OUR CHOICE
Abbiamo scelto la solitudine
Non l'anonimato
Siamo solo noi quattro
(Io ed i miei tre figli)
In mezzo al nulla
Di questo campo generoso
Che ci ospita,
Quindi pienamente visibili.
Abbiamo scelto questo luogo
Perché non abbiamo bisogno di mimetizzarci
Nel bosco insieme agli altri
Nè abbiamo nulla da nascondere
E non sopportiamo l'ignoranza della massa.
Abbiamo optato per la trasparenza
Ma non per la vostra invadenza.
E siamo finiti
Per nostra volontà
In questo suo scatto
Perchè siamo orgogliosi
Di essere fuori dal coro
Tutto è ovviamente più complicato:
Sei più visibile e più punibile
Oppure
Paradossalmente
Più isolato ed introvabile
Se ti avvolgono
Nella loro soffocante
Ed artificiale
Coltre di nebbia.
Ma è la scelta che abbiamo fatto
Che abbiamo fortemente voluto
E che non rinneghiamo.
Siamo anime libere
Che vogliono respirare i sogni.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Foto di:
Marco Cavallini
Daniele carissimo hai scelto una foto bellissima come fonte d'ispirazione.
RispondiEliminaLa tua poesia esprime la voglia di scegliere dove e come vivere. Almeno mi fa pensare che sia così. Libertà che unisce una famiglia con grandi valori impossibili da manipolare, credendo fortemente nella realizzazione dei propri sogni.
Davvero molto bella. Grazie.
PER PIA Simboleggia anche il coraggio e la coerenza di una scelta di vita e del luogo che scegli come specchio talvolta di ciò che sei e vuoi essere.
RispondiEliminaPER VALERIA un albero dalle foglie blu è una bellissima immagine, Dovremmo farlo tutti perché non stiamo capendo che tutti noi non siamo considerati.
RispondiEliminami piacciono i tuoi versi e condivido l'accostamento che hai espresso con le parole e che ti ha suscitato questa bella fotografia.
RispondiEliminaRestare se stessi, con la propria forza, fierezza, consapevolezza di sé, nonostante a volte (o spesso...) possiamo sentirci fuori posto e "stonati" rispetto al contesto, ma resistere e restare in piedi ogni giorno, faccia al vento, che ci sia il sole o la pioggia, è forse la vera vittoria, quotidiana, di chi non si arrende <3
C'è una grande carenza di persone sincere che discutono per trovare la Verità.
RispondiEliminaE' sbagliato trasformare una propria esperienza in una generalizzazione.
Restare sé stessi porta inevitabilmente a trovarsi fuori dal coro, ma non mi sembra che sia solitudine.
PER ANGELA: concordo con le. tue parole in toto.
RispondiEliminaPER GUS; giusto, infatti qui il termine "solitudine" non è visto con una accezione negativa ma positiva ossia quella di voler essere se stessi a qualunque costo, anche a costo di essere non soli ma con meno persone intorno. D^altronde meglio soli che male accompagnati no 😊?
RispondiEliminaA volte non si può scegliere per vari motivi. Nella foto l'albero centrale non è solo,accanto ne ha due. Ciao
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RispondiEliminaLa solitudine a cui fai riferimento mi consente di entrare nella profondità delle cose. Non è isolamento. Poi menzioni l'ignoranza della massa manipolabile. E quì ti do ragione su come è sempre più difficile essere tolleranti.
Bel lavoro, Daniele!
Preferisco restare sempre me stesso, spesso mi ritrovo in minoranza.
RispondiEliminaPER GIO'tre uno è piccolo e quasi un fuscello.infatti sono una famiglia
RispondiEliminaPER GIORGIO Esatto è una scelta quella di quei tre alberi e non è isolamento
RispondiEliminaPER CAVALIERE ma in ottima compagnia
RispondiEliminaUna foto bellissima che ti ha ispirato questi meravigliosi versi Per sfuggire all'ignoranza vada anche per la solitudine. Non è una scelta facile ma a volte necessaria.
RispondiEliminaPER CATERINA: l'ignoranza è come un sudario che ti avvolge e sei sempre più cianotico, l'asfissia avanza e poi o ti lobotomizzi per respirare come la massa, ossia non con i tuoi polmoni ma con un respiratore artificiale in dotazione di chi quella massa indottrina e sottomette, o decidi di respirare da solo, indipendente, perchè il tuo respiro libero fa affluire vita al cervello, l'altro lo atrofizza.
RispondiEliminaBellissima la foto e bella la tua idea di dare anima a questi alberi.
RispondiEliminaBravo!
PER CLAUDIA grazie
RispondiEliminaSe gli alberi potessero davvero parlarci, chissà quante belle cose ci potrebbero insegnare, soprattutto riguardo l'equilibrio della natura...
RispondiEliminaPER ARIANO Ci insegnerebbero sicuramente il rispetto. Rispetto per i nostri simili per gli animali e per l'ambiente in toto.
RispondiEliminaLa foto e la poesia si completano. Buona domenica.
RispondiEliminaPER MARIELLA quando trovi opere come quella di Marco, non è possibile non avere alcuna ispirazione
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