UNO STRATO DOPO L'ALTRO
Una buccia dopo l'altra
Pelle avariata
imbruttita nell'animo
Per i troppi sogni divelti dalla sorte
Si stacca
Come scaglie di un pesce soffocato
Da plastica e mercurio
Uno strato dopo l'altro
L'Umanità si atrofizza
Perde la sua qualità primaria
Insita nella sua stessa denominazione
E perde valore
Fino a non essere più un valore
Arroganza e superficialità
I suoi nuovi surrogati
Disvalori si sovrappongono
Ad ossa prive della pelle originaria
Disvalori si cibano come cannibali
Ad un banchetto solenne
Dei principi di una volta:
Solidarietà, rispetto, dignità.
L'essere che nasce
È figlio di un'aberrante metamorfosi
Ed uno strato dopo l'altro
Step by step
Siamo diventati
Mostri famelici
Che si cibano di innocenza
Quella poca rimasta
E che godono nell'infliggere dolore.
Uno strato dopo l'altro
Cancelliamo noi stessi
E diventiamo il Male
Dimenticandoci come e cosa eravamo
Perdendo coscienza di noi
Come la Morte Nera
Ma senza nemmeno la minima speranza
Di un ravvedimento in extremis
Perchè questa mutazione
Non è la causa del nostro cambiamento
Ma la sua normale evoluzione
Anime già marce
Hanno solo cambiato aspetto
Mostrando il loro nuovo "IO"
Dentro e fuori
E la nostra pelle di un tempo
Solo un vago ricordo
Accasciata a terra come un guscio vuoto
Come pelle morta di serpente.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
X DANIELE
RispondiEliminaL'uomo che diventa cattivo, che sceglie i dis-valori, non è dovuto al caso, ma a cause ben precise che riguardano l'organizzazione sbagliata della Società.
PER GUS vero, ma la società siamo noi e quindi è una parte di noi stessi quella che fa del male quel prete.
RispondiEliminaL'umanità non vive un bel momento.
RispondiEliminaE fosse solo un momento, poi. Mi sa che son decenni.
Mi auguro sempre che qualcosa in meglio cambi.
Inesorabilmente attuali i tuoi bellissimi versi. Stiamo tutti dando il nostro consenso affichè Israele (con la complicità di Washington) continui ad avere un solo traget: distruggere la popolazione civile.
RispondiEliminaTutti tacitamente d'accordo sul prosieguo di quel genocidio, dai "fratelli musulmani" di Egitto e Arabia Saudita fino a noi occidentali. Eccolo il nostro modello di democrazia: consentire a Israele di uccidere 6.600 bambini in poco piu di un mese.
Un caro saluto
L'umanità ha perso la bussola.
RispondiEliminaLa gente ha perso la sua umanità, la sua essenza. E andrà sempre più in basso, a mio avviso.
RispondiEliminaValeria4/12/23 14:08
RispondiEliminaIl 29 agosto 1949 alla sagra di Santa Sabina a Ramuscello (vicino a Casarsa della Delizia dove Pasolini viveva in quel periodo, lavorando come insegnante a Valvasone) il ventisettenne poeta incontrò un ragazzo di quindici anni e tre cugini, due di sedici anni, il terzo di quindici. Offrì loro dei dolci e propose di accompagnarlo nel prato lì vicino per mangiare dell'uva, lì avvenne che "Pasolini cominciò a baciare uno dei ragazzi mettendogli la lingua in bocca e palpandogli le carni poi, sbottonandosi i pantaloni, scacciava fuori il suo membro, facendosi masturbare fino a lussuria soddisfatta, pagando poi il ragazzo lire 10. Tutto ciò avveniva alla presenza di altri tre minori"[2][3][4]. Riferimenti a questa vicenda si ritrovano nell'opera autobiografica Amado mio.
I ragazzi in seguito litigarono in pubblico accusandosi l'un l'altro di "aver menato l'uccello a vicenda al Pasolini"[4]. La voce arrivò ai carabinieri della Stazione di Cordovado, competente per il territorio; il brigadiere Luigi Scognamiglio venne a conoscenza di uno scandalo che consisteva che quattro ragazzi minori avevano masturbato un individuo, come scrisse nel rapporto n. 17/75, protocollo v. 3, redatto il 15 ottobre 1949[5].
Ecc ecc continuate a leggere voi il copia poi si blocca
Dal web
RispondiEliminaPER KATRINA: ti capisco, io ci provo a sperarlo ed a fare qualcosa affinché possano esserci cambiamenti significativi ma è difficile.
RispondiEliminaDevo dire che la tua bellissima poesia corrisponde un poco al poeta Pasolini. Il riferimento era ovvio.
EliminaGus non mi ha pubblicato il mio commento e tu difendi Pasolini? Lo sapevi che era un pedofilo? Ho amici omosessuali che sono molto educati e sensibili. Non sono contro gli omosessuali e nemmeno contro le trans che a volte sono meglio di certe donne
Buona serata.
Scusa il disturbo, meglio essere informati prima di rispondere ai commenti. Non tollero i pedofili
PERP GIORGIO davvero un modello alquanto "curioso" per usare un tenero eufemismo...
RispondiEliminaPER VALERIA ti chiedo scusa ma non ho capito il nesso con la mia poesia
RispondiEliminaPER CAVALIERE: vero.
RispondiEliminaPER FARFALLA LEGGER@: Vero, e non sembra nemmeno rendersene conto.
RispondiEliminaUna società basata solo su consumismo e profitto inevitabilmente finisce per non dare più valore al rispetto, perché il rispetto implica anche qualche rinuncia ai propri "comodi" per dare spazio agli altri. Chi ha imparato a puntare solo al profitto, non vuole rinunciare a nulla, tanto meno se deve farlo per gli "altri" senza avere nessun guadagno materiale (il senso di gratificazione morale ovviamente non si sa più neppure cosa sia).
RispondiEliminaPenso che questa "umanità" o Società sia in uno stato di transizione da un anello evolutivo è passare all'anello del nulla, del vago, dell'apparire, della superficialità ........ e credo si possono aggiungere altri aggettivi di questo tipo .........tenere con se i famosi valori è solo sacrificio di lacrime e sangue ..........oggi solo parole.
RispondiEliminaE' più facile ed è vivere meglio senza quei valori imposti dai nostri avi.
PER VALERIA io difendo l'artista e sulla questione della sua morte ci sono moltissimi aspetti inquietanti ed incerti.
RispondiEliminaPER ARIANO concordo con la tua riflessione
RispondiEliminaPER GIOVANNI sarà più facile ma è anche pericolosamente disgregante
RispondiEliminaViviamo in una società che va avanti ad occhi bendati. Che chiude gli occhi sulle proprie malefatte per continuare a perseguire le sue finalità. Bisognerebbe fermarsi a riflettere e cercare di capire la progressiva degenerazione della società. Nessuno lo vuol fare perché ai più va bene così. Perché troppi, costi quel che costi, vogliono continuare a perseguire i loro sporchi interessi.
RispondiElimina"perdendo coscienza"
RispondiEliminaE' il punto cruciale, a mio avviso: la perdita della coscienza morale, il mettere da parte e/o rendere relativi i valori importanti che ci permettono di rendere questa nostra vita e l'umanità stessa, migliori, tendenti al giusto, al bene...
Solo proteggendo la nostra coscienza (la mente, il cuore...) possiamo sperare di conservare la nostra umanità nonostante attorno ci sia un decadimento su tutti i fronti.
Non è facile, vivere è una lotta quotidiana.
Ciao daniele, grazie per gli spunti che offri con i tuoi versi
PER FABIO una benda che i componenti della società potrebbero togliersi ma che scelgono di mantenere
RispondiEliminaPER ANGELA grazie a te per queste tue profonde parole
RispondiEliminaPrima di tutto ti faccio i complimenti per la poesia che è di una bellezza superba, complimenti. Per quanto riguarda il tema trattato, hai detto tutto in poche parole. Strato dopo strato scomparirà l’umanità, rimarrà solo il niente, il grande vuoto già riempie le anime. Ma ci sarà sempre chi l’anima la conserverà, o almeno lo spero.
RispondiEliminaPER CATERINA io sono onorato dai tuoi complimenti. Quanto al tuo commento, spero anch'io che almeno una esigua minoranza mantenga l'anima anchen se la sofferenza che vivranno sarà atroce nel cedergli altri di cosa saranno capaci e di cosa no...
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