Leggete qui sotto il link che vi lascio.... E per fortuna che la Royal Society ritiene sia giusto mettere dei paletti o meglio diciamo stabilire regole precise.... http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/ambiente/effetto-serra/geo-royal-society/geo-royal-society.html
Intanto a Genova Videocracy lo proiettano solo al Cinema Ariston, in centro in un vicolo vicino a Piazza De Ferrari (Vico San Matteo), un cinema piccolo: ha due sale ma hanno una capienza davvero ridotta; niente distribuzione nelle due multisale gigantesche genovesi. Cmq ci sono film che non hanno avuto la "fortuna" di una censura di quel livello e che forse non sono stati visti da tanti nonostante lo meritassero, film che sono per me ugualmente importanti.
Uno di questi l'avevo perso ma ho avuto la fortuna di poterlo vedere (e pure a gratis LOL!) ieri sera al Cineplex al Porto Antico nell'ambito di una rassegna che il PD ha realizzato, di film evidentemente ritenuti di un certo spessore ( per es cito Terra Madre di Olmi proiettato qualche giorno fa).
Davvero un'iniziativa valida devo ammetterlo. Il film "recuperato" é Fortapasc di Marco Risi, film che racconta l'ultimo periodo di vita del giornalista Giancarlo Siani, anzi scusate del "giornalista-giornalista" Giancarlo Siani.
Oggi forse abbiamo Saviano che é, se volete passarmi questo neologismo, uno "scrittore-giornalista" ma di giornalisti veri ce ne sono pochissimi. Per essere giornalisti veri ci vogliono due prerogative: la qualità per saper fare il proprio lavoro ed il coraggio di farlo sapendo fare e volendo fare le "domande giuste", quelle che non si devono proprio fare...
Ripenso alla fine del film, alla sua morte, ad appena 26 anni. Oggi, tutto come allora, solo con ancora più intrallazzi, più giochi di potere e con la criminalità organizzata che si é evoluta diventando un' impresa multinazionale e quindi abbandondando certi "atteggiamenti " da bulletto del quartiere da parte dei suoi boss che ora usano internet e fanno affari con mezzo mondo.
Altra riflessione, forse già fatta anche da queste pagine, é che oggi chi scrive o vuole parlare di verità, può avere in sorte il rischio di una fine "peggiore" di quella di Siani: quella di essere isolato, rifiutato, emarginato, cancellato con un click magari, e non ucciso. Se vieni ucciso sei una vittima, quindi acquisti rispetto, hai più peso e si parla di più delle inchieste o cmq delle cose che dicevi da vivo (meglio tardi che mai...) se vieni tenuto in disparte e magari anche dileggiato e diffamato, non sei più credibile e quindi puoi dire qualunque cosa che non sei più una minaccia.
Ecco la paura più grande per chi cerca la verità o la vuole denunciare per i torti che ha subito: essere lasciato solo. Come Petra Reski, giornalista tedesca di cui parlai qualche post fa, o Saviano (tentativo di dileggiarlo fallito per ora, e quindi sono arrivate le minacce reali...).
Permettetemi una conclusione amara: a chi cerca la verità, oggi negano anche la "soddisfazione" di poter morire per mantenere una dignità futura.
Vivere nel nulla, e urlare con voce muta perché gli altri sono diventati sordi e non ti sentono é una condanna terribile, peggio della morte.
PS:Voglio lasciarvi con 10 domande che L'Incarcerato, blogger che molti di voi già conoscono, ha messo sul suo blog e che pone alle Istituzioni. Sarete sorpresi ( ma forse no) nel vedere che di Berlusconi ed Escort non si parla.... Questo per restare anche in tema con il mio post e con quelle che sono "le domande giuste".... (almeno secondo me)
LE DIECI DOMANDE ALLE ISTITUZIONI ITALIANE:
1) Perché e come è morto Niki Aprile Gatti
2) Perché e come è morto Paolo Borsellino
3) Perché e come è morto Attilio Manca
4) Perché e come è morto Pier Paolo Pasolini
5) Perché e come è morto Aldo Bianzino
6) Perché e come è morto Marcello Lonzi
7) Perché e come è morto Manuel Eliantonio
8) Perché e come è morto Ihssane Fakhreddine
9) Perché e come è morto Gianluca Di Mauro
10) Chi e Perché ha lasciato morire i ragazzi della Casa dello Studente all’Aquila
A queste io mi permetterei di aggiungere:
a) Chi ha interesse che certe realtà succedano?
b) Chi lascia isolato Pino Masciari?
c) Chi ha interesse alle stragi di Stato?
