DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
PIOGGIA
Piove
Su visi spenti
Su cadaveri innocenti
Piove
Sono gocce di vergogna
Per le infamie e le falsità
Che i più deboli
I meno indottrinati
Subiscono
Piove
Su residui organici di felicità perduta
E su ossequiosi buffoni di corte
Ma la pioggia non sa pulire
Questa sporcizia morale
E se esonda un torrente
Nulla cambia
Devastazione e fango
Mettono solo
Ancor più in risalto
Speculazione e corruzione
Dolore e rabbia.
Piove
Sono le ultime lacrime di un cielo umiliato
Sono lacrime amare
Sempre meno frequenti
Il cielo non ha quasi più lacrime da versare
E questa siccità
Altro non è
Che pioggia invisibile
Gocce che evaporano
Appena fuoriescono dalle nubi
Ma
Quando tutta questa disperazione
Giunge al limite
Non viene più trattenuta
Ed un pianto torrenziale
Si abbatte su di noi
Sono piccole gocce d'apocalisse
Un assaggio di quello che ci attende
Per tutte le nostre colpe commesse
Contro la natura
Contro i nostri simili
E verso noi stessi.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Caro Daniele abbiamo fatto più danni noi negli ultimi cento anni che in tutti i secoli indietro,chissà cosa ci riserverà il futuro,quello che è certo a mio parere è che non VOGLIAMO che cambi nulla.
RispondiEliminaCiao
Ci stiamo mettendo molta buona volontà a creare danni irreversibili..
RispondiEliminaIl problema è che - come dice la Bibbia - la pioggia (soprattutto quella torrenziale) cade sia sugli ingiusti che sui giusti, sia sui colpevoli del disastro ambientale, sia su chi non ne ha colpa...
RispondiEliminaNão há chuva que lave tantos erros que a humanidade comete diariamente.
RispondiEliminaGostei do poema, é excelente.
Tem uma ótima semana.
Um abraço.
Mi trovo d'accordo con le parole di Ariano Geta. Non dovrebbe piovere su tutti alla stessa maniera.
RispondiEliminaNoi siamo artefici del nostro destino, se non cambiamo passo, la fine è vicina.
RispondiEliminaSaranno i più deboli e gli ultimi, come sempre, a patire le conseguenze dei cattivi comportamenti umani. Non c'è speranza, salva un' improbabile presa di coscienza che sembra, al momento, fuori dalla nostra sensibilità.
RispondiEliminaPER BLOGREDIRE concordo conte e penso che vogliano mettere noi in ginocchio
RispondiEliminaPER CAVALIERE verissimo e sembra quasi esserci un disegno nascosto
RispondiEliminaPER ARIANO vero e mi sono sempre chiesto il perché di questa ingiustizia
RispondiEliminaPER FRANCO verissimo
RispondiEliminaPER JAIME grazie per queste tue bellissime parole
RispondiEliminaPER KATRINA concordo
RispondiEliminaPER FABIO riflessione condivisobilissima
RispondiEliminaMea culpa, mea culpa.
RispondiEliminaLa colpa è sempre e sola nostra. Nelle nostre scelte sbagliate. Pandemia docet. Non c è altro da aggiungere, amico caro. ❤️👋
'PER FARFALLA fiero delle mie scelte "sbagliate"
RispondiEliminaAllora siamo in due ad essere fieri 👋👋👋
EliminaMa il concetto finale di tutto è sempre lo stesso: le scelte sbagliate di altri che pesano anche su chi non le ha fatte. 👋
EliminaPiove su i nostri volti
RispondiEliminasilvani,
piove su le nostre mani
ignude,
che non si fermano ma non sanno da dove incominciare per cambiare questo mondo disumano.
PER GIO' chissà forse dovrebbe fermarsi per capire da dove iniziare
RispondiEliminaversi efficaci per esprimere il dolore che attraversa le strade di questo mondo, e a pagarne il prezzo maggiore sono i deboli, gli sfruttati, gli indifesi...
RispondiEliminaPER FARFALLA sì forse più di solo noi due.Concordo con te spesso la minoranza senziente è a rischio per colpa di una maggioranza diciamo con un eufemismo alquanto dissennata.
RispondiEliminaPER ANGELA infatti è proprio così
RispondiEliminaBellissima poesia you
RispondiEliminaPER PAOLA grazie di cuore
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