Mentre sembrano proseguire (per quanto si sente in giro) queste meravigliose e sfavillanti "Olimpiadi di Pace" in quell'Eden unico e fantastico che è la città di Pechino, la guerra e la violenza imperversano al di fuori di quel sereno villaggio dove la pace ed il rispetto dei diritti umani veleggia alto e trionfante a dispetto delle brutture del mondo che lo circondano.
In Georgia la situazione è sempre più critica http://www.repubblica.it/2008/08/dirette/sezioni/esteri/georgia-guerra/11-agosto/index.html e forse, in altri anni, qualcosa si sarebbe fatto per sensibilizzare su tutto questo. Se non fermare i giochi almeno ricordare con qualche gesto simbolico i morti, soprattutto civili, di quella nazione dentro un evento che vuole e dovrebbe simboleggiare storicamente la pace. Ma forse anch'io come il blogger Il Russo sono un po' demodè...
Peraltro la voglia di non arrendersi che resta incancellabile, spesso viene minata anche da altri "piccoli" accadimenti che ti fanno riflettere sulla barbarie della natura umana, o almeno di parte di essa.
La notizia che vi riporto qui sotto davvero si commenta da sola.... Io ho solo nausea e disgusto nel pensare che possano esistere "uomini" così: http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/cronaca/violenza-avellino/violenza-avellino/violenza-avellino.html
L'insofferenza ed il fastidio quando non l'odio per il più debole non ha confini.
A Bolzano è in atto una sorta di "rivolta" dei conducenti degli autobus contro gli over 60 rei di, grazie a politiche comunali che permettono loro di prendere gratis o quasi i mezzi pubblici, rallentare le corse perchè sono lenti nel salire e scendere nonchè rei di chiedere di essere lascati dove vogliono loro e non alle fermate prestabilite.
Ora anche se non posso sapere se davvero esistono anziani che usano o vorrebbero usare i bus come dei taxi, resta il fatto che questa"rivolta" mi lascia perplesso; pensare che questi "lavoratori" siano infastiditi da un anziano che per scendere deve stare un attimo più attento nel come e dove poggia i piedi, mi lascia davvero sbalordito!
Qui il link a quest'ultima notizia: http://altoadige.repubblica.it/dettaglio/Protesta-autisti:-«Troppi-anziani-sui-bus»/1499931
Chissà. forse qualcuno di voi si chiederà perchè non ho parlato ancora e più diffusamente di Georgia, o di Africa, o dei mali del mondo.
Ebbene, ho parlato di queste "frivolezze" perchè, parafrasando Roberto Vecchioni: " forse non lo sapete ma anche questo è odio".
Perchè sono questi i germi pericolosi da cui nasce tutto; si parte da qui, da questi episodi apparentemente "piccoli" al cospetto dei grossi eventi che sconvolgono l'Umanità, per poi veder crescere come una valanga devastante, l'intolleranza, l'odio o anche "soltanto" l'indifferenza.
Certo che è da questi, apparentemente piccoli episodi, che notiamo l'intolleranza dell'uomo verso l'uomo suo simile. E l'odio si diffonde.
RispondiEliminaCaro Daniele, se avessimo tutti la tua sensibilità, il mondo non sarebbe quel luogo tremendo che è diventato.
Ciao, buon lunedì.
Ciao Daniele, l'abbraccio delle due atlete, una Giordana e l'altra Russa, dimostra che non sono mai i popoli ad odiarsi e farsi le guerre,
RispondiEliminama sono i governi che per egoismi vari creano le condizioni per amazzarsi.
I tuoi scritti li aprezzo molto.
Ciao
Salvo
e che c'entrano i popoli?sono sempre e soltanto vittime!io so che operai israeliani e palestinesi lavorano assieme e sono amici,alla gente comune importano i rapporti personali tra umani,niente altro...
RispondiEliminagli esaltati sono un altro discorso,quelli sono anche pagati!
ciao Daniele
angela
Non sembra essere cambiato molto dai tempi dell'ultimo diluvio universale eh...
RispondiEliminaCaro Daniele, sono d'accordo con te! I germi dell'odio nascono da atti, apparentemente di piccola portata, che poi crescono ed evolvono verso l'intolleranza generalizzata e il disprezzo del diverso, veri cancri dell'umanità.
RispondiEliminaPost significativo, come al solito, che fa riflettere a fondo.
Con stima e affetto
annarita
fossero tutti demodè come te Daniele!
RispondiEliminami sento annientata da queste "piccole" notizie.
ciao
Quante brutte cose vengono seminate...odio,indifferenza...!
