Grazie a Carlos Portillo per avermi concesso di pubblicare anche qui, a fine poesia, la sua foto ispiratrice...
SPIOVENZE
Mattina presto
Un'alba stanca e sbiadita
Spiovenze uniformi
Color mattone
Panorama frastagliato
Cielo plumbeo
Nuvole viola
Nessuno per strada,
Solo tu.
Potrebbe prenderti
Un attacco di malinconia
Ma quella luce così particolare
Ti avvolge
Come un abbraccio infinito
E senti un tepore emotivo
Inspiegabile.
Spiovenze uniformi
Cielo plumbeo
Nuvole viola
A volte sono i colori
E le immagini più impensate
A saperti regalare
Quell'istante di eterna consapevolezza
E di inaspettato senso di protezione.
Dolci spiovenze uniformi
Cielo plumbeo
Nuvole viola
E quel senso di pace interiore
Che mancava da tanto
Restituitomi per un istante.
O, chissà,
Forse per sempre.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Pensavo a Genova all'inizio, la "città argentea", ma la foto di Carlos mi riporta sulla bassa penisola iberica, e certo modernismo anonimo.. però ti immagino a spasso per vicoli genoani, a farti abbracciare da tutta quella spiovenza..
RispondiEliminaSi dice che l'uomo prima di parlare abbia cantato, che prima di scriver prosa abbia fatto poesia.
RispondiEliminaLa poesia è una espressione artistica personale , intima, sono versi che l’uomo, canta su ciò che lo affascina o su ciò che contempla, può essere la vita oppure la morte. La poesia è sogno e realtà, è raccontare qualcosa , mettendo a fuoco, ciò di cui hai paura. Primo Levi nella sua poesia “Se questo è un uomo”, sollecita i lettori a riflettere sullo sterminio dei lager nazisti. Ogni poesia ha più valore perché è potenzialmente eterna. Leopardi aveva una sua visione sulla vita, vita fragile, minata dal suo stato di salute, e un’attesa per un futuro migliore: “Tutti gli uomini sono accomunati nello stesso destino, che è quello di vivere un'esistenza caratterizzata dal fatto che l'unico piacere che l'uomo prova è figlio dell'affanno passato, che il piacere comunque non si vive mai nel presente ma o lo si è vissuto nel passato o lo si vivrà nel futuro”. Ho citato Leopardi e Primo levi, ma sono tanti i poeti che danno attraverso le loro liriche un insegnamento al mondo, e allargano la visuale della società.
La Poesia è un viaggio nell’universo interiore, è entrare in contatto con anime affini e assorbirne l’intima essenza coinvolgendo la mente e il corpo. La Poesia è conoscenza, accoglienza, condivisione, pura essenza, ma anche illusione e disillusione, morte e rinascita. La Poesia è la lingua universale del mondo, non si nutre di narcisismo, sceglie il poeta come suo tramite, lo plasma e lo rende umile.
Secondo Alberto Jess la poesia è visione dell'orizzonte: l'orizzonte è dove tutti i nostri desideri, le nostre passioni, i sogni, le sofferenze, i rimpianti, il futuro e il passato cominciano a danzare e vibrano pieni di vita e magica alchimia.
Le strette commistioni fra significato e suono rendono estremamente difficile tradurre una poesia in lingue diverse dall'originale, perché il suono e il ritmo originali vanno irrimediabilmente persi e devono essere sostituiti da un adattamento nella nuova lingua, che in genere è solo un'approssimazione dell'originale.
La spiovenza è ogni superficie di coperture che presenti un'accentuata inclinazione.
L'uniformità di queste pendenze ha creato in te un senso di ordine interiore così forte da regalarti tranquillità. Per un attimo, oppure per tutta la vita.
PER FRANCO che dire, speriamo di poterci passeggiare presto festeggiando la promozione diretta in serie A
RispondiEliminaPER GUS un bellissimo inno alla poesia, questo sono le tue parole così significative codi come hai colto il cuore pulsante dei miei versi, in quanto è vero quelle spiovente mi hanno dato in profondo senso di quiete.
RispondiEliminaX DANIELE
RispondiEliminaQuello che ho scritto sulla poesia non è un'esibizione, ma significa che tu sei dentro la poesia. Tu sei un poeta vero a differenza di tanti che non lo sono.
Quella che ho letto oggi è anche molto bella.
Franco è un ottimo osservatore, appena ho visto la foto ho pensato che fosse stata scattata in uno dei vicoli della mia amata Genova. Naturalmente da questa foto il "nostro poeta" è riuscito con grande maestria a creare una vera melodia di pensieri e sentimenti.
RispondiEliminaPER GIO': grazioso GIO'. grazie! Sei psempre prodiga di complimenti!
RispondiEliminaMi piace tanto quando una bella foto ti ispira una poesia.
RispondiEliminaDue forme di comunicazione che si incontrano e si intrecciano alla perfezione.
PER LA DAMA BIANCA: merito di chi con le sue immagini sa ispirarmi
RispondiEliminaPER GUS: scusami se con la mia risposta ti ho dato l'impressione che pensassi che la tua fosse solo una forma di "esibizione però sappi che non l'ho mai pensato e che so che non è così. Ho capito quello che hai voluto dire e mi sono commosso ma questo non toglie nulla al fatto che quanto hai scritto sia, al contempo, anche un meraviglioso inno alla poesia.
RispondiEliminaQuella "luce così particolare", che viene sottolineata nei tuoi bellissimi versi, bisogna saperla apprezzare.
RispondiEliminaBuon pomeriggio, Daniele :-)
PER GIORGIO: grazie!!!!
RispondiEliminaUna poesia intimistica, molto bella. Mi sono emozionata nel leggerla. È proprio strano come certe sensazioni speciali nascono da spaccato di vita comune, dai tetti spioventi delle case. La specialità ci circonda e si manifesta nelle cose quotidiane.
RispondiEliminaBella, rime ben ritmate.
RispondiEliminaDi più io non posso aggiungere.
Le case così "appiccicate", come dicevo anche sul blog dell'autore della foto, hanno qualcosa del "termitaio".
RispondiEliminaPER CATERINA: vero, molte volte è proprio così
RispondiEliminaPER VALERIA grazie!!!!
RispondiEliminaPER GIOVANNI: grazie Giovanni
RispondiEliminaPER ARIANO: immaginare interessante anche la tua.
RispondiEliminaSono felice che una mia foto ispiri questi versi; grazie.
RispondiEliminapodi-.
PERE CARLOS: ti ringrazio, la tua foto è stupenda.
RispondiEliminaMagnífico poema.
RispondiEliminaGostei de ler.
Continuação de boa semana.
Um abraço.
PER JAIME: obrigado!
RispondiEliminaBellissima la tua osservazione della foto di Carlos. Leggendo la tua poesia mi son reso conto di tanti piccoli particolari, del silenzio e della quiete che trasmette. Di quel torpore che accompagna i centri abitati di primo mattino.
RispondiEliminaPER FABIO: esatto, proprio le mie sensazioni!
RispondiEliminaA volte bastano le piccole cose (per le quali ci vuole comunque sensibilità) a restituirci briciole di serenità, che per quanto estemporanee, sono pur sempre necessarie, perché ci fanno stare bene.
RispondiEliminaSempre belle le tue parole ed ispirazioni. Un breve saluto e ti abbraccio caro Daniele. Buona serata.
RispondiEliminaPER ANGELA: hai ragione è proprio così.
RispondiEliminaPER PIA: grazie, contraccambio l'abbraccio.
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