CAMU è un blogger siciliano che vive negli USA. Io e lui di fatto, ci seguiamo da un periodo relativamente recente. Ultimamente in un suo post, colpito anche dallo spazio che ho da Cavaliere Oscuro del Web, lancia questa interessante proposta: "Perchè non fare un post ciascuno nel blog dell'altro su un tema a scelta ma rispettoso della "linea editoriale" del blog ospitante?". A me l'idea è piaciuta tantissimo anche per la reciprocità. A differenza dell'iniziativa di Cavaliere, dove io ho per ora uno spazio fisso mensile cosa che mi rende orgoglioso ed onorato, in questo caso la proposta serve a proporre blogger nuovi attraverso un post fatto ciascuno nel blog altrui. Ed eccoci oggi a realizzarla nella speranza da parte di entrambi che questo esperimento si possa ripetere anche con molti di voi che mi e ci seguite. Il blog di CAMU si chiama "DUE CHIACCHIERE"
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Oggi quindi lui sarà ospite da me con un suo articolo ed io con una mia poesia da lui. Spero vi piacerà scoprire un nuovo blogger molto in gamba ed al contempo fare un piccolo viaggio virtuale da lui per leggere la mia poesia andando QUI
Oggi quindi lui sarà ospite da me con un suo articolo ed io con una mia poesia da lui. Spero vi piacerà scoprire un nuovo blogger molto in gamba ed al contempo fare un piccolo viaggio virtuale da lui per leggere la mia poesia andando QUI
Vi lascio al suo articolo contenente "alcune considerazioni sull'arco evolutivo che ci ha portato alla situazione in cui ci troviamo oggi nel Paese a stelle e strisce." Ecco a voi CAMU!
"Sempre La Solita Minestra Riscaldata" by CAMU
Un tempo, era facile capire la differenza tra destra e sinistra in politica: la destra si occupava di creare ricchezza, mentre la sinistra di distribuirla. Oggi, questa distinzione è scomparsa, e le due parti sembrano aver perso le loro identità tradizionali. La sinistra, che una volta si concentrava sui diritti sociali legati al lavoro e all'economia, ora sembra più interessata ai diritti civili. Da emigrato italiano negli Stati Uniti da circa 16 anni, vorrei condividere alcune considerazioni sull'arco evolutivo che ci ha portato alla situazione in cui ci troviamo oggi nel Paese a stelle e strisce. Una situazione in cui il duopolio tra democratici e repubblicani, una volta considerato un modello da seguire, oggi è diventato la radice di tutti i mali che affliggono questo Paese.
I leader Democratici parlano di questioni che sembrano superficiali e non affrontano i veri problemi del lavoro e dell’economia. I sindacati, da sempre messi in disparte dal capitalismo americano, alleati potenti della sinistra, ora sono fatti per lo più di pensionati e non hanno politiche efficaci per affrontare le nuove sfide del mondo del lavoro. I Repubblicani, invece, non parlano più di "ricchezza" o di produzione di reddito, ma si concentrano sulla "crescita economica" quantitativa e sulla necessità di sistemare i conti pubblici.
Si sente dire che con Biden l’economia cresce, ma questa crescita quantitativa non porta a un reale aumento della ricchezza della comunità. Lo dimostrano i dati degli istituti di ricerca americani: l’economia cresce, ma cresce anche la povertà, con più occupati ma anche più persone in povertà assoluta. C’è una contraddizione evidente: più occupati, più crescita, ma anche più poveri. È chiaro che c’è un errore di sistema che nessuno sembra voler affrontare. I numeri parlano chiaro: un americano su dieci non sa come procurarsi un pasto al giorno, e vive sotto la soglia di povertà.
Nel lontano 1968, Robert Kennedy fece un discorso che ancora oggi è spaventosamente attuale: "Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia nei loro momenti di svago. [..] Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri dipendenti pubblici. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta."
Nonostante le promesse, l'amministrazione attuale non ha cambiato rotta e continua a seguire le stesse politiche di chi li ha preceduti. Un esempio per tutti: sull'immigrazione illegale ci hanno fatto credere che Trump avesse messo in campo il pugno duro contro chi scavalcava il famigerato muro di confine con il Messico, ma Biden ha praticamente mantenuto molte di quelle leggi, eppure nessuno sembra accorgersene. Così, destra e sinistra non sembrano più movimenti distinti, ma due facce della stessa medaglia, che condividono gli stessi pilastri fondamentali: la postdemocrazia, con il potere reale oggi più che mai in mano ai mercati finanziari e alla burocrazia nazionale, l'enfasi sulla crescita quantitativa, il prodotto interno lordo e la contabilità virtuale.
Entrambe mettono il debito pubblico al centro delle loro preoccupazioni, trascurando come usare meglio la ricchezza e il risparmio privato. Le differenze tra destra e sinistra si riducono a questioni etiche su cui battagliano solo per mantenere un'apparenza di contrasto. Lo scontro tra i due candidati alla presidenza si gioca su questioni che di fatto non interessano a nessuno: uno ha problemi di senilità evidenti, l'altro è un pervertito seriale che paga pornostar per stare zitte. Un teatro che serve solo a distrarre dai veri problemi. Tutto questo si svolge in uno scenario globale dominato da conflitti, consumismo sfrenato, modelli di successo scintillanti, allarmi climatici e morti sul lavoro. Un mix di notizie che prepara la strada a tragedie prevedibili, anche se inattese nel quotidiano delle persone. Viviamo in un mondo dominato dal virtuale, dall'irreale, dalla ricchezza ostentata, dalle ipocrisie di poteri arroganti e dai debiti sovrani. È urgente un cambiamento di rotta per sistemare una situazione incoerente, dannosa e contraria ai principi delle democrazie liberali: libertà, benessere e diritti. Ma chi avrà il coraggio di agire?
