Sono con un mio amico, andiamo al cinema, al Cineplex area Porto Antico.
Tranquilli, non è un post personale.... ora che siete tranquillizati lol :-))) proseguo.
Io i biglietti li avevo già prenotati on line e presi poi arrivando per cena nella zona.
Quando torniamo per andare a vedere il film, vediamo alle casse una fila da "Sabato Sera".
Mi sono chiesto il perchè, sul momento, perchè in un giorno feriale tutta questa gente di età più disparata, era lì.
Poi mi sono risposto. E' mercoledì, il cinema costa meno.
Risparmiatevi please ;-) battute sul fatto che i genovesi sono tirchi. Solo un mese fa o due, questo fenomeno non esisteva.
Provate ad "indagare" nelle vostre città per vedere, per curiosità, se accade lo stesso.
Azzardo timidamente e senza protervia una previsione: forse sì.
Anche questi sono segni di una crisi che attanaglia tutti quanti.
Preoccupiamoci.
Si Daniele hai perfettamente ragione.
RispondiEliminaLasciando perdere la rinomata nomea dei genovesi..mi sa che ormai tutta l'italia è genovese ^_^
questo è solo uno dei sintomi della crisi..ed è già fortunato chi può permettersi il cinema anche se di mercoledì :((
La crisi grande che vedo è nei carreli della spesa..sostituiti ormai dai cestelli a mano :(
Ciao Daniele buona serata..meno male che per le parole e per lo scrivere non c'è crisi..(almeno fino ad oggi)..se dovessero mettere una tassa pure su questo per me sarebbe un salasso e dovrei stare muta sempre!!
Ma tu mi ci vedi a me muta?? ^_^
dai riadiamoci su..(insomma)
Un abbraccio ^_^
sicuramente influisce la crisi, però diciamo che i genovesi... :)
RispondiEliminaio a lecco non ho mai visto una coda di lunedì (nostro giorno in cui costa meno).
comunista di un comunista!! anzi disfattista! ma come? il nostro illuminato premier ci esorta all'ottimismo manco fosse Tonino Guerra all'Unieuro, e tu che fai? parli di crisi?
RispondiEliminaSei proprio fuori moda.....
:-D
piccoli grandi segni. Questo post non mi piace. LOL :)
RispondiEliminaLa crisi si sente, è tangibile.
RispondiEliminaLa cosa preoccupante è che tutte le stime la vedono in peggioramento.
Ciao Daniele.
E si la crisi comincia a sentirsi e a vedersi.
RispondiEliminaSiamo proprio combinati così male???
Che tristezza :*(
dalle mie partè chiuso il cinema al mercoledì sera.. :(
RispondiEliminaIo sono talmente preoccupato che al cinema non vado più ... (per ora).
RispondiEliminaIo posso dire di averlo previsto subito che passò l'euro.
RispondiEliminaLavoravo in un ristorante e aumentò tutto di colpo dopo poche settimane..
Quanti anni son passati? Gli italiani sono un popolo di risparmiatori ma oramai hanno finito di grattare infatti non c'è più nulla dopo 5 6 anni che l'euro..
Beppe Grillo parla da tempo in termini apocalitici della crisi che ci arriverà addosso secondo me ha ragione, non siamo abituati più a tirare a lungo la cinghia.
Per chi volesse passare dalle mie parti oggi ho scritto due post: uno tecnologico (Antivirus gratuito Microsoft) e l'altro parla dell'America passato presente e futuro.
un saluto da Raimondo
La crisi avanza. Prima solo il settore finanziario, ma ora anche l'industria e, per di più, quella tedesca, trainante in Europa.
RispondiEliminaMa loro (le industrie, o meglio gli industriali) si salvano: licenziano e, così, pareggiano i conti.
Quelli che non possono salvarsi sono i lavoratori dipendenti ed i pensionati: cresce tutto, ma non crescono stipendi e pensioni, anzi il loro potere d'acquisto diminuisce.
