LOOSING GAME
Ostinazione perentoria
Recidiva rincorsa verso il vuoto
Apatia inoculata dentro cervelli aridi
Corsa verso il nulla
Corsa verso la follia
Disoccupati
Pensionati
Ma non solo
Anche padri di famiglia
Gente annoiata che cerca solo i brividi del rischio
Ragazzi
Gettano via le loro vite e quelle altrui
Gettano al vento la loro vita
E quella di chi sta loro accanto
E corrono
Sì corrono
Corrono verso le stazioni spaziali della ludopatia
E come un pazzo al volante
Si schiantano contro la realtà
Vivere d'azzardo
Sempre sul filo del rasoio
Mettendosi sempre in gioco
Ma scommettendo sempre e solo sulle proprie doti
Sulle proprie effettive capacità
È rischioso ma possibile
Vivere schiavi del gioco d'azzardo
Dipendenti unicamente dalla Dea Bendata
È folle
Oggi poi
Con l'avvento della tecnologia
La ludopatia solitaria è ancora più drammatica:
Nessuno che ti ferma
Nessuno che ti dice di smetterla
E più perdi
E più ti convinci
Nel buio più profondo della tua camera
E della tua anima
Che la prossima mano sarà la tua
Sarà la mano della vita
E questa spirale mortale
Chiuso in una stanza
Tristemente relegato in un angolo di un bar
O di una tabaccheria
È ancora più soffocante.
Nei loro occhi
Non c'è più anima
Ma un bagliore malvagio
Ed un vizio malato
Padri e mariti
Mogli e pensionati
Bruciano dentro macchine crudeli
I loro magri risparmi
Inseguendo fantasmi di speranze perdute
Inseguendo fantasmi senza alcuna speranza
E poi ci sono i peggiori
Quelli che lo fanno solo
Per quell'insano brivido
Del "La va o la spacca"
E che potrebbero avere una vita felice
Economicamente tranquilli
Una bella famiglia
Ma non possono resistere
Loro devono giocarsi tutto
Gettando due dadi
Puntando sul 21 rosso
Alzando una carta
O cliccando sul computer.
I ludopatici sono malati
Sono come i tossici
Solo che la loro droga è legale
Perfino incentivata
Con spot ammiccanti
Che vogliono convncerti
Ad accendere il computer
Entrare nel loro sito
E giocare
Giocare
Scommettere
Puntare all'infinito
E perdere tutto
Anche la dignità
Trascinando nel fango
Anche la tua famiglia
E chiunque non sappia negarti i soldi
Per rovinarti ancora
Per rovinarli ancora.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Mai giocato d'azzardo in vita mia,ho conosciuto gente che si è rovinata,un mio ex collega di lavoro ad esempio,un ottimo lavoro,una bella moglie che lo amava,una figlia,tutto in malora,una vera tristezza.
RispondiEliminaCiao
PER BLOGREDIRE: la ludopatia è devastante è un cancro che soffoca chi soffre di tale dipendenza ma anche spesso, coloro che gli sono accanto distruggendo di fatto intere famiglie.
RispondiEliminaTutto ciò è frutto della noia. Il lavoro è sempre più ridotto, sostituito da macchine sofisticate
RispondiEliminaTi guardi intorno e non vedi più futuro e allora cerchi di non pensare, di trovare una felicità fittizia
PER PAOLA non solo dalla noia, questa dipendenza può nascere anche per caso ed una volta scoperto di non poter resistere a questo bisogno schifoso, portare all'autodistruzione.
RispondiEliminaPER VALERIA: vero ma a loro non interessano e forse non interessavano neanche prima.
RispondiEliminaC'è gente che si rovina e altri che traggono vantaggio dalla rovina altrui. Assolutamente illusorio pensare che una botta di fortuna possa cambiare la vita. Molto più facile rimetterci i risparmi di una vita e distruggere sé stessi e la propria famiglia. Vergognosi i messaggi ammiccanti che invogliano la gente a giocare e a rimetterci una barca di quattrini. Compito di uno Stato dovrebbe esser quello di indurre la gente a formarsi e a crescere in modo da migliorare la propria posizione con le proprie forze.Manca una spinta educativa oltre ad un pressante controllo su chi gestisce il gioco. Si fa credere alla gente di poter ottenere tutto, subito e con facilità mentre la realtà è che la vita è sacrificio e impegno. Bella davvero la tua poesia che invita tutti a tenere alta la guardia e a non farsi illudere da interessati imbonitori.
