Ispirata da questo post di Gus e da una frase specifica "Si nasce per amore" Questa mia poesia è per dire che "Si dovrebbe nascere per amore"...
DRAMMA A PIU' VOCI
Sono Matteo
Oggi compio 7 anni
Mia mamma Sofia ne ha 23
Non ho un padre
Ed in realtà nemmeno una mamma.
Non fraintendetemi
Sofia con me è gentile
Mi accudisce
Adempie ai doveri di madre benissimo
Non mi fa mancare niente
Niente tranne il suo amore.
Sono Sofia
ho 23 anni
Sette anni fa una cotta adolescenziale
Mi seduce
Io ci casco in pieno
E poi il finale già scritto
Classica delusione d'amore.
Sarebbe tutto nella norma
Un cliché più che conosciuto
Solo che in un pomeriggio assolato
Facciamo l'amore...
Zero precauzioni
E resto incinta.
Io non lo volevo
Anche perchè lui si era dileguato
Certo non mi avrebbe aiutato
Ed io ero ancora una ragazzina
E lo sono ancora oggi
Matteo
Mio figlio
Ora ha sette anni
Io faccio la brava mamma
Ma ammetto che non riesco ad amarlo
Non in modo viscerale
Non da vera madre che sogna
Di esserlo da sempre.
Sono Luca
Ho 15 anni
E sono il frutto
Di una scopata salva-matrimonio.
Come? Non sapete cosa sia?
Semplice
È quando la coppia è in crisi
Ed entrambi pensano che metterti al mondo
Sia la soluzione ai loro problemi di coppia.
Peccato che non sia così
Peccato che comunque si siano separati
Dopo nemmeno due anni dalla mia nascita
Peccato che siccome non ero io
Il vero oggetto del loro desiderio
Ma ero solo uno strumento
Per realizzare il loro scopo
Per appianare i loro problemi di relazione
Una volta avendo io fallito in quella missione
Ecco che sono stato per loro sempre più un peso.
Accorgersene è dura
Scoprirlo con assoluta certezza
È terribile
Non essere crollato è un miracolo
Miracolo che ha un nome: Sonia
Io ho trovato l'amore
Io non sarò come i miei genitori
Io sarò un uomo.
Sono Francesca
Ho 43 anni
Sono la mamma di Luca.
Speravo di trattenere mio marito
Speravo che un figlio ci avrebbe rinsaldato come coppia
Ma ho fatto un errore enorme
E l'altro mio errore
È che ora faccio la mamma da 15 anni
Ma non sono brava nè forse portata
Anche perchè se economicamente
Non sono lasciata sola dal mio ex marito
Per il resto lui si è defilato
E la parte affettiva ed educativa
È tutta sulle mie spalle.
Non voglio che siate compassionevoli
Aver usato Luca come strumento per un mio scopo
E non averlo voluto per un atto d'amore
Facendogli sentire questo fastidio inconscio che provo
Ogni volta che lo vedo
È qualcosa che
Sono io la prima a dirlo
Non merita la compassione da parte di nessuno di voi
E se è cresciuto un bravo ragazzo
Non è per merito mio.
Sono Marco
Sono diventato maggiorenne oggi
Ho avuto tantissimi regali
Ricevuto abbracci d'amore
Dalla mia ragazza
Dai miei amici
Ma soprattutto da mia madre
Una donna stupenda
Coraggiosa
Forte
Che mi ha voluto
Nonostante il modo raccapricciante
In cui sono stato concepito.
Non ho un padre
O meglio
So chi è
E spero che dove sta adesso
Gli riservino lo stesso trattamento
Riservato a mia madre
E che possa morire presto.
Mia madre, Laura, ha 35 anni
E mio "padre"
L'ha stuprata all'alba di 18 anni fa
Mia madre è infermiera
Usciva dal turno di notte
Saranno state le 5 del mattino
Lei stava sempre attenta
Ma era inverno
Ed a quell'ora
In strada c'è il deserto
Ed è ancora buio
Come se fosse notte fonda.
Di colpo dal nulla
Esce una figura maschile
Forte, alta
Che la blocca e...
Io sono il frutto di quell'orrore
E se mia madre non mi avesse voluto
Facendomi adottare
Lo avrei capito
Se avesse abortito lo avrei capito
Ma mi ha tenuto
Ed amato
E due anni fa
Ha avuto la forza di
Raccontarmi tutto.
La mia mamma è la più bella del mondo
Mia mamma è la migliore del mondo
So che sono frasi fatte
Ma mai come in questo caso
Sono vere.
Vi starete chiedendo perchè
Parlo solo io
Perchè mia mamma non viene qui
Anche lei
Per raccontarsi come le altre.
Semplice
Le storie degli altri due figli
Sono antitetiche a quelle delle loro madri
O comunque raccontano un disagio profondo
Nel sentirsi in qualche modo non voluti.
