Di queste tre vite e tre fatti, le prime due sono di due donne esistenti ed i primi due riguardano due eventi che hanno davvero realizzato o, come nel secondo caso, tentato di realizzare (nel primo Parliamo di Joan Baez, nel secondo di un fatto di cronaca accaduto tempo fa).
Nell'ultimo caso invece, non parlo di una donna specifica, ma di tante donne che potrebbero essere come quella, e di tante che purtroppo lo sono.
Three lives
J.B.
Una vita trascorsa
A cantare di ideali
Diritti
Sogni, Amore
E Libertà
Con delicatezza
Soffiando nel vento.
Una vita per stupirci.
A 65 anni
Sopra un albero
Per lottare ancora
E per respirare
Aria pura e vita vera
Insieme a noi…
Una vita inconcepibile.
Sacrificare se stessi
Per una causa
Può, talvolta, già essere sbagliato.
Sacrificare innocenti
Oltre a se stessi
È sbagliato.
Ma decidere scientemente
Per “necessità strategiche”
Di sacrificare il proprio figlio
Di soli 2 anni….E’ PAZZIA!
Donne europee kamikaze
L’ultima frontiera della follia
L’ultima barriera dell’odio e del fanatismo…
«Alba sei ok? Stai bene? Reagisci ti prego!!«
E il suo corpo
Si assottiglia sempre più
Sotto i duri colpi
Sferrati da un orgoglio fuori luogo
Vittima
Di falsi modelli di bellezza
E libertà.
Tre Vite a confronto.
La Prima fatta di respiri
La Seconda di follia
La Terza…sfatta.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
molto bella
RispondiEliminanotte daniele
Poesia e attualità. Si parla molto di anoressia negli ultimi tempi, la tv ci bersaglia di servizi e special, ma il problema dovrebbe essere affrontato proprio partendo dai modelli di falsa bellezza a cui accenni.
RispondiElimina"Vittima
RispondiEliminadi falsi modelli di bellezza " questo è il dramma...
Notte ;)
Ciao Daniele! E' una poesia, questa, etremamente attuale. Io non capirò mai come si possa diventare un kamikaze e ammazzare, oltre che se stessi, altri innocenti. Ti abbraccio
RispondiEliminaFortunatamente i modelli si stanno nuovamente spostando verso una bellezza più "rotondeggiante"... sperimo.
RispondiEliminabene quella di follia...bellissima poesia
RispondiEliminaNon ci amiamo ed i modelli imposti,chiudono il nostro vero essere in un angolo buio e lui ci uccide.
RispondiEliminaPenelope
servono modelli positivi, il problema è trovarli...
RispondiEliminaCome sempre una forte ed efficace denuncia sociale e sui costuni terribili della nostra epoca.
RispondiEliminabellissima poesia.
RispondiEliminaComplimenti per il tuo blog...perché non mi inserisci tra i tuoi amici e mi linki?? Te ne sarò grata
RispondiEliminagrazie!!!
Bell'accostamento di vite, per un angolo rosa che poteva anche essere azzurro...temi delicati ma intramontabili purtroppo, ciao
RispondiEliminaDaniele,caro amico,sono veramente belle:-)Sai sempre descrivere in modo così "raffinato" temi così difficili.
RispondiEliminaTi abbraccio
il problema sono proprio i modelli preposti dalla cultura dominante.
RispondiEliminaJoan Baez: oggi ancora un mito e un esempio...
RispondiEliminaLa prima vita è Vita vissuta e dici benissimo..fatta di respiri e di cuore e di mente e di corpo e di amore.
RispondiEliminaLa seconda e la terza sono "non vite" .. corpi che sopravvivono solo per degli scopi che con la bellezza della vita niente hanno a che fare :(( corpi senza mente, che vacillano ed inevitabilmente.."cadono".
Davvero davvero bei versi Daniele.
Tutto molto bello, tutto molto significativo e capace d'indurre alla riflessione. Come sempre...
RispondiElimina;-)
Falsi motivi di bellezza, cattivi rapporti con le figure fondamentali, mania di perfezione. Sono tante le ragioni che portano ad avere una visione alterata di se stesse.
RispondiEliminaUna cosa è certa: da sole è difficile che se ne possa uscire.
Un saluto, Daniele.
