NON FATE DOMANDE
Una qualunque terza elementare del 1975
"Maestra perchè hanno ucciso un certo Pasolini, dicono
avesse strani gusti... gusti non ho capito per cosa? Ma allora
A me che piace la cannella? Anch'io rischio la vita?
"Maestra, perchè ci sono le BR? Come mai fanno male alla gente?"
"Maestra, mio padre dice che le BR sono un movimento legato al potere
e non rivoluzionario, mi dice cosa significa?"
"Maestra i miei dicono che la rivoluzione si fa così e quindi le BR sono
giuste, ha ragione? Io però ho paura di tanta violenza. Che mi dice Maestra?
"Maestra, ma davvero rischiamo di restare al freddo ed al buio
Senza luce e gas perchè scarseggia.... come si chiama rosolio, no pelolio
Ah sì pe- tro - lio ". Davvero maestra può succedere?
E le maestre a quel tempo erano tutte più sagge,
Preparate
Attente
Ma anche determinate nel far ragionare i bimbi
Con le loro testoline e non con risposte cliché precompilate da altri.
Una terza elementare di oggi
"Maestra perchè c'è la guerra?"
Qualcuno, una o due piccole ma promettenti mosche bianche
potrebbero invece domandare:
" Maestra perché mio papà e la mia mamma
Possono scegliere per me cosa mangiare
Dove vivere, ed altro ancora e sempre per il mio bene
Ma non possono decidere se devo subire una puntura
Quando sto bene per "curarmi in via preventiva"?
Ed anche oggi paradossalmente potrebbero chiedere:
"Maestra, rischiamo davvero di non avere più luce e gas?
Davvero starò al freddo ed al buio"
Pensare che solo nel 2019 le domande sarebbero forse state:
"Maestra, perchè non posso giocare sempre col mio cell?"
"Maestra perchè non posso vedere certe cose in tv ed in rete sì?
"Maestra perchè mio padre dice che quelli come Amir sono cattivi
E quelli come il mio amico nero sono diversi ed inferiori a noi?
È vero maestra e perchè io sono amico loro?"
Ma vista la realtà odierna
Solo pochi docenti saprebbero
Formare quei bimbi con risposte
Che permettessero loro di porsi ulteriori domande
Formando così piccole e nuove teste pensanti
È invece tristemente possibile
Immaginare un ipotetico scenario futuro
Dove la luce spenta sul nascere
Sarà quella dei bambini di oggi
I nuovi giovani di domani
O forse invece
Questo scenario è già in essere..
Una terza elementare di oggi
"Maestra perchè..."
"Maestra perchè..."
"Maestra perchè..."
"Basta bambini, fate i bravi
Non fate tutte queste domande
Aprite il libro a pag.20 e seguiamo il programma."
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Seguiamo il programma è la risposta giusta di oggi, è vero.
RispondiEliminaMa anche perché se si danno risposte sbagliate si rischiano denunce, sospensioni e persino licenziamenti.
Avevo letto questa tua dal Cavaliere, bellissima e molto realistica purtroppo.
Abbraccio forte Daniele e grazie.
Alcune non sono domande "dei bambini", sono concetti che gli hanno messo in testa i genitori e che loro ripetono ingenuamente.
RispondiEliminaDaniele, noi facciamo i moralisti, ma Cosa Nostra, Camorra, 'Ndrangheta e Sacra Corona unita e altra delinquenza organizzata, mi domando: "Ma si trovano a Marte, oppure trafficano in Italia".
RispondiEliminaPutin vede nazisti in Ucraina e lui si comporta peggio di Hitler, mentre in Ucraina il Presidente ha una villa in Italia, e alla frontiera verso l'Ungheria hanno beccato la top model con 27 milioni di dollari. Stranamente la signora era la moglie di un ex parlamentare ucraino.
E poi leggo che i Paesi dell'Unione Europea acquisteranno il metano dagli USA. Non è vero che le guerre impoveriscono i Paesi.
Si va avanti così. Chi perde sempre e chi vince sempre.
Gli insegnanti diranno ai ragazzi che dà verbo deve accentarsi.
PER PIA: vero, abbiamo anche questo rischio genitori superficiali che pretendono il programma...
RispondiEliminaPER VALERIA: lo è purtroppo, anche se ci sono molti docenti che oramai si adeguano al programma senza dare nulla di più
RispondiEliminaPER ARIANO: non sono così sicuro molti bambini sono più svegli di quello che pensiamo
RispondiEliminaPER GUS: e già insegnare la grammatica bene sarebbe un bel traguardo ma non è sufficiente. Vero perdono sempre gli stessi ma sta a chi insegna ed a chi è genitore il compito di formare nuovi giovani che sappiano davvero ragionare con la propria testa.
