IL REGNO DELL'IGNORANZA GLOBALE
La Semplicità
Rende tutti liberi
Di non capire.
Tu
Popolo ignorante
Sarai usato per
Annientare verità e giustizia
Irrimediabilmente
Tu
Popolo incoerente
Dalla memoria labile
E dal linciaggio facile
Carnefice
Tu
Popolo confuso
E facilmente manipolabile
Sarai la rovina nostra
Ma anche di te stesso
E tutto questo
Per colpa di questa
Ipocrita venerazione della Semplicità
Intesa non come chiarezza espressiva
Ma come semplificazione elementare
Definire principi e ragionamenti articolati
Per approssimazione
E quindi
Abituare il Popolo a credere di capire
E quindi pensare di essere legittimato ad odiare
Chi in modo semplice
Ma non semplicistico
Spiega la realtà
Comunica la verità.
E quindi ora
Semplicità è sinonimo
Di ignoranza
Banalizzazione
Conoscenza imprecisa di prinicpi
Realtà storiche
E presunte verità medico - scientifiche
Eppure io l'avevo detto:
La Semplicità
Rende tutti liberi
Di non capire
Il Semplicismo
Rende tutti liberi
Di illudersi di comprendere
Era questa la trappola ideata per noi
È questo il grande inganno
Messo in atto su larga scala
Ed ormai perfettamente riuscito
Per dominare l'uomo
Manipolarlo a proprio piacimento
E trasformarlo in una massa indistinta
Globalizzata
Uniformata
Con un cervello unico
Sottomesso
E non pensante.
Il Semplicismo
Rende tutti liberi
Di non capire
Impone a tutti la convinzione
Di illudersi di comprendere
E quando tutti o quasi
Avranno di fatto assorbito
Questo modello di inapprendimento
Avremo di fatto una società schiava
Una società soggiogata
Un'umanità ignorante
Non più capace di discernere il bene dal male
Non più disposta a sforzarsi di ragionare
E quando tutto questo si sarà realizzato
Saremo nel Regno dell'Ignoranza Globale.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Ovvio sarebbe passato il covid anche senza "sieri". A suo tempo sono passate ben altre pestilenze, tutto sommato siamo anche troppi, se proprio devono sbarcare i migranti lasciamo che gli agenti naturali ce li decimino per noi.
RispondiEliminaPER NOI: oppure magari non ci lasciamo intortare da questi megafoni ufficiali, e non solo per il covid ma per ogni tematica importate ivi compresa quella dei migranti senza farci distrarre da bufale come quelle di Crosetto...
RispondiEliminaPiù che ignoranza mi piace la frase Gente che non pensa con la propia testa E credo sia anche più grave.
RispondiEliminaBelle rime è ben cadenzate. scusami se sintetizzo.
X DANIELE
RispondiEliminaIl pensiero dei bambini è leggero e veloce, ma anche puro per natura.
Noi adulti abbiamo perso la purezza (è inevitabile), quindi ragioniamo, senza cedere all'immediatezza. Purché ovviamente non sia un ragionare troppo farraginoso.
Si può quindi ragionare e promuovere la semplicità.
La semplicità sui blog è facilissima da perseguire: si entra in un blog, si legge quello che c'è scritto, ci si ragiona un attimo e si lascia il proprio parere.
A volte invece ci si lascia andare a ragionamenti che ci portano nettamente fuori strada e che ci portano a leggere ciò che non è scritto. Ecco, il pensare troppo. Il troppo storpia :)
PER GIOVANNI: ottima sintesi.
RispondiEliminaPER GUS: L'Eccesso è negativo sempre ma ora e lo vedi anche tu, siamo in una fase dove l'eccesso non è dalla parte del riflettere ma da quella di una negativa ed errata semplificazione dei concetti che a volte data la loro complessità richiedono un esame più lungo di quello necessario a mettere un emoticon qualunque.
RispondiEliminaX DANIELE
RispondiEliminaSono d'accordo. È un semplice in malafede usato per coprire l'ignoranza, oppure l'imbroglio ai danni della gente
PER GUS giusto
RispondiEliminaSpesso problemi complessi vengono semplificati e banalizzati, altre volte si complicano questioni semplici. Viviamo in una società che non trova equilibrio fra analisi e sintesi.
RispondiEliminaQuando le cose ce le semplificano troppo, c'è il rischio che ci vogliono fregare ; è bene, invece, che ci soffermiamo un pò per ragionare e capire anche ciò che è più complesso, almeno sappiamo a cosa andiamo incontro e come dobbiamo agire, in modo da non vivere nell'ignoranza e rimanere fregati ! Giusto ! Un caro saluto
RispondiEliminaUn tema molto attuale, Daniele, che tu hai sviluppato con dei versi molto gradevoli ed incisivi. I tuoi scritti esordiscono con dei riferimenti alla raffinata, ed aimè evoluta, capacità di coartare la volontà del popolo. Il senso critico è annullato, la verità cancellata e la menzogna presentata come certezza assoluta. Ed è tutto abilmente collegato ai processi di coltivazione dell'ignoranza.
