GRAZIE
"Grazie Vita
Che mi hai dato questo telecomando
Per la mia comodità
E per la mia libertà
Virtuale è vero
Ma pur sempre una forma di libertà
Grazie Vita
Per i film e le serie tv
Sui canali on demand
E grazie per i documentari
Ora posso vedere il mondo da casa
Con un click sul computer
O attraverso il tuo telecomando tv.
Grazie Vita
Che mi fai stare rinchiuso
Come un criceto malato
Ma allegro
Perchè io sono allegro e felice
Non mi manca niente.
Almeno prima era così
Poi il lockdown ha cambiato qualcosa
Ero triste e volevo uscire
E dopo un po' quel telecomando non mi bastava più
Poi le restrizioni sono finite
E sono uscito
Ma ho capito presto che mi sbagliavo
Che era solo l'ansia di non poter decidere
Di uscire per andare a trovare un amico
O la mia ragazza solo per portarla a casa mia
E vedere insieme sul divano
L'ultima stagione di una serie tv catturata on demand."
"Povero Sciocco, sei proprio un Pirla"
Rispose una voce
"Chi è?" chiese lui
"Sono la Vita, la tua vita
Quella che stai sprecando
Bruciando ogni giorno sinapsi inaridite
Del tuo asfittico cervello. E pensare che
Per un attimo dopo la fine della clausura
Ti ho visto rinascere e mi sono illusa, ma
Con te è tutto inutile...
Fammi solo un favore
Quando ringrazi
Per tutte quelle cose
Che ti fanno vivere allegro
Dentro la tua gabbia dorata
Ringrazia chi vuoi
Ma non me
Io non ne ho nè colpa nè merito
Ma soprattutto non li avrei mai voluti avere.
Io sono la Vita!
Viaggi
Primi baci
Partite allo stadio
Ballare
Sfiorarsi
Ridere insieme
Senza schermi ultrapiatti a tenerci distanti"
Sai, Pirla
Giusto un mesetto fa un filosofo
Ad un incontro dal vivo
Diceva che in questo periodo dove tutto è brutto
Sembra orribile
Dove ci raccontano fatti ed avvenimenti terrificanti
Noi dobbiamo reagire perchè
Il mondo non è solo l'orrore che ci raccontano
Dobbiamo ribellarci, vivendo.
Lui si è ribellato a questa visione
E sostiene che è il tempo della nascita
Io, Vita, direi una nuova nascita
Ma poi qualcuno direbbe subito "Resilienza"
Ed allora dovrei correre a vomitare
Perchè anche la Vita sai si indigna e sta male.
Ho quindi provato a credere alle sue parole
Ed in parte le capisco
Se vivi davvero
Molte cose belle le realizzi
Credimi sono competente in materia...
Ma se ti impediscono di vivere
O peggio ancora
Ti rinchiudi in questa cella d'isolamento
Che è la tua cameretta con computer e smartTV
Con cellulare e smartwatch
Non vedo futuro"
"Cosa dici Vita!" Rispose il ragazzo
Pardon il Pirla
"È proprio perchè la vita fuori è brutta
Che io sto qui dentro
Qui io posso far finta che tutto è bello
Che nulla è orrendo
E che nulla di terrificante esiste se non lo guardo
E se disgraziatamente mi ci imbatto
Posso starci male per poco
Ma poi ho la salvezza on line a portata di click
E posso credere che tu Vita sia una cosa bella"
"Vedi Ragazzo" disse la Vita
"Hai ragione
Io sono gioia
Serenità
Ma anche dolore ed amarezze
Ma se decidi di non prendere le seconde
Non avrai mai le prime
Anzi ti confido un segreto:
Segregando il tuo fisico ed il tuo cervello
E condannandoli al nulla eterno
Ad un ergastolo senza permessi premio
E sconti di pena
Le gioie non le proverai mai
Ma i dolori
Quelli ti sapranno raggiungere sempre ed ovunque.
Quindi, prendi coraggio, respira profondo
Fatti un regalo stupendo: Vivi davvero
E poi grida un Grazie enorme di gioia
E dedicalo all'unico artefice di questo miracolo:
TU"
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Parole sagge, ma troppo spesso la paura, l'ipocrisia, l'arroganza di una saggezza da pianerottolo, riduce il mondo di tanti, lo rende un club privato dove sono ammessi solo quelli che non fiatano, che non suggeriscano neanche la vita immensa appena fuori. Quindi si cresce così, biologicamente asfittici, senza neanche rimpianti perché anche il rimpianto, almeno una volta, la bellezza l'ha sfiorata.
RispondiEliminaMi hai fatto tornare in mente la sindrome di Hikikomori, dalla quale sono affetti molti giovani (e non solo).
RispondiEliminaNessuno dovrebbe rinchiudersi nella sua gabbia dorata ed illudersi di poter essere felice anche così.
Ma chi siamo noi per costringere terzi ad uscire e a divertirsi?
Pensiamo, quindi, a noi stessi e a goderci al meglio ogni istante che ci viene regalato.
La vita comincia nel momento che sbrocchi dall'utero di tua madre e finisce su una sedia a rotelle e dal pannolino iniziale ti ritrovi con il pannolone finale. Per diversi anni la vita è una dipendenza forte dai genitori. In seguito si diventa ragazzini e ragazzine. Cominciano gli amori, le prime scelte e gli errori. Il lavoro diventa indispensabile, come avere una persona accanto. A questo punto la vita vorrebbe vederti gioioso e sempre alla ricerca del bello, dell'aria aperta e della conoscenza del mondo. Farsi incatenare dalla tecnologia è un errore fatale. Cellulari, televisioni che sfornano film. Praticamente non sei più uno che vive, ma uno che guarda le immagini degli altri che vivono.
