossibilità di vedere in questo un problema per cultura e per carattere e in ultimo l'apparato italiano burocratico che in questioni delicate come l'avere a che fare con una parte della società che non interessa a molti( tranne parenti e avvocati) non vuole mettere il naso.
Io ho fatto l'avvoicato penalista e so che oltre le mura del carcere avvengono cose che il mondo non sa e non vuole sapere, in fondo non se lo meritano ( e perdonatemi l'ironia)?
In un mondo dove gli onesti non fanno carriera e si sentono perseguitati, in cui i furbi vanno avanti e sono impuniti ( che in galera ci vanno sempre i soliti noti) chi vuoi che pensi a chi la legge l'ha violata?
Solo pochi come voi (e forse noi)
Grazie per il vostro impegno.
Un abbraccio.
Complimenti per l'inchiesta che state portando avanti. Le ingiustizie che avvengono nelle carceri sono spesso considerate ingiustizie di serie B. Invece è proprio dal tollerare queste ingiustizie che una civiltà muore.
RispondiEliminaComplimenti ancora
Le ingiustizie, limitiamoci a chiamarle così per pudore, sono un fatto gravissimo e fotografano la civiltà di un paese. Gli Stati Uniti, non a caso nel loro periodo recente peggiore (vedi Bush/Cheney and co.) avevano Gunatanamo. C'è una correlazione strettissima tra il livello di democrazia e il livello di giustizia nei carceri. Non vederlo o ignorarlo è folle. Le carceri italiane non fanno eccezione e rispecchiano fedelmente il livello di salute della nostra democrazia: diciamo entrambe comatose, per non dilungarci.
RispondiEliminaCerto Cacurri dovrebbe dimettersi, ma si potrebbe anche sospenderlo in attesa di accertamenti. E' pur sempre un dipendende pubblico che evidentemente non svolge ad hoc il suo lavoro. Invece di proporre indulti, si dovrebbe andare a spulciare la lunga lista di morti delle carceri e chiedersi cosa accade, perché si vuole insabbiare, cosa c'è dietro... perché si fa tanta fatica a parlarne
RispondiEliminaNon ci sono parole per descrivere le nefandezze che avvengono all'interno di quelle che Goffman chiamava le istituzioni totali, luoghi dove l'individuo perde ogni dignità, umana e sociale...
RispondiEliminaE i casi più eclatanti, quelli che riescono a raggiungere - almeno finché non diventano troppo scomodi - i telegiornali, anziché essere uno spunto per fare autocritica e da lì ripartire per migliorare un sistema malato, diventano l'ennesima occasione per assolvere i presunti (?) responsabili e lasciare le famiglie nel dolore e nella costernazione, davanti a uno stato che non le protegge come dovrebbe.
Purtroppo al cittadino medio i problemi carcerari non interessano. E' triste ma è così.
RispondiEliminaMa in uno Stato che non si indigna nemmeno per Aldrovandi, Cucchi e Sandri, in altre nazioni ci sarebbero state altre condanne e molte più dimissioni.
Non per fare l parte del diavolo, ma un decimo del mio pensiero va anche alla categoria delle guardie carcerarie. Un lavoro che più di tutti somiglia ad una vera propria detenzione. Mi vine in mente Don Raffaè del grande Fabrizio, per questo dico che una parte sana di lavoratori anche in quel terribile compito esiste. Un abbraccio e complimenti.
RispondiEliminaQueste sono cose che si dimenticano, Bruno Vespa non ha mai portato in TV il plastico di un carcere
RispondiEliminaComplimenti a te e a l'Incarcerato.
RispondiEliminaD'accordo con Oscar Ferrari...
E queste sono le carceri italiane. Non oso immaginare ciò che succede in quelle dell'Iran, dell'Eritrea e paesi simili dove gli incarcerati e le incarcerate scompaiono e nessuno ne sa più niente.
RispondiEliminaSì, un'iniziativa utile ed umana, oltre che umanitaria, anche se sono scettica.
RispondiEliminaUccidere detenuti non mi pare la soluzione migliore per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri.