RispondiEliminaUn esempio di questi giorni, in linea con la tua argomentazione e che continua a disgustarmi molto, è il tentativo persistente di colpevolizzare lo Stato italiano per la morte di alcuni poveri migranti. Mi riferisco al naufragio avvenuto all'interno delle acque territoriali libiche pochi giorni fa. Cioè, nonostante quei poveri migranti siano morti nel territorio sottoposto alla sovranità di un altro Stato, a pochissime miglia dalla costa della Libia, comunque la maggior parte dei media ha cercato di colpevolizzare lo stato italiano, quindi in modo sottile il governo italiano. Inutile dire che se a palazzo Chigi non ci fosse stata la Meloni questa raffinata manipolazione mediatica non ci sarebbe stata.
Si è ribaltata una barca con 47 poveri migranti nel territorio marittimo di un altro Stato. E la maggioranza del popolo italiano ha scelto di essere analfabeta funzionale. Non vuole neanche sforzarsi di capire dov'è la menzogna mediatica. Quindi, sperando che non accada, se altri poveri migranti morissero nelle acque greche, tunisine o maltesi sarebbe comunque colpa del governo italiano ... almeno finché a palazzo Chigi non ritorna un rappresentante dell'establishment.
I tuoi versi rivelano una verità inesorabile: un popolo imbecille sarà la rovina nostra. Hai ragione Daniele.
PER FABIO: non la trova o forse non è più capace a trovarla
RispondiEliminaPER MIRTILLO: ottima analisi!
RispondiEliminaPER GIORGIO; "I tuoi versi rivelano una verità inesorabile: un popolo imbecille sarà la rovina nostra." Purtroppo temo di sì a meno che non si desti dall'area di limbo nella quale si trova.
RispondiEliminaBisogna pensare con la propria testa e documentarsi tanto.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: giustissimo!
RispondiEliminaCredo che oramai già ci siamo nel regno dell'ignoranza globale. In una società dove il modello è rappresentato da calciatori e veline ( con il rispetto dovuto a queste figure , per carità) non c'è da stupirsi se regna l'ignoranza. Ciò che intendo è che ormai prevale il modello dei fare i soldi facili, essere ricchi e apparire. Questo è il nuovo paradigma mondiale. A nessuno interessa più studiare, o peggio, sognare.
RispondiEliminaPER CATERINA: calciatori veline e tronisti. Sì purtroppo hai ragione anche le ambizioni ed i sogni sono molto ridimensionati.
RispondiEliminaL'ignoranza globale in Italia non è una cosa recente, è da diversi decenni (ma forse anche di più) che non si da alcuna importanza alla conoscenza ma solo alla dialettica, come se tutto fosse solo "un'opinione".
RispondiEliminaPER ARIANO: vero purtroppo.
RispondiEliminaO "Reino da ignorância global" pode mesmo ser implantado na humanidade.
RispondiEliminaE a comunicação social está a contribuir para isso.
Excelente poema, gostei de ler.
Continuação de boa semana, caro amigo Daniele.
Um abraço.
PER JAIME: hai ragione, è sempre più un problema planetario quello di una ignoranza totale
RispondiEliminaPARA JAIME: tens razão, a ignorância total é cada vez mais um problema planetário
Concordo con Caterina e Ariano. Sono saltate tutte quelle forme di vivere e di pensiero per cui oggi come oggi prevalgono i soldi (con i soldi puoi fare tutto quello che vuoi, anche infrangere le leggi), prevale una falsa immagine del modo di essere e del modo di vivere (apparire senza contenere un bel niente), annullare il valore del pensiero per rimbecillire la gente con stereotipi dannosi e malsani e di esempi ne vediamo ogni giorno.
RispondiEliminaCerto, esistono pur sempre tante persone che ragionano, persone che non si fanno ingannare da falsi miti della bellezza e della ricchezza facile. Spero sempre che queste persone oggi come oggi siano la maggioranza (e magari lo sono), ma avanza sempre di più la soglia degli indifferenti, degli ignoranti, degli incivili che calpestano tutto e tutti per una forma di egoismo che rischia seriamente di diventare generalizzata.
La soluzione? Arduo pronunciarsi. Direi che a livello personale ognuno può adottare la sua forma di resilienza, salvaguardare le proprie idee e soprattutto (come più volte ho detto anche nel tuo blog) MAI perdere sé stessi. Essere capaci di un certo livello di coerenza ma con l'intelligenza e la sensibilità pronta per cogliere i cambiamenti positivi.
Un salutone Amigu de Zena
e come sempre complimenti per le tue poesie
PER DECLIVIODOMANI: Il problema nasce quando questa ignoranza e superficialità trova applicazione anche quando si affrontano temi più articolati e seri.
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