RispondiEliminaLa tentazione di isolare guardando lo sfacelo della nostra società, c'è, può attanagliare chiunque, ma bisogna reagire, davvero, non a parole.
RispondiEliminaÈ difficile cambiare ciò che non va, richiede determinazione, costanza, impegno, forza di volontà... ma di certo stando fermi nel nostro guscio fatto di rassegnazione e staticità, non solo non cambieremo un bel niente, ma ci trasformeremo in fantocci stanchi, aridi, senza vita.
Buona giornata Daniele:))
* isolarci
EliminaNei tuoi versi hai elencato tutti i dispositivi che sono riusciti ad allontanare gli uomini. Osservo le persone quando comunico con loro, non sono più in grado di ascoltare, di guardarti negli occhi, tutto è sfuggente. Chi mi conosce spesso afferma che non sorrido più. E' questa vita, non vita che mi ha portato via la speranza. Se cerchi di parlare con le persone sui mezzi pubblici o altrove, ti guardano come si trovassero davanti ad una pazza. Il movimento delle lab bra è stato per molti anni, il mezzo per comunicare con i miei pazienti, che all'improvviso perdevano il senso dell'udito ed erano circondati solo da un silenzio profondo. La vita ti concede e logicamente ti priva ma non bisogna mai perdere la voglia di aprirsi agli altri, altrimenti è finita...
RispondiEliminaPER FRANCO: asfittici e pericolosamente asociali...
RispondiEliminaPER CLAUDIA infatti dovremmo tutti tentare di vivere a pieno la vita ma poi se su giovani già in difficoltà si aggiunge la pandemia, la guerra, il voler cancellare ogni desiderio di curiosità verso la vita diventa un'impresa.
RispondiEliminaPER ANGELA: immagine perfetta fantocci stanche ed aridi e aggiungerei, simili ad automi.
RispondiEliminaPER GIO': disamina perfetta purtroppo, foto impietosa e drammatica dei nostri tempi. Oggi il prossimo è davvero un estraneo a tutti gli effetti quasi un pericolo da evitare, un pericolo con cui non dover avere a che vedere.
RispondiEliminaPER GUS: ".... Praticamente non sei più uno che vive, ma uno che guarda le immagini degli altri che vivono." Standing ovation, non si poteva sintetizzare poeticamente meglio di così la condizione di molti giovani d'oggi e non solo giovani in realtà.
RispondiEliminaNon bisogna aver paura di vivere davvero.
RispondiEliminaBisogna affrontare tutto ciò che ci viene, combattere, soffrire per poter ottenere una vincita sulle difficoltà della nostra esistenza.
Solo dopo tutto questo è possibile gioire perché abbiamo lottato davvero e senza sosta.
Inutile stare a guardare o discutere su ciò che non abbiamo cercando soddisfazioni effimere, richiudendosi dietro il nulla del web e le varie distrazioni. Bisogna avere coraggio e trovare la forza di essere se stessi anche fuori delle quattro mura di casa.
Le tue parole racchiudono tutto questo ed anche di più che non riuscirei ad esprimere minimamente. Per cui grazie, è sempre una "gioia" leggerti e soprattutto riflettere con le tue parole. Ciao Daniele.
PER PIA: giusto bisogna avere la forza di essere vivi davvero sempre. Sempre puntuali e profondi i tuoi commenti.
RispondiEliminaE comunque la vita ti insegue anche dentro casa, quindi è illusorio credere che basta starsene chiusi e lontani da tutto per evitare problemi e fastidi. Quelli arriveranno ugualmente, perché sono due elementi (non gli unici per fortuna) della vita.
RispondiEliminaPER ARIANO: concordo.
RispondiEliminaQuesta comoda e illusoria prigione che è il web più che la casa. In quel mondo non reale ognuno finge che vada tutto bene, abbandonando completamente la realtà con i suoi problemi, ma anche con i suoi piaceri. Aver èaura della vita non ti fa vivere meglio, non ti fa vivere proprio.
RispondiEliminaPER CATERINA: chiosa perfetta di un pensiero che condivido in toto
RispondiEliminaBisogna tornare a rapportaci con gli altri, vivendo nel sociale.
RispondiEliminaSereno giorno
PER CAVALIERE: quanto dici è giusto non solo per i temi di cui tratto ma in senso pi à ampio anche per comprendere come oggi non si faccia quasi più politica attiva e di protesta in piazza ao per le strade reali de Paese.
RispondiEliminaPER VALERIA: concordo con te tutti dpbbaiamo vivere e goedere la vita il più ed al. meglio possibile. Purtroppo come scrivo nella poesia, tanti giovani invece hanno perfino paura ad interfacciarsi con gli altri nella vita reale.
RispondiEliminaFelicità non ha nulla a che vedere con queste false comodità.
RispondiEliminaPersonalmente mi sento felice quando esco, quando sono nella natura, quando incontro gli altri, quando vivo.
La tv non la accendo mai, ascolto solo un po' di radio la mattina.
PER LA DAMA BIANCA concordo con te,purtroppo tanti giovani vivono una non -vita.
RispondiEliminaNon guardo la tv da anni e cerco il più possibile di vivere all'aperto, in mezzo alla natura o in mezzo alla gente benchè comunicare sia sempre piu difficile.
RispondiEliminaPER MARCAVAL comunicare non solo è in generale più complicato ma lo è ancora di più per i giovani e per tutti se si vuole comunicare contenuti profondi.
RispondiEliminacome dare torta alla vita, saranno più piatti i televisori ma anche le vite, nulla potrà mai essere mai più bello come le proprie emozione, non di guardano le emozioni ma si vivono.
RispondiEliminaPER PCARMINE: ti condivido in toto.
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