E' semplicemente orribile.
Notte Daniele.
Volevo permettermi di aggiungere che vero che Vespa non ha fatto un plastico ma mi preoccupa molto il silenzio di Santoro su questo problema.
RispondiEliminaL'inchiesta che abbiamo fatto spero che sproni qualche giornalista nel porre delle domande scomode al direttore Cacurri.
Se n giornalista non fa domande scomode, mi dite che cane da guardia del potere è?
E ancora, trovo fuori luogo, dopo questo articolo pieno di sangue, solidarizzare con le guardie.
Ora non mi sembra proprio il caso.
PER GIANS:Ascolta il fatto che sia un lavoro duro non giustifica la violenza. Spesso poi sappiamo che molta gente che sceglie certi lavori ha già il prurito alle mani...
RispondiEliminaComunque è sempre bene distinguera fra chi fa seriamente il suo lavoro e chi invece ha la smania dell'autorità.
RispondiEliminaLa maggior parte dei baschi blu provengono dal Meridione, forse è uno dei modi più semplici per emigrare e non entrare in certi sistemi tipici del Sud...
Caro Bruno, tu non mi conosci. Ma chi mi segue sa bene come la penso a proposito dei meridionali che scelgono come ultima spiaggia l'esercito. E ricevetti critiche sia dal punto di vista di destra che di sinistra. Daniele lo sa bene.
RispondiEliminaMa ripeto che forse si dovrebbe leggere bene questa inchiesta perchè ora parlare del "disagio" delle guardie carcerarie è davvero fuorviante.
Rimaniamo in tema, e cominciamo a pretendere di far luce su queste morti sospette che si ripetono sistematicamente a Sollicciano. E pretendiamo che qualcuno vada dal direttore Oreste Cacurri a chiedere spiegazioni!
Perchè sennò io e Daniele abbiamo fatto un lavoro inutile.
Guarda, mi riferivo al commento di gians mi pare, secondo me distinguere è sempre importante.
RispondiEliminaPoi sono d'accordissimo sul fatto che bisogna fare luce su questi fatti molto gravi, figuriamoci il contrario.
Effettivamente non ti conosco quindi non sapevo la tua opinione a riguardo ma non dev'esser molto positiva, a vedere da quanto scrivi...
Per quello che riguarda il discorso delle guardie carcerarie, credo che i primi a dover chiedere conto degli errori dei loro colleghi siano loro. Ma purtroppo questo è il paese del corporativismo.
RispondiEliminaPer tornare al tema: complimenti a entrambi. Anche io e il mio "team", nel nostro piccolissimo, ce ne stiamo occupando, e sicuramente nel prossimo futuro faremo riferimento al vostro lavoro e cercheremo di diffonderlo.
Intanto ti segnalo questa piccola inchiesta condotta da Jonathan Grass. Si tratta di un autore satirico della rivista ScaricaBile (http://scaricabile.blogspot.com), che però qui dimostra una esemplare serietà ed equilibrio nel mostrare i fatti. Uno stile sobrio, perché non c'è bisogno di alzare i toni quando le immagini e le parole denunciano l'orrore.
Il pezzo, sulla morte di Marcello Lonzi e le successive indagini (o non-indagini):
http://www.alla-fonte.it/joomla/italia/morti-in-carcere-il-caso-lonzi.html
E' un pezzo eccezionale! Un vero post d'inchiesta. E ti faccio i miei più sinceri e totali complimenti per l'ottimo lavoro svolto.
RispondiEliminaState trattando un tema ostico, problematico e troppo spesso inviso o ridicolizzato da tanti in questo paese. E nessuno si rende conto che su queste questioni si misura prima di ogni altra cosa la reale tenuta democratica delle istituzioni.
Mi auguro solo che qualche grande firma, di quelle che arrivano dove la rete non può arrivare per la propria natura, si lasci trascinare da articoli come questo.
Ancora complimenti!
Caro Rock...come non farvi i complimenti per il vostro impegno,per la vostra serietà nell'affrontare questi temi cari a chi nella democrazia e nel rispetto delle persone ci crede?
