domenica 23 marzo 2008

L'Angolo del Rockpoeta: Wrong Way

WRONG WAY

Riapro gli occhi
Vedo solo buio
In bocca sapore di ferro
Non mi sento più le gambe
Non sento più il mio viso
Ho male alle braccia

Pareti strette mi avvolgono
Come un cadavere arrotolato dentro un tappeto di lusso
Di un salotto buono.

Riapro gli occhi
Per cercare di pensare
Colpevole di aver scelto….
La strada sbagliata

But I will never be afraid

Mi ripeto che non sento dolore
Che sto bene
Che non cederò
Che non ho paura.

Ma sono solo
Senza nessuno
E spaventato.

Escrementi e ratti
Sono i miei compagni di cella

Cerco di pensare
Di non lasciarmi travolgere dallo sconforto.

In fondo sono fortunato
Sono ancora in grado di discernere
Nonostante non dorma da giorni.

Iniziò tutto silenziosamente
Senza che nessuno quasi se ne accorgesse:

Prima intercettazioni
Poi confusione politca
Ed infine certe idee che iniziarono a serpeggiare di nuovo…

In certi ambienti si era stanchi di questo stallo
Era ora di dettare nuove regole….

Tutto fu rapido quel mattino.

Non ci fu tempo di fuggire
Non ci fu tempo di reagire
Non ci fu più tempo.

E da quel giorno molti di noi scelsero la strada sbagliata.

Io avevo la mia penna
Per uccidere il nemico

Caro Federico
Escucha
Mi riportano in quella “Sala Divertimenti”

Chissà se sopravviverò
O se sto per raggiungerti….


Quel mattino scelsi “la strada sbagliata”
Ma non mi sono mai pentito di averla percorsa fino in fondo.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA


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PS: Nel post sottostante si commenta anche per dire se si viene al nostro incontro a Roma.

Daniele il Rockpoeta

26 commenti:

  1. Direi che è veramente una bella poesia. Specialmente quando dici che molti di noi, quel giorno,scelsero la strada sbagliata! Bravo!

    ps In ogni caso nessun rimorso.

    http://incarcerato.blogspot.com/

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  2. Auguri (laici) anche a te.
    Scusa il ritardo, ma sembra che la gente sia venuta al Mondo per rompere i coglioni al prossimo.
    Un abbraccio.
    Daniele (Macca)

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  3. grazie del passaggio e dell'opinione sul template.
    Buona pasquetta anche a te!.
    p.s. bella poesia (mi ricorda un po' alcuni testi di de gregori). complimenti

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  4. PER FABIO R:Strano, nessun riferimento al cantautore.

    Il Federico della poesia è Garcia Lorca.

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  5. Sì, è il Federico di Garcia Lorca.

    Caro Daniele la tua è una stupenda poesia e la strada... chissà se è proprio quella sbagliata.

    Ti abbraccio.

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  6. Sempre belle le tue poesie. Bravo. Un abbraccio, Giulia

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  7. che dire..mi piace la tua poesia che parla di un Federico a me molto familiare!
    nel suo libro, quello che porterei in un isola se dovessi scegliere un solo libro, riguardo alla poesia egli disse in un intervista:
    " ma cosa vuoi che ti dica della Poesia? Cosa vuoi che ti dica di queste nubi, di questo cielo? Guardare, guardare, guardarle, guardarlo e nient'altro. Capirai che un poeta non può far nulla sulla Poesia. Lasciamo dire pure ai critici e ai professoi. Ma nè tu ne io ne alcun altro poeta sa cos'è la Poesia.
    Sta qui; guarda Yo tengo el fuego en mis manos(...)la poesia è qualcosa che va per le strade. Che si muove, che passa al nostro fianco. Tutte le cose hanno il loro mistero, e la poesia è il mistero che contiene tutte le cose..."
    Bastava solo guardarsi intorno e sentir bruciare la poesia: bisognava entrare in contatto con la realtà circostante, al di là del simbolo, con l'essenza delle cose che dovevano mantenere il proprio nome e mostrare da sole, nella loro primordiale natura, la carica vitale.

    L'unica strada sbagliata fu quella presa per andare a salutare suo padre prima di partire per il Messico!!! il 17 agosto venne arrestato..il 19 agosto venne fucilato uno dei poeti che cantò dell'anima e della natura con la sua carica vitale, il grido d'amore, il canto di gloria, la fiamma del dolore, il desiderio di vita...
    grazie daniele!

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  8. Grazie a te JANAS per questo intenso e appassionato commento.