CAMU
Ciao Daniele
RispondiEliminaArgomento molto interessante,ora sto andando a fare un giro in bici che poi fa caldo,ne riparliamo sicuramente.
PER BLOGREDIRE perfetto.
RispondiEliminaBuona la Proposta di Camu.
RispondiEliminaNon per me e tu sai del perchè.
PER GIOVANNI non tutti possono voler fare questa cosa, ma non c'è problema perché non esiste alcuna forma di reclutamento obbligatorio.
RispondiEliminaA esquerda e a direita andam meio perdidas, principalmente por causa do crescimento assustador da extrema direita. Que, por sua vez, se vai adocicando para não assustar os eleitores.
RispondiEliminaO texto do seu amigo emigrante nos USA é muito esclarecido e esclarecedor, gostei de ler. A minha visão é parecida com a dele.
A interação entre blogs é interessante.
Um ótima semana.
Abraço.
Avete avuto una bella idea, complimenti!
RispondiEliminaOttima idea, anche per rilanciare un po' la blogosfera.
RispondiEliminaJAIME HA DETTO: La sinistra e la destra sono un po’ perdute, soprattutto a causa della spaventosa crescita dell’estrema destra. Che, a sua volta, viene edulcorato per non spaventare gli elettori.
RispondiEliminaIl testo del tuo amico emigrato negli USA è molto illuminante e illuminante, mi è piaciuto leggerlo. La mia visione è simile alla sua.
Interessante l'interazione tra i blog.
Una settimana fantastica.
Abbraccio.
PER JAIME: concordo con te, ottima ed interessante l'analisi di CAMU. Grazie per i tuoi commenti sempre profondi e stimolanti.
PER KATRINA un grazie a CAMU sua è stata l'idea.
RispondiEliminaPER CAVALIERE concordo, così come molto bello è il tuo spazio che mi concedi ogni 5 del mese.
RispondiEliminaRieccomi,ho letto l'ottimo blog di Camu è l'idea è niente male ma,"rispettoso della "linea editoriale" del blog ospitante"
RispondiEliminaIl problema è questo,sul mio blog parlo di tutt'altro,ho paura che non si possa fare se ho capito bene,oppure ho capito male?
Ciao
PER BLOGREDIR io saprei da te stare nell'ambito del tuo blog e forse anche tu visto che alcuni temi sono comuni a te ed a me.
RispondiEliminaPurtroppo tutto spaventosamente vero e condivisibile. Ormai democratici e repubblicani (come pure i partiti da noi) sono per lo più comitati d'affari con legami sempre più forti con l'alta finanza.
RispondiEliminaPER ARIANO infatti
RispondiEliminaInteressante il tuo amico ospite. Ho letto qualcosa da lui.
RispondiEliminaInteressante anche il suo post qui da te. Non ho capito se vive qui in Italia oppure negli Stati Uniti d'America. Visto che descrive così bene la situazione politica e sociale d'Oltreoceano.
Comunque non ha torto. Ormai esistono pochi tratti che distinguono un partito dall'altro. Inoltre tutto sembra confinare in una sola area, quella del potere e del guadagno. Il sociale e la gente comune hanno poca importanza. Forse avere il giusto sguardo può aiutare a cambiare ma ci vorrà molto tempo e noi forse neanche ci saremo più.
Comunque complimenti per l'idea dello scambio e bravo tu che hai accettato di buon grado. Penso che tu abbia fatto bene.
Intanto ti è vi saluto augurandovi una buona giornata. Ciao Daniele!
P.s. Grazie della tua bellissima poesia da me. ❤
RispondiEliminaPER PIA lui è siciliano di origini ma da anni vive e lavora stabilmente negli USA e. questa, oltre ad una spiccata capacità di analisi , è la ragione della sua così profonda conoscenza di quella realtà
RispondiEliminaCiao a tutti, scusate il ritardo nel farmi vivo su questi schermi, ieri era la Festa dei Caduti in America, quindi sono stato lontano dagli schermi per buona parte della giornata. Grazie ancora al padrone di casa per aver accettato quest'idea. L'argomento non è forse tra i più leggeri e spensierati, ma riflette il mio umore in questi ultimi due anni, ed è per questo che ho scelto quest'argomento per presentarmi. Faccio un po' di autopromozione: se volete unirvi a quest'iniziativa, fatevi vivi nei commenti qui o a casa mia, e ci organizziamo!
RispondiEliminaRiguardo a dove vivo: sono siciliano, come ha detto Daniele, ma vivo negli Stati Uniti, dalle parti di New York, da 16 anni oramai.
Grazie Daniele e grazie Camu. 😘😘😘
RispondiEliminaPER CAMU grazie a te di cuore per avermi voluto come apripista per questo tuo progetto
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RispondiEliminaPER FARFALLA vero, ci sono molte similitudini. Credo che questa distinzione tra destra a sinistra sia oramai superata.
RispondiEliminaForse non è proprio più il tempo di invidiare l'America. Una volta, quando qualcuno era fortunato e tutto gli andava a gonfie vele, si diceva: "Ha trovato l'America!" Adesso anche negli USA esistono gli stessi problemi che abbiamo noi, e il divario tra ricchi e poveri si allarga sempre più. O si è molto ricchi, o si è molto poveri.
RispondiEliminaComplimenti per la bella idea, ma io già fatico ad avere l'ispirazione per scrivere qualcosa da me. Comunque andrò a leggere il blog di Camu.
PER KATHERINE concordo su quanto osservi sugli USA
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