------------------------------------------------------
PS:Voglio lasciarvi con 10 domande che L'Incarcerato, blogger che molti di voi già conoscono, ha messo sul suo blog e che pone alle Istituzioni. Sarete sorpresi ( ma forse no) nel vedere che di Berlusconi ed Escort non si parla.... Questo per restare anche in tema con il mio post e con quelle che sono "le domande giuste".... (almeno secondo me)
LE DIECI DOMANDE ALLE ISTITUZIONI ITALIANE:
1) Perché e come è morto Niki Aprile Gatti
2) Perché e come è morto Paolo Borsellino
3) Perché e come è morto Attilio Manca
4) Perché e come è morto Pier Paolo Pasolini
5) Perché e come è morto Aldo Bianzino
6) Perché e come è morto Marcello Lonzi
7) Perché e come è morto Manuel Eliantonio
8) Perché e come è morto Ihssane Fakhreddine
9) Perché e come è morto Gianluca Di Mauro
10) Chi e Perché ha lasciato morire i ragazzi della Casa dello Studente all’Aquila
A queste io mi permetterei di aggiungere:
a) Chi ha interesse che certe realtà succedano?
b) Chi lascia isolato Pino Masciari?
c) Chi ha interesse alle stragi di Stato?
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Per Votarmi Su OKNotizie: http://tinyurl.com/l2c3un
Caro Daniele, i giornalisti giornalisti non esistono più, o almeno quelli che ci vivono di questo lavoro. Oramai i giornalisti non hanno più la vocazione, per loro è diventato un lavoro come un altro. Aspettano che esca qualche notizia ansa e ne fanno un articolo. Un vero lavoro di fabbrica.
RispondiEliminaPer fortuna, grazie ad internet, esiste il giornalismo dal basso e sono sicuro che presto sostituirà il giornalismo tradizionale. Ci vorrebbe un salto di qualità e arrivare a fare delle inchieste vere, sono convinto che stiamo andando verso la direzione giusta e quando è così, si rischia anche.
Ma questa è una forma d'amore che molti di noi hanno:l'amore per la verità.
Ti ringrazio per aver postato le dieci domande rivolte alle istituzioni, la lista è lunga ma come ho detto nel mio post, oltre al caso singolo, dietreo queste domande si celano la mafia, la massoneria, l'intera classe politica corrotta e sottostante alla criminalità organizzata, l'ingiustizia sociale, insomma se dovessero rispondere dovrebbero azzerarsi e ricostruire tutto daccapo.
Ma forse è meglio parlare di Noemi e Berlusconi, la gente preferisce questi tipi di bersagli. Alla fine sono cose che ci fanno ridere, meglio la spensieratezza che la responsabilità.
Grazie Daniele, sono contento di poter contare sempre su di te!
PER INCARCERATO: già, oggi, sempre per citare il film (il titolo é una citazione...) esistono solo "Giornalisti-Impiegati"
RispondiEliminaGrazie a te di essere sempre attento e vigile, eccolo un vero "Giornalista-Giornalista"
eccomi trovare il tuo blog è stato complicato storia troppo lunga hihihih cmq grazie per essere passato ...e buon pomeriggio
RispondiEliminagiornalisti giornalisti è merce rara, si scive solo quello che qualcuno vuole che si dica,sembra che nessuno voglia porsi delle domande e quel che è peggio nessuno si prende la briga di rispodere, accettiamo tutto con troppa indifferenza, dovremmo reagire con più forza non singolare ma collettiva. Dietro un omicidio bisogna sempre vedere che ci guadagna e li trovi il colpevole sempre
RispondiEliminaPER CARMINE VOLPE: giusto, ma il dramma é quando vedi che a guadagnarci sono in tanti, tra cui anche coloro che dovrebbero essere dalla nostra parte, dalla parte della legalità...
RispondiEliminaSecondo me molti giornalisti dovrebbero fare altro...purtroppo l'amore per la verità non alberga in loro e così il discredito per questo mestiere è quasi totale.
RispondiEliminaricordo anche il bel film sui cento passi, ed altri sul tema. è proprio vero Dichter, oggi per fare informazione bene che ti vada ti denunciano qualcuno (la Politowskaia) invece ci rimette le penne...
