venerdì 11 febbraio 2022

L'Angolo del Rockpoeta®: "Via Povera Vita"

Poesia ispirata da una foto  sul blog di Marcaval alias Marco Cavallini , foto che troverete in fondo alla poesia per gentile concessione di Marco. Grazie Marco!

VIA POVERA VITA
 
Anno Domini 2023:
Il Covid è passato
È un ricordo ancora fresco
Dentro di noi
Ma superato.

Le restrizioni
Tutte le restrizioni
Sono state rimosse
Ma le strade della città
Di tutte le città
Sono deserte

Le abitazioni
Quasi tutte abbandonate
Fatiscenti
E devastate dai soliti sciacalli

Tutta la città
Apparentemente è vuota
Ma da lontano
Un vociare chiassoso
Si avverte

Giro l'angolo
E vedo gente per la strada
Bimbi scorrazzare lungo la via
Ed un problema annoso 
Quello di un sovraffollamento
Privo di logica
Visto che in città
Il resto dei luoghi è abbandonato
Vuoto
Ma ancora con case che 
Potrebbero essere prese.

Alzo lo sguardo
Leggo la targa della strada:
"Via Povera Vita"
E comprendo perchè tutti sono lì
Vivono lì
Abitano lì...

Comprendo bene
Perchè è quello il loro 
E purtroppo anche il nostro posto:
Prima difficoltà e ristrettezze economiche
Poi la pandemia...

Si sono azzerate le esistenze.

Ed allora
Oggi un cantautore nel vedere 
Tutto questo 
Non potrebbe che scrivere

"Secondo incrocio a destra
Questa è la strada
La città è deserta
Tranne che in quella via
E non ti puoi sbagliare perchè
È Via Povera Vita
Ci abiti anche te"

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA® 




28 commenti:

  1. «Per molti aspetti la vicenda di Maddalena di Spello è, ben oltre i dati biografici, non diversa da quella di tanta borghesia europea nel nostro secolo. Si tratta infatti di una francese il cui cattolicesimo di nascita non regge l'impatto con la cultura contemporanea, dal positivismo imperante nei licei della terza repubblica al marxismo che si impone nel secondo dopoguerra. Non meraviglia dunque che Maddalena, appena entrata all'università dopo la Liberazione, abbia partecipato alle ansie di rinnovamento culturale e sociale largamente diffuse in quegli anni tra gli studenti parigini. Non meraviglia neppure la crisi di valori e l'angoscia in cui quel tipo di cultura l'aveva gettata, così come le scelte personali anticonformiste e antiborghesi, sulle quali però non si costruisce un'esistenza sociale, con il lavoro e la famiglia. A questo punto la storia di Maddalena si discosta dall'ordinario e prende una piega imprevista. Le dure vicende dell'esistenza - il bisogno, la malattia - la fanno casualmente incontrare con persone convertite da poco, "piene di entusiasmo e di gioia", che la guidano "sulla strada della preghiera"». (Dalla Nota introduttiva)
    La scrittrice parla di qualcosa di peggio delle pandemie.

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  2. I ricchi oggi non vivono in città, magari in ville fuori zona e civiltà.
    Ma di strade così che dovrebbero avere tale nome sono in ogni paese del mndo e vorrei cambiasse al più presto in "Via di tutta la Gente". Ma è utopia purtroppo. Perché il mondo sembra correre al contrario e noi con lui. Abbraccio Daniele e sempre complimenti per le tue forti parole.

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  3. PER GUS: qui la pandemia nei miei versi è un passato recente e cmq ha solo acuito una realtà già prima presente se non in questa forma. La figura di cui tu parli non la conoscevo, ammetto, il mio riferimento era più laico quando l'ho scritta. Curioso che questo titolo sia anche un suo libro

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  4. PER PIA: sarebbe bello che ogni via si chiamasse " Via di Tutte Le Genti" e che distinguesse l'una dall'altra solo per il numero; 1, 2, 3... Utopia anche la mia chiaramente. Contraccambio il tuo abbraccio di cuore.

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    1. Sai che ero indecisa se scrivere "La Gente" o " Le Genti"? Ma la tua risposta mi conferma che è meglio la seconda ipotesi... eppur sempre utopia. 😘

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  5. Ormai viviamo in un romanzo distopico.
    Bella questa poesia e l'omaggio al "cantautore"

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  6. PER. BERICA: la distopia come normalità, la distopia come rischioso modello sociale nel prossimo futuro.

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  7. Beh dai, almeno stai diventando più ottimista. Nella tua poesia il Covid è passato ed ambientata fra un anno, non dieci.
    La povertà è ormai sempre più diffusa e chi se la cavava abbastanza bene, adesso arranca.
    Ma neanche questo segnerà la fine del mondo, perché siamo uomini e, come tali, pieni di risorse.
    Dunque non soccomberemo.

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  8. PER CLAUDIA: un sincero plauso al tuo ottimismo, vorrei avercelo io.

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  9. La vita non è mai povera. Possono essere povere le nostre tasche, ma non la vita. Chi ha tanti soldi e pensa che l'unica cosa a dare valore alla vita sia proprio il denaro, in genere finisce a sniffare cocaina dalla mattina alla sera.

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  10. PER ARIANO non è la ricchezza a fare e rendere le persone grette e smidollate ma il loro animo. Molte persone ricche fanno beneficenza per es. Cmq quello che intendevo sottolineare è che essere ricchi non
    è necessario per vivere bene ma essere poveri è un grave problema perché non puoi mangiare non puoi curarti ecc

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  11. La povertà è una brutta bestia, un problema antico. Negli anni passati viaggiando (ed ho viaggiato molto in Europa e anche fuori dall'Europa) di povertà ne ho vista molta. Mi colpisce l'indifferenza esistente e infatti (come avevo detto in un altro tuo post) con la mia compagna ogni mese aiutiamo associazioni e fondazioni qui a Milano.