Questa invece è una storia a senso unico
Mia madre ve la racconterebbe allo stesso modo
Solo che poi a lei
Qualche stronzo malato e pervertito
Si metterebbe a chiederle particolari morbosi
Che a me non potete chiedere
E quindi il minimo che da figlio amatissimo
Io possa fare
È proteggerla da voi
Come lei ha protetto me
Ogni singolo minuto della mia vita
E con questo ho detto tutto
Sono Marco
Ed ho una mamma
La migliore del mondo.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Io sono l'esempio di figlia non amata. La mia genitrice ha vissuto 91 anni di aridità. Non era capace di amare. Il calore e il senso di protezione necessari per crescere non erano da lei contemplati. La sua rigidità, i suo sguardi privi di tenerezza mi facevano paura. Mi comandava a bacchetta, non mi ha mai gratificato ed era sempre pronta a tarparmi le ali. Pensavo di non essere amata perché non ero abbastanza buona, quindi anche sensi di colpa ma crescendo ho capito e mi hanno fatto capire, che il problema era solo suo. Ho dovuto lavorare molto su me stessa perché avevo paura di diventare come lei e con tanta fatica sono mi trasformata in un pozzo di amore dove le persone vengono ad abbeverarsi. Prima di mettere al mondo un figlio dovete desiderarlo e non usarlo per qualche rimedio per la vostra esistenza. Mia figlia è la mia vita la amo e finché avrò anche solo un respiro penserò a lei come il dono più bello che abbia mai avuto!
RispondiEliminaLe tue poesie caro Daniele mi commuovono sempre ma questa ha toccato la mia intimità.
PER MARATONETA GIO': lo so mi ricordo quando con Poetry by request tu mi chiedesti proprio questo tema. Ricordo si intitolava "Assenza d'amore"
RispondiEliminaPS: non diciamolo troppo in giro, ma quel "giochino" potrebbe essere molto prossimo a ripetersi....🤫😁
X DANIELE
RispondiEliminaTi ringrazio per aver letto un mio post, fonte di una tua full immersion sull'amore di figli nati in circostanze burrascose.
Cominciamo da Matteo che teoricamente ha una mamma che purtroppo è incapace di amarlo. Il padre è un fottuto desaparecidos.
Luca esce malconcio da una scopata fatta per salvare un matrimonio. Niente. I suoi genitori si sono separati. E cosa dire di Sonia che è un uomo nel corpo di una donna?
Dulcis in fundo Daniele ci fa conoscere Marco, il ragazzo che ha tutto. È amato dalla fidanzata, dagli amici e dalla mamma. Una donna che l'ha fatto nascere malgrado fosse il frutto di uno stupro. Marco è il più fortunato malgrado non conosca il padre che starà marcendo in un carcere a causa dello stupro.
PER GUS: tutto giusto ma non ho capito "cosa dire di Sonia che è un uomo nel corpo di una donna?" Veramente io intendevo dire che Luca ha una fidanzatina di nome Sonia che ama e che lui si comporterà con lei da uomo, uomo vero.
RispondiEliminaX DANIELE
RispondiEliminaHo riletto. Ho sbagliato, cioè non avevo capito.
PER GIUS: no problem 😊
RispondiEliminaPER VALERIA: ti ringrazio, sapere di essere riuscito ad entrare nel carattere di questi soggetti per me significa tutto.
RispondiEliminaLa molteplicità dei mondi che narri è reale e tangibile, infinite variabili si intersecano ma l'amore è l'unica costante che può rendere unico e bello tutto il più brutto che può accadere, che accade, e continuerà ad accadere, purtroppo.
RispondiEliminaPER FRANCO: concordo in toto con le tue parole, ma mi domando se ci sia ancora abbastanza amore per non far precipitare nel baratro questa società o se forse è molto meglio a prepararsi al peggio.
RispondiEliminaDaniele la paura è tangibile.. gente senza più una casa deve sentire che quindici miliardi sono destinati ad un ponte assurdo.. questa solo per citare l'ultima sciocchezza, che poi nulla rispetto alle voci nucleari che echeggiano dall'est.. potrebbe essere normale svegliarci in una nube atomica, e i pochi sopravissuti già a dividersi i ricavi della ricostruzione.. è mondo questo?
RispondiEliminaPER FRANCO lascerei stare la questione ponte che è una invenzione per i media , parliamo piuttosto dei soldi che sembra vogliano storna da PNRR...
RispondiEliminaBravo DANIELE! Si può nascere in tanti modi, e non sempre per amore. L'importante per un figlio è essere amato da qualcuno, che sia la madre naturale o quella adottiva 😊
RispondiEliminaPER PAOLA concordo con te. Grazie per le tue belle parole
RispondiEliminaSolo l'amore può salvare tutto.
RispondiEliminaÉ giusto non far mancare il benessere materiale ai figli, ma prima di tutto viene l'affetto.
RispondiEliminaIn certe situazioni estreme come quelle che descrivi può essere difficile provarlo, però in quel caso deve subentrare il senso di responsabilità. Sarà che - non solo fra genitori e figli - un abbraccio e una parola gentile rendono migliore la vita.
E' naturale tutto questo.
