GUARDANDO ATTRAVERSO QUEGLI OCHHI
Incede con passo lento e pomposo
Dall'alto della sua arrogante prosopea
Lui è il dio del progetto
Lui è colui che farà gonfiare
Le tasche di tanti politici, sottosegretari
Piccoli e grandi fornitori
Lui ha inventato il progetto del Ponte Sullo Stretto.
Che differenza tra l'umiltà del genio di Renzo Piano
Lui che un ponte l'ha fatto davvero
Anzi ce l'ha regalato
E senza tante pantomime
Ed il petto tronfio e patetico di tutti coloro
Che si esaltano per quest'opera ancora da iniziare
Passo volgarmente sontuoso
Passo tipico di chi ha la pancia piena
E si prepara a fare nuovamente il pieno
E vedo tutta la cupidigia
L'ignoranza ed il disinteresse
Verso i veri bisogni della gente comune
Vedo tutto questo e tanto altro ancora
Thru' thouse architects eyes
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Verosimilmente, non lo vedrò 'sto ponte (ammesso che altri lo vedano), e lo sento come progetto distante, teorico, illusorio.. come una Expo a Roma..
RispondiEliminaDa come vanno le cose da noi,è niente di più facile vedere il ponte bloccato a metà dai politicanti e dalle mafie:-((((
RispondiEliminaPER FRANCO anch'io penso ne continueranno a parlare ancora a lungo ms già il fatto che ne parlino lo trovo assolutamente incomprensibile
RispondiEliminaPER BLOGREDIRE anche la tua affermazione è altamente probabile
RispondiEliminaX DANIELE
RispondiEliminaSalvini è un grande ministro, ovvero un MINESTRONE.
PER GUS non è l'unico colpevole
RispondiEliminaNo al ponte sullo stretto per tanti motivi, oltre che paesaggistici.
RispondiEliminai soliti chiacchieroni che allargano la bocca con promesse inutili, e giustamente come dici tu: non pensano ai veri bisogni delle persone, ai problemi reali, quotidiani, di chi deve tirare a campare mese mese con pochi spicci e troppe tasse.
RispondiEliminaAi nostri non amati politici interessa solo mantenere poltrone e privilegi.
Temo che tra un pò se un geologo osasse menzionare l'impedimento riconducibile alla teoria della tettonica delle placche e la migrazione dei continenti, verrebbe eliminato. Facendo ovviamente risultare che si tratta di suicidio, com'è tipico del nostro paese.
RispondiEliminaPER CAVALIERE concordo
RispondiEliminaPER ANGELA giustissima riflessione
RispondiEliminaPER GIORGIO eh già,usi e malcostume radicati nel nostro paese
RispondiEliminaSempre attuale la canzone in cui, ironicamente, Edoardo Bennato cantava "Meno male che adesso non c'è Nerone." Purtroppo ogni epoca ha il suo Nerone o, peggio ancora, Caligola.
RispondiEliminaSecondo me lo faranno pure. Nel senso che inizieranno i lavori, poi sorgeranno dei problemi, il progetto verrà abbandonato, e resteranno due tronconi di ponte, uno a Messina e uno a Reggio (senza il pezzo centrale a congiungerli ovviamente) a marcire in mezzo all'acqua.
RispondiEliminaPER FABIO concordo e di Caligola ce ne sono tanti in questa società
RispondiEliminaPER ARIANO condivido tutta,tua analisi, d'altronde non sarebbe la prima volta che si inizia un progetto per poi abbandonarlo
RispondiEliminaUn grande spreco dei fondi del pnrr. Ci sono tanti ponti lasciati all’incuria, per non parlare della condizione delle strade e delle ferrovie nel sud. Si sarebbe potuto fare un grande lavoro di recupero invece di quest’opera inutile che è il ponte sullo stretto.
RispondiEliminaPER CATERINA: uno spreco ed uno sperpero senza precedenti.
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