Motivi=modelli.
RispondiEliminamolto molto bella. Bel tocco, davvero
RispondiEliminamarina
Siamo in una società che ci vuole azzerare.....
RispondiEliminapoesie come sempre centrate !
ciao,
aria
Bellissima Daniele...bravo
RispondiEliminaTre vite che si consumano...
RispondiEliminala prima negli ideali
la seconda neel'esaltazione
la terza nel nulla.
Comunque sia TRE VITE!
una abbraccio e ancora complimenti
Oggi tutto è falso,senza principi,idee, hanno fatto in modo di far perdere ogni tipo di capacità intellettiva.Ci hanno allineato tutti al nulla...chi non si allinea viene condannato a "morte",messo da parte,escluso.
RispondiEliminaChi invece non è capace di reagire si allinea al nulla...
Il trucco sta tutto nell'imparare a volersi bene...
RispondiEliminaCosì ci sarebbero più donne a cantare ideali, diritti, sogni, amore...Più donne a stupire a respirare.
E meno vite folli e sfatte...
Notte
Le tue poesie fotografano impietosamente la nostra società, chissà cosa ne penseranno, rileggendole, in futuro...
RispondiEliminaMi fa pensare, non so perché, a "Tre madri" di de André.
RispondiEliminaSorridi, è un complimentONE.
Venirti a leggere è sempe un piacere.
RispondiEliminaIo non ho mai avuto un rapporto molto intimo con la poesia, ho sempre preferito la prosa, ma la tua abilità comunicativa è davvero notevole.
Una fotografia del mondo... Complimenti Daniele.
RispondiEliminaDelle donne e del loro variegato mondo non si parla mai abbastanza, qua porti tre storie ma saresti potuto andare all'infinito...
RispondiEliminaMancano valori e punti di riferimento,caro Daniele.
RispondiEliminaSi pensa al corpo e non all'anima!!
senza fiato!!!!
RispondiEliminaC'è praticamente tutto il mondo e tutta la varietà umana concentrata in eloquentissimi versi..
grande il tributo a J.B, che, secondo me, più coerentemente ha portato avanti il proprio impegno sociale, rispetto all'amico di sempre, Bob Dylan...
ciao Daniele, benritrovato e grazie!
Ho aperto il tuo blog e, per due volte, mi si diceva che era stato cancellato. Sicuramente avrò sbagliato,chissà su cosa ho cliccato. Ma sono felice che ci sei..... :-)
RispondiEliminaPER ANNA: ho controllato hai cliccato il blog sottostante al mio nei tuoi link, blog che è stato rimosso dal suo proprietario :-)))
RispondiEliminascusami se non mi attengo alle tre vite di cui tu parli, ma l'amarezza è tanta. Penso, infatti, alle tre vite come quelle sottratte a tre giovani da un ubriaco che guidava a 140 km/h a fari spenti. Cavandosela con tre anni di carcere...tanto valgono tre vite...(http://saxolum.blogspot.com/2008/10/nemmeno-un-giorno-di-carcere.html)
RispondiEliminaI canti e le ideologie della Baez durano nel tempo.Questo è importante...e se mi voglio commuovere devo venire qui da te.
RispondiEliminaCristiana
Sono sempre sul chi va là quando un uomo scrive di donne, ma le tue poesie sono una rara eccezione
RispondiEliminaPER EMANUELA: Grazie!!!! Sono onorato dalle tue parole.
RispondiEliminaPER CRISTIANA: Ti ringrazio, hai sempre parole bellissime per me e le mie poesie.
RispondiEliminaPER FLO: Chissà, sarebbe curioso scoprirlo, sempre se le leggeranno lol....
Solo tu potevi trovare il filo che unisce queste tre storie tanto diverse. Thanks
RispondiEliminaSì, donne diverse,approcci alla vita diversi, però, però, però...gli atteggiamenti sono pressoché simili in tutte:
RispondiEliminasono ascetiche, mistiche, intellettuali ed ipercritiche, claustrali, tendono verso la pura spiritualità.
Preferisco la normalità riconoscendo però in joan Baez un buon equilibrio psico-emotivo-fisico
Ciao Daniele
poesie che ci aiutano a pensare e a riflettere, più che vittime di modelle di bellezza sono vittime dentro se stesse
RispondiEliminaTre realtà del mondo femminile che hai rappresentato al meglio.