    Benvenuta EMILIA in questa agorà! Spero tanto di leggere ancora altri tuoi commenti :-)))

    Daniele

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  9. buona pasquetta...carissimo poeta. A presto, un abbraccio.

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  10. Le tue poesie mi appassionano sempre di più....anzi , le tue parole...sei semplicemente stupendo Daniele. Non sempre la strada che scegliamo deve essere sempre quella sbagliata...
    Per l'incontro di Roma , non ho ancora pensato cosa fare.
    Buona serata
    Un bacio
    Gisella

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  11. Off topic
    ti ho nominato per un meme-gioco, penso ti piacerà.Passa dal mio blog.

    Per Roma, salvo imprevisti ultima ora, ci sarò. Per l'orario ci aggiorniamo.
    Ciao!

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  12. Sì, concordo con gli altri commenti. Poesia intensa, appassionata e dolorosa. Ma con una luce di serenità, a mio parere, che si legge nella consapevolezza di aver fatto una scelta che - anche se ha portato ad una strada sbagliata - è stata voluta e perseguita fino in fondo.

    Scusa se sono arrivata solo ora da te, ma il weekend pasquale mi ha stonato abbastanza... ;-)

    Un abbraccio, e a presto.
    V

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  13. Come sempre i tuoi versi sono molto emozionanti.
    Andrea

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  14. Ieri è stato il giorno alla memoria per tutte le vittime, morte ammazzate per mano della mafia. leggere questa poesia mi ha portato alla mente tutte quelle persone che ieri sera sono transitate davanti a un microfono e con molta dignità hanno raccontato come sono stati uccisi i loro cari, e come al giorno d'oggi non hanno ancora avuto giustizia dalla giustizia. Grazie Daniele per avermi aperto la mente, e obbligata a riflettere.

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  15. E' stupenda :)

    ps: per l'incontro a Roma non ho ancora idea se potrò esserci, ma anche se non potessi, non mancheranno altre occasioni Daniele ;)

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  16. direi che ogni tanto percorrere la strada sbagliata sia necessaria, per fare esperienza, crescere a meturare..

    e forse per capire eapprezzare maggiormente quella giusta.... che a volte decidiamo di abbandonare volontariamente

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  17. Scegliere il prorio destino è sempre difficile, vero Daniele?

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  18. Mi piace, questa poesia. Ha forza e intensità.
    Il prigioniero si controlla per non farsi travolgere dallo sconforto e l'autore controlla i suoi versi perché non scivolino nel patetico.
    bravo! marina

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  19. STUPENDA POESIA DANIELE,COME SEMPRE!CHE PECCATO NON POTERCI ESSERE,A ROMA!

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  20. A me questa poesia, invece, ha ricordato i giorni del g8 di genova: strada sbagliata, sala divertimenti e altri riferimenti.
    Scusate se potrà sembrare ridicolo.
    Cosa succede esattamente a Roma?
    Mi sa che mi sono perso qualche segnalazione.
    tommi

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  21. TOMMI: sto provando con l'aiuto dei "basisti" lol romani ad organizzare per il 10 maggio un incontro tra noi. Spero tu sia uno di quelli che può venire.

    Se leggi il post sotto lo spiega meglio :-)))

    Daniele

    MARINA: Complimenti davvero importanti! Grazie infinite!!!!

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  22. alcune volte io mi sono pentito di averla percorsa quella strada.
    Buona pasqua in ritardo,credevo d'essere passato.
    Roberto

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  23. OT Ti giro un invito che è arrivato a me: Arrivano, a Genova, i Ragazzi di Bucarest...
    I Pagiassi - clown di corsia ospitano e organizzano gli
    Spettacoli di PARADA,
    l'Associazione che sostiene
    MILOUD e il suo 'miracolo'...
    Vi scrivo a nome dell'Associazione Pagiassi di Genova - Clown in corsia-, che si occuperà dell'accoglienza a Genova, e colgo l'occasione per invitare i lettori genovesi a venire al Teatro della Gioventù, il 29 aprile 2008, per la serata del loro spettacolo. (ingresso gratuto)
    18/25 aprile – Arenzano (GE)
    25 aprile/2 maggio – Genova (GE)

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  24. Commento con le parole che Neruda scrisse per l'amico Federico :

    "Se potessi piangere di paura in una casa solitaria,
    se potessi cavarmi gli occhi e divorarli,
    lo farei per la tua voce d'arancio in lutto
    e per la tua poesia che esce come un grido."

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  25. un'intensità che si accende ogni volta che che clicco sul tuo nome e ti vengo a salutare...

    un abbraccio

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