RispondiEliminaNon ho ancora letto gli articoli ma è sufficiente la descrizione del fatto di Bolzano,basta e avanza.
Caro daniele,non è necessario che succedano fatti eclatanti come in Georgia o in Cina,basta che ci guardiamo intorno,qui,nelle nostra "democratica" Italia...!
Grazie per il post,ti ammiro sempre!
Purtroppo anche se Mosca nega, le ultime notizie dicono che i Russi stanno occupando buona parte della Georgia.
RispondiEliminaHai ragione Daniele, i germi dell'odio e del potere continuano a calpestare anche quel che......
Dal 10 dicembre 2007 - 10 dicembre 2008..era...era l'anno dei
"DEI DIRITTI UMANI ",come siamo lontani....molto lontani dal vero modello democratico.
ciao
Che tristezza continuo a ripetere e a che serve?
RispondiEliminaQuoto Flo, con grande convinzione tra l'altro. Non è cambiato proprio niente dai tempi del diluvio universale.
RispondiEliminaBuone vacanze Daniele!
RispondiEliminaE spero di tornare più presente da settembre.
A presto!!!
Tutto intorno una calma apparente mentre scorrono violente le immagini di violenza casalinga e nucleare ma lo stesso nasce un figlio, complice la nostra infinita voglia di non smettere di credere che un mondo migliore è possibile... ciao Daniele.
RispondiEliminaLeggendo in particolar modo le notizie che arrivano dall'Italia, si respira un certo tipo di clima nei confronti delle donne, degli anziani, insomma dei più deboli.
RispondiEliminaE allora prendo un pezzo della canzone che tu hai parafrasato, più precisamente quando dice:
E il primo disse: "Ah sì?
non vuoi comprare il nostro giornale?!"
E gli altri: "Lo teniamo fermo tanto per parlare"
ed io pensavo: "Ora gli dico: Sono anch'io fascista" -
ma ad ogni pugno che arrivava dritto sulla testa
la mia paura non bastava a farmi dire basta.
Hai capito perchè quelli "demodè" come te ed il sottoscritto, nonostante i "pugni sulla testa" che questo coagulo di prepotenza ed indifferenza che è l'Italia odierna ci infligge quotidianamente, continuiamo ancora ad indignarci e a non conformarci?
Almeno i violentatori sono stati arrestati. Auspichiamo la certezza della pena. I vecchi, si sa, danno fastidio a molti. Pochi riescono a capire che sono una grandissima risorsa umana.
RispondiEliminaSono dannatamente d'accordo. Le nostre vite sono sature di gesti egoisti e d'odio cammuffati da buone intenzioni. Ci si può facilmente sentire costernati per le mille guerre che dilagano sulla strada del petrolio e della fame, e poi mancare d'umanità nella più stretta umanità.
RispondiEliminaCerto, si incomincia dalle piccole cose, dai piccoli (grandi) odi, dalle piccole (grandi) meschinità. Il resto è conseguenziale.
RispondiEliminaHo letto, e rabbrividisco, pensando a quelle volte (poche) che mi soo infstidita, per i "vecchietti" che attraversano le strisce pedonali piano piano . . .poi, un giorno, ci ho pensato e mi sono detta, magari anche lui/lei, quando erano giovani erano infastidita, magari un domani anch'io infastidirò!
RispondiEliminaHai ragione, questi sono "piccoli" diritti, in confronto a quelli ben più "importanti" che ci sono in gioco, in Cina, in Birmania o nel resto dei paesi pieni di problemi, ma se ognuno di noi, si impegna nel suo piccolo, forse ne uscirà un mondo migliore!
Ciao, R
Ps. ti ho "legato" a una catena poetica! Passi? ;-)
L'indifferenza uccide !
RispondiEliminaInfatti si pensa molto che l'odio sia lontano da casa nostra, e mi chiedo come facciamo a risolvere i problemi di razzismo che abbiamo in Italia se odiamo per primo chi ci abita accanto, chi si siede vicino a noi sul bus, se consideriamo un vecchio come un fastidio di cui liberarsi. Ancora una volta si porta l'attenzione su un falso problema, e intanto stiamo scivolando lentamente nella merda.
RispondiEliminaCaro CESCO, neanche poi così tanto lentamente a mio avviso...
RispondiEliminaIl germe della violenza è lo stesso: mancanza di rispetto della vita, mancanza di rispetto dell'uomo. Occorre, che il mondo ci offra i mezzi necessari per poter continuare a comportare, sul piano umano ed ecologico, il germe del futuro: la speranza.
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