RispondiEliminaNon aggiungo altro.
Come sempre le tue parole mi fanno riflettere, Daniele. Alla solitudine che questo mondo impone ad ognuno di noi si reagisce in molti modi. Tu ne hai ben descritto tre: la creatività, la follia cieca (perché per la lupa anche la creatività ha a che fare con la follia, solo che non si tratta di cecità, ma di "visione")e la mancanza di amore per se stessi e per la vita che, da qualunque luogo o da chi provenga, è sempre, se non proprio un dono, almeno un'opportunità. Forse, se al mondo nessuno fosse lasciato solo o, quel che è peggio, ignorato pure in mezzo alla gente, specialmente in famiglia, dico "forse", qualcosa, qualche vita, potrebbe ancora cambiare.
RispondiEliminaUna lupa bianca fa quel che può, nei modi che conosce, come sa. Entra in se stessa e poi condivide.
Un sereno fine settimana anche a te. E un abbraccio.
Davvero bella! Quando la poesia sia d'attualità, informa e sensibilizza, allora diventa anche una scienza, oltre ad essere un'arte.... Bravo!
RispondiEliminadopo aver provato a risponderti da me sulla Coerenza, e sul tentativo di inquadrarla...mi verrebbe da analizzare queste tre donne, da questo punto di vista, Joan Baez..che si può definire sicuramente come una persona coerente, le sue "belle" azioni "pacifiste" hanno sempre aderito alle sue "belle" parole e al suo impegno artistico e politico!
RispondiEliminail secondo caso quello di cronaca, ahimè è una forma di coerenza o adesione ad un ideale con un risvolto tragico...un esempio di coerenza negativa direi...poi mi chiederei come ha fatto a conciliare l'impulso istintivo di protezione di una madre, con quello di essere coerente con un ideale!
Quando cioè in nostri impulsi che più ci appartengono interiormente si scontrano inevitabile con le nostre convinzioni ideali!
Poi c'è il terzo caso, anche qui con un risvolto tragico, nel coerente tentativo, di autodistruggersi che si scontra, con l'impulso naturale di sopravvivenza! A guardare questi due ultimi esempi mi viene da dire che certe volte essere coerente con ciò che si crede non è per niente positivo!
Allora forse la coerenza vera, costruttiva, come quella di J.B è trovare un ideale e un credere, che fondamentalmente sia coerente con il principio fondamentale della Vita, del rispetto per la stessa, la nostra e quella degli altri e su di essa e partendo da essa costruire tutti i nostri ideali e pensieri etc!
Bravo Daniele, con la tua poesia hai messo in luce alcuni problemi reali e concreti, sui cui occorrerebbe riflettere maggiormente.
RispondiEliminaBuon week-end. :))
Molto bello il poema.
RispondiEliminaUna cosa del poema non mi è chiara:
Ilaria ha un ruolo fondamentale, eppure la sua storia non la comprendo del tutto:
L'anno 2008 è quello in cui è cominciato tutto.
L'anno 2017 è quello in cui è stata ibernata ed aveva 26 anni, o almeno così dice la sua scheda.
Nel 2095 viene rianimata e la rivoluzione va a buon fine.
Racconta però di essere stata ibernata nel 2023, perchè?
La scelta di non descrivere per niente il potere può essere molto efficace ed angosciante. Certo, se fosse stato un romanzo avrei voluto saperlo!
Ciao
Arthur
PER ARTHUR; non è esatto: il poema è sorto tra il 2004 e 2005 e quindi in quel momento era quello l'anno.
RispondiEliminaDevi tener presente che è stato scritto in quegli anni
Allora devi tenere presente 2004 inizia tutto 2008 erano già quattro anni dopo, e poi il resto viene di seguito....
Capito.
RispondiEliminaPerchè però la scheda diceva ibernata nel 2017, mentre lei racconta alla resistenza di essere stata ibernata nel 2023?
ARTHUR: la scheda data 2017 ma non è la data di ibernazione ma quella in cui catturata dal Potere viene utilizzata per "esperimenti"
RispondiEliminaPoi Johnny la tira fuori e la iberna nel 2023.
Tutto torna.
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