C'è un sistema per salvarsi: tirare la cinghia e ... morire!
non so se te l'ho detto, ma ho vissuto un anno, tra il 1994 e il 1995, a Genova. Mi ricordo che al mercoledì al cinema c'era sempre un botto di gente, però.
RispondiEliminaPerò ti devo dire che vedo molti più anziani a frugare nell'immondizia rispetto a qualche anno fa (mi limito a parlare del mio quartiere).
La crisi c'è e i segnali che la mostrano sono tanti. Temo che le cose peggioreranno, ma spero col cuore di sbagliare.
RispondiEliminahai ragione,ma il preoccuparsi ormai lo hanno standardizzato...sponsorizzato,finchè non ci renderemo conto sulla nostra pelle e non manca molto..buon w end
RispondiEliminaDaniele, hai ragione: anche a Roma ci sono file più lunghe del solito davanti ai cinema il mercoledì...
RispondiEliminaMa non è che la gente va di più al cinema per rifugiarsi in una realtà diversa da quella della crisi!? ;-)
Un caro saluto!!!
salpetti
Mi sembra normale. Anche io le rare volte che vado al cine ci vado quando costa meno. Da sempre, perché per me la crisi c'è da sempre.
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RispondiEliminanon so davvero cosa pensare.
RispondiEliminaquesti sono i "postumi" della crisi.
sono i segni visibili della malattia, gli esantemi cutanei della varicella... per cercare di spiegarmi.
la crisi, i danni li fa dentro. toglie sicurezza, sul futuro, sul lavoro, pone interrogativi che tendono a ridurre i diritti di un uomo al proprio potere d'acquisto...
questa è la crisi.
e un governo che permette ciò, è un governo che non ha a cuore la gente. ancora prima, un uomo che permette ciò, è un uomo che non deve essere definito tale.
un abbraccio
Sto vedendo cose terribili.... gente veramente disperata. Si sentono moltissimi suicidi...
RispondiEliminaE' orribile.
Dopo la prima guerra mondiale in Germania c'era una grande crisi economica, il denaro era talmente svalutato che non serviva più a niente. E paradossalmente il cinema faceva passi da gigante, si producevano numerosi film. Questo perchè la gente spendeva i soldi nel cinema. Tanto non valevano più niente.
RispondiEliminaps voi Genovesi però siete talmente tirchi che non spendereste i soldi nemmeno quando oramai sono carta straccia!
Scherzo Daniele!
è così, e non solo per il cinema, ieri parlavo con delle amiche proprio di questo e abbiamo notato che le pizzerie hanno mantenuto i prezzi stabili però le pizze sono più piccole e "leggere" senza parlare di chi sta perdendo il lavoro
RispondiEliminaoppure chi si trova a fare da solo il lavoro che l'anno scorso facevano in due, e i nostri politici litigano per la Rai...vivono in un altro paese? hanno altri stipendi sicuramente, ciao
Sai che ho notato anch'io questa cosa? Però c'è una differenza notevole: prima nella mia città il mercoledì al cinema c'era la fila, adesso neppure il mercoledì c'è gente!
RispondiEliminaDella crisi non bisogna preoccuparsi.... ma lottare per trovare una soluzione anche se non abbiamo il potere per proclamarla in apposita sede, ma bisogna unirci affinche' la forza aumenti cotro chi vuole chiudere definitivamente la nostra coscenza e il nostro corpo, nella preoccupazione e nell'angoscia mentre chi sta al potere si espande, comanda e poco o niente si preoccupa..... Daniele sei bravo e un ottimo cumunicatore insisti e vedrai che qualcosa cambiera' se lo vogliamo tutti veramente.... ciao e a presto.
RispondiEliminaQuesta è una crisi annunciata,a mio parere molto grave, perchè diversa dalle altre,il sistema economico mondiale è impazzito e in questo momento "loro"non conoscono la cura per rifondarlo,le banche mondiali pensano che abbassando i tassi di interessi possano dare un aiuto, nello stesso tempo, il rischio di una bolla anche sui titoli di stato è più probabile....
RispondiEliminaNel contempo è chiaro che chi fa gli interessi per gli uni non può farlo per gli altri ed è immaginabile chi ne pagherà la spesa.