    E così ogni tanto vediamo in TV le loro attività benefiche e almeno loro sono in prima linea. Poi penso a quella famosa parabola di Gesù: "È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio" (Matteo 19,23-30) molto discussa e che si presta a varie interpretazioni.

    Ma cosa significa il contrario della povertà, e cioè diventare ricco? La ricchezza di per sé risolve tanti problemi, ha molti vantaggi ma poi vedi che fine fanno i ricchi? Quanti casi di persone che si autodistruggono per il soldi e la ricchezza? Peggio ancora quelli che diventano ricchi per avere il potere per il potere. Ci lamentiamo, li biasimiamo ma poi che fine fanno? In molti casi come dicevo si autodistruggono, oppure chi fa il furbo prima o poi la legge lo becca. Quindi a che mi serve essere ricco? Per avere il nuovo smartphone di grido? Per una super macchina per far vedere a tutti che sono "Arrivato"?

    La ricchezza secondo me è responsabilità. La ricchezza da sola non può farti felice. "La ricchezza non può comprare la vita" disse Bob Marley ad uno dei suoi figli prima di morire (e di soldi ne aveva fatti tanti, ma molti li diede in beneficenza).

    Se fossi ricco non farei niente di quello che vedo fare dai ricchi di oggi. Certo, mi comprerei una casa dignitosa, anche grande ma senza esagerare. Non so neanche se mi comprerei una macchina perché (sempre se fossi ricco) userei il car sharing con auto elettrica o ibrida per non inquinare. Darei denaro in beneficenza, aiuterei il prossimo, aiuterei i miei cari. Insomma la povertà e la ricchezza dipendono sempre da come siamo.

    Salvo la povertà imposta da un regime, da un dittatore, da uno sfruttatore. Quella è imperdonabile e chi sfrutta la povertà altrui va perseguito forse anche in modo più duro rispetto ad altri. Perché? Perché, appunto, si tratta di persone che se ne fregano delle responsabilità, compiono danni e non vogliono le responsabilità di ciò che fanno.

    Un salutone e alla prossima

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  12. daniele, ci auguriamo di poter presto guardare questo nostro presente con occhi diversi, tra un tot di tempo; dubito, ahimè, che tutto tornerà alla normalità e a "come era prima", non per tutti almeno, e gli strascichi (economici e no) si faranno sentire per tanti di noi :(
    però nonostante tutto resistiamo finché esistiamo.

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  13. PER ACCADEBIS: vedi, citando una vecchia telenovela "Anche i ricchi piangono" è vero, ma a parità di pianto col povero, loro lo fanno su un divano comodo ed una casa di proprietà e non con il mutuo da pagare ed i debiti dovuti alla pandemia. Inoltre se alcuni oltre ad essere ricchi sono anche dei pirla quello è un problema loro , solo acuito ed accentuato dal denaro. Cmq quello che vorrei dire con questi versi è che siamo in un mondo con una sperequazione sociale enorme e che non pretendo che tutti si sia ricchi, ma che almeno tantissimi siano e vivano in condizioni economiche soddisfacenti, come era per es negli anni ottanta dove non eravamo tutti dei miliardari ma la classe media stava bene, e non c'era la crisi che inizierà ad attanagliarci dal 1995 più o meno in poi. Ecco, non dico tutti ricchi ma nemmeno pochi ricchissimi e gli altri indigenti.

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  14. PER ANGELA: il divario economico tra più ricchi ed indigenti si è acuito tantissimo e sta rischiando di raggiungere un pericoloso punto di saturazione oltre il quale potrebbe esserci il caos.

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  15. Questo è un altro tema, incrociato, anzi, incarnato nella pandemia: la crisi economica e di valori, e di umanità...

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  16. PER ALLIGATORE:vero, un tema però altrettanto scottante.

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  17. PER GRAVO: disamina inattaccabile purtroppo, Il bilancio di questi due anni sarà davvero drammatico,

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  18. La pandemia ha fatto aumentare la povertà e le disuguaglianze economiche.
    Sereno giorno.

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  19. Caro Daniele, forse la vita è povera insensata e bastarda a prescindere, direbbe il grande Totò. Certo, guerre, pandemie, diseguaglianze e ingiustizie sociali aggiungono un carico insopportabile. E gli umani compassionevoli hanno il dovere di combattere queste iatture, con i loro mezzi, si spera ponderati e illuminati. Un saluto assai cordiale.

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  20. PER CAVALIERE: vero e le ha fatte aumentare a dismisura.

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  21. PER MARIA: il mio timore è che l'umanità abbia quasi esaurito le scorte di uomini compassionevoli o se preferisci dirla in altro modo, che costoro siano oramai una razza in estinzione ma non ancora protetta.

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  22. Intanto grazie, perchè da una mia semplice foto hai tratto ispirazione per questa bella poesia. Poi come già ti dicevo, spesso le tue poesie sembrano pessimistiche ma purtroppo ammetto senza dubbi che sono permeate da un sincero e incontestabie realismo. Spero che in un futuro vicino io possa ispirarti anche con immagini gioiose. Dai! :-)

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  23. PER VALERIA La mia poesia non è ottimista sono solo convinto che il covid finirà per cessare i suoi effetti entro quel periodo.

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  24. Sicuramente la pandemia lascerà delle macerie fuori e dentro gli uomini. La povertà economica ma che anche una povertà di valori. Siamo peggiorati su ogni fronte. Versi molto profondi, entrano dentro l’anima.

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  25. PER CATERINA: logorio psicologico che sta portando ad un maggiore degrado sociale

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