RispondiEliminaciao
Se togliamo poche testate, ormai il giornalismo vero in Italia è una parodia. Le recenti denunce e i tentativi di imbavagliare il web avvalorano la tesi dell'incarcerato. Il giornalismo dal basso, dalla rete, sta cominciando ad infastidire.
RispondiEliminaIl problema è che dalle mie parti il giornale più letto è "Il resto del Carlino" e la maggioranza della gente si forma le opinioni, oltre che guardando Vespa e il TG1, su questi quotidiani spazzatura di disinformazione e cronaca nera locale.
In fin dei conti ci sono domande - anche scomode - poste ad hoc per nascondere quelle che davvero hanno bisogno di una risposta. Una bella copertina è spesso messa lì per celare il marcio che c'è dietro. La domanda ultima: perché lo stato è il primo omertoso?
RispondiEliminaForse la storia recente, e anche un po' meno recente, di questo nostro Paese bisognerebbe scriverla con delle domande a cui non si è dato ancora risposta.
RispondiEliminaa proposito di videocracy, ritieniti fortunato. io sono di lecco e per andare a vederlo devo farmi i miei buoni 40km per arrivare al multisala di vimercate. ma forse questa volta la censura ha avuto l'effetto contrario, specialmente perché è stato proiettato alla mostra del cinema di venezia. a domani per i commenti sul docufilm.
RispondiEliminaI duri e continui attacchi alla stampa di mister b. ha prodotto i suoi effetti: non che prima avessimo molti giornalisti capaci ma almeno una qualche voce indipendente la si leggeva sui quotidiani.
RispondiEliminaAdesso è già purtroppo arrivato il momento di difendere fortemente la libertà di espressione.
...aggiungerei: "perchè Vittorio Sgarbi ha la scorta e Pino Masciari NO?"
RispondiEliminaC'è prostituzione ormai a tutti i livelli e la vera informazione ne è un'altra vittima!
RispondiEliminaCaro Daniele, fai dieci domande di questo tipo e nessuna campagna mediatico-giornalistica verrà a creare scandalo a tuo favore.
RispondiEliminaFai dieci domande sul rapporto tra un leader politico ed una ragazza di diciottanni e l'intero mondo del presunto giornalismo e della presunta politica si schiererà dalla tua parte.
D'altra parte vediamo la notorietà che sta acquisendo in questi giorni D'Avanzo grazie alla più blanda campagna giornalistica d'indagine mai vista finora.
E parliamo dello stesso che si occupò di Nigergate, di Abu Omar e di Telecom-Sismi.
Ma con queste VERE indagini era rimasto nel dimenticatoio... Ora è una celebrità.
Ed ecco che si palesa, con chiarezza, l'ordine di priorità in questo paese.
Anche se non dovesse servire a nulla, continuerò ad urlare: almeno che la Storia racconti di me per essere stato dalla parte giusta.
RispondiEliminaSi potrebbe aggiungerne un'alatra domanda?
RispondiEliminaPerchè e come è morto Giuseppe Gatì?
Si, è ora di finirla con il parlare sempre di Berlusconi, e di vederlo ovunque, ne ho il rigetto.
Sono queste le domande giuste da fare alle Istituzioni.
Ieri ricorreva la morte del Generale Dalla Chiesa e di Emanuela Setti Carraro, altra domanda rimasta sospesa nel tempo.
Grazie Daniele,
RispondiEliminadobbiamo dimostrare che noi non stiamo ai loro giochi...
e come ha detto Charles Bukowski
"Non ci vado nemmeno vicino
a essere uno di loro,
però loro sono lì
e io sono qui."
Ti Abbraccio
Ornella
Qualcosa per il pianeta bisgona farlo, che la Royal Society o un altro ente internzaionale riconosca questo è una buona cosa, il problema è far si che i governi ascoltino questi suggerimenti e mettano in pratica i consigli.
RispondiEliminaCome dici tu essere un giornalista giornalista vuol dire fare domande scomode spesso, ma quando riesci a fare un lavoro che ti piace e che sognavi, magari dopo un po di gavetta, hai un posto quasi sicuro e magari ben pagato, chi te lo fa fare di andare a disturbare chi (ti) comanda per tirare fuori la verità? Poi come facevi notare tu una volta rischiavi la vita, ma aveva un senso lasciavi un messaggio forte, oggi ti mettono da parte, ti sbugiardano, in sostanza tolgono ogni senso a quello che stai facendo. E forse è una cosa che fa molta più paura. Certo che un giornalista che ha paura di informare con la verità è come un chirurgo che ha paura del sangue, non ce ne facciamo nulla.