RispondiEliminaDobbiamo continuare a fare domande. E non spegnere quelle dei bambini. Un mio amico psicoterapeuta, il prof. Giovanni Salonia, afferma che " I poeti, i folli e i bambini sono i 'Pastori dell'Essere': essi custodiscono cioè gelosamente la sorgente intima e feconda della condizione umana". Grazie, Daniele.
RispondiEliminaPER MARIA: grazie a te e grazie al prof. Salonia per le sue bellissime parole.
RispondiEliminaAvevo letto l'anteprima nel mio blog, bisogna sempre porsi delle domande e non dare mai nulla per scontato.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: infatti il tuo post me l'aveva ispirata.
RispondiEliminaIl Programma di studio è una regola fondamentale, per il solo fatto che si evitano molti Perchè?
RispondiEliminaPER GIOVANNI: infatti.
RispondiEliminaPer le maestre non posso parlare, ma alle medie ci sono sempre stati i momenti di discussione. Ci sono materie ed insegnanti che stimolano particolarmente il dialogo, come nelle ore di lettere e religione. L'ora di religione è appunto intesa come studio di tutte le religioni e discussione sui temi importanti come l'adolescenza, il razzismo, il bullismo ecc...Sicuramente in queste ore di lezione si danno molte risposte ai perché degli alunni. Io, nel mio piccolo, sono sempre stata disponibile a rispondere e a dialogare con i ragazzi, ma loro aspettavano con ansia la mia ora per suonare e cantare e non per parlare. Qualche volta comunque abbiamo dialogato e non mi sono mai sottratta alle loro domande.
RispondiEliminaIn quanto alle elementari, forse i bambini sono considerati ancora piccoli per comprendere appieno certi temi importanti e c'è il rischio che, comprendendo tutt'altro, riportino a casa informazioni sbagliate, spingendo i genitori a correre dai dirigenti scolastici a lamentarsi di questo o di quel docente. Purtroppo al giorno d'oggi succede anche questo. Magari è proprio per questo motivo che le maestre si nascondono dietro la scusa dei programmi.
PER KATHERINE non so. Io sia alle elementari che alle medie ho sempre trovato docenti capaci e disposti a stimolare il mio cervello. Alle elementari ho avuto rudimenti di Brecht es alle medie si facevano dibattiti su temi importanti riuscendo anche a seguire il programma. Confivifo il tuo pensiero relativo al livello di certi genitori che possono essere un forte inibitore per i docenti anche quelli più determinati a farlo ragionare i propri alunni e questo è l'altro lato del problema
RispondiEliminaE noi adulti, a chi facciamo le domande? ne abbiamo tante...
RispondiEliminapodi-.
Zitti e mettete la mascherina!
RispondiEliminaLe domande di senso esigono una risposta; la negazione delle risposte genera mostri interiori.
Tempi duri per la scuola e il futuro immaginato è sempre più simile ad un romanzo distopico
PER PODI le dobbiamo fare a noi stessi e cercarevchi sa davvero rispondere
RispondiEliminaPER BERICA tempi durissimi e dittatura ancora in auge. Basta leggere l'ultimo Decreto legge
RispondiEliminaI tempi sono cambiati per la scuola. I dirigenti si trovano spesso in causa con i genitori e raccomandano ai docenti di essere molto rigorosi rispetto ai codici di comportamento, per non incorrere in sanzioni. La burocrazia e le norme comportamentali stanno soffocando la scuola. I docenti hanno sempre risposto alle domande degli studenti, ma adesso devono fare molta attenzione a quel che dicono. Seguire il programma è la cosa più corretta e meno rischiosa da fare e, per evitare problemi, probabilmente la maggioranza si adegua, soprattutto con i più piccoli.
RispondiEliminaPER KATHERINE Vero purtroppo oltre a docenti cmq poco coraggiose/i abbiano anche a che fare spesso con genitori superficiali q cui sta bene un figlio che non si ponga certe domande... pero non è cosi che potremo sperare di avere un domani un futuro migliore o forse anche soli un futuro
RispondiEliminaNon vado d'accordo con molte persone perché faccio e mi faccio troppe domande...
RispondiEliminaE l'input generazionale è quello di seguire il programma non solo nella scuola ma ovunque, ambienti di lavoro compresi.
PER MARIELLA è proprio come dici tu per quello che invece sarebbe importante che questa realtà subisse una inversione di rotta
RispondiEliminala società di oggi, persone preparate dal punto di vista culturale ma non umano e sociale
RispondiEliminaPER CARMINE a volte neanche dal punto di vista culturale
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