Un abbraccio
Credo che il cinema, il mercoledì, costi meno ovunque.
RispondiEliminaBuona giornata.
Il vero segnale della crisi ci sarà quando la fila per andare al cinema non ci sarà più... in nessun giorno...
RispondiEliminaLa battuta facile è che io andavo a cinema di mercoledì già da prima della crisi.
RispondiEliminaSono preoccupato, non temere.
Vorrei che qualcuno si spaventasse della mia preoccupazione, ma non trovo nessuno che lo faccia.
Bravo Daniele,meglio di uno dei nostri pallosi articoli,ciao.
RispondiEliminaParadossalmente in questi giorni la crisi si avverte più al nord che al sud. Noi qui eravamo già abituati ad un tenore di vita più basso e qui già molte persone approfittavano di quelli che una volta si chiamavano "prezzi popolari" per andare al cinema. Io lo faccio da sempre, al cinema fino al mercoledì, mai al fine settimana. Per il resto noto che i parcheggi dei discount sono sempre più pieni e in quelli dei supermercati trovi sempre posto.
RispondiEliminaCredo che un ridimensionamento nella corsa agli acquisti possa solo farci bene, il consumismo ci aveva preso la mano.
La paura per l'incertezza del futuro, quella, è altra cosa. Di quello dobbiamo aver paura. I giovani più di me.
PER ALTROMEDIA: Grazie per il complimento ma devo dissentire: ho letto il blog e trovo i post molto interessanti.
RispondiEliminaPER ANNA: ridurre i consumi sarebbe una cosa buona e positiva se fosse fatta per scelta e non per necessità.
RispondiEliminaNel primo caso si deciderebbe che spendere e basta non è vivere. Nel secondo caso si è costretti a non comprare e spesso questo divieto all'acquisto colpisce anche generi di prima necessità.
Hai ragione: una volta la gente si vergognava di andare a fare shopping nei negozi "Discount", oggi ci sono sempre lunghe file anche lì.
RispondiEliminada me accade da 4 o 5 annı a questa parte, anzı ormaı stanno chıudendo tuttı ı cınema perhce la gente non cı va pıu.... pensavo fosse cosı ın tutta ıtalıa...
RispondiEliminaChi non può arrivare a fine mese,pensa e, ripeto, può pensare al divertimento,qualunque sia il giorno della settimana?
RispondiEliminai segni della crisi aumenteranno, e speriamo che un giorno non si arrivi a veder sparire tutte le code. E tanto meno saremo responsabili, tanto più cara la pagheremo :(
RispondiEliminauna buona domenica
I segni di questa crisi sono tanti e tangibili ogni giorno vi posso dire che in casa siamo in tre e faccio la spese per due e vedo che pian piano parecchi settori non c'è più la fila dal terziario in poi...Sarà sempre peggio!!!
RispondiEliminaI segni della crisi sono evidenti dai negozi di abbigliamento vuoti nonostante saldi sconti promozioni.I discount sempre più pieni e le file ai distributori di benzina nei giorni in cui il prezzo scende.Tutto d'un tratto siamo diventati cosi oculati?
RispondiEliminaAnch'io sono ligure e a nostra difesa devo dire che non siamo tirchi bensi parsimoniosi.
Un abbraccio.
è da queste cose che si capisce, hai notato che al ristorante nessuno chiede più il caffè eil dessert?
RispondiEliminaPeccato che io debba farmi una cinquantina di km, per poter scegliere.
RispondiEliminaIl mercoledì costa meno, e il martedì c'è uno sconto ulteriore per le donne: ma il resto ce lo rimetterei in benzina. :-/
anche qua, sebbene abbia appena inaugurato il mobilificio dondi, un punto Euronics, e stia per inaugurare una multisala, si sente che il periodo non è dei migliori.
RispondiEliminabeh che c'è la crisi me ne accorgo anche io: sto cercando un altro lavoro ed è da giugno che ho inviato centinaia di curriculum senza neppure una risposta.
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