Ciao
Carissimo, ognuno fa le cose come le sente a livello di coscienza e di personalità quindi i giornalisti giornalisti esistono ancora perchè dentro credono in un'idea, in una dignità della professione e si sentono appagati per questo.
RispondiEliminaLo stesso vale per i medici medici e i medici macellai, per i giudidi giudici e i giudici di parte ( loro), per i politici politici ( pochi) e i politici "pagnotta mia".
Il mondo si divide da sempre in quelli che fanno le cose per vivere e quelli che lo fanno per sopravvivere.
Tutto qui.
Il problema è che per il momento i menefreghisti, egotisti, egoisti, avidi, ignavi e supeficiali sono la maggioranza; ma cambierà, c'è sempre un ricambio nell'umanità( almeno spero...).
E ci saranno sempre una parte delle domande senza risposta, perchè la cosa triste è che spesso risposte non ce ne sono .
Un abbraccio
sono passati i tempi in cui il giornalismo, disciplina affascinante e nobile, veniva servito con onestà. oggi i giornalisti si vendono, come le patate e le cipolle al mercato.
RispondiEliminabacio, caro dani
Caro Daniele,
RispondiEliminasono contenta tu abbia visto "Fortapasc", film che per certi versi mi rammentò "I cento passi"!! Oltre a Petra Reski che tu citi, andando indietro con la memoria, io ricordo Mauro De Mauro e Mauro Rostagno.
Per scongiurare di dover ricordare analogamente anche Roberto Saviano, non posso che concordare con amatamari© quando dice: "Adesso è già purtroppo arrivato il momento di difendere fortemente la libertà di espressione."... e lo si può fare anche sostenendo l'iniziativa promossa da l'incarcerato e da te rilanciata.
Bene, iniziamo a prepararci ad un autunno caldo??
Un abbraccio.
¡Hasta Siempre!
PER ALESSANDRO TAURO: é vero ciò che dici ma anche molto triste. Io ricordo le lotte di D'Avanzo quando scriveva su Repubblica che gli avevano sequestrato il computer, che di fatto lo tampinavano come un terrorista per la vicenda Abu Omar.
RispondiEliminaOra vederlo scrivere le domandine al Cav....
PER ORMOLED: io vorrei vedere che la propria forza resta perché non si "tradisce" quello che siamo. Dovrebbe essere la gente a darti questa forza ma forse oggi, e qui mi ricollego anche a quanto ALESANDRO TAURO ha affermato nel suo commento, se vuoi fama e notorietà fanno più audience le domandine su Noemi ed il Cav....
PER FRANCY274: tra un po', andando avanti così, certe persone come Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino e tante altre non verrano neanche più ricordate, figuraiamoci celebrate nella ricorrenza della loro morte....
La mia opinione è impopolare, ma la scrivo ugualmente.
RispondiEliminaNon credo che la maggior dei blog faccia informazione di qualità oppure offra opinioni di qualità. Al contrario, spesso dominano estrema superficialità e luoghi comuni. Insieme al fatto che tanti blogger scrivono, scrivono e scrivono ma leggono ben poco, altrimenti non darebbero giudizi tanto affrettati e molto discutibili.
Penso che molti giornalisti valgano poco, ma non credo che la maggior parte dei blogger possa sostituirli degnamente.
Il potere può dormire sonni tranquilli, specialmente Berlusconi.
PER ROMINA: non hai tutti i torti. Non credo però che il mondo dei blog non faccia paura altrimenti il DDL Alfano che cerca di tacitarli ancora di più non si spiegherebbe.
RispondiEliminaSe questa via d'informazione non fa paura, perché volerla ridurre al silenzio?
Qualche giornalista c'è ancora, ma bisogna agire, prima che sia troppo tardi!
RispondiEliminase avessimo già solo una di quelle risposte dovremmo scatenare una rivolta civile!
RispondiEliminacominciando a non votare più per questi partiti-parassiti
Probabilmente è vero quanto dice l'incarcerato, fare informazione di base può essere utile, ma quanti di quelli bravi rimarranno indipendenti?
RispondiEliminabel post videocracy mi sta veramente incuriosendo, per quanto riguarda i giornalisti giornalisti a me quelli di Report piacciono. Belle le 10 domande... finalmente domande serie.