RispondiEliminaPER FABIO: è importantissimo sottolineare, perchè in effetti poco evidenziata, la vergognosa condotta dello Stato che vieta pubblicità e sponsorizzazioni da parte di multinazionali del tabacco mentre nel gioco d'azzardo non solo le permette ma le accetta e permette che influenzino potenziali ludopatici a distruggersi con il vizio del gioco.
RispondiEliminaNon esiste il guadagno facile. Non esiste!
RispondiEliminaPER GIORGIO: verissimo.
RispondiEliminaMai ho buttato in fumo i soldi guadagnati con sacrificio. Tutte le volte che avevo ed ho bisogno di fare un acquisto penso a quante ore dovevo stare segregata in ufficio per guadagnarmi il salario.
RispondiEliminaLa ludopatia è una vera patologia che ti porta alla rovina!
PER AMRATONETA GIO': vero e si dovrebbe iniziare a sensibilizzare su questa patologia sempre di più ed invece i media tacciono.
RispondiEliminaOs viciados na adrenalina do jogo não o deixam facilmente.
RispondiEliminaCoisas que a razão não aceita...
Excelente poema, os meus aplausos. Bravo.
Boa semana.
Um abraço.
Io con i ludopatici ci lavoro.
RispondiEliminaNon vedo adrenalina, quasi in nessuno di loro.
Vedo bisogno di svago, di chiudere gli altri pensieri, di gettarsi nel gioco per sentirsi più leggeri.
PER JAIME: grazie hai sempre parole bellissime, profonde e mirate sui miei versi. Grazie di cuore.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA. in effetti quelli delle macchinette rientrano più in quei pensionati tristi di cui accenno in questa poesia e che sono più disperati che adrenalina È un altro drammatico aspetto sociale della società d'oggi.
RispondiEliminaX DANIELE
RispondiEliminaIo sono contrario alle dipendenze. Il gioco è follia.
Il padre di un mio amico in una partita di poker perse il motopeschereccio che era fonte di grossi è sicuri guadagni. La sera stessa si sparò un colpo di pistola alla testa.
PER GUS: concordo con te e trovo assurdo che si parli invece molto poco di questa patologia e di come aiutare chi sta vicino ad un soggetto che ha questa dipendenza.
RispondiEliminaLa cosa che trovo assurda è che lo Stato faccia anche pubblicità e che invece non impedisca queste macchinette o perlomeno non tenti di regolarizzarne/limitarne l'uso.
RispondiEliminaPER FRANCO: concordo è assurda, ipocrita e criminale
RispondiEliminaIo non giocherei mai, non mi piace buttare al vento i soldi che faticosamente mi guadagno lavorando.
RispondiEliminaPerò effettivamente c'è chi cade in questo vizio. Ne ho conosciuto uno, peraltro curiosamente uno che sa sempre cadere in piedi, abituato a fare il "furbetto" nella vita di tutti i giorni, uno che non ha l'aria di un disperato. Però ha dovuto ammettere che il divorzio dalla seconda moglie è avvenuto quando lui ha perso al gioco, in un giorno, circa quattromila euro... Lei lo ha subito buttato fuori di casa e ha fatto partire la pratica per divorziare.
Purtroppo è una delle tante trappole a cui vedono gli uomini, da sempre affascinati dal rischio unito al piacere. Il gioco d’azzardo è un’autentica droga. Una volta persi tempo in tabaccheria perché ebbi un problema con la mia card paypal, credimi mentre il tabaccaio cercava di risolvermi il problema, ebbi modo di vedere persone anziane sperperare la loro pensione con quella macchina mortale chf è 10 al lotto. Io rimasi impressionata, persone anziane che si dannavano, bestemmiavano e correvano di nuovo a puntare per poi perdere, perdere e perdere. Provai un senso di tristezza, ci si distrugge senza rendersene conto proprio perché questo tipo di gioco è legale.
RispondiEliminaTante famigli rovinate dal gioco d'azzardo.
RispondiEliminaPER CAVALIERE: è vero ed anche questo è un problema molto serio.
RispondiEliminaPER ARIANO: azz...i 4000 euro in un giorno sono proprio tanti anche se c'è gente che perde anche molto di più. Anch'io non amo giocare d'azzardo,peraltro con la mia fortuna è proprio più saggio rinunciare in partenza 😁
RispondiEliminaPER CATERINA: immagine straziante che ho visto più volte anch'io anche nei bar e fa male dentro vederli s stanchi,arrabbiati, rassegnati ma determinati ad insistere ed intestardirsi per provare a vincere.
RispondiElimina