Metti una sera a Teatro. Teatro della Tosse. 2984. Tra le interpreti Marina Remi attrice e blogger genovese. Tra gli interpreti tanti della "Tosse" che già ho visto altre volte.
Poesia che riflette lo spettacolo, il libro di Orwell e le mie sensazioni. Tutti in tuta anche noi spettatori....
IL FUTURO OGGI
Messaggi pubblicitari della grande mente.
Tute tutte uguali
Ed io cerco chi amo
Con sguardi attenti.
Ricerca vincente
Mostro segni distintivi che non mi hanno ancora tolto
Da sotto la tuta:
Braccialetti
Orologio
La luce dei miei occhi...
"Sorridi stronzo, e divertiti! Qui tutti si divertono!
Gioca con quest'ultimo modello di cellulare!"
Oscurità
Torce
Polizia
Pestaggi
Torture
Rincorse
Occultamento del passato
Manipolazione dell'oggi.
E se lo capisci
Cancellato!
E se lo combatti
Riprogrammato!
Disperazione
Senza le mie poesie
Senza i miei affetti
Vorrei morire
Ho paura.
Paura ma non rassegnazione.
Terrore ma non annientamento.
Se uscirò vivo da quel luogo
La mia disperazione sarà rabbia!
Buio
Monitor ovunque
Stralcio di canzone
"I can read your mind".
E ti chiedi
Ora so resistere perché forse é finzione.
Ma domani?
Se domani fosse quest'oggi?
Buio
Paura
Disperazione
Presunzione.
Presunzione di credere
Che non mi schiaccerebbero.
Per essere torturato comunque
Tanto vale resistere.
Riprogrammato mai!
Pronto a morire; Quello sì!
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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Carissimo,nessun dubbio che non saresti riprogrammato mai;i poeti sono fuori gli schemi sempre, per via della loro anima e dello sguardo che hanno sulle cose del mondo come quello che hai tu.
RispondiEliminaMa sai? forse hai ragione, tentano di programmarci e non ci resta che provare a resistere e sotto la tuta della sopravvivenza provare a vivere, provare a farlo battere il cuore,tentare di averla ancora una coscienza.
Un abbraccio
Dovrebbero pubblicarla in tutto il paese come "Il canto del Resistente" (con tanto di R maiuscola)!
RispondiEliminaPER ALESSANDRO TAURO: Grazie Alessandro. Emozioni che spero destiono coscienze. Ci provo, anche perché é quello che sento e quindi non posso che scriverlo e "pubblicarlo" su questo blog.
RispondiEliminaMi sa che ti sei superato questa volta...ma ci devo riflettere bene, prima di affermarlo con certezza!
RispondiEliminaDaniele è meravigliosa!!!!talmente realistica che vedo le persone muoversi tra i tuoi versi....Riprogrammarti, annientarti, è impossibile!!!!..La tua arte resterà immortale per sempre....Ti ammiro davvero...mi COMMUOVI SEMPRE...DEVI ESSERE UNA PERSONA DAVVERO SPECIALE oltre che un poeta straordinario!!!!!un abbraccio Claudia
RispondiEliminaMagari potremmo finire tutti così, chissà. Sempre che il 21 dicembre del 2012 non ci spazzi via tutti.
RispondiElimina;-)
Poesia bella, intensa e molto inquietante, Daniele.
chi sono io per no commentarti? lo meriti! Il conformismo gioca brutti scherzi caro Daniele, ora si prova sempre di cambiare anche solo un briciolo di pensiero, che porta al vedere come cosa normale, qualsiasi atteggiamento da umanoide. Il difficile è darne prova personalmente nei fati non scritti di ogni giorno. Un abbraccio.
RispondiEliminaSi concordo con chi ha detto che un artista non può essere riprogrammato.
RispondiEliminaTira diritto per la tua strada, ciao.
Daniele! Questa poesia è superba, ma se mettiamo che a quel teatro dovresti esserci pure te?
RispondiEliminaPER PRINCICCI: Grazie, sono davvero senza parole!
RispondiEliminaPER ENNE: e se il 21 dicembre 2012 fosse proprio una guerra mondiale? PS: ho visto il film, é brutto. Quella data é solo un pretesto per fare un film di puro catastrofismo ed effetti speciali. Io, che reputo cmq quella data, una cosa seria, storica e che merita rispetto, ho trovato quel film ridicolo e sciatto.
PER Il MASSIMO: Grazie, ci provo. Non é facile, ma ci provo.
PER L'INCARCERATO: Sei troppo buono. Certo mi piacerebbe moltissimo trovarmi a recitare le mie poesie in quel luogo come in altri simili ad esso; non posso nascondere che é così :-)))
Come temevo.
RispondiEliminaAllora l'Unno se lo va a vedere con gli amici.
Notte, Dani.
Daniele è da un po che manco dal web e quando torno mi trovo questo capolavoro. Bisogna che mi assento più spesso :)
RispondiEliminaDavvero, trasemtti delle emozioni intense, a tratti sono inqietanti certi pensieri, ma la forza che trasmetti alla fine: "Riprogrammato mai!Pronto a morire; Quello sì!" è una cosa potente.
Oppressione, quella stessa che ho sempre sentito leggendo Orwell, e forse anche il senso di oppressione che voleva comunicare lo spettacolo teatrale... e poi la tua forza che riesce ad emergere sempre, a resistere... quel guizzo di luce che illumina il buio e contrasta il buio che sembra invadere il mondo. Ecco quello che ho sentito leggendo.
RispondiEliminabuona giornata Daniele, e un abbraccio
Quoto Alessandro...
RispondiEliminaBuon fine settimana
Ho riflettuto: è così.
RispondiEliminaSiamo sicuri di non essere in via di riprogrammazione?
RispondiEliminaIntanto la tv è il più potente riprogrammatore per le menti scarsamente critiche che sono la maggioranza. Quelli che corrono appresso al Rotolone Regina per l'Europa sono sempre di più. Orwell ci ha messi sul chivalà e il Grande Fratello non userebbe mai i metodi della tortura e della riprogrammazione forzata; infatti usa quella subliminale. Il Grande Fratello ci riprogramma tramite il mezzo mediatico e i riprogrammati hanno già superato il 50%.
daniele, che ne pensi del No-B-day del 5 dicembre?
RispondiEliminaPER INDIEROCKER: penso che si dovrebbe lottare tutti ogni giorno e che una singola giornata per fare la parata di politici, sindacalisti, ecc... sia inutile. E' inutile fare una giornata da "leoni" (finti secondo me) e poi tornare tutti a casa senza aver concluso nulla.
RispondiEliminaSono per l'azione, un'azione costante, quotidiana, insistita, e non solo contro il Cav ma anche contro tutti quelli che stanno facendo marcire questo Paese. E non sono solo nel PDL...
Un grosso ciao!
Daniele
PER GUISITO: in primis benvenuto in questa Agorà!!!
RispondiEliminaDetto questo, hai ragione quando dici che purtroppo anche più del 50% degli Italiani é stato mediaticamente e subliminalmente riprogrammato. Io però non permetto che questo accada anche a me.E per fortuna di Resistenti al programma di riprogrammazione ce ne sono ancora molti.
Ciao ed a presto :-)))
Daniele
Il fatto è, caro Daniele, che prima l'America e poi il papiarca ci hanno condotti nel Paese dei Balocchi, dove impera l'edonismo,il lunapark delle veline e delle escort, del "Se vuoi essere milionario", del se hai tre ville sulla Costa Smeralda sei qualcuno altrimenti sei una cacchina, della ragazzina che se non mandi un book a qualche potente non hai successo, etc.
RispondiEliminaAnche quando il cav. sarà estinto il Paese dei Balocchi rimane. Non so se mi sono spiegato.
che bella dichter!
RispondiEliminacomplimenti!
PER GUISITO: hai ragione, io questo lo sostengo da un pezzo. Purtroppo certi danni sono stati fatti. Spero non siano irreparabili.
RispondiEliminasempre più rock.
RispondiEliminal'era dei "prolet" si serve dei vaccini, occorre pianificare...siamo troppi...il grande fratello aspira a diventare figlio unico
RispondiEliminaun bacio a te
lori
Ciao Daniele, ho avuto i brividi nel leggere la tua poesia. Arriva dritta allo stomaco, ancor prima che al cuore...
RispondiEliminaE' veramente bella: un invito a non farsi omologare in una società superficiale di belle statuine e yes-men, a non farsi mettere in fila. Come sempre la resistenza è il nostro pane quotidiano. Un abbraccio, Fabio
RispondiEliminaE tutto un rinnovarsi nei tempi..sempre in peggio.
RispondiEliminaMa è giusto sperare per non disperare.
Bravo Daniele.
Buona serata
mah, quasi una riprogrammata me la faccio fare...
RispondiEliminaSe domani fosse quest'oggi? in realtà tutto è così veloce che oggi è già domani... non si può mai rimanere a guardare... cambia subito scena...
RispondiEliminaUn'attualità spietata anche in poesia..
Un caro saluto... poeta del domani...
Fly
Significativa questa rappresentazione teatrale tutti vestiti con le tute, anche gli spettatori.
RispondiEliminaStupende le parole della poesia, sotto quella tuta ci sono ancora i simboli della propria personalità e dei propri sentimenti.
Si, tanto vale resistere a queste torture, è la forma di lotta che ci porterà a vincere.
Bravo Daniele, questa mi piace molto.
Un bacio
meravigliosa poesia. peccato non esserci salutati, grazie. un abbraccio forte. marina
RispondiEliminaPER MARINA ELISABETTA (Remi); Mi spiace non sapevo se potevo cercarti e dove e non volevo fare casini lol
RispondiEliminaGrazie a te e ancora complimenti
Daniele
Chissà che invece di una poesia non sia una premonizione...
RispondiEliminaCome sta la Marina che non la si legge più??!? ;-)