RispondiEliminaQueste persone al vertice di Istituzioni che dovrebbero "custodire" chiunque entri,hanno invece fatto carriera sulle loro difficoltà e sulla loro vita....
Non vado avanti....
Ottimo lavoro, perchè non lo facciamo 'girare nella rete'?
RispondiEliminaun caro saluto,
angela
perchè non si dimette? perchè in questo paese è tutto così, più rubi, più ti mischi in affari sporchi, più sei colluso con associazioni mafiose, e più fai carriera.. ormai qui non si parla più di destra o di sinistra.... C'E DEL MARCIO IN DANIMARCA!!!!
RispondiEliminaCazzo come sono colta... dall'albero!!
Capisco a cosa ti riferisci quando parli di prurito alle mani, quelle persone li non le giustifico, ma chiaramente come te non ne faccio un fascio.
RispondiEliminaPER ANGELA RICCI: ok fate pure girare il post mettenedo il link in giro.
RispondiEliminaPER ALESSANDRO TAURO: Grazie! Cerchiamo di far uscire fuori verità che sono nascoste dentro luoghi inaccessbili e abbandonati da tutti. Non é facile per questo le tue come le parole di voi tutti qui sono di sprone e di conforto per andare avanti e non mollare.
Grazie davvero Alessandro.
Daniele
Grazie per il tuo coraggio e altruismo nel denunciare pubblicamente questa come altre ingiustizie ed arroganze del potere che fanno scontare ai deboli le sue inefficienze. Un augurio di cuore che possa smuovere tante coscienze
RispondiEliminaBravi bravi
RispondiEliminaHai fatto bene a scrivere questo post. La situazione delle carceri, ciò che avviene nelle carceri, è una delle testimonianze, non certo la sola, del degrado del nostro Paese.
RispondiEliminaUn aggiornamento sul caso Bianzino, su cui scriverò un altro post, tutto archiviato. Probabilmente non si saprà mai ciò che è veramente successo.
Ciao a presto.
Giusta e opportuna la tua denuncia. Come sempre, dai voce a chi non è ascoltato; per questo, grazie anche all'Incarcerato. A nome di chi forse ha sbagliato, ma merita comunque giustizia e non violenza.
RispondiEliminaPER LA VOLPE: grazie per le tue segnalazioni e per essere anche tu sensibile a questo tema al punto da volerlo trattare anche nei tuoi/vostri spazi virtuali.
RispondiEliminaCaro Daniele non ho parole per ringraziarti di questa iniziativa che conduci insieme all'Incarcerato...mi è arrivata tramite facebook e spero che se ne parli sempre di più, in carcere muoiono persone di cui non si parla mai, li trattano come numeri, è una cosa che fa veramente paura...era da un po' che volevo venire a trovarti ma sono stata molto impegnata perchè nel carcere dove insegno la popolazione detenuta è aumentata e io le classi piene, questo significa che ogni cosa che faccio devo farla per tutti i detenuti e la mia vita è una corsa continua...ancora grazie e chiedimi pure sostegno se ne avete bisogno...sai dove trovarmi...comunque ti faccio anche TANTI AUGURI DI UN NATALE SERENO....Carmela (ps. sul mio blog c'è il calendario 2010 fatto dai miei detenuti ed è stampabile se vuoi prenderlo per qualche iniziativa ne sarei felice...scrivimi pure se servo a qualcosa....ciaoooooooooo
RispondiEliminaPER CARMELA: Grazie di queste tue parole. Sono contento che Facebook ogni tanto sia utile anche per cose importanti. So del tuo impegno dentro le carceri e persone come te sono davvero importanti e straordinarie. Grazie
RispondiEliminaDaniele
Ho letto di un'altra morte sospetta nelle carceri, un 31enne nigeriano spirato per "cause naturali". Stranamente era testimone di un pestaggio dietro le sbarre, sfiga vuole che sia morto a soli 31 anni...
RispondiEliminaPER BRUNO: Già ed anche un suicidio a Salerno ieri....
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