RispondiEliminaLo abbiamo voluto ed aggiungo abbiamo combattuto per avere tutto questo.
Io ti ringrazio di aver parlato di questo tema perché il desiderio di diventare genitore non è così scontato come sembra e diciamo chiaramente che molti fanno i figli per risolvere i loro problemi, tipo donne che sperano di farsi sposare dai compagni, o semplicemente per seguire il modello culturale. Molti non si sentono pronti ma li fanno perché condizionati da una certa narrazione che si fa dell’ aborto. Il fatto è che a pagarne le conseguenze sono i figli, i quali sono persone e certe cose pesano per tutta la vita. Bisognerebbe riflettere prima di fare certe scelte, ma molti non pensano. Io non ho figli( o almeno non ancora). È una scelta che non ti nego che cerco di ponderare con molta attenzione, eppure sai quanta gente mi ha detto: ma non pensarci troppo, fallo e basta. Forse è per questo che noi umani siamo infelici, forse perché siamo troppi superficiali.
RispondiEliminaPER ARIANO: beh nel caso di Sofia il senso di responsabilità esiste e tutto sommato anche nell'altra, infatti entrambi i figli lamentano la mancanza d'amore ae anon l'assenza di benessere materiale.
RispondiEliminaPER CATERINA: Fai benissimo a ponderare questa scelta e non ascoltare chi ti incita a farlo come se poi fosse una passeggiata essere madre. Per il resto, il tuo commento mette ancor più il dito nella piaga, aggiungendo altre fattispecie di situazioni familiari capaci di portare infelicità ai loro figli.
RispondiEliminaPER ZERO: Ciao Giovanni temevo fossi sparito. Vengo al tuo commento-
RispondiEliminaNon so cosa intendi dire per "abbiamo combattuto per avere tutto questo." La mia poesia non è un manifesto nostalgico ed un tributo velato a quando la donna stava a casa a fare solo la madre e rassettare casa. Ci sono madri single o separate che adorano i loro figli e non fanno mancare loro nulla soprattutto in termini di affetto materno e viceversa famiglie all'apparenza perfette dove invece regna l'infelicità. Quindi, se la pensi così rispetto il tuo punto di vista ma non posso condividerlo. Potrei però aver inteso male il senso del tuo commento per cui se fosse così ti prego di chiarirmelo.
Hai sviluppato il tema del valore che viene attribuito ai figli proponendo dei versi da brivido. E i contenuti dei commenti che leggo sopra evidenziano la sensibilità dei frequentatori del tuo blog.
RispondiEliminaBuon fine settimana!
PER GIORGIO: grazie infinite per queste tue parole, d'altronde sei anche tu a pieno tiatolo tra i commentatori ultra-sensibili del mio blog
RispondiEliminaDaniele Verzetti
RispondiEliminaTu se non vado errato non potevi votare nel 74, e credo tu possa avere dei ricordi da persone che ne parlavano magari i tuoi genitori, era un discorso accanito in una famiglia ....... che io ricordo benissimo ........ io ho votato per il divorzio, anche perchè per prendere voti portavono esempi allucinati ed in effetti nel 74 credo maggio la legge passò sul divorzio.
Per ottenere ciò si è combattuto ...... oggi c'è una donna ancora più massacrata anche se più libera ... la mia famosa frase detta oggi da donne o ragazze ...... non cambia .....la tuo poesia di oggi è vera è rispecchia quello che tu dici. Ed è certo da ambo lati maschili che femminile ..c'è una velata idea di mal contento. Ed ecco il combattimento di tutto questo ......la Donna è libera?
Si ma a quale prezzo che ancora paga.
PER ZERO: Chiarissimo. Vero il prezzo è alto ma non per colpa della donna. Ricordo il 1974 non potevo votare ma in famiglia si è sempre stati favorevoli ad aborto e divorzio.
RispondiEliminaDaniele
RispondiEliminaAncora oggi la Donna sta pagando.
PER CAVALIERE: concordo con te e mi scuso ma il tuo commento era finito in spam e me ne sono accorto solo ora ed ovviamente ho provveduto a pubblicarlo.
RispondiEliminaPER ZERO/JOE: sì ma non è giusto.
RispondiEliminaMettere al mondo un figlio è un atto di responsabilità e amore allo stesso tempo. Purtroppo non tutti lo capiscono e molti esseri umani soffrono per la scelta sconsiderata di genitori incoscienti. Son situazioni che creano solitudine e disorientamento. Un dramma umano umano non facilmente superabile da chi ne è vittima.
RispondiEliminaEssere genitori biologici, mettere al mondo dei figli non equivale automaticamente all'essere dei genitori col cuore, che prendono coscienza di cosa significhi avere dei bambini, cui dare cure non solo materiali ma soprattutto affettive. Non esistono genitori perfetti ma di certo esistono genitori che amano i propri figli e cercano di dimostrarlo, pur con tutti gli errori,le mancanze...
RispondiEliminaPER FABIO perfetto condivido il tuo commento in toto.
RispondiEliminaPER ANGELA: giustissimo, la penso come te.
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