RispondiEliminaUn giornalismo vero e proprio in Italia non esiste più.
RispondiEliminaCi si limita a fare domande alle quali si pretende debbano essere date delle risposte.
Ed ecco la figura del giornalista "Inquisitore".
Poi si cerca lo scoop, lo scandalo facile, magari spiando nella vita, nella cartella clinica o nelle mutande di colui che si vuole "sputtanare".
La mia idea di giornalismo era e rimane diversa.
Sono davvero esterrefatto per Videocracy... A Verona non è ancora uscito. Nè nelle multisale, nè nei cinema del centro. Spero sia perchè la metà dei cinema sono ancora in pausa estiva. Sono fiducioso nella settimana prossima :p
RispondiEliminaNon mi riferivo certo alle celebrazioni inerenti alla data di morte di queste persone , sanno di ipocrisia quando un rappresentante delle Istituzioni fa il suo discorso strappalacrime scritto da qualcuno per lui per la triste ricorrenza.
RispondiEliminaPiuttosto alle verità magistralmente occultate su chi quelle morti le ha volute!
PER FRANCY274: sai la verità la vogliono ovviamente occultare. Il mio riferimento alle celebreazioni , anche se colme di ipocrisia, nasceva dal fatto che se si inizia a non ricordare più certe persone poi, con calma, ma loro hanno tempo, si perderà di esse la memoria storica per cui più nessuno farà domande e vorrà sapere come é successo tutto questo.
RispondiEliminaA proposito di giornalisti non perdete stasera "Presa Diretta" di Riccardo Iacona.
RispondiEliminaDi giornalisti con il coraggio (eccetto il caso che ho citato sopra) ne esistono veramente pochi, ma questo perché siamo un popolo senza coraggio, incapace di ribellarsi anche di fronte all'ingiustizia più atroce e alla prepotenza più palese.
" l'innocenza perduta, le ragioni di stato
RispondiEliminauna sola potenza, un solo mercato
un solo giornale, una sola radio
e mille scheletri dentro l'armadio
Salvami salvati salvaci salviamoci
salvali salvati salvami salviamoli "
Leggi tutta. Vale la pena.
bianchi, i neri, la religione
il pessimismo della ragione
la foto di gruppo, il primo giorno di scuola
liberta di movimento, liberta di parola
le otto principesse e i settecento nani
le armi gli scudi, i diritti umani
i corvi che gracchiano "rivoluzione"!!
pero' non c'e' pieta e non c'e' compassione
il sangue si coagula sul pavimento
si inceppa l'articolazione del movimento
la voce che balbetta la speranza che inciampa
la capra che crepa la capra che campa
la giornalista scrittrice che ama la guerra
perche' le ricorda quando era giovane e bella
amici e nemici, che comodita'
villaggi di fango contro grandi citta'.
Salvami salvati salvaci salviamoci
salvali salvati salvami salviamoli (x2)
Le reti i cancelli le zone rosse
migliaia di croci milioni di fosse
la nato la fao le nazioni unite
seimiliarditrecentomilioni di vite
dignita' dignita', una virtu' normale
l'indifferenza e il piu' grave peccato mortale
il mercato mondiale - il mercato rionale
la croce del sud e la Stella polare
il nasdaq che crolla, il petrolio che sale
la borsa che scende, la borsa che sale
la storia ci insegna che non c'e fine all'orrore
la vita ci insegna che vale solo l'amore
Salvami salvati salvaci salviamoci
salvali salvati salvami salviamoli (x2)
Il PIL - la ricchezza misurata in consumo
la rete globale i segnali di fumo
la riconversione dell'energia
il colpo di coda dell'economia
i microcomputer, le trasformazioni
e noi sopra un ferro che ha ancora i pistoni
le facce impaurite, la vita che vola
lo stomaco, il fegato, il petto la gola
peshawar, new york, sierra leone
la poliza vita dell'assicurazione
l'innocenza perduta, le ragioni di stato
una sola potenza, un solo mercato
un solo giornale, una sola radio
e mille scheletri dentro l'armadio
Salvami salvati salvaci salviamoci
salvali salvati salvami salviamoli (x2)
La storia ci insegna che non c'e' fine all'orrore
la vita ci insegna che vale solo l'amore
Salvami salvati salvaci salviamoci
salvali salvati salvami salviamoli (x2)
Chi gliele suggerirà? MAh