Poesia ispirata da un'opera di Ronald West pubblicata su Facebook in un suo post da Santa Spanò (opera recuperabile e visibile insieme ad altri suoi lavori, QUI ) e che metto anch'io dopo la poesia.
PESO EFFETTIVO
Lo so
Mi guardate
Con sentimenti contrastanti
Alcuni di voi
Con disgusto
Altri con risolini e battute idiote
Altri, invece, con più apparente eleganza e tatto,
Tatto figlio questa volta
Non di una gentile cortesia
E di una premurosa carezza
Ma piuttosto di una più smaccata ipocrisia,
Si limitano ad occhiate di pena e pietà
Ed infine altri ancora si domandano
Come possa io sfidare così spudoratamente
La legge di gravità
E come una corda così leggera
Sappia sostenermi.
A questi ultimi
Ho deciso di dare una risposta
Risposta che forse
Potrebbe anche valere per tutti.
La ragione è semplice
È la leggerezza dell'anima
E non la massa corporea che vediamo
A determinare il vero peso del nostro essere.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Opera di Ronald West
Immagine presa da QUI
X DANIELE
RispondiEliminaStupendo. Immagini eccitanti.
Con quale bilancia riesci a pesare l'anima?
PER GUS: giustissimo, ottima domanda.
RispondiEliminaPER VALERIA: grazie, sono sicuro che è quello che vorrebbero dirti ed a loro modo ti dicono.
RispondiEliminaConcordo con chi mi ha preceduto: è bellissima!
RispondiEliminaA proposto di quello che scrive @Gus O.,penso al rito funebre egizio della pesatura del cuore su una bilancia in cui il riferimento è una piuma.
PER BERICA: strepitoso riferimento
RispondiEliminaBellissima opera. Ho dato un'occhiata anche alle altre opere di Ronald West , che non conoscevo ma che ho visto seguendo il tuo link.
RispondiEliminaE bellissimi i tuoi versi, con i quali concordo perchè, troppo spesso, ci fermiamo alle apparenze ma non sappiamo andare oltre.
Mi ritornano in mente le parole del Piccolo Principe "L'essenziale è invisibile agli occhi "
e ho trovato appropriato il riferimento di Berica agli antichi egizi, che pesavano il cuore del defunto su una bilancia, confrontandolo col peso di una piuma. Ciaoooo
Complimenti per gli ottimi versi.
RispondiEliminaPER MIRTILLO belle parole come sempre la tua sensibilità lascia il segno quando lasci un tuo commento.
RispondiEliminaPER CAVALIERE: grazie.
RispondiEliminaDavvero. Io sono uno smilzo che un soffio di vento può fare volare via, eppure spesso ho il cuore talmente pesante che mi pare di essere di piombo e di sprofondare nel sottosuolo a ogni faticoso passo che faccio...
RispondiEliminaPER ARIANO: il tuo cuore è sicuramente leggerissimo nel senso attribuito alla poesia. Può essere gonfio di tristezza e di sofferenze ma non è un cuore superficiale ed ancor meno cattivo.
RispondiEliminaX BERiCA
RispondiEliminaAnubi, a volte sostituito da Horus, deponeva il cuore del defunto su un piatto della bilancia, mentre sull'altra veniva posata una piuma, simbolo della Dea Maat e rappresentazione della giustizia e dell'equilibrio cosmico.
Da uomo sovrappeso ho sempre sostenuto che l'importante è sentirsi magri dentro. Certo un po' di dieta può far bene, ma il sentirsi l'animo leggero è forse la più grande conquista alla quale un essere umano può aspirare. Non è facile, perché tante ansie e preoccupazioni ci soffocano, ma la pratica della fantasia, della creatività e della sensibilità ci possono sempre esser d'aiuto.
RispondiEliminaPER FABIO: un conto è controllare il peso giustamente per ragioni legate alla salute, un altro è il bullismo